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La Russia ha condotto con successo un test di volo sul nuovo missile anti-satellite in fase di sviluppo. La conferma arriva direttamente dal Pentagono.

 

 

Il missile, lanciato mercoledì scorso, sarebbe in grado di distruggere i satelliti in orbita. Si sarebbe trattato di un missile anti-satellite Nudol, decollato dalla struttura lancio di Plesetsk, 500 miglia a nord di Mosca. La rete satellitare delle agenzie di intelligence statunitensi confermano il successo del test. Non sono disponibili ulteriori dettagli.

Classificato, al momento, l’obiettivo del Nudol. Si ignora, ad esempio, se si sia trattato di un test reale contro un satellite o soltanto di una traiettoria suborbitale senza colpire un bersaglio. E’ comunque un importante traguardo per Mosca in chiave strategica. Dovrebbe essersi trattato del secondo lancio: il primo Nudol è stato lanciato il 18 novembre scorso.

Stati Uniti, Russia e Cina sono le uniche nazioni al mondo con sistemi d’arma spaziali. Lo scorso ottobre, la Cina ha condotto un test di volo sul suo missile anti-satellite, il Dong Neng-3. Gli asset ASAT, Anti-satellite weapons, mirano alla paralisi delle capacità (intelligence, navigazione e comunicazione) fondamentali per le operazioni militari e le infrastrutture civili.

Sappiamo che la Cina sta investendo nella sua componente counterspace, per una capacità anti-satellite ritenuta in grado di oscurare la rete orbitale degli Stati Uniti. L’intero arsenale cinese prevede missili ASAT, sistemi anti-satellite co-orbitali, disturbatori terrestri ed armi ad energia cinetica diretta. Secondo quanto elaborato dal Pentagono, il primo obiettivo dei cinesi in un ipotetico conflitto sarebbe quello di oscurare la rete di spionaggio ed intelligence messa in orbita dagli USA. Gli Stati Uniti prevedono di subire diversi tipi di attacchi cinetici, elettronici ed informatici, oltre a raid convenzionali contro le strutture di supporto a terra.

I cinesi stanno attualmente sviluppando due nuovi missili ASAT in grado di colpire i satelliti in orbita inferiore e superiore, così come sistemi co-orbitali armati. Se eseguiti con successo, tali attacchi potrebbero minacciare in modo significativo l’intera rete orbitale degli Stati Uniti, specialmente se molteplici vettori venissero lanciati contro i satelliti militari e di intelligence. In questo modo si ridurrebbe esponenzialmente la capacità degli USA di utilizzare armi di precisione.

Non è escluso l’impiego di testate nucleari. Un’esplosione nucleare nella bassa orbita terrestre creerebbe un impulso elettromagnetico che potrebbe mettere fuori uso anche i satelliti schermati. Poco meno di due anni fa, la Cina ha messo in orbita 16 piccoli vettori spaziali con capacità SATCOM ed ISR ed alcuni moduli sperimentali. Dovrebbero essere stati testati in contesti operativi anche armi ad energia diretta e jammers satellitari. Di particolare interesse per l'esercito statunitense è stata la distruzione di un satellite metereologico cinese in orbita, ormai fuori servizio da tempo, avvenuto il 23 luglio del 2014. In un'altra missione, nel maggio del 2013, i cinesi hanno lanciato un vettore che ha raggiunto l'orbita geostazionaria dei satelliti di comunicazione. La Cina nega lo sviluppo di tecnologie anti-satellite.

La Aerospace Defense Force (VKO) ha identificato 100.000 oggetti nell’orbita terrestre. 20.000 sono monitorati dal Comando Spaziale russo. Il Cremlino gestisce 140 satelliti attualmente operativi. La missione dello Space Intelligence Center, con sede a Mosca, è quella di individuare i satelliti operativi ed aggiornare il catalogo degli oggetti spaziali nell’orbita terrestre.

