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Il Radxa Zero è delle dimensioni del Raspberry Pi Zero W, ma con il 70% delle prestazioni che offre il Raspberry Pi 4. Il Radxa Zero dispone di un SoC quad-core e partirà da 15 dollari.

Radxa ha rivelato lo Zero, il suo ultimo computer a scheda singola (SBC). Come suggerisce il nome, il Radxa Zero è un'alternativa al vecchio Raspberry Pi Zero W che la Fondazione Pi ha lanciato nel 2017. Non sorprende che il Radxa Zero sia considerevolmente più potente dell'SBC che lo ha ispirato.

In particolare, Radxa ha equipaggiato lo Zero con un Amlogic S905Y2, un SoC che presenta core ARM Cortex-A53 e una GPU ARM Mali-G31 MP2. Secondo Radxa, lo Zero dovrebbe raggiungere il 70% delle prestazioni che il Raspberry Pi 4 gestisce. Inoltre, Radxa ha incluso uno slot per schede microSD, una porta micro HDMI e due porte USB Type-C. Vale la pena notare che una opera a velocità USB 3.0, mentre l'altra funziona a USB 2.0.

C'è anche un header a 40 pin con codice colore compatibile con l'ecosistema Raspberry Pi e una scelta tra due moduli Bluetooth/Wi-Fi. Radxa offrirà la scheda con Ampak AP6212 o Ampak AP6256, che offrono rispettivamente connettività Bluetooth 4.0/WiFi 4 e Bluetooth 5.0/WiFi 5.

La scheda 65 x 30 x 5 mm sarà disponibile in quattro varianti. Radxa ha prodotto finora 100 campioni da inviare agli sviluppatori e spera di iniziare la produzione di massa entro otto settimane. La Radxa Zero sarà disponibile nelle seguenti configurazioni:
- 512 MB LPDDR4 RAM, nessuna memoria, Ampak AP6212 - US$15
- 1 GB di RAM LPDDR4, senza memoria, Ampak AP6212 - US$20
- 2 GB di RAM LPDDR4, 8 GB di memoria flash eMMC, Ampak AP6256 - US$30
- 4 GB di RAM LPDDR4, 16 GB di memoria flash eMMC, Ampak AP6256 - US$45

Fonte e link ad altre fonti: https://www.notebookcheck.it



Il sito ufficiale di questa scheda single board con dati tecnici, metodologie e forum: https://wiki.radxa.com



Non è la prima volta che Radxa propone un’alternativa “pompata” del prodotto originale che il team di sviluppo prende come ispirazione. È già successo in passato con il Rock Pi, succederà ancora con il nuovo progetto presentato con il nome di Radxa Zero: questo SBC si basa proprio sul Raspberry Pi Zero, aumentando però le specifiche in termini di core della CPU, frequenze di clock e capacità della RAM.

Il cuore pulsante del Radxa Zero sarà il processore Amlogic S905Y2 quad-core Cortex-A53, capace di raggiungere velocità fino a 2.0 GHz. L’elaborazione grafica viene invece affidata alla GPU ARM Mali-G31 MP2. Ne verranno comunque rese disponibili più versioni, con un prezzo di partenza di 15 dollari per quella standard che offre 512 MB di memoria LPDDR4 e un modulo wireless AP6212 che garantisce il supporto al Wi-Fi 4 e Bluetooth 4.

Gli upgrade iniziano dalla memoria RAM: per 5 dollari in più, è possibile acquistare la versione da 1 GB. Nel caso in cui voleste utilizzare il modulo wireless AP6256 con supporto al Wi-Fi 5, potrete scegliere la versione con 2 GB di RAM e 8 GB di memoria flash eMMC, oppure 4 GB di RAM e 16 GB di memoria flash eMMC. In questo caso il prezzo sale fino ad arrivare a 45 dollari.

Altri vantaggi rispetto al Raspberry Pi Zero sono le due porte USB-C, di cui una 3.0 (il Pi Zero ha solo due micro USB) e una porta micro HDMI (sul Pi Zero troviamo una mini HDMI) che garantisce un’uscita video in 4K a 60 Hz. Tutto ciò va a giustificare (e ciò ovviamente dipende dal gusto dell’utente) la mancata compatibilità con Raspberry Pi OS: sul Radxa Zero potrete infatti installare alcune versioni di Android, ma non il sistema operativo originale. Ciò rappresenta una grande carenza anche per i 40 pin GPIO disponibili sulla scheda, che non possono però essere sfruttate a pieno a causa delle incompatibilità a livello software.

