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I carri armati cinesi sviluppati in epoca maoista hanno una storia che e' parallela a quella della Cina in quei decenni, anche per questo e' interessante saperne di piu'. Si tratta della produzione (da parte di un paese non sempre moderno) di tank molto venduti ed a prezzo contenuto nonostante che avessero guasti frequenti, difetti evidenti e ritardo tecnologico. Alcune soluzioni e versioni particolari sono spunti di riflessione ancora oggi, come il Type 62 (che poteva valorizzare ambienti difficili, diventando cosi' adatto alla guerriglia).

 

 

Il Tipo 59 è un carro armato cinese, il primo di costruzione nazionale.

 

 

Caratteristiche generali.
Il Tipo 59 è una copia dei più celebri T-54/55, fabbricato dalla Cina in seguito alla "Rottura ideologica" con l'Unione sovietica nel 1960. Prima di questa rottura, giunsero in Cina i primi T-54, ed intorno al 1957 iniziò la sua produzione su licenza (proseguita per molto tempo), dando vita a numerose versioni, derivati ed evoluzioni fino alla fine degli anni ottanta, nonostante l'obsolescenza del mezzo. In compenso, il numero di esemplari prodotti fu veramente elevato. Negli anni settanta si andava dai 500 ai 700 esemplari all'anno, e grazie al suo costo contenuto riceveva sostanziosi ordini dall'estero. Basti pensare che nel 1982 furono prodotti 1.200 carri solo per l'esportazione, e l'anno seguente gli esemplari ne esportati furono 1.700. Le rifiniture e la qualità dei materiali però sono inferiori a quelle del T-55 originale, e ci sono alcuni problemi riguardo alla potenza e alla durata del motore.

 

 

Esistono vari modelli:

Tipo 59-I: Simile ai T-54 A/B. Nei primi anni ottanta sono stati dotati di un telemetro laser esterno, posto sopra la canna.

Tipo 59-II: Modello con cannone da 105/51mm fornito da Israele.

Tipo 59R: La società NORINCO ha realizzato questo modello, che si contraddistingue per la presenza di un nuovo propulsore, un diesel da 730HP, protezione NBC e un nuovo sistema per il controllo del tiro oltre a un cambio migliorato.

Esiste anche una versione gettaponte e un mezzo di recupero.

 

 

Il Tipo 59 originale si distingueva per tutta una serie di difetti progettuali e di carenze meccaniche: sprovvisto di pacchetto NBC, aveva il brandeggio del verticale ed orizzontale del cannone gestito manualmente, ed era necessario fermare il carro per puntare e sparare. In Cina il Tipo 59 ha sostituito il T-34/85, che era rimasto il carro principale dell'Esercito Popolare di Liberazione per circa un decennio. Molti esemplari andarono al Vietnam, che li utilizzò al fianco dei T-55 originali contro le truppe statunitensi. Entrambi questi paesi li utilizzarono nuovamente quando si trovarono a scontrarsi fra di loro nella guerra sino-vietnamita del 1979. Negli anni ottanta ingenti quantitativi di questi carri andarono all'Iran e all'Iraq, che all'epoca erano in guerra tra loro. L'Iraq li utilizzò anche nella prima Guerra del Golfo. Fu prodotto su licenza in Pakistan.

 

La versione pachistana del Tipo 59.

 

Tipo 69.
Evoluzione del Tipo 59, il Tipo 69 nacque all'inizio armato con un pezzo da 100mm a canna liscia di concezione cinese che, comunque, non dette i risultati sperati. Dopo i primi 150 esemplari, prodotti come Tipo 69 e Tipo 69-I, la produzione venne modificata con l'adozione di un più tradizionale pezzo pari calibro ma con canna rigata. Questa versione era nota come Tipo 69-II ed era in grado di utilizzare anche proiettili APFSDS. All'inizio i Tipo 69 erano facilmente identificabili per la presenza del telemetro laser TLR-1A sopra il cannone, prerogativa poi estesa a molti Tipo 59. Successivamente il telemetro laser è stato installato all'interno. Questi carri sono stati dotati anche di corazza spaziata e skirt in gomma posti a protezione della parte alta del treno di rotolamento. Le versioni Tipo 69-IIB e IIC sono dei carri comando. Dallo scafo del Tipo 69 sono stati ricavati due semoventi antiaerei binati da 37mm e uno binato da 57mm. Solo quest'ultimo è entrato in produzione come Tipo 80. Esistono anche i veicoli di supporto Tipo 84 gettaponti e Tipo 653 mezzo di recupero. Complessivamente il Tipo 69 è un mezzo discreto, economico e robusto, ma ormai completamente sorpassato. La Cina lo utilizzò contro il Vietnam nel 1979, e, come il Tipo 59, lo vendette contemporaneamente ad Iran ed Iraq, che erano in guerra tra loro. L'Iraq utilizzò anche questo carro nella prima Guerra del golfo.

 

 

Tipo 79.
La disponibilità dell'ottimo pezzo da 105/51mm di concezione occidentale portò alla realizzazione del Tipo 79, in pratica un Tipo 69-II con il nuovo armamento principale e un più avanzato sistema per la condotta del tiro e un nuovo motore, un diesel a 12 cilindri a V da 780HP e un leggero miglioramento della protezione. Fu il primo modello dotato anche di cingoli in gomma e di mortai lanciafumogeni sui due lati della torretta. La parte superiore del treno di rotolamento è protetta.

 

 

Tipo 80.
Il Tipo 80 è un ulteriore sviluppo del Tipo 69-II, ma con un pezzo da 105mm rigato e sistema per la condotta del tiro ISFCS-212 in grado di fornire discrete prestazioni. Il sistema di puntamento è stabilizzato e dispone di alcuni sensori incluso quello relativo alla direzione e forza del vento. La protezione è stata leggermente migliorata, così come il treno di rotolamento. Il Tipo 80-II ha una nuova trasmissione e un sistema collettivo di protezione NBC. I primi Tipo 80 apparvero nel 1982.

 

 

Tipo 85.
Nel 1986 furono prodotti i primi Tipo 85, ultima evoluzione del Tipo 59. I Tipo 85 sono simili ai Tipo 80, con peso aumentato, torretta saldata in luogo di quella fusa con protezione composita, visori notturni di seconda generazione per il comandante e il pilota. L'armamento principale è stabilizzato, così come il sistema di puntamento. Il Tipo 85-III è un ulteriore sviluppo del Tipo 85. La principale differenza esterna riguarda le piastre aggiuntive di protezione composita installate sulla parte anteriore dello scafo e della torretta. L'altra grossa novità riguarda l'armamento principale costituito da un pezzo a canna liscia da 125mm, chiaramente derivato dal 2A26M russo con 22 colpi nella giostra di caricamento e altri 20 colpi di riserva. Il sistema di caricamento automatico ha consentito di ridurre a tre gli uomini di equipaggio. Un'altra importante novità riguarda il motore da 1000HP e il nuovo cambio con sistema di funzionamento automatico. Il miglior rapporto potenza/peso ha consentito di migliorare velocità massima e ripresa. La cadenza massima di tiro è di 8 colpi/minuto e l'armamento principale è completamente stabilizzato, consentendo il tiro in movimento contro i bersagli mobili.

Fonte: https://it.wikipedia.org

 


 

Type 59 MBT, produzione iniziale, 1958.


Type 59 modernizzato in stile nord coreano in parata, con MANPADS “Igla” FCS, anni ’80.


Type 59-II iracheno, 1991 prima guerra del Golfo.



DESCRIZIONE.
All’ inizio degli anni cinquanta la Cina ricevette numerosi carri T-54 dall’ Unione Sovietica e poco dopo ne iniziò la produzione su licenza, realizzando il Type 59 destinato alle forze armate della Cina e dei suoi alleati. I primi esemplari non possedevano né il proiettore ad infrarossi né la stabilizzazione del cannone; la società cinese Norinco sviluppò un proiettile anticarro APFSDS-T che poteva essere utilizzato dal cannone da 100 mm; il penetratore era in tungsteno, il peso di 5,56 kg e la velocità di uscita di 1480 m/s, caratteristiche che permettevano la penetrazione di 150 mm di acciaio omogeneo inclinato a 65° distante 2400 metri: questa munizione possedeva migliori caratteristiche rispetto a quelle sovietiche. Il Type 59 era considerato più economico rispetto al T-54 sovietico; ciò ha contribuito a un buon successo nel mercato delle esportazioni e in molte varianti locali e produzioni di licenze, aiutato anche dalla forte comunanza delle parti di ricambio con quest’ ultimo. L’ utente più prolifico fu il Pakistan, che ordinò diversi lotti nel 1964, 1968, 1973 e 1975 per un totale di 1300 negli anni ’90: una variante locale è stata costruita con l’ assistenza cinese, il carro Al-Zarrar e dal 2012 ne sono in servizio 600. Altri utenti in Asia includono Afghanistan (100), Bangladesh (264), Cambogia (200), Sri Lanka (80), Burma (160 Type 59D/D-1), Corea del Nord (600) che ha sviluppato il Kok’san e il Vietnam (350). In Europa, l’ Albania era l’unico paese ad aver acquistato dei Type 59 (circa 700) ora apparentemente per lo più sono stati dismessi.  In Africa, il Type 59 è attualmente utilizzato dalla Repubblica Democratica del Congo (20), Sudan (10), Tanzania (30 Type 59G), Zambia (20) e Zimbabwe (30). In Medio Oriente nel 1981, Iran ordinò 300 Type 59, consegnati fino al 1984 mentre all’ Iraq furono consegnati circa 1500 Type 59/69 che presero parte alla prima guerra del Golfo del 1991.