Fonte: http://www.difesaonline.it

 

 

I test di un nuovo antimissile ad azione intermedia, del sistema di difesa missilistica, si terranno nei prossimi due-tre anni al poligono di Saraj Shagan, ha riferito il colonnello Ilar Taghiev, a capo del dipartimento di combattimento, algoritmi e programmi di collegamento del sistema antimissile dell’Esercito russo.

Taghiev non ha fatto dichiarazioni esplicite riguardo un particolare sistema di difesa antimissilistica, ma si può supporre che si tratta del promettente sistema sviluppo antimissile "Nudol" Mosca A-235, che presto dovrebbe sostituire gli "Amur" A-135.

Il colonnello ha riferito di test di lancio periodici di missili già dotati di armamenti sul campo di Saraj Shagan, per la verifica delle caratteristiche tattiche e tecniche, probabilmente, di missili a corto raggio 53Т6 utilizzati sugli "Amur" e di esercitazioni per un nuovo sviluppo del progetto "Almaz-Antey". In verità vige una completa segretezza riguardo tutti gli elementi esistenti di sviluppo antimissile e questo non è chiaro: sarà un razzo assolutamente nuovo o una modifica del 53Т6?

La versione modificata la chiamano proprio "successore" 53Т6, ma la modifica di un vecchio razzo, necessita, in effetti, di un nuovo sviluppo, soprattutto per quanto riguarda il contenuto tecnologico del progetto. La produzione dei 53Т6 è stata interrotta e tutte le sue attrezzature e disegni sono stati distrutti negli anni 90, dunque la produzione di razzi è dovuta ripartire praticamente da zero.

Taghiev ha definito unico questo promettente razzo, senza analoghi al mondo, ma bluffa un pò, quando dice che l'unica caratteristica segreta del un nuovo missile è la velocità, pari a 3 km/s, cioè più di 8M.

Le caratteristiche del vecchio razzo erano segrete e per questo contengono molte arbitrarietà: il valore minimo di velocità iniziava da 3,6 km/s e terminava con un livello di valori al limite della follia: 14M. In questo modo, possiamo solo supporre che il nuovo missile, che arbitrariamente chiameremo 53Т6М, dovrebbe superare il vecchio in almeno un paio di potenzialità.

È noto, inoltre, che il 53Т6М è dotato di testata cinetica, cioè è capace di distruggere un missile durante uno scontro diretto. Ciò significa, in primo luogo, che ha una maggiore precisione di guida grazie a un sistema di controllo più evoluto. In secondo luogo, durante le manovre a velocità elevate, il razzo è capace di sopportare un enorme sovraccarico.

La maggior parte delle caratteristiche 53Т6М hanno carattere valutativo. L'altezza a cui il missile è in grado di intercettare l'obiettivo è 30 km, la distanza di lancio arriva fino a 100 km. Il suo massimo di sovraccarico è 210 g longitudinali, 90 g trasversali. La massa del razzo armato di motore solido a reazione si avvicina alle 10 tonnellate. Questa massa, con il combustibile, raggiunge il 75% della massa di partenza del razzo.

Bisogna ricordare che le due precedenti modifiche dei sistemi antimissilistici Mosca, A-35 e A-135, sono piuttosto spaventose: non solo per il missile balistico intercontinentale, che però hanno dovuto eliminare. Per garantire l'annientamento dei missili, che rappresentano una minaccia nella regione di Mosca, in essi vengono utilizzati testate nucleari da combattimento. Nei missili E-35 la carica aveva una capacità di 2 Mt, mentre gli E-135 erano in grado di abbattere fino a 20 ct. grazie all'utilizzo di un potente flusso di neutroni, capaci di neutralizzare le carica dei missili in fase d'attacco. Ora la potenza è stata ridotta a 10 ct.

L'attuale sistema E-135, che presto sarà sostituito dal E-235, è stato messo in servizio nel 1995. I suoi sviluppatori progettisti sono stati la Vympel e l'Istituto di ricerca di costruzione di strumenti radio.

