Le schede single-board Banana Pi M2 Zero (BPI M2 Zero) sono una meraviglia che non si poteva evitare di spiegare. Questi circuiti di piccole dimensioni sono paragonabili come potenza ad alcuni vecchi computer Pentium 3, hanno un basso prezzo e sono molto versatili se si comprende come usarli al meglio.

 

 

Molti si ostinano a dire che si tratterebbe solo di un clone della scheda Raspberry Pi Zero W (qui sopra, in alto), ed effettivamente la grande somiglianza tra i due progetti facilita chi volesse utilizzare una scheda Banana Pi M2 Zero (qui sopra, sotto la scheda verde) per molti dei centinaia di progetti che gli sviluppatori del mondo Raspberry Pi hanno ideato. Sono simili, ma non per niente le Banana Pi M2 Zero si vendono ad un prezzo maggiore, sono infatti superiori alle "rivali" (vedremo successivamente in quali aspetti) , per esempio dal punto di vista del processore .

 

 

Ecco le specifiche tecniche corrette per la scheda Banana Pi M2 Zero.

CPU (processore): Allwinner H2+ quad-core Cortex-A7 CPU
Memoria RAM: 512MB DDR3 SDRAM
Memoria: microSD card slot for up to 64GB storage
Connettività: 10/100Mbps Ethernet, 802.11 b/g/n Wi-Fi, Bluetooth 4.0
USB: 1 USB 2.0 host port, 1 microUSB OTG port
GPIO: 26-pin header compatible with Raspberry Pi's GPIO
Display: HDMI output with HDCP support
Telecamera: CSI camera interface
Alimentazione: 5V DC via microUSB port
Audio: audio jack assente.

 

Poichè una scheda Banana Pi M2 Zero vanta solo 512 mb di ram occorre scegliere con la massima cura un sistema operativo leggero che la faccia funzionare al meglio, alcuni file immagine sono scaricabili dal sito ufficiale dell'azienda . Io personalmente ho le mie preferenze, sotto forma di un sistema operativo Linux Raspbian con il desktop leggero Pixel, e sono in grado di realizzarmi da solo un'immagine Iso a cui aggiungere i vari driver di cui ho bisogno, ma quelli come me sono una minoranza. Per tutti forse è meglio puntare su Linux Armbian se si vuole la leggerezza del sistema, oppure Ubuntu Mate qualora si ricerca la ricchezza di programmi disponibili. L'username dell'utente preimpostato dei Linux abbinati a questa scheda è bananapi , mentre la sua password tipica è bananapi . Per usare la modalità amministratore l'utente per il login è root , mentre la password è di nuovo bananapi .

 

Occorre formattare e poi caricare una scheda micro-SD con il vostro sistema operativo preferito (forse avrete bisogno di un adattore SD per adeguare le dimensioni della memoria alla periferica dedicata del vostro computer), in questa pagina web trovate anche dei dettagli su come farlo.

 

Mentre per la scheda Raspberry Pi Zero è consigliato l'uso di micro-SD da 16 gigabyte (oppure al massimo 32 gigabyte), il supporto dichiarato per la Banana Pi M2 Zero arriva ad un massimo di 64 gigabyte. Se possibile bisogna procurarsi delle schede di memoria che siano almeno di classe 10.

 

I due attacchi per mini-usb sono da considerare con la massima attenzione, un articolo aiuta a valorizzarli tenendo conto di adattatori e di possibili risorse utili aggiuntive.

 

 

La BPI-M2 Zero è una scheda versatile e può essere utilizzata per una vasta gamma di progetti, come ad esempio:

Media center: con l'aggiunta di un adattatore HDMI, la scheda può essere utilizzata come media center per lo streaming di video e audio.
Server: grazie al suo processore dual-core e alle porte Ethernet, la scheda può essere utilizzata come server per piccole reti o progetti Internet of Things (IoT).
Progetti di automazione: la scheda può essere utilizzata per controllare sensori, attuatori e altri dispositivi per progetti di automazione.
Progetti di robotica: la scheda può essere utilizzata come controller per robot e altri progetti di robotica.
Progetti di domotica: la scheda può essere utilizzata per controllare dispositivi domestici come luci, tapparelle e sistemi di sicurezza.
In generale, la BPI-M2 Zero è ideale per progetti che richiedono una scheda economica ma potente con un'ampia gamma di opzioni di connettività. Grazie alla sua compatibilità con diverse distribuzioni Linux, può essere utilizzata anche per progetti di sviluppo software e di programmazione.