UNA CONTINUA EVOLUZIONE.
I successivi sviluppi videro l’ adozione dell’ estrattore di fumo del T-54A e di un proiettore agli infrarossi per il capocarro e il puntatore; la successiva versione Type 59-I ricevette un grosso proiettore sul cannone, un telemetro laser e piastre a protezione del treno di rotolamento. La Cina è sempre stata in buone relazioni con Israele per quanto riguarda lo scambio di tecnologia militare e agli inizi degli anni ottanta ottenne la fornitura di cannoni L7 da 105 mm; apparve così il nuovo modello Type 59-II, propulso da un motore da 580 CV, con sistema di stabilizzazione e un moderno sistema di tiro. L’adozione di un manicotto antidistorsione e di una corazzatura composita portò al Type 59-IlA, il Type 59-D era un modello dotato di una corazzatura reattiva e di un sistema di visione notturna di tipo passivo. La società inglese MEL fornì alla Cina i periscopi a intensificazione di luce per tutti i membri dell’ equipaggio. Il Type 59 partecipò al conflitto di confine sino-sovietico nel 1969, e alla guerra sino-vietnamita del 1979: circa 300 carri armati del esercito cinese (con una maggioranza di Type 59) parteciparono all’ offensiva nel montagnoso nord Vietnam, avendo pesanti perdite (come nella presa di Cao Bằng). La la maggior parte dei 48 carri armati persi per azione nemica, furono dovuti per lo più alla fanteria armata di RPG. Circa 5.000 Type 59, con vari tipi di aggiornamento sono attualmente in servizio nell’esercito cinese e costituiscono ancora la maggior parte delle forze corazzate.

TYPE 59, SCHEDA TECNICA.
Lunghezza: 6.04 m
Larghezza: 3.27 m
Altezza: 2.59 m
Peso totale: 36 tonnellate
Equipaggio: 4
Propulsione: modello 12150L, 12 cilindri da 520 CV
Velocità: 50 Km/h   
Autonomia in strada: 440 Km
Cannone da 100 mm modello 58
Mitragliatrice coassiale da 7,62 mm
Mitragliatrice antiaerea da 12,7 mm
Corazza anteriore: 100 mm
Laterale: 85 mm
Retro: 45 mm
Produzione: 9.500 carri armati.

Fonte: https://carriarmati.altervista.org


Carri armati Type 59 cinesi durante esercitazione in montagna.

 

Carro armato Type 59 dell'esercito del Pakistan.

 

Carri armati pakistani Type 59 in movimento durante la guerra tra India e Pakistan del 1965.

 

Un carro armato Type 59 durante l’incidente al confine tra Albania e Jugoslavia nel maggio 1999.

 

 




Il Type 69 (cinese:69式 Liùjiǔ shì, anche WZ-121) e il Type 79 (cinese:79式 Qījiǔ shì) sono una famiglia di carri armati da combattimento delle forze armate cinesi. Prodotti dalla NORINCO, entrambi erano sviluppi del Type 59, derivato a sua volta dal T-54/55 sovietico, e furono i primi carri armati progettati dai cinesi in maniera indipendente. La differenza più appariscente tra i due modelli ed i predecessori è la spaziatura tra la prima e la seconda ruota portante. Altri miglioramenti riguardarono un nuovo motore, i computer balistici ed i telemetri laser. Il più avanzato Type 79 era equipaggiato con un cannone da 105 mm rigato, poi adottato anche sul successivo Type 88.




Un Type 69 a nord ell'An Nu'maniyah Bridge sulla Highway 27, distrutto dagli americani nell'aprile del 2003.



Storia.
In seguito alla crisi sino-sovietica, l'Unione Sovietica ritirò i propri tecnici ed il proprio supporto all'industria armiera cinese. Lo Stabilimento Nº 617 (Inner-Mongolia First Machine Group Co Ltd venne incaricato nel 1963 di migliorare il progetto del T-54A (Type 59) e realizzò quindi il Type 69. I miglioramenti includevano un cannone ad anima liscia da 100 mm stabilizzato su due assi, un nuovo motore da 500 hp e un faro di ricerca a infrarossi. Tuttavia, l'Esercito Popolare di Liberazione (EPL) non risultò soddisfatto da questa versione ed il carro non entrò in produzione di serie. Alcuni analisti occidentali identificarono erroneamente il Type 69 come copia cinese del T-55 sovietico, mentre era il Type 59 ad essere una copia del T-54A. Durante il conflitto di frontiera sino-sovietico, l'EPL riuscì a catturare un T-62 sovietico. Il carro venne esaminato ed alcune sue componenti, come il faro di ricerca infrarosso Luna, vennero copiate ed integrate nel progetto del T-69. Il Type 69 ed il Type 79 furono i primi carri armati da combattimento sviluppati indipendentemente dai cinesi. Tuttavia, la prima versione del Type 69 venne utilizzato in quantità limitate. Pur essendo l'EPL insoddisfatto delle prestazioni del carro, esso ironicamente divenne uno dei veicoli corazzati di maggior successo commerciale: negli anni ottanta, furono venduti oltre 2.000 esemplari. La distensione nelle relazioni tra Cina ed Occidente negli anni ottanta consentì al paese asiatico di migliorare i propri sistemi d'arma tramite l'importazione di tecnologie occidentali. Il Type 69 venne migliorato con sistemi quali il sistema di puntamento della British Marconi ed il cannone da 105 mm L7. La nuova versione del carro ricevette la denominazione di Type 79, che rappresentò l'ultima evoluzione della prima generazione di carri cinesi. La semplicità, la robustezza ed il basso costo di questi carri li rese attrattivi sul mercato dell'export e la Cina vendette centinaia di esemplari ad entrambi i contendenti della guerra Iran-Iraq. Molti carri vennero usati da Saddam Hussein durante la guerra del Golfo e la guerra d'Iraq del 2003. I carri Type 69 dell'Esercito della Birmania ingaggiarono gli M60 Patton del Reale Esercito Thailandese nel 2001, durante la battaglia per il Posto di Frontiera 9631, anche se non è chiaro se vi siano state perdite tra le due parti. Sia il Type 69 che il Type 79 condividono scafi e torrette pressoché identiche con il più vecchio Type 59. La differenza risiede nel fatto che i due modelli più recenti sono stati migliorati con tecnologie superiori sottratte od acquistate presso paesi stranieri tecnologicamente più avanzati. I cinesi Type 59, 69 e 79 possono essere visiti come parti della stessa famiglia evolutiva di carri, così come i sovietici T-54, T-55 e T-62 condividono una comune linea evolutiva. Solo a metà degli anni ottanta i cinesi hanno raggiunto l'esperienza necessaria per sperimentare nuovi progetti nazionali di carri non ricalcati sulla famiglia Type 59/69/79, mentre solo negli anni novanta ha avuto inizio la produzione di carri realmente moderniGelbart 1996:20-24. Oggi rimangono negli arsenali dell'EPL solo un paio di centinaia di Type 69/79, la maggior parti relegati in unità addestrative o di riserva, mentre in prima linea questi sono stati sostituiti dai più moderni Type 96 e Type 99.




Type 69.



Servizio in Iraq.
Durante gli anni ottanta, risulta che la Cina abbia venduto centinaia di Type 59 e Type 69 all'Iraq. Fin dalla guerra del Golfo del 1991, gli analisti occidentali sostennero che l'Iraq avesse modernizzato alcuni Type 69 con un cannone da 105 mm, con un mortaio da 160 mm e con un cannone da 125 mm dotato di sistema di caricamento automatico. Tutti erano rinforzati con corazzature spaziate saldate sul piastrone frontale. Tutte queste versioni erano conosciute come Type 69-QM. Nel 1991 le unità irachene equipaggiate con i Type 69 combatterono più strenuamente di quelle della Guardia Repubblicana, dotate di T-72; una possibili spiegazione è che Saddam Hussein avesse ordinato alle sue unità della Guardia di conservare le forze, inviando invece in prima linea il resto dell'Esercito iracheno, equipaggiato con gli inferiori Type 69. In accordo con i rapporti sull'invasione dell'Iraq del 2003, i Type 69-QM furono impiegati dalle unità dell'esercito nella battaglia di Nassiriya del marzo 2003, la maggior parte dei quali impiegati in postazioni fisse come bunker. Questi giocarono un ruolo importante nell'imboscate organizzate contro la 507th Maintenance Company e la Compagnia C del 1st Battalion/2nd Marines, prima che gli AH-1 Cobra mettessero fuori combattimento i carri iracheni. Due Type 69 distrussero quattro veicoli della 507th, compreso un autocarro pesante speronato da uno dei carri. Quattro carri Type 69, nascosti da edifici, martellarono i marines della C Company con tiro indiretto, mettendo fuori combattimento diversi AAV7. Alcuni carri Type 59 e 69 fuori uso furono usati come esche o come semplici ostacoli.




Type 69-II.



Applicazioni civili.
Il Type 69/79 è stato usato per sviluppare un mezzo cingolato per i vigili del fuoco cinesi. Attualmente il mezzo è in dotazione a solo tre brigate.




Type 653 ARV.



Prototipi.
Type 69 - Prototipo basato sullo scafo del Type 59, equipaggiato con nuovo motore diesel da 580 hp, cannone liscio da 100 mm Type 69, faro di ricerca infrarosso e telemetro laser.
Type 69-I - Prototipo incorporante alcune tecnologie tratte dal T-62 sovietico, come il faro infrarosso Luna ed il sistema di protezione NBC.




Type 79 cinese (Type 69-III o WZ-121D).



