EmbedStudio, una startup di Shenzhen, ha lanciato una campagna su Indiegogo per la produzione della Lemon Pi. Questa scheda di sviluppo ha qualcosa di speciale: il nome ci suggerisce che sarà una variante delle più popolari Raspberry Pi, Orange Pi, Banana Pi, e la sua particolarità sta proprio nel processore adottato, un Actions Semi S500. In realtà non è la prima board così equipaggiata, perché Lemon Pi si rifà alla ActDuino S500, lanciata il mese scorso da Actions Technology, sussidiaria di Actions Semiconductor e specializzata in tablet, OTT, set-top-box e dispositivi per smart home.

La scheda di sviluppo è dotata di un SoC quad-core Actions Semi S500 (Cortex A9r4), anche conosciuto con la sigla ATM7059, con GPU PowerVR SGX544, 1GB di memoria RAM DDR3 e fino a 64GB eMMC 4.5 con slot per schede microSD. Lemon Pi possiede una HDMI 1.4 con HDCP, jack da 3.5 mm per CVBS (AV), MIPI DSI, Ethernet 10/100M, 2 porte USB 2.0, una USB 3.0 OTG ed un header da 40-pin compatibile con Raspberry Pi per I2S, PCM, 16 GPIO, UART, SPI e I2C. La board misura appena 85 x 56 millimetri, ma ha un ricevitore IR e i pulsanti on/off, reset ADFU (Actions Device Firmware Update). Lemon Pi assicura il supporto per Android 5.0 e Ubuntu 12.04 usando Linux 3.10 LTS, nonché l'accelerazione hardware 3D.

Veniamo ai prezzi: 5 Lemon Pi sono disponibili a 25 dollari nella formula "Super Early Bird", ma il contributo standard è di 35 dollari come "Early Bird". C'è poi il pacchetto Lemon Pi, cavo HDMI e caricatore al prezzo di 45$. Le spedizioni partono da Hong Kong ed hanno un costo extra di 5$ in tutto il mondo. Le schede saranno pronte per agosto, ma alcuni beta-tester riusciranno ad averle già da giugno.

20 maggio 2015.

Fonte estera: CNX-Software

Fonte italiana: http://notebookitalia.it

 

 

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Il team cinese EmbedStudio ha appena ufficializzato il lancio di un dev board clone: Lemon Pi, ma che di clone ha ben poco. La scheda, clone della più nota Raspberry Pi 2, assicura, a soli 35$ (lo stesso prezzo di vendita di Raspberry Pi), prestazioni più che invidiabili. Grazie ad un processore ARM Cortex-A9 quad-core ed una scheda wireless Broadcom BCM2836 Cortex-A7, nelle stesse misure, ha il doppio della potenza e delle funzionalità rispetto agli attuali competitor presenti sul mercato.

Perché scegliere Lemon Pi rispetto a Raspberry Pi? Oltre che per le maggiori prestazioni se già ciò non bastasse, la dev board supporta Android 5.0 Lollipop (cosa non altrettanto vera con Raspberry Pi), Ubuntu e Windows 10. Queste caratteristiche ne fanno un’ottimo mini PC, con la possibilità di passare da un OS all’altro.

Entrando con maggiore dettaglio nell’hardware di Lemon Pi, non si può di certo tralasciare la presenza di ben 1 GB di memoria RAM, uno slot per micro SD utile per l’immagazzinamento dati, una porta fast Ethernet, due porte USB 2.0, una porta USB 3.0 (necessaria per la realizzazione di un NAS), uscita HDMI, un jack da 3.5 mm per le cuffie, e supporta il controllo remoto ad infrarossi (ottimo se si vuole utilizzare la board con OpenElec ed un telecomando). Ci sono anche, se il pacchetto non fosse già completo di per se, 40 pin per il collegamento di espansioni I/O e per lo scambio dati utilizzando protocolli quali GPIO, UART, I2C, e tanti altri.

Il sistema sfrutta la GPU PowerVR SGX544 per l’esecuzione dei video in formato HD e la grafica 3D per Android, questo ne fa un ottimo dispositivo anche per il gaming.

Come riporta Liliputing, si parla di una possibile uscita sul mercato nel mese di agosto, anche se è già possibile preordinarla tramite crowdfunding su IndieGoGo.

Alessandro Cavara

 

 

 

 

 

Categoria: Computer single-board
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