Gli A135 sono composti da:
• radar di rilevamento Don-2N, unico nelle sue caratteristiche. Nel corso della collaborazione russo-americana negli anni duemila, solo questo radar poteva individuare la traiettoria di un oggetto spaziale del diametro di 5 cm ad una distanza di 2000 km;
• due tipi di missili intercettori di base mineraria: di media ed estrema intercettazione;
• 7 complessi di fuoco;
• centro di comando e calcolo con l'elaboratore elettronico Elbrus-2.

Naturalmente, gli A-135 non possono respingere tutte le risorse dei missili balistici intercontinentali a disposizione degli Stati Uniti. Tuttavia, la sua potenza è cresciuta notevolmente rispetto agli E-35, garantendo l'intercettazione sincrono di due sottomarini strategici americani, ciascuno dei quali armato di 16 missili, con 3 testate nucleari.

Il missile a lungo raggio 51Т6 è costruito con uno schema combinato: il primo stadio solido, nel secondo vengono utilizzati razzi a propellente liquido.

L'area interessata va in altezza da 70 km a 670 km. I dati sulla distanza sono contraddittori: i minimi sono pari a 130 km, i futuri, secondo varie fonti, andranno da 350 km a 850 km. Questi missili sono stati in servizio fino al 2006, dopo di che, è iniziato il loro smantellamento.

Ora il cielo della regione di Mosca custodisce un missile a corto raggio 53Т6, un razzo che ha il record mondiale di saturazione energetica. Il capo costruttore dello sviluppo, A. Basistov, dopo la fine delle esercitazioni statali, ha detto che la capacità di questi missili è significativamente più alta di quanto non si creda: "il sistema ha mostrato notevoli risorse su tutti i parametri. La velocità antimissilistica dei 53Т6 può realizzare l'annientamento di obiettivi balistici a lungo raggio 2,5 volte più grandi e ad altitudini 3 volte superiori di quelle che noi oggi abbiamo certificato. Il sistema è pronto ad eseguire i suoi compiti con satelliti a bassa orbita e altre attività".

Per la progettazione degli E-235 gran parte dell'attrezzatura ha subito una profonda riqualificazione. Questo lo hanno cominciato a realizzare nell'ultimo decennio. Negli ultimi anni, la distanza d'azione e risoluzione sono migliorate di due volte. È notevolmente aumentata la potenza di calcolo del centro di comando.

Al posto dell'ormai arcaico Elbrus-2 ci sarà il moderno calcolatore elettronico Elbrus-3M, per un nuovo elemento base. Sono stati sviluppati nuovi e più sofisticati algoritmi di individuazione degli obiettivi, per individuare e prevedere la traiettoria di volo.

Ora in servizio ci sono gli 53Т6 e li completano i nuovi missili a lungo raggio. Appare migliorata anche la versione dell'antimissile a corto raggio, di cui ha riferito il colonnello Taghiev. E in un futuro poco lontano dovrebbe apparire anche l'antimissile a medio raggio, di cui non si sa assolutamente nulla.

Il missile a lungo raggio è un mezzo del settore antimissilistico, l'avviamento di lancio è avvenuto nel 2014 al poligono di Plesetsk. Secondo un rapporto del Ministero della difesa americana, nel mese di maggio 2015, il razzo ha colpito con successo l'obiettivo satellite. Le informazioni a disposizione dicono che la portata di questo razzo può raggiungere i 1500 km, e il punto più alto della traiettoria è di 750 km.

Nel sistema di difesa antimissilistica di nuova generazione non sono presenti le testate nucleari. Le componenti da combattimento sono ad azione cinetica o esplosiva. L' importante è che se prima gli antimissile erano composti da una base mineraria di partenza, ora sono mobili, con carrello a ruote. Quindi c'è la possibilità che il nuovo sistema di armi sarà capace di proteggere non solo Mosca e dintorni.

Fonte: https://it.sputniknews.com

 

 

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