Varianti di serie.
Type 69.
- Type 69-IIA: prima versione di serie, prodotta nel 1982, equipaggiata con:
        cannone rigato da 100 mm Type 69-II
        nuovo sistema di tiro con:
        sistema di stabilizzazione su due assi TSFC
        ottiche per cannoniere Type 70
        telemetro laser TCRLA
        computer balistico BCLA
        radio Type 889
        gonne paracingoli in gomma
        rastrelliere sulla torretta
        lanciagranate fumogene
        due tappi di serbatoio a forma di diamante su una piastra inclinata dietro il motore
Questa versione venne largamente esportata e fu prodotta su licenza in Pakistan dalla Heavy Industries Taxila. Presso l'Esercito Reale Thailandese il carro era anche conosciuto come Type 30.
- Type 69-IIB/C: versione carro comando con equipaggiamenti di comunicazione addizionali e generatore ausiliario. Caratterizzato esternamente da una lunga antenna radio e due casse sul retro, contenenti cavi ed un telefono da campo.
- Type 653 ARV: veicolo corazzato da recupero basato sullo scafo del Type 69[9]. Il mezzo era privo di torretta; era dotato invece di una lama apripista nella parte frontale dello scafo e di una gru idraulica, con una capacità di 70 t.

Type 79.
- Type 69-III (Type 79): designato anche WZ-121D, è una versione del Type 69-II migliorata con tecnologie occidentali. Nel 1983 vennero realizzati i due prototipi ufficiali, equipaggiati con componenti chiave. La produzione di serie iniziò nel 1984 ed il primo Type 79 venne presentato al pubblico durante la parata del 35º anniversario della Repubblica Popolare Cinese nello stesso anno. I miglioramenti includevano:
        pattini di gomma per i cingoli (prima volta su un carro cinese)
        chiusura automatica dei portelli in caso di rilevazione di agenti NBC (prima volta su un carro cinese)
        cannone da 105 mm Type 83 (copia migliorata del 105 mm L7) con manicotto termico di realizzazione nazionale
        sistema di visione infrarosso passivo
        sistema di puntamento British Marconi con: telemetro laser TLRLA, computer balistico BCLA, ottica per cannoniere TGSA
        motore diesel Type 79 raffreddato a liquido da 730 hp
- Type 79 con corazza reattiva.



Un Type 69-IIG del Bānglādēśh Sēnābāhinī.



Varianti straniere.

Iraq.
- Type 69-QM: conosciuto anche come T-55B presso l'Esercito iracheno. Era un Type 69-II con cannone standard da 100 mm rigato, corazzatura rinforzata spaziata sul piastrone frontale, albero di osservazione e, su alcuni mezzi, mortaio da 60 mm. I veicoli comando erano dotati anche di piastre di corazzatura spaziata, simili a quelle del T-55 Enigma. Prodotto tra il 1986 ed il 1988.
- Type 69-QM: versione del Type 69-II migliorata con un cannone rigato da 105 mm standard NATO ed un telemetro laser. Prodotto dal 1984 al 1988.
- Type 69-QM2: versione del Type 69-II migliorata con un cannone ad anima liscia da 125 mm L80 standard del Patto di Varsavia ed un telemetro laser. Prodotto dal 1986 al 1991.

Bangladesh.
Le modifiche all'armamento ed alla protezione del carro è stata curata direttamente dagli ingegneri dell'Esercito del Bangladesh.
- Type 69-IIG: modello bengalese migliorato con le seguenti modifiche:
        cannone da 105 mm Type 83A (versione del L-7 con calibro aumentato) ad anima liscia, stabilizzato su due assi, compatibile con munizionamento NATO, con sistema di caricamento semiautomatico e capacità di lancio di missili anticarro
        nuovi sistema di puntamento, telemetro laser, camera termica e data link.
        motore diesel da 850 hp
        corazzatura reattiva cinese di 3ª generazione, sistema antincendio automatico collettivo, laser warning receiver, suite di protezione NBC
        nuovo sistema di comunicazione e navigazione (incluso ricevitore GPS)
        cingoli gommati

Birmania.
L'Esercito birmano è equipaggiato con Type 69 MBT 50' e Type-69-2 MBT 80, tutti aggiornati nel 2007.




Un Type 69-II iracheno catturato durante la guerra del Golfo.

 


Utilizzatori attuali
- Bangladesh: 235 Type-69MkIIG e 12 convertiti in veicoli corazzati da recupero
- Birmania: 260 tra Type 59D e Type-69 II
- Cina: 200+ in unità di riserva ed addestrative
- Iran: 200
- Pakistan: 400 Type 69-II[11]
- Sri Lanka: 20
- Sudan: 100 Type 69-I e 100 Type 79 prodotti su licenza da MIC e PRC
- Zimbabwe: 10




Mappa con i paesi utilizzatori del Type 69 in blu e gli ex-utilizzatori in rosso.



Ex-utilizzatori
- Iraq: circa 1.500 Type 59 e Type 69 nel 1990, in seguito perduti o rottamati
- Thailandia: 100

Fonte: https://it.wikipedia.org



 

 

Il Type 62 è un carro armato cinese leggero. Non è tanto un carro "leggero", ma un carro "ridotto".

 



Storia.
Deriva dal già minuscolo carro Type 59 (carro armato), la copia cinese del T-54, ma è ulteriormente ridotto, per essere impiegato in aree di montagna e altri ambiti difficili in cui sia richiesto un carro armato, ma non vi sia normalmente la possibilità di disporne. In tali ambiti difficili, come già in zone paludose o ricche di fiumi, il "carro da montagna" Tipo 62 è poco, ma meglio di niente e in termini assoluti, è indubbiamente un cospicuo deterrente data l'usuale inesistenza di controparti nemiche. Lo sviluppo iniziò nei primi anni sessanta, ma attualmente non è più in produzione da parecchi anni.

 



Caratteristiche.
Tecnicamente, il Tipo 62 è un mezzo dotato di scafo saldato e torretta di fusione, con motore diesel e cingoli sorretti da sospensioni Cristie. A vederlo, è possibile distinguerlo da un carro "normale" tipo T-54 solo per via del cannone più piccolo e corto. Il motore è un diesel da ben 430 hp di potenza, che per il peso di 21 tonnellate significano un rapporto potenza-peso molto buono, assai superiore a quello dei carri medi "standard" dell'esercito cinese. La struttura del treno di rotolamento, con sospensioni del tipo Cristie, è assai sorprendentemente ancora con 5 ruote per lato, nonostante che esse siano molto pesanti (il ZSU-57-2, pesando meno del T-55 da cui deriva, aveva solo 4 ruote per lato). La velocità max è di 60 km/h e l'autonomia di 500, consistente nonostante il ridotto spazio per il carburante disponibile, e l'usuale assenza di serbatoi esterni. Il livello della corazzatura non è noto, ma dovrebbe essere abbastanza elevato per difendere dal fuoco delle mitragliatrici pesanti (forse 20-50mm), grazie anche alla inclinazione delle piastre. Come nei carri armati convenzionali, esso ha 3 settori interni, il vano di pilotaggio, quello di combattimento e il vano motore. Il più interessante dei 3 è quello di combattimento, dove vi sono 3 uomini in torretta. Hanno a disposizione semplici sistemi di mira, anche se nei più recenti veicoli forse sono apparsi anche telemetro laser. Il cannone da 85mm è un pezzo ragionevolmente potente e preciso, specie se usato contro veicoli leggermente protetti. La dotazione è di 47 colpi complessivi (contro i 34-43 da 100 dei T-54/55), sufficiente per un buon livello di autonomia di fuoco. La dotazione comprende anche una mtg da 7,62 coassiale e una da 12,7 sulla cupola del capocarro. In termini di servizio il carro ha avuto una produzione consistente per l'esercito Cinese, venendo impiegato probabilmente anche in Tibet ed altri luoghi montuosi. Oltre a non meno di 1200 mezzi per le esigenze nazionali, è stato fornito ad Albania (35), Congo (15), Corea del Nord (100), Mali (18), Sudan (60), Tanzania (30), Zaire (50). Nell'insieme un mezzo particolare, dal costo sicuramente limitato, impiegato spesso in conflitti locali da alcuni dei più poveri Stati africani. Per dare un'idea delle sue dimensioni, il confronto con il T-34, dotato di cannone analogo, e il T-55 da cui deriva:
lunghezza 5,5m (6,19/6,3)
larghezza 2,86m (3/3,3)
altezza 2,25m (2,74/2,4)
peso 21t (32/36)

Fonte: https://it.wikipedia.org

 

 

 


 

 

Il Tipo 63 è un carro leggero anfibio cinese, basato chiaramente sul PT-76, il diffusissimo e assai apprezzato veicolo da esplorazione e combattimento sovietico. Le sue carenze in potenza di fuoco e motrice sono state qui notevolmente migliorate. Esso ha avuto una diffusione minore, ma ha visto combattimenti in varie parti del mondo, in particolare pare che abbia affiancato il PT-76 durante la guerra del Vietnam, conducendo l'avanzata finale su Saigon.

Potenza di fuoco.
Il cannone da 76mm della torretta biposto sovietica non era in grado di perforare i carri da combattimento medi-pesanti a causa del limitato potere distruttivo, e 2 uomini nella torretta non significavano un'efficienza combattiva ottimale, cosicché nel progetto derivato cinese è stata utilizzata una torretta diversa, forse quella del Type 62 (carro leggero ‘da montagna', che rappresenta una versione ‘mini' del T-54), che ha un cannone da 85mm, 1 mitragliatrice pesante per la difesa ravvicinata, e 3 uomini di equipaggio. Anche se il cannone da 85mm è ancora poco efficace, persino con munizioni HEAT, contro macchine da 40 tonnellate e oltre, nondimeno esso ha delle possibilità di successo, non è disperatamente debole come accade con il 76mm, contro le corazze frontali e persino alcune laterali degli MBT. I 3 uomini assicurano una maggiore efficienza essendo questo l'equipaggio tipico delle torri di carro armato, mentre la mitragliatrice cal. 12,7 è molto utile dal momento che normalmente i PT-76 non avevano nulla con cui difendersi da aerei ed elicotteri. A parte questo fatto, bisogna dire che, almeno originariamente, mancavano dispositivi di visione notturna, ma invece questi erano disponibili nel caso del PT-76.

