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La guerra ecuadoriano–peruviana, detta anche Guerra del '41, fu combattuta tra il 5 e il 31 luglio 1941. L'attrito tra i due Stati risale all'epoca della loro indipendenza dalla Spagna e quello del 1941 fu il primo dei tre conflitti scoppiati tra i due Stati dell'America Latina nel XX secolo. Durante la guerra, il Perù occupò la provincia occidentale di El Oro dell'Ecuador e parti della provincia andina di Loja, ed avanzò nell'area amazzonica occupata dall'Ecuador secondo un accordo di status quo siglato nel 1936.

La guerra venne conclusa dal Protocollo di Rio de Janeiro siglato il 29 gennaio 1942 tra i ministri degli esteri di Peru ed Ecuador con la garanzia di Stati Uniti, Brasile, Cile ed Argentina, che sanciva alcuni spostamenti territoriali e soprattutto assegnava al Peru ufficialmente circa 200.000 km² di territorio in Amazzonia. Data una certa presunta incompletezza del protocollo, tra i due stati vi furono due ulteriori conflitti: nel 1981 fu combattuta la guerra del Falso Paquisha e nel 1995 la guerra del Cenepa; la disputa venne risolta definitivamente nel 1998 con la firma del cosiddetto patto di Brasilia (Acta de Brasilia).

Il conflitto.
La guerra si sviluppò dopo una serie di dimostrazioni a Quito contro il Perù, e la mobilitazione di reparti da entrambi i lati con una consistenza che andò crescendo rapidamente.

Episodi.
Durante la guerra vi furono diversi episodi. In particolare nella guerra aerea quello legato a José Abelardo Quiñones Gonzáles. Questo giovane aviatore peruviano, di soli 27 anni, il 23 luglio 1941 si immolò alla maniera dei kamikaze giapponesi. Partito per una missione di bombardamento su Quebrada Seca il suo caccia North American NA-50 "Torito" venne colpito dalla contraerea nemica e fu avvolto dalle fiamme, ma anziché lanciarsi con il paracadute si diresse con il suo aereo contro una batteria nemica distruggendola. In questa data in Perù viene celebrata la giornata delle forze armate.

Fonte: https://it.wikipedia.org

 

Nave peruviana nelle acque territoriali dell'Ecuador.

 

 

 

Il "Protocolo" o "Paquisha" War.

Le tensioni tra Ecuador e Perù tornano alte nel 1980.
Il 22 gennaio del 1981, il governo peruviano denuncia un attacco ad uno dei suoi aerei quando realizzava una missione di rifornimento agli avamposti sul fiume Comaina (territorio peruviano). L'allora presidente del Perù, Architetto Fernando Belaúnde Terry, ordinò il pattugliamento del fiume Comaina sino alla sua sorgente nel lato occidentale della Cordigliera del Condor. I risultati della ricognizione dimostrò la esistenza d'avamposti militari ecuadoriani in territorio peruviano. Questo causò una nuova azione di forza.

I due paesi erano di nuovo in guerra dopo che una pattuglia peruviana scoprì una infiltrazione ecuadoriana a sud della Cordillera del Condor,.. I militari ecuadoriani avevano catturato l'avamposto peruviano Guardia No.22 ed avevano stabilito un nuovo avamposto, chiamandolo Paquisha (lo stesso nome di un altro avamposto ecuadoriano a nord della Cordillera del Condor). Il governo peruviano denunciò l'azione e la considerò un atto d'aggressione, affermando che Paquisha era un avamposto illegale in base al "Protocolo de Rio" e lo denomino Paquisha Falso.
A prescindere se Paquisha o Falso Paquisha, tutti questi avamposti richiamati in causa nel 1981, così come nel 1995, erano appena qualcosa di più che una radura nella giungla appena abbastanza grande da permettere gli atterraggi degli elicotteri e una sorta di baracche per una piccola guarnigione. Non c'erano villaggi nella regione, solo alcune tribù indiane. Questa zona era scarsamente abitata.

Tuttavia, l'esercito peruviano aveva preparato una operazione con l'obiettivo di espellere le truppe ecuadoriane dalle loro posizioni. Dispiegando un gran numero di Mi-8TV elicotteri della Aviación del Ejército del Perú ( AEP) e ilGrupo Aéreo N º 3 della FAP in sostegno della loro brigata di fanteria della Giungla. (La Fuerza Aérea del Perù (FAP) ha effettuato molte sortite con A-37B , 5P Mirage e Su-22 a sostegno di tali operazioni. La FAE ha volato 179 missioni di combattimento con A-37B e Mirage F-1 per contrastare gli attacchi FAP. Il 28 gennaio1981 si sarebbe un duello tra due A-37B della FAE e FAP. )

Dopo alcuni combattimenti i peruviani erano riusciti a conquistare Falso Paquisha, con poche vittime. Gli ecuadoriani si ritirarono fino alla cima della Cordillera del Condor e in seguito all'incidente, entrambe le parti hanno aumentato la loro presenza militare lungo la Cordillera del Condor e nella valle del Cenepa, in una spirale crescente di tensioni e di provocazioni che finirebbe in un altro scontro militare nel 1995, la guerra del Cenepa o anche conosciuta come la guerra del Condor.

Fonte: http://aereimilitari.forumfree.it

 

 

 

 

Data: 26 gennaio - 28 febbraio 1995
Luogo: lato orientale della Cordigliera del Condor, nel bacino del fiume Cenepa
Esito: entrambi i paesi rivendicarono la vittoria

La guerra del Cenepa, o conflitto dell'Alto Cenepa, fu un conflitto militare occorso tra le forze armate del Perù e dell'Ecuador, tra il 26 gennaio e il 28 febbraio del 1995, quando venne cessato il fuoco dopo alcuni giorni dall'accordo di Montevideo. Non ci fu una dichiarazione formale di guerra tra i due paesi, e lo scontro non si diffuse lungo tutto il confine comune. Le operazioni militari avvennero in un territorio dal confine indefinito, nel bacino del fiume Cenepa, nella foresta amazzonica. Le due nazioni avevano firmato il protocollo di Rio de Janeiro il 29 gennaio 1942, che sanciva la pace tra i due paesi dopo la guerra ecuadoriano–peruviana del 1941, che riguardava anche in quel caso i confini comuni tra i due stati. Tuttavia, l'Ecuador nel 1960 dichiarò nullo quel trattato perché in disaccordo riguardo alle aree del Cenepa e del Paquisha. In particolare, i problemi riguardanti il precedente Protocollo di Rio riguardavano l'assenza dello spartiacque tra i fiumi Zamora e Santiago, l'accesso libero e sovrano dell'Ecuador al tratto Rio Marañón-Rio delle Amazzoni. Inoltre, esistevano divergenze riguardo le zone del Cucumaza Bumbuisa, Yaupi Santiago e Güepí Lagartococha. Il conflitto fu risolto con l'intervento diplomatico di Argentina, Cile, Brasile e Stati Uniti, paesi garanti in occasione del protocollo di Rio de Janeiro, che aprirono la strada ai negoziati tra i due paesi, conclusosi definitivamente il 26 ottobre 1998 con la firma dell'Acta Di Brasilia da parte del presidente ecuadoriano Mahuad e di quello peruviano Fujimori. Nell'Atto di Brasilia, sia il Perù che l'Ecuador accettarono la demarcazione completa dei confini, non completamente definiti nel trattato del 1942, mettendo fine ad una delle più lunghe dispute territoriali dell'Emisfero occidentale.

Fonte: https://it.wikipedia.org

 

 

Mappa del bacino del Cenepa, teatro degli scontri.

 

 

 

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