Ad esempio, è possibile utilizzare la BPI-M2 Zero per creare un mini PC o un server domestico, oppure come controller per un robot o altri progetti IoT. Ci sono anche tutorial disponibili su come utilizzare la scheda per creare un media center, una telecamera di sorveglianza, o un sistema di automazione domestica.

Inoltre, la comunità open source della Banana Pi ha sviluppato molte risorse utili, come guide e librerie, che possono essere utilizzate per creare progetti personalizzati sulla BPI-M2 Zero.

Alcuni esempi di progetti e tutorial disponibili online includono la creazione di un sistema di domotica con la BPI-M2 Zero e Node-RED, la creazione di un sistema di monitoraggio di energia domestica con la BPI-M2 Zero e un sensore di corrente, e la creazione di un server di gioco multiplayer su BPI-M2 Zero.

In sintesi, le possibilità per l'utilizzo della BPI-M2 Zero sono molte, e ci sono molte risorse online disponibili per aiutare gli utenti a sfruttare al meglio le funzionalità della scheda.

 

 

La BPI-M2 Zero è una scheda che offre molte possibilità di utilizzo, grazie alle sue specifiche tecniche e al supporto della community di sviluppatori e appassionati di single-board computer. In questa sezione vedremo alcune idee di progetti che è possibile realizzare con la BPI-M2 Zero, oltre a tutorial e risorse utili per aiutare gli utenti a sfruttare al meglio le potenzialità di questa scheda.

Uno dei progetti più comuni per la BPI-M2 Zero è quello di utilizzarla come media center, grazie alla presenza dell'interfaccia HDMI e della connettività Wi-Fi. Con l'installazione di un sistema operativo adatto, come ad esempio OpenELEC o OSMC, la BPI-M2 Zero può essere trasformata in un vero e proprio centro multimediale, in grado di riprodurre film, serie TV e musica in streaming. Inoltre, grazie alla presenza di porte USB, è possibile collegare hard disk esterni o penne USB per aumentare la capacità di archiviazione.

Un altro progetto interessante è quello di utilizzare la BPI-M2 Zero come mini PC per la domotica. Grazie alle sue dimensioni ridotte e alla presenza di connessioni Wi-Fi e Bluetooth, la scheda può essere utilizzata per controllare dispositivi smart in casa, come ad esempio luci, termostati o sistemi di sicurezza. Con l'installazione di un software adatto, come ad esempio Home Assistant, è possibile gestire tutti i dispositivi in modo centralizzato e personalizzato.

Infine, un terzo progetto possibile è quello di utilizzare la BPI-M2 Zero come router Wi-Fi portatile. Grazie alla presenza di una scheda Wi-Fi integrata, la BPI-M2 Zero può essere utilizzata come router Wi-Fi portatile per creare una rete locale e condividere la connessione a Internet con altri dispositivi. Inoltre, grazie alle sue dimensioni ridotte, la scheda è facile da trasportare e può essere utilizzata in viaggio o in situazioni in cui non è disponibile una connessione Wi-Fi stabile.

Oltre a questi progetti, esistono molti altri utilizzi possibili per la BPI-M2 Zero, a seconda delle esigenze e delle competenze degli utenti. Per chi volesse approfondire, esistono numerosi tutorial e guide online che spiegano come realizzare progetti con la BPI-M2 Zero, oltre a forum e community online dove è possibile scambiare informazioni e consigli con altri appassionati di single-board computer.

 

 

Soprattutto questo hub qui sopra può diventarvi molto utile.

 

Torniamo a questo semplice schema, per alimentare questa scheda occorre un attacco mini-usb. Si consiglia una fornitura di corrente elettrica di 5 volt continui di tensione per almeno 2 ampere di corrente.

 

Ovvero il più diffuso metodo di connessione per ricarica in uso per gli smartphone, ci saranno milioni di questi caricabatterie nelle discariche? Vi sarà difficile farvene regalare uno adatto da chi stà per buttarli nella spazzatura?

 

Probabilmente esiste una compatibilità anche con l'alimentatore tipico della famiglia Raspberry Pi.

 

Anche un computer accesso può eventualmente fornire energia, grazie ad un cavo che converte dal formato usb a quello mini-usb. Un interruttore al punto giusto aumenta la vostra possibilità di gestire, comandarle ed utilizzare quando volete voi.

 

Il tasto di "accensione power" viene usato eventualmente per spegnere la scheda interrompendo la corrente elettrica, mentre quello di reset per riavviarla.

 

Sulla scheda è presente un connettore RF per eventualmente attaccare un'antenna di piccole dimensioni (prodotta dall'azienda Banana Pi), potenziando così la portata della connessione wireless/bluetooh.