Mobilità.
Anche il motore è potenziato, 400hp contro 240, e mentre il mezzo sovietico era capace di appena 44 km/h su strada, qui è possibile raggiungere i 64, ovvero un valore pienamente accettabile e in linea con quello dei carri armati moderni. Anche la velocità garantita in acqua, data da idrogetti, è aumentata da 10 a 12 km/h. Non meno incrementata, nonostante la maggiore potenza, l'autonomia che passa da 240km (insufficienti per un veicolo da ricognizione) a 370.

Scafo.
Lo scafo è sempre assai grande e spazioso, compartimentato anche internamente, e rappresenta uno dei pochi esempi di veicolo dell'est che offre un certo spazio all'equipaggio, grazie alle esigenze anfibie. La torretta ha una forma arrotondata che dovrebbe offrire migliore protezione della struttura tronco-conica del PT-76, per cui nell'insieme, ferme restando le limitazioni di protezione legate al peso, il Tipo 63 è molto migliore del progenitore sovietico.

Omonimi.
Le designazioni cinesi per armi, artiglierie e carri armati indicano l'anno di entrata in servizio, e non è raro che si creino omonimi nel caso di armi entrate in servizio nello stesso anno.
Tipo 63 è anche un mezzo antiaereo su scafo T-34.
Tipo 63 è anche il nome di un lanciarazzi multiplo a 12 canne.

Fonte: https://it.wikipedia.org

 


 

Il Type 59.

 

La prima generazione dei carri cinesi comprende in effetti le copie dei mezzi sovietici della serie T-54 e 55. Ad essa sarebbe seguita la serie Type 80-88, un progetto 'quasi autonomo'; una generazione costituta dai Type 85, 90 e 96; infine l'attuale e costoso binomio Type 98 e 99.

Iniziamo dunque la disamina di questa nutrita famiglia di mezzi corazzati, con il WZ-120, sigla che corrisponde più comunemente al Type 59, probabilmente la copia del T-55A (alle volte è però indicata come copia del T-54, in effetti il numero dei colpi, 34, è analogo mentre il T-55 ne ha 43); esso è in servizio fin dagli anni '50, con versioni come la Type 59-I, la migliorata -II con cannone da 105 mm tipo NATO (da 51 calibri), e numerose versioni migliorate che hanno anche introdotto corazze ERA su scafo e torre, mentre il motore è nelle ultime edizioni (ricavate per ammodernamento) un tipo da 730 hp del tipo L12150L, a sua volta originario dai vecchi tipi da 520 hp, ma rielaborato rispetto ala V-54 e 55. Il vecchio progetto, nato negli anni '30 dallo TSIAM (Istituto centrale per motori aeronautici), in quanto debitore di tecnologie aeronautiche, venne perfezionato entro il 1938 e per primo utente ebbe il BT-7M. In seguito, dopo il successo registrato nei confronti dei precedenti tipi a benzina, ebbe uso (con potenza di 500 hp a 1.200 hp) sui T-34, mentre un sotto-tipo ancora più potente, da 600 hp, andò ai KV. Rimasto in produzione quanto meno fino al 1968, nell'attuale incarnazione è frutto della Norinco cinese, resta un 12V a 4 tempi di dimensioni contenute (1,584 x 0,896 x 0,907), che aumenta la potenza grazie ad un turbocompressore attivato dai gas di scarico. Con questo motore, e nonostante l'aumento di peso a 37 t, il Type 59II o WZ 120B, o ancora T-59P è capace di sfiorare i 20 hp/ton. Il cannone è il 105/51 mm con i vari accessori moderni (manicotto, evacuatore di fumi, sistema di controllo del tiro computerizzato, munizioni perforanti moderni, stabilizzatore, sistemi di visione notturni) e tra i vari aggiornamenti vi è anche il missile GP-2, di cui si parlerà poi.

Nel frattempo, mentre il T-59 era ancora in produzione, il successivo sviluppo è stato il simile Type 69 o T-60l o, per la Norinco, WZ-121. Sviluppato dal 1963 nello stabilimento 617, esso incontrò sia il problema del migliorarsi pur restando simile al carro precedente, sia per la famigerata Rivoluzione Culturale, per non parlare della rottura dei rapporti con l'URSS e la sua tecnologia. Quando vi furono scontri di frontiera nel 1969 (zona del fiume Ussuri) i sovietici dimostrarono la superiorità dei loro mezzi corazzati. All'epoca quelli cinesi erano penosamente inadeguati: niente stabilizzazione (almeno su due assi), visione IR notturna, protezione NBC, e qualità in generale scarsa. Il T-62 venne impiegato in combattimento per la prima volta, e la sua armatura era resistente anche agli RPG cinesi, di bassa qualità. Ma i cinesi riuscirono, malgrado tutto, a catturare un T-62 (o forse più d'uno) e a studiarlo attentamente, così da copiarne una parte delle caratteristiche nel T-69, che anche per questo è un po' visto come il suo equivalente cinese.

Tuttavia, solo nel '74 il nuovo Type 69 ebbe una configurazione definitiva. Il nuovo carro ebbe anche un cannone ad anima liscia, come sul T-62, ma dal calibro ridotto a 100 mm. Nonostante questo, la sua efficacia non sembrò sufficiente, probabilmente sopratutto per via dell'imprecisione e della qualità delle munizioni. Così, un po' sorprendentemente, il successivo Type 69-II ritornò alla copia cinese del D-10T, che è facile da distinguere perché ha l'evacuatore di fumo all'estremità e non a metà canna. Il T-69II è un mezzo degli anni '80, che introduce anche un motore da 580 anziché 520 hp, sistema stabilizzato a due assi, e, a differenza dell'ispiratore sovietico, un vero FCS Type 70 con calcolatore BCLA e telemetro laser (in posizione esterna) TCR-LA. Nemmeno questo mezzo fu un grosso successo, tanto che non si sa bene se fu adottato dall'esercito cinese. All'export, però, ne vennero venduti oltre 2.000, dato il costo ridotto e la struttura sostanzialmente semplice. Il solo Irak ne ebbe oltre 1.000, ma i cinesi vendettero anche all'Iran, sia T-59 che almeno 200 T-69; seguirono il Pakistan con 250, Thailandia con oltre 300, Albania con 150, fino alla Birmania (60) e Zimbawe (10), ma probabilmente quest'elenco non è ancora completo.

Dato che negli anni '70-80 la Cina si avvicinò all'Occidente, la tecnologia fece un passo avanti, specie nell'elettronica. Tra i prodotti vi fu il Type 69-III o ZW-121D, spesso noto anche come Type 79. Questo carro aveva il cannone NATO da 105, noto come Type 83, e una FCS Marconi, costruita su licenza come Type 73; il cannone da 105 però, pare provenisse da Israele. Per il resto c'era il motore da 580 hp cinese. Il nuovo mezzo entrò in servizio verso la fine degli anni '80 con diverse centinaia di esemplari. Altri 88, in un tipo evoluto come Type 69 Mk-IIG, è andato al Bangladesh in 88 esemplari. Questo carro armato è decisamente sorprendente, perché ha un cannone da 120/50 mm ad anima liscia, sviluppato in Cina e compatibile con i proiettili NATO, ha una FCS digitale e un motore turbocompresso da ben 1.200 hp, più GPS e sistemi di comunicazione moderni. È decisamente interessante, il Bangladesh ha così uno dei carri armati più potenti di tutta l'Asia. Il Type 69 ha dato anche origine a vari tipi specializzati, come l'ARV Type 84, gettaponte Type 84, semovente (con due armi da 37) PGZ-88, sminatore GLS-130 e un modello 'multifunzione' designato GCZ-110.

Dopo la prima generazione, ecco una successiva famiglia che è stata sviluppata dagli anni '70, sempre dallo stabilimento 617 di Baotou e dall'Istituto 201. Il risultato è stato il Type 80, simile al T-69 ma con sei ruote portanti per lato, come su certi tipi rumeni, cosa che permette meglio di redistribuire il peso rispetto alle 5 ruote dei tipi precedenti. Il peso è infatti salito a circa 39 t, non è chiaro se vi siano corazze stratificate (molto probabili, specie nella parte anteriore dello scafo), mentre l'accessoristica è simile a quella dei Type 69-II e III.

La lunghezza è per il resto appena maggiore, di 6,32 vs 6,24 m, così l'aumento di peso è per lo più per l'armatura. Il motore è un 12150L-7BW da 580 hp, cannone da 105 e FCS Type 73, tutto come il Type 69-II.

Successivamente questo mezzo è stato seguito dal Type 80-II o Type 88B con un FCS migliore e tlm integrato dentro la torretta e quindi, meno vulnerabile; inoltre vi è anche un sistema NBC, il primo su di un carro cinese, con filtro e sovrapressione per l'abitacolo. Il cannone Type 83-I ha la capacità di tirare il missile GP-2, poi vi sono anche altre migliorie, come un sistema BITE per analizzare i guasti. Il Type 88A è l'ultima evoluzione, con ERA e cannone da 105 allungato. In tutto le f.a. cinesi ne hanno circa 500 esemplari, o forse un maggior numero, ma non è una cosa verificabile; del resto non è noto nemmeno se il vecchio Type 59 sia ancora in servizio.