Ovviamente se paragoniamo le specifiche dei due dispositivi, l’ago pende a favore del Radxa Zero: ma sebbene il Raspberry Pi Zero garantisca “solamente” una CPU single core da 1 GHz e 512 MB di RAM, allo stesso tempo gode di una community di supporto e di un ecosistema di prodotti compatibili che il Radxa Zero e tutti gli altri cloni possono, purtroppo, solamente sognare.

Fonte: https://www.tomshw.it



Radxa Zero SBC è pronto a rivaleggiare con il Raspberry Pi Zero nel mercato degli SBC a fattore di forma ridotto.

Il team di Radxa, noto per i suoi SBC Rock Pi, ha annunciato lo sviluppo di un nuovo SBC noto come Radxa Zero SBC, che sembra un Raspberry Pi Zero ma dispone del quadruplo dei core della CPU, il doppio della velocità di clock e fino a quattro volte in più di memoria RAM. Il modello base sarà venduto a soli 15 dollari. Radxa Zero sarà caratterizzato da un processore quad-core Cortex-A53 Amlogic S905Y2 in grado di raggiungere velocità fino a 2.0 GHz. Per la grafica, si basa su una GPU Arm Mali-G31 MP2.

L’SBC viene fornito in diverse specifiche: il modello più semplice offre 512 MB di LPDDR4 e un modulo wireless AP6212 (con supporto Wi-Fi 4 e Bluetooth 4). Il prossimo ha 1 GB di RAM e costa 5 dollari più della versione base (20 dollari).Le prossime due edizioni utilizzano un modulo wireless AP6256 con supporto Wi-Fi 5. Sono disponibili in opzioni da 2 GB (con 8 GB di flash eMMC) o 4 GB (con 16 GB di flash eMMC), con un prezzo che sale fino a 45 dollari. Se confrontiamo Radxa Zero SBC con Raspberry Pi Zero, che ha una CPU single-core da 1 GHz e solo 512 MB di RAM, il confronto sembrerebbe decisamente scontato, ma c’è il rovescio della medaglia. Il Pi Zero W, che ha il Wi-Fi 4 integrato, costa infatti soltanto 10 dollari. Secondo poi, il Pi Zero è supportato da un’enorme community e da un ecosistema di prodotti compatibili, cosa che Radxa Zero e tutti gli altri cloni di Pi non possono garantire.

Il Radxa Zero SBC ha un paio di altri vantaggi rispetto al Pi Zero: ha due porte USB-C, una delle quali è USB 3.0, che è migliore delle doppie porte micro USB sul Pi. Invece di una porta mini HDMI, ha una porta micro HDMI che supporta fino a 4K, 60 Hz. Tuttavia, non dispone di una porta per fotocamera CSI per l’utilizzo dei moduli Raspberry Pi Camera.

La board eseguirà Android e forse alcuni altri sistemi operativi ma non il sistema operativo Raspberry Pi, il che lo pone automaticamente in una posizione di enorme svantaggio. Con 40 pin GPIO, potrebbe funzionare con i migliori HAT Raspberry Pi, ma qualcuno dovrebbe scrivere il software per farli funzionare e, a meno che non vendano molte unità, sarà difficile ottenere quel tipo di supporto.

Perché Moreware ha deciso di scrivere questo articolo? Perché, come abbiamo già detto ampiamente, non tutto il mondo dei cloni luccica. Anzi, molto spesso si rischia di prendere abbagli clamorosi. A cosa serve una potenza così elevata, se poi le incompatibilità la fanno da padrone e la community è praticamente assente? Ve lo diciamo noi: a niente. Il mondo del making e dello sviluppo elettronico non è e non sarà mai un mero esercizio di stile. Quando si effettuano valutazioni preliminari, infatti, soffermarsi solo e unicamente sulle caratteristiche tecniche di una board è il peggior approccio possibile. Non stiamo dicendo che Radxa Zero sia un prodotto da evitare assolutamente, ma dovete tenere ben presente che, almeno all’inizio, molte delle cose che riuscirebbero facilmente con un Raspberry Pi Zero, vi saranno precluse.

Fonte: https://www.moreware.org

 

 

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