 

La scheda in esame ha due versatili interruttori che il "clone" Raspberry Pi Zero non possiede, un altro punto di superiorità della Banana Pi M2 Zero. Si raccomanda di premere questi bottoni con molta delicatezza, meglio se con una punta di plastica o di legno.

 

Una tastiera con mouse integrato al suo interno (touchpad) è sicuramente utile, ricordandosi che la Banana Pi M2 Zero è dotata di un'antenna wireless/bluetooth grazie a cui potrete successivamente scrivere dalla tastiera senza più nessun collegamento con le mini-usb, dopo aver configurato nel sistema operativo un collegamento diretto via radio. Si raccomanda di consultare questo articolo , anche dove parla delle tastiere virtuali.

 

 

Potete importare immagini e video da una piccola telecamera Csi (massimo 1080 dpi per 30 frame al secondo), e disponete di un'uscita video mini-Hdmi per visualizzare i dati su un monitor, magari un piccolo display da dove configurare il vostro sistema operativo in rapporto all'hardware.

La piccola camera collegabile alla scheda e' prodotta direttamente dall'azienda Banana Pi, ed ha una sua scheda online di approfondimento. Utile per vari usi come la videosorveglianza, questa risorsa e' molto versatile, leggera e miniaturizzata.

 

 

Alcuni monitor Hdmi sono utilizzabili con un semplice cavo di conversione dallo standard mini-Hdmi, e forse perfino DVI.

 

Se i driver nel vostro sistema operativo preferito sono compatibili con un display touchscreen potrete anche fare a meno di tastiera e mouse, usando il dito ed una tastiera virtuale, si raccomanda di leggere qui .

 

Dall'ingresso video Csi potete far arrivare nel sistema foto oppure video.

 

Leggendo con cura due articoli potete pensare se utilizzare una scheda Banana Pi M2 Zero come dongle usb (vedere articolo premendo qui ), oppure come computer stick (vedere articolo premendo qui ), avendo cura di adattate le eventuali istruzioni pensate per la scheda Raspberry Pi Zero W al vostro hardware così simile.

 

Probabilmente molti case protettivi pensati per il Raspberry Pi Zero W sono utili anche per contenere una scheda Banana Pi M2 Zero, oppure potete realizzarne a piacere con la stampante 3D di un vostro amico (esempio qui sotto).

 

Mai dimenticarsi dei pin del Gpio, con cui ricevere dati da fonti esterne oppure comandare altre apparecchiature, a patto di studiare tutto al meglio.

Questo qui sopra e' il tipico allineamento che hanno i pin Gpio della scheda Raspberry Pi Zero, ed e' identico nella scheda Banana Pi M2 Zero.

Qui sopra c'e' lo schema dei pin Gpio della scheda Banana Pi M2 Zero, mentre qui sotto vedete quella del Raspberry Pi Zero. Questa grande somiglianza (per non dire identicita' in mancanza di certezze) e' probabile che renda le due schede molto compatibili tra loro, anche verso hardware aggiuntivo che puo' essere collegato ai pin.

Sarebbe da verificare se i display Lcd adatti alla scheda Raspberry Pi Zero si possano utilizzare nello stesso modo anche con la scheda Banana Pi M2 Zero.

 

I pin Gpio hanno anche il supporto di una porta Uart da 3 pin, con cui connettere la scheda per il debug (la messa a punto ottimale).

 

Questi 4 pin qui sopra possono permettere il collegamento di una porta fast/ethernet RJ45 .

 

 

Sulla scheda trovate anche un led che vi avvisa sia che la scheda è alimentata, sia se è in funzione.

 

 

Ora solo la vostra inventiva può fare la differenza, ci sono innumerevoli progetti che potete realizzare con questa ottima scheda.

 

 

L'articolo qui sopra è del Webmaster del portale Ogigia, i contributi qui sotto sono di altri autori.

 


 

 

 

Per anni, gli sviluppatori del progetto "Banana Pi" si sono ispirati alla dev-board più diffusa al mondo, ovvero Raspberry Pi: non solo hanno preso in prestito e reinventato il nome (ed il logo), ma hanno anche cercato di tenere il passo con la Raspberry Pi Foundation lanciando delle schede di sviluppo molto simili, modello su modello. E l'ultimo prodotto non fa eccezione: Banana Pi M2 Zero (BPI M2 Zero).

Come avrete già intuito, questa board ha un nome molto simile alla Raspberry Pi Zero W ma le analogie si estendono anche alle porte presenti e alle funzionalità. L'unica vera differenza sta nel processore: Banana Pi M2 Zero è un po' più potente della Raspberry Pi Zero W e - per questo - costa anche un po' di più. Potete trovarla nei principali shop online partner a 15 dollari (a cui aggiungere la spedizione), circa 5 dollari in più del modello Raspberry Pi.

Come la dev-board più famosa, anche Banana Pi M2 Zero è dotata di 512MB di RAM, di uno slot per schede microSD, mini HDMI, WiFi 802.11n e Bluetooth integrati. Possiede due porte micro USB (una delle quali utilizzabile solo per l'alimentazione) ed un connettore per fotocamera, oltre all'header da 40-pin per espansioni. Ma, se la Raspberry Pi Zero W è più piccola e più economica con un processore single-core Broadcom BCM2835 ARM11 (lo stesso chip utilizzato nella dev-board Raspberry Pi originale), la scheda di sviluppo di Banana Pi integra un processore Allwinner H2 (ARM Cortex-A7) quad core con grafica ARM Mali-400MP2.

In sostanza, Banana Pi M2 Zero ha grosso modo le stesse dimensioni e forme di Raspberry Pi Zero W (60 x 30 mm), ma per un paio di dollari in più potreste ottenere un modello con prestazioni significativamente migliori. Di contro però - e questo non è da sottovalutare - non potrete contare sullo stesso supporto ufficiale (e non) delle Raspberry Pi, perché manca una vera community e il numero di sviluppatori per le board Banana Pi si possono contare sulle dita di una mano. È già possibile scaricare Linux Ubuntu 16.04 MATE per Banana Pi M2 Zero, ma è probabile che siano compatibili anche altri sistemi operativi sviluppati per schede con hardware simile.

Se state cercando un PC economico da utilizzare come computer desktop in casa, probabilmente ci sono opzioni migliori in circolazione, ma se volete costruire una console da gioco portatile, uno smart speaker, un sistema di sicurezza o un qualsiasi altro dispositivo DIY, Banana Pi M2 Zero potrebbe essere una buona base di partenza.

Fonte: https://notebookitalia.it

 

 

 

 

Se siete ancora alla ricerca di una scheda logica al passo con i tempi ma che non vuole strafare, la nuova Banana Pi M2 Zero ufficializzata in queste ore potrebbe interessarvi non poco. Clone, come al solito, del modello di riferimento Raspberry (Pi Zero W), questa si presenta al pubblico come un agglomerato di specifiche davvero niente male, adatte sicuramente a realizzare piccoli sistemini ma anche funzionali. Scopriamo tutto ciò che c’è da sapere all’interno del nostro focus dedicato.


Banana Pi M2 Zero news: caratteristiche e dettagli.
All’interno della piccola Banana Pi M2 Zero troviamo un processore quad-core, basato su architettura Cortex A7, Allwinner H2+. Questo è in grado di raggiungere un clock massimo di 1 GHz, ed ha associato una nuva GPU Mali 400MP2, in grado di sorreggere applicativi anche non così banali. Al processore sono associati 512 MB di memoria RAM DRR3, mentre lo storage è affidato ad uno slot micro SD con supporto fino ai 64 GB. Ottime presenze lato porte e connettività: oltre all’output video mini HDMI (sì, un po’ ostico, ma su una scheda logica così minuta direi che ci sta) troviamo infatti una porta micro USB OTG, una micro USB per l’alimentazione (5 Volt / 2 Ampere), un set da 40 pin per la connessione a controller esterni, un connettore MIPI CSI per le camere esterne, Wi-Fi b/g/n (ancora?!) e Bluetooth Low Energy. Il tutto è racchiuso in dimensioni davvero ridotte: si parla di una scheda da 60 x 30 millimetri, dal peso di 35 grammi. L’OS associato al momento è Linux Ubuntu 16.04 MATE, sebbene in futuro è possibile che anche altre distro alternative vengano rese compatibili per il piccolo gioiellino. Con questo è ovviamente possibile costruire piccoli server domestici, nonché sistemi per l’automazione di eventuali altre attività specifiche: spazio all’immaginazione.


Banana Pi M2 Zero news su prezzo e data uscita in Italia.
A quanto e quando arriverà la nuova Banana Pi M2 Zero in Italia? La distribuzione non è ancora iniziata, ma avverrà come al solito attraverso distributori internazionali online. Il prezzo, secondo quanto riportato dall’azienda, dovrebbe aggirarsi intorno ai 15$, ovvero 12€, un po’ di più effettivamente rispetto alla Raspberry Pi Zero originale.

31 ottobre 2017

Claudio Carelli

Fonte: https://www.ridble.com

 

 

Categoria: Computer single-board
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