Dopo questa seconda generazione, è comparso il Type 85, che sviluppato dalla Norinco e dall'Istituto 201, è noto dal 1988, ed è caratterizzato dalla torretta saldata; con la versione Type 85-I è stato sicuramente dotato di corazze stratificate. Parte della tecnologia usata è dei T-72, catturati dall'Iran durante la guerra del Golfo. Il Type 85-II ha così un cannone da 125 mm, il IIA e B sono migliorati e il secondo è noto dal 1990, con corazze, FCS e visori notturni migliori. Il Type 85 è noto anche come Type 90 II e per l'export, come MBT-2000; tuttavia è stato costruito su licenza dal Pakistan, o ancora Al-Kalid , noto dal 1991. Il Type 90 è apparso negli anni '90 e ha sia il cannone da 125 che il sistema di carica automatico, una sorta di Kasetka russo, missili AT-11 (sistema Refleks/Svir), corazza stratificata e motore turbodiesel da 1.200 hp del tipo ucraino 6TD, usato sull' Al Khalid pakistano di cui sopra. Il Type 90 ha visto comunque la sperimentazione di vari tipi di motore, anche di tipo occidentale inglesi (Perkins) da 1.000 hp con trasmissione SESM francese, che era stato inizialmente pensato proprio per il Pakistan, ma poi l'embargo contro questo (per via del programma nucleare) ha mandato tutto a rotoli; poi venne offerto il simile Type 85-IIAP con motore cinese, che però nel deserto pakistano funzionò in maniera insoddisfacente, da qui la conversione al diesel ucraino nella configurazione definitiva, motore che oltretutto motorizza anche i 320 T-90UD comprati entro il 1999 come i principali carri dell'esercito pakistano.

Costruito in oltre 300 esemplari, con motore potente, cannone da 125 mm e moderna FCS, ha messo in pericolo l'esercito indiano con i suoi vecchi T-72 (e ancora di più la crisi è stata avvertita, con l'arrivo dei T-80UD); ma intanto il Type 85 non è stato adottato dal PLA, che si è trovato soddisfatto solo con il Type 96 che è l'evoluzione del Type 85-III e-o del Type 88C. È ancora una soluzione temporanea, in attesa dei Type 98 e 99.

Il Type 96 o ZTZ-96 è stato l'alternativa nazionale, simile come soluzioni al Type 90-II, ma con lo scafo ancora del Type 88, per cui spesso è noto come Type 88C, in servizio dal 1997 e prodotto fino al 2005, poi sostituito dal Type 96G nelle linee. In tutto, la PLA ne ha avuti almeno 2.000 esemplari, più alcuni comprati dal Sudan, pertanto sono di gran lunga i più importanti mezzi cinesi, che nelle ultime versioni non sono tanto inferiori ai Type 98-99. Si tratta di un mezzo da 41 t e motore da 730 hp diesel, con cannone da 125 mm russo. L'ultimo modello è il Type 96G con corazze ERA e FCS migliorato, mentre esiste anche un tipo con vano motore ingrandito, che nasconde un motore più potente.

Per i compiti controcarri, il sistema missilistico GP-2 è una derivazione del 9M117 Bastion russo. Esso ha un calibro di 100 mm, pesa 19,8 kg di cui 17,8 per il missile e per il resto la munizione completa, lunghezza 1,14 m, gittata 5 km, velocità 360 m.sec e infine una capacità di perforazione dichiarata in 650 mm, buona per il calibro, ma non eccezionale contro i carri moderni; del resto non si può pretendere molto di più da un missile da 100 mm. Il sistema di guida è, al solito, laser beam-riding, ovvero a guida su fascio. L'apparato è simile come modalità di funzionamento a quello del tipo russo, e pesa 75 kg. Con scarsa visibilità è possibile lanciarlo a circa 800 metri di distanza come massimo, probabilmente con l'aiuto di un sistema IL o IR di prima generazione.

Dato che questi mezzi, per quanto più avanzati dei precedenti, non erano considerati ancora sufficienti, i cinesi pensarono bene di iniziare lo sviluppo del WZ-133 o Type 98 e 99. I costi sono molto elevati, ma la qualità è migliore di quella dei precedenti mezzi. Però, la prima delle due considerazioni sembra pesare più della seconda, e così solo circa 200 esemplari sono stati comprati per l'esercito, sia Type 98 che 99.

Il loro sviluppo iniziò già nel 1970, con un programma che sulle prime portò al WZ-122, che era una sorta di MBT-70 locale, tra l'altro con una postazione binata da 12,7 mm in torretta. Nel 1977 questo mezzo, già cancellato attorno al 1973, è stato sostituito d un nuovo modello sperimentale, il 1224, con motore MTU tedesco MB8V331; da questo mezzo si passò al Type 1226 con motore 8V165 da 1.000 hp, vi fu anche un tipo con un motore diverso, realizzato da un altro stabilimento (il n.616). I carri di questo tipo erano dotati di cannone cinese ad anima liscia da 120/50 mm; il Type 1224, con torretta saldata, aveva proiettili stivati nella parte posteriore della stessa. All'epoca vi era molta competizione, tra un progetto tipo il Merkava, e uno tipo il T-72, che poi nel 1984, riuscì a vincere il confronto. Lo sviluppo iniziò a pieno titolo solo nel 1989. Il prototipo fu pronto già nel 1990 e i test nel 1992-93. Vi furono molte faticose esercitazioni nelle più svariate condizioni climatiche. Il carro, dopo anni di sviluppo, anche per implementare le novità emerse nella guerra del 1991, è stato messo in servizio, con un costo che pare sia di 1,9 mln di dollari. In pratica solo nel 2000 il progetto venne definitivamente 'fissato' e partì come Type 98G o anche Type 99.

Esso ha un motore 150HP da 1.200 hp, e pare che poi sia stato adottato anche il tipo da 1.500 hp del Leopard 2, con sette marce (i Type 98 avevano invece un motore da 1.000 hp); il peso è adesso di 54 t, e nondimeno la velocità dichiarata è di 80 kmh, anche se l'accelerazione da 0 a 32 kmh è ottenuta solo in 12 secondi, un po' troppi.

La torre è biposto e il cannone è lo ZPT-98, lungo 6,4 m circa e capace di funzionare per 700 colpi perforanti. NOn è chiaro se quest'arma da 125 mm sia derivata dal 2A46 o dal pezzo cinese da 120, ma il sistema di caricamento a due parti rende le munizioni analoghe a quelle sovietiche. La canna è rimpiazzabile in appena 60 minuti, le munizioni sono 41 di cui 22 pronte al fuoco nella solita 'giostrina', la cadenza di tiro normale fino a 8 c.min, e sono presenti anche missili come l'AT-11 e il GP-2. Tra le munizioni, oramai estremamente avanzate anche ad Oriente, vi è una perforante con rapporto lunghezza/diametro di ben 50:1, in carburo di tungsteno (solo pochi anni fa era già tanto superare 20:1), e può perforare 850 mm a 2 km; vi è anche un più costoso tipo DU, che perfora ben 960 mm. Praticamente è lo stesso valore attribuito al 120 mm americano con la M829A3. Il sistema di puntamento aiuta a sfruttare questo potente armamento, con un sistema capace di ingaggi fino a 5 km, camera termica tipo Sprite a 5 e 11,4 x, tlm, computer, sensori meteo, capacità del capocarro di sostituire il cannoniere. La corazzatura è tale da avere retto nei test 7 colpi da 125 e 9 da 105 mm da 1,5 km, ma non è noto di quale tipo, e perciò si stima variamente la protezione, dell'ordine del metro di corazza in acciaio equivalente, tra cui corazze aggiuntive passive o attive (moduli simili alle ERA russe, ma più sottili).

Vi è anche un'innovazione ben più inquietante di queste: un sistema chiamato VHF-2000, apparato che è utilizzabile come IFF, LWR e .. arma laser ad energia diretta. Il sistema ha un ricevitore tra 0,9 e 1,06 micron, che scopre in meno di 0,6 sec una minaccia laser entro i 3,6 e più km, su angolo tra -12 e +90 gradi, scansionando fino a circa 45 gradi-sec sull'orizzonte di 360 gradi. Inoltre, può attaccare i sistemi elettro-ottici (e la vista..) del nemico, e persino dei missili in avvicinamento, con degli impulsi ripetibili fino a 10 volte al secondo. Come IFF può memorizzare fino a 60 identità veicolari (o codici). Esiste anche un GPS Type 9602, ma nel tipo base è preciso solo con un margine di 100 m (già un'innovazione rispetto ai 'vecchi tempi'). Più recentemente, con l'integrazione anche del GLONASS è possibile scendere a 20 m di accuratezza. Questi carri, così potenti, hanno l'unico punto debole del caricatore interno al vano di combattimento, con le solite problematiche di sicurezza, malgrado i miglioramenti di dettaglio, tipici dei mezzi sovietici. Le divisioni migliori hanno questi mezzi, altre si possono comunque accontentare con i Type 96 ammodernati, quasi pari a questi ma meno costosi.

Non solo, ma il Type 99G ha un sistema di protezione attiva 'migliorato' e un sistema di visione per il capocarro che comprende forse una camera indipendente ad immagine termica. Vi sono poi altri tipi, come il Type 99A2 con la corazza ridisegnata nella torre, APS con allertamento radar (onde millimetriche), motore da 1.500 hp, che pare sia in servizio dal 2009.

Il neofita di armamenti cinesi può restare spiazzato: la Cina, quindi, nota essenzialmente per le sue 'brutte copie' del T-54/55, in realtà ha sviluppato la bellezza di nove tipi diversi di carro armato, solo considerando gli MBT entrati in produzione: i Type 59/69/79/80/85/88/90/96/98/99; per giunta ha immesso in produzione o in aggiornamento dozzine di versioni diverse. Il fatto è che, nonostante il progressivo disinteresse occidentale, in Asia esiste ancora un forte interesse per gli MBT. Mentre da noi i carri armati sono stati concepiti tutti, ma proprio tutti, non oltre gli anni '80, in Asia le cose stanno ben diversamente e vi sono notevoli investimenti in nuovi equipaggiamenti. Non tutte le nazioni del mondo possono permettersi la 'guerra networkcentrica' con UAV, missili cruise, aerei stealth ecc, la maggior parte dei conflitti è in realtà a bassa intensità e come gli americani stessi hanno (ri)scoperto, per controllare il terreno è necessario avere carri armati, e ben protetti contro minacce provenienti ovunque. Qui i carri orientali non sono così ben messi, per via della loro leggerezza e angusto volume interno, che rende difficile permanervi a lungo (non si può nemmeno stare in piedi in torretta, per esempio) e combattere per via della ridotta dotazione di munizioni (di piccolo calibro) per le mitragliatrici (tutti i carri hanno una 7,62 coassiale, e più o meno tutti una 12,7 in torretta). Tuttavia, i 'mostri' occidentali, che oramai superano anche le 60 tonnellate, diventano troppo impegnativi nella gestione e persino nel trasporto, così per controllare il territorio -che significa senz'altro un buon numero di mezzi disponibili- l'opzione orientale è più allettante. Inoltre, la Cina e la Russia non conoscono bene il termine 'embargo' e così esportano anche agli 'Stati canaglia' dichiarati indesiderabili dall'Occidente. Infine, l'evoluzione dei carri cinesi ha portato a dei 'Leopard' locali, a parte l'armamento, dei carri piuttosto grossi. Questo forse, anche perché i popoli asiatici, per quanto tradizionalmente di bassa statura, ultimamente sono diventati 'più alti'. Chiaramente, c'è una bella differenza nello stare in un carro se sei alto 1,6 m e pesi 65 kg, oppure se arrivi a 1,8 m e a 85 kg. È una cosa di cui si deve tenere conto se si vogliono mezzi abitabili.

L'armamento dei carri cinesi è temibile, anche per via di una buona FCS. Se gli Irakeni avessero avuto, per esempio, i carri Type 99 -per certi aspetti l'evoluzione estrema del T-72-, le cose per gli USA si sarebbero complicate alquanto. Se è vero che i proiettili cinesi sono capaci di perforare quasi un metro di acciaio a 2 km, anche l'M1 avrebbe potuto correre dei rischi, almeno nello scafo se non anche in torretta, anche ammettendo la vulnerabilità del Type 99 ai proiettili dell'americano. Inoltre, c'è il sistema elettronico-laser che permette di vedere tutt'attorno e se necessario, accecare il puntatore nemico. I laser di per sé sono capaci di danneggiare sensori ottici (e occhi), e i telemetri laser sono un problema anche nelle loro configurazioni 'normali'. Non è da adesso che però se ne studiano sistemi offensivi veri e propri, come l'americano Stingray. Ma il problema essenziale è che a nessuno importa di portare a compimento questo nuovo, pericolosissimo sviluppo nella guerra tecnologica. Magari è meglio abbagliare un avversario piuttosto che disintegrarlo con una cannonata, ma di fatto a nessuno piace l'idea di accecare i 'sensori nemici' e così questi sistemi, per quanto già disponibili da anni, non sono mai stati usati a quanto se ne sa. Certamente sarebbe convenuto ai carristi di Saddam averne, perso per perso. L'unico limite del sofisticato sistema cinese è la velocità di scansione, che richiede ben 8 secondi di tempo per guardarsi tutt'attorno, quando magari una battuta laser richiede molto meno tempo, tuttavia è uno sviluppo formidabile della tecnologia, che può portare a mettere KO un carro nemico (o un elicottero d'attacco) anche senza colpirlo o perforarlo materialmente.

 

Il Type 69.

 

Il vecchio Type 69 non ha avuto scampo in Irak.

 

Il Type 79.

 

Il Type 80.

 

Il Type 85.

 

Il Type 98.

 

Il Type 99

 

I carri leggeri.

Ma gli MBT non sono tutto quello che è stato realizzato nel settore carri armati. Infatti i cinesi hanno anche almeno due tipi di mezzi leggeri, il Type 62 e il Type 63.

Cominciamo dal Type 62. Si sa che i carri russi sono decisamente piccoli e angusti rispetto a quelli occidentali. Ma questo carro armato è a sua volta, un 'mini T-54'. Sebbene abbia ancora 4 elementi d'equipaggio, le dimensioni sono di appena 5,5 m x 2,86 x 2,25 m, il che, assieme ad una corazza meno spessa, dà appena 21 tonnellate di peso totale. Se lo si osserva attentamente, si vede che il suo cannone è un pezzo da 85 mm e non da 100 o 105. Per il resto vi è la solita mtg da 7,62 e da 12,7 sul tetto della torre. Sebbene questa abbia una struttura del tutto simile a quella dei carri 'normali', si vede sensibilmente come la mitragliera da 12,7 sia più grande, in proporzione appaia un po' come una 14,5 mm rispetto ad un carro normale.

Dato il peso ridotto, il motore è limitato a 430 hp, il che dà ancora una notevole potenza per la massa del mezzo. Le sospensioni sono a barra di torsione e il cambio, come su tutti i carri cinesi (eccetto i Type 98-99) è manuale, ma con 22 hp/ton il veicolo è capace di 60 kmh, mentre l'autonomia è di 500 km e la salita è possibile fino a pendenze del 60%.

In buona sostanza, questo non è un vero e proprio carro leggero, ma un carro 'ridotto'. La sua ragione d'essere si trova quindi nella sua capacità di essere usato in ambienti desueti per un carro armato normale, come le zone montagnose dove nessun altro carro potrebbe operare. Inoltre, esso è così leggero che potrebbe benissimo essere portato, magari vuoto, da un grosso cargo tipo il C-130 o l'An-12. Come dice la sigla, lo sviluppo è stato iniziato negli anni '60, scafo saldato e torretta di fusione, stranamente, nonostante la massa inferiore di quasi 15 t rispetto a quella di un carro normale, vi sono ancora cinque ruote per lato (quando per esempio, lo ZSU-57-2 sostiene le sue 28 t con appena quattro). In genere non vi sono serbatoi esterni, ma l'autonomia è ancora di 500 km. La protezione è forse di 20-50 mm e nonostante il ridotto spazio interno, dentro è ancora simile ad un carro normale, con i comparti combattimento, pilotaggio e motore separati. Il cannone da 85 mm è un'arma discretamente potente e consente di portare a bordo 47 granate, più di quanto non sia per i T-54 e i T-55.

È dunque armato come il T-34/85, ma con un po' meno di munizioni. Oramai fuori produzione, è stato ampiamente costruito per il PLA (1.200+), Albania (35), Congo (15), Corea del Nord (100), Mali (18), Sudan (60), Tanzania (30), Zaire (50). Ha avuto impiego in battaglia, subendo perdite dovute alla sua vulnerabilità. Chiaramente, al di fuori della sua 'nicchia' è meno adatto rispetto ad un carro normale, anche se molto dipende dalle situazioni, specie se si pensa che la moltitudine di carri armati leggeri come gli AMX-13, Scorpion, M24 e 41, non sono certo più protetti e forse nemmeno meglio armati.

Nell’insieme un mezzo particolare, dal costo sicuramente limitato, impiegato spesso in conflitti locali da alcuni dei più poveri Stati africani. Per dare un’idea delle sue dimensioni, il confronto con il T-34, dotato di cannone analogo e anch'esso in servizio con il PLA per molti anni, e il T-55:

  • lunghezza 5,5 m (6,19/6,3)
  • larghezza 2,86 m (3/3,3)
  • altezza 2,25 m (2,74/2,4)
  • peso 21 t (32/36)

Quindi la maggiore differenza è la lunghezza, ma anche la larghezza (fondamentale per il movimento su montagna) ridotte. In combattimento, questo mezzo non ha dato prova eccelsa, data la sua vulnerabilità ai razzi controcarri, ma del resto non è possibile ottenere di più date le premesse. Nell'insieme un mezzo particolare e interessante. Gli ultimi tipi pare siano anche equipaggiati con telemetri laser esterni, un tentativo di migliorarne le capacità operative. Paradossalmente, per quanto fuori produzione è un veicolo per certi versi anticipatore, dato l'interesse per i carri leggeri che negli USA è stato portato avanti con i vari Stingray e M8, che tuttavia si sono rivelati estremamente costosi e piuttosto fragili, certamente non per le tasche dei paesi del Terzo Mondo.

 

Il Type 62.

 

Il Type 63; a lato c'é il Type 62. Notare le torri quasi uguali.

 

Il Type 63 è tutt'altro veicolo. E' anch'esso un carro leggero, ma occupa un'altra nicchia proibita agli MBT, quella dei mezzi anfibi.

Dimensioni: 9,6 x 3,2 x 3 m, peso 22 t, motore da 400 hp e autonomia di 370 km.

Esso è il derivato diretto del PT-76 sovietico, anch'esso a suo tempo ottenuto dai cinesi. Ma rispetto a questo è nettamente più potente. L'unico problema è come al solito l'accessoristica, come la mancanza di un sistema NBC e almeno inizialmente di un sistema IR notturno. A parte questo, come prestazioni, è nettamente più potente. La sua motorizzazione consente di arrivare a 64 kmh contro i 44 del sovietico, 30 kmh fuoristrada e 12 in acqua (anziché 10) con i due idrogetti. Non meno importante è la torretta, che è adesso triposto anziché biposto, e ha un cannone da 85 mm anziché 76. Inoltre, vi è una mtg da 12,7 mm difensiva.

Questo mezzo è stato anche usato in Vietnam e ha contribuito all'avanzata su Saigon ed esportato in alcune altre nazioni clienti dei cinesi. La distribuzione di questi mezzi è in genere di 4 per il plotone esplorante di ciascun reggimento corazzato, e 10 per la compagnia esplorante di ciascuna divisione. Vari i clienti esterni, come Sudan, Vietnam, Pakistan e Tanzania. Ora l'analisi in dettaglio di questo mezzo, senz'altro interessante, specie confrontandolo con il suo predecessore diretto, il PT-76.

  • Motore: con 400 hp il Type 63 è più veloce in acqua del 20% e su terra di circa il 40% rispetto al PT-76; nonostante il maggior consumo, l'autonomia è a sua volta superiore del 50%. Peggio che mai, i 44 kmh e 240 km di autonomia erano decisamente troppo pochi per un carro da ricognizione come avrebbe dovuto essere il PT-76, mentre il Type 63 è capace di competere in mobilità con gli MBT.
  • Armamento. Il 76 mm sovietico sparava munizioni capaci di penetrare circa 58 mm a 1 km oppure, con le HEAT, 120 mm a tutte le distanze (comunque ridotte) d'impiego pratico. Non era esaltante, dato che questi valori bastano a stento per colpire un carro armato sui fianchi. Era troppo poco, mentre il pezzo da 85 mm è, sia pure ancora insufficiente, un degno avversario, con le HEAT arriva a circa 230 mm di perforazione, e con questo può minacciare anche un mezzo come l'M48 Patton. Inoltre ha gittata maggiore e i tre della torretta sono ben più efficienti del capocarro-puntatore e del caricatore. La potenza di fuoco è superiore in ogni aspetto. Il Type 63 ha infatti 47 colpi da 85 mm contro 40 da 76, le mitragliatrici coassiali da 7,62 hanno in entrambi i casi solo 1.000 colpi, mentre l'arma da 12,7 ne ha altri 500. Infine, il PT-76 normalmente non poteva difendersi dagli attacchi aerei, mentre il Type 63 può farlo con la 12,7 mm, molto utile anche per la difesa ravvicinata contro bersagli a terra (fanteria, per esempio) che appaiano improvvisamente a giro d'orizzonte.
  • Protezione. Entrambi i mezzi sono poco blindati per via della necessità di galleggiare, ma le compartimentazioni interne hanno un positivo effetto sulle piccole cariche HEAT, come scoprirono gli americani con il loro LAW. Il peso del Tipo 63 è sensibilmente maggiore, più di quanto non sia la differenza di dimensioni (7,125-8,437 x 3,2 x 2,522 m contro 6,91-7,625 x 3,14 x 2,255 m). La torre del Type 63 pare la stessa del Type 62, e quindi senz'altro più protetta di quella del PT-76. Inoltre, almeno alcuni mezzi hanno ricevuto il telemetro laser. I sistemi NBC e IR, però, almeno inizialmente erano assenti, forse gli unici punti negativi rispetto al progenitore sovietico.


Insomma, si tratta di un mezzo senz’altro superiore, i fondamentali del Tipo 63 sono migliori del PT-76. E ora guardiamoli attraverso i compiti ‘istituzionali’ di questo carro.

Anche per via del suo compito, il Type 63 ha necessità di un'elevata velocità e di una discreta autonomia. Il PT-76, con i sui 44 kmh, è nettamente più lento dei carri medi come gli M47-60 e i T-54/62, così da restare potenzialmente indietro, a meno che non vi sia da guadare delle acque piuttosto profonde. È la stessa situazione che nella II GM subivano i T-60/70 da parte dei T-34, che seppure più pesanti, erano sensibilmente più veloci, una combinazione non certo ideale. Invece il Type 63 è appena 1 kmh più lento della velocità dichiarata per il Leopard 1, 4 kmh più rapido del T-72 e dell'AMX-30, ben 14 kmh superiore ai T-54, 55 e 62, nonché alle copie cinesi, e 16 kmh più veloce dei Patton americani. Questo margine lo aiuta ad essere un efficace mezzo da ricognizione, mentre l'autonomia, che potrebbe essere superiore, nondimeno è discreta. Se il PT-76 era ancora utile come mezzo esplorante, il Type 63, con circa il 20-40% di mobilità in più, è molto migliore e può fare da schermo esterno ai reparti corazzati principali.

Quanto alla potenza di fuoco, il 76 mm è pressoché inutile contro degli MBT, giusto come era in difficoltà il T-34/76 conto i Tigre. Le munizioni sono deboli e in pratica possono sperare di infliggere danni solo sparando su di un lato dei carri armati medi o pesanti, e solo in condizioni relativamente favorevoli e comunque a distanze ridotte (per la capacità di perforazione per i proiettili AP, e per la precisione che limita l'efficacia delle HEAT sulle lunghe distanze). La corazza laterale di un M-47, per esempio, è di 63 mm (leggermente inclinata) sulla torretta, e ben 76 mm (verticali) sullo scafo. Il cannone da 76, di conseguenza, è pressoché inutile con le granate AP e solo marginalmente efficace con le HEAT. Contro i carri T-54/62 sarebbe forse anche peggio, avendo i lati della torre spessi fino a 120 mm e sui fianchi fino a 80 mm di acciaio. Contro le corazze frontali, spesse agevolmente 100 mm a 60 gradi (LOS 200 mm) ogni speranza di far danno è ridotta al minimo, così il PT-76 deve davvero sperare di non ritrovarsi 'faccia a faccia' con un MBT. Contro un Leopard o un AMX è più facile (il primo ha corazze laterali, per lo scafo, di appena 35 mm, anche se inclinate di circa 25°), ma la perforazione frontale è comunque difficile (70+ mm a 60°). Contro gli altri mezzi, carri leggeri (come gli Scorpion, M24 e M41) e blindo, l'armamento del PT-76 è invece efficace. Il Type 63 ha un pezzo da 85 mm ben più potente, e con maggiori riserve di munizioni. Sebbene -come nel caso del T-34/85 vs il Tigre- sia appena sufficiente per essere una minaccia, il proiettile da 85 è comunque più pericoloso, sia come perforante (AP o HVAP), sia come granata HEAT (e, contro bersagli di altro genere, con proiettili HE da 9 kg anziché 6). Nel primo caso la perforazione dovrebbe superare i 140-150 mm, nel secondo i 230 mm (o 100 mm a 60° con cono d'impatto di 30° per lato), pare successivamente incrementati ulteriormente; per cui è possibile sperare qualcosa contro i carri NATO già frontalmente, e porre una minaccia più che concreta lateralmente e posteriormente (dove la corazza è ancora meno spessa). Non è molto, ma pur sempre molto meglio che con il 76 mm. A parte questo, la 12,7 mm aiuta molto a difendersi da minacce come aerei, elicotteri o fanteria, cosa che solo raramente è stata fatta anche con il PT-76. Inoltre, giusto come il T-34/85 comparato al T-34/76, vi è il fatto che con la torre triposto (cannoniere, capocarro e puntatore) l'acquisizione degli obiettivi e la procedure di fuoco è molto più svelta che con una torre biposto (notare che il PT-76 ha una struttura saldata e tronco-conica, non una calotta di fusione come nei carri medi quali il T-54). La protezione balistica del Type 63 dovrebbe essere sì scarsa, ma pur sempre superiore a quella del PT-76, che stenta un po' ad assicurare una difesa contro le mitragliatrici da 12,7 mm, e le schegge più grandi. Pochi mm di protezione in più possono aiutare a neutralizzare il pericolo, e forse questo spiega in parte la maggiore massa del mezzo cinese. Visto e considerato tutto, quindi, si tratta di un mezzo superiore, ma afflitto da una certa carenza di tecnologie avanzate in settori chiave come la protezione NBC e la visione notturna, entrambe molto importanti per il teatro europeo.

Stranamente i sovietici, a loro volta, pur avendo tutte le tecnologie del caso, hanno deciso di non continuare in questa strada (affidandosi piuttosto al BMP in versione recce), una cosa piuttosto strana perché il PT-76 è stato prodotto per molti anni, nel mentre gli MBT sovietici venivano modificati e migliorati di continuo. Per i progettisti di Mosca sarebbe stato facile potenziare il motore del PT-76 e aumentarne l'autonomia, incrementare di qualcosa la corazzatura (come fatto, per esempio, sulla serie BTR-60/80), e applicare una torretta simile a quella del Type 63, anche perché, mentre i cinesi probabilmente hanno dovuto adattare il cannone del T-34/85, i sovietici anche nel dopoguerra hanno sviluppato nuove armi in questo calibro, come quella del carro aviotrasportato ASU-85, perfetta anche per un mezzo come il PT-76. Ma non l'hanno fatto, cosicché, sia pure per ragioni diverse, entrambi i carri anfibi non hanno sviluppato il massimo delle loro capacità: ai cinesi mancava il 'software' e ai sovietici non è interessato migliorare l'hardware, se così ci si può esprimere. Il Type 63 ha ottenuto in seguito un telemetro laser (almeno su alcuni mezzi), ma non dispone di una vera FCS e così l'efficacia di tale apporto è relativamente ridotta in termini pratici. Entro certi aspetti, la mancanza di collaborazione in termini di idee e tecnologie ha nuociuto sia a Mosca che a Pechino; al Type 63 è stato dato di recente un degno sostituto con il carro esplorante anfibio con il cannone calibro 105 mm, il pezzo 'minimo' per un carro odierno, e al contempo il massimo trasportabile per un mezzo anfibio.

 

Il Type 89.

 

Quanto ai corazzati leggeri, è interessante rilevare anche un Type 89, un cacciacarri simile al semovente Type 83 da 152 mm, ma con cannone da 120 mm, apparso come prototipo nel 1984 e sperimentato fino al 1988; la produzione, partita all'epoca, arrivò fino a metà degli anni '90, ma in tutto si è limitata a circa 100 mezzi. Essi hanno cannone da 120/50 mm, il solito Type 83, che è stato migliorato in diversi 'step', e che all'epoca era superiore al 125 mm cinese (russo) prima che esso venisse migliorato ulteriormente. Il proiettile perforante arriva a 1.680 m.sec, forse addirittura 1.700. Ha 4 uomini d'equipaggio, motore da 520 hp e peso di 31 t, con corazza in acciaio spessa al massimo 50 mm e torretta rotante sui 360 gradi; velocità 55 kmh e autonomia 450 km su strada. Il cannone non è stabilizzato e l'FCS è relativamente poco sofisticato, ma comunque con tlm laser e sistemi di visione notturna.

Anche così, questa soluzione è tutt'altro che disprezzabile. Tra l'altro, all'epoca ancora non lo si conosceva, ma non molti anni dopo sarebbe apparso il 2S25 russo, un blindato con cannone da 125 mm per compiti simili. Bisogna tenere presente il fattore costo. Per esempio, prendiamo il carro armato Leopard 1. Negli anni '70 esso costava 600 milioni; pare che il semovente Gepard costasse ben sei volte tanto. Di contro, il Jaguar con casamatta armata di pezzo da 90 mm, costava appena 95 milioni. Questo significa un sesto del costo del Leopard, e un trentesimo scarso del Gepard. Se il costo viene ridotto a valori sufficientemente bassi, il cacciacarri/carro d'assalto è ancora un mezzo valido. L'ultimo esempio occidentale è probabilmente l'IKV-90 con torretta girevole. Ma per contenere il peso, altezza e costo un cacciacarri dovrebbe forse fare a meno della torretta, come del resto succedeva nella II GM con i vari Jadpanther ed Hetzer, oppure recentemente con il carro S svedese, che anzi, è anche più 'fisso' con il cannone solidale nello scafo per via del sistema di carica automatico (il movimento si ottiene con un sofisticatissimo sistema di controllo dei cingoli e sospensioni), un concetto forse eccessivo e per certi versi più simile a quello del vecchio Char B1 francese (che se non altro aveva il cannone con alzo indipendente dallo scafo, ma per il resto era puntato dal pilota muovendo il mezzo). Un cacciacarri con un pezzo da 120, basso, relativamente stealth e ben provvisto di 'occhi' elettronici è un pericolo potenziale. Forse il mezzo cinese è troppo alto per questo scopo. Peraltro, è difficile biasimare i cinesi. Dopotutto la Centauro italiana, coeva di questo veicoli, era stata pensata tra i suoi vari compiti anche -e forse sopratutto- come cacciacarri. Con una protezione inferiore, una sagoma altrettanto imponente e un cannone superato (negli anni '90), nonché un costo eccessivo, la Centauro non era certo un cacciacarri ideale, vulnerabile a grande distanza al suo stesso armamento, e incapace di perforare (frontalmente) i moderni MBT persino a bruciapelo. Se non altro, il Type 89 ha una blindatura accettabile e sopratutto un cannone potente. Questo è il 120 mm Type 84, nato presumibilmente con l'aiuto francese, noto anche come Type 83 evoluto. Il disegno apparve nel 1981, e l'evoluzione è stata davvero lunga, visto che alla fine si è messa in produzione la versione Type 83-14. Nondimeno non c'è stato un grande successo: dopo gli anni '80 il 125 mm ha ricominciato a prendere quota e alla fine lo ha soppiantato per i carri contemporanei, al contrario di quello che è successo in Ucraina, dove il 120 occidentale è diventato al contrario l'erede del 125 mm sovietico. Il vantaggio di quest'ultimo è, ovviamente, di tipo dimensionale, quei 5 mm di calibro aiutano ad aumentarne la potenza. L'acciaio ad alta resistenza usato attualmente rende possibile una pressione di lancio ben maggiore dei vecchi 125 sovietici, e così il gioco è fatto.

 

Fonte, tabella ed altri dati presso: https://it.wikibooks.org

 


 


Un Type 80 con cannone da 105 mm .



Il Type 80 (式S, Bālíng ShìP) e il Type 88 (式S, Bābā shìP) sono una famiglia di carri armati da combattimento cinesi di seconda generazione, conosciuti anche rispettivamente come ZTZ80 and ZTZ88.



Storia.
Nei primi anni ottanta, il principale carro armato in servizio presso le Forze di terra dell'EPL era il datato Type 59, obsoleto sia rispetto ai sovietici T-62, T-64 e T-72 che rispetto ai progetti occidentali. L'Esercito Popolare di Liberazione (EPL) richiese quindi nuovi modelli di carro, corrispondenti grossomodo con i modelli sovietici, che portarono allo sviluppo del Type 69, il quale incorporava alcune tecnologie tratte da T-62 catturati ai russi. Tuttavia il Type 69 non riuscì a soddisfare i requisiti dell'EPL, vide un limitato servizio domestico ma ebbe un buon successo sul mercato export. L'ulteriore sviluppo del carro portò allo sviluppo dei prototipi dei carri WZ-122, Type 80 e Type 90. Lo sviluppo del Type 80 iniziò nel 1980 sotto la direzione dello Stabilimento Nº 617, in collaborazione con l'Istituto Nº 201, lo Stabilimento Nº 447 ed il Nº 616. L'unica variante ad entrare effettivamente in servizio alla fine degli anni ottanta fu il Type 88. Quest'ultimo venne ulteriormente sviluppato nel modello Type 96 negli anni novanta.




Modello Storm-1. Prototipo per il mercato estero, mai prodotto in massa, dotato di torretta saldata su scafo Type 80.



Progetto.
Il Type 80 ha ereditato la filosofia progettuale del Type 69/79, che combinava uno scafo in stile sovietico con una torretta di tecnologia occidentale. Come nella serie Type 69, il Type 80 era dotato di torretta emisferica, simile a quella del T-54/55. Un'altra similitudine consisteva nella posizione del conduttore nella parte anteriore sinistra dello scafo. L'armamento principale era invece basato su una copia locale del cannone NATO L7 da 105 mm rigato invece che sul 100 mm D-10 rigato sovietico. Il Type 80 è stato inoltre il primo progetto cinese ad utilizzare sei ruote portanti e tre rulli reggicingolo. Le varianti successive del progetto furono inoltre le prime ad incorporare corazzature aggiuntive in compositi. La serie Type 85-I (designato Storm-1 sul mercato export) ricevette un nuovo modello di torretta saldata. La versione da esportazione Type 85IIAP fu la prima ad essere equipaggiata con un cannone da 125 mm ad anima liscia, poi applicato anche sul Type 88C/Type 96.




Variante Type 85-IIM con cannone da 125 mm.



Varianti.
Le serie Type 80 e Type 85 erano prototipi per il mercato estero, mentre la serie Type 88 era destinata al mercato domestico. La designazione "M" era usata solitamente per i carri da esportazione.

Type 80.
Un Type 80 con cannone da 105 mm.
- Type 80: Primo progetto di carro cinese di seconda generazione. Prototipo, non entrato in produzione di serie.
- Type 80-II: versione dotata di nuovi sistemi di protezione NBC ed antincendio.

Type 85.
Modello Storm-1. Prototipo per il mercato estero, mai prodotto in massa, dotato di torretta saldata su scafo Type 80.
Variante Type 85-IIM con cannone da 125 mm.
- Type 85-I: Prototipo con scafo Type 80, torretta saldata e cannone rigato da 105 mm. Anche conosciuto come Storm-1 (Chinese: "风暴"1). Mai acquistato.
- Type 85-II: versione del tipo precedente armata con un nuovo cannone da 105 mm prodotto localmente[6]. Motore potenziato da 730 a 800 hp. Conosciuto anche come Storm-2 (Chinese:"风暴"2). Mai acquistato.
- Type 85-IIA/Type 85-IIM: prototipo con scafo Type 80-II e torretta Type 85-II. Le prime versioni risultarono poco affidabili. Peso in ordine di combattimento di 41 t. Armato con cannone da 125 mm con sistema di caricamento automatico che riduceva l'equipaggio a 3 uomini. Acquistato in alcune centinaia di esemplari da Pakistan nella versione Type 85-IIAP ("P" per Pakistan).
- Type 85-III: prototipo con motore da 1.000 hp e sistema di trasmissione del T-72. Provvisto di piastre reattive.

Type 88.
- Type 88: basato sul progetto Type 80-II. Rastrelliere anteriori della torretta rimosse per l'installazione di piastre reattive ERA.
- Type 88A: cannone da 105 mm migliorato. Possibilità di installare piastre reattive ERA.
- Type 88B
- Type 88C: conosciuto anche come Type 96. Versione domestica del Type 85-IIM. Capacità di lancio di missili anticarro dal cannone. In seguito portato allo standard Type 96A.




Type 88A tank.



Utilizzatori.
Birmania - 230+ Type-88B.
Cina - 500 carri in servizio limitato nella Regione Militare di Pechino, numero contraddetto dall'International Institute for Strategic Studies che stima in 1.000 i carri in servizio nel 2008 nelle varianti Type 88A/B.
Sudan - 200 Type 80 in servizio.
Pakistan - 250 Type 80 in servizio.


Fonte: https://it.wikipedia.org




Mappa con i paesi utilizzatori del Type 88/85 in blu e gli ex-utilizzatori in rosso.

 


 

Un ZTZ-96.



Il Type 96 (cinese:96式 Jiǔliù shì) o ZTZ-96 è un carro armato da combattimento cinese di seconda/terza generazione. Basato sul Type 88, il carro è entrato in servizio nell'Esercito Popolare di Liberazione (EPL) nel 1997.



Storia.
L'evoluzione dei carri cinesi può essere suddivisa in tre generazioni. La prima generazione comprende il Type 59, copia locale del sovietico T-54A, ed i suoi derivati. La seconda generazione inizia con il Type 80 e termina con il Type 88/96. La terza generazione invece origina dal Type 98. La prima generazione di carri non riuscì a soddisfare i requisiti dell'ELP e, con la comparsa del T-72 nell'arsenale sovietico, la Cina proseguì nello sviluppo di nuovi carri, che portò ai progetti del WZ-122, del Type 80 e del Type 88; di questi, solo l'ultimo entrò in servizio nelle unità dell'ELP. L'esercito realizzò che comunque il Type 88 non era in grado di eguagliare le prestazioni dei progetti coevi della guerra del Golfo, così da questo carro venne realizzato il Type 96 e la sua evoluzione Type 96A.



Biathlon per carri internazionale.
Nel 2014 la Cina partecipò con il Type 96A alla competizione detta biathlon per carri armati organizzato dalla Russia, contro i T-72B3 russi, classificandosi al terzo posto. La Cina partecipò nuovamente nel 2015, raggiungendo il secondo posto.



Schieramento.
Il Type 96 è l'arma principale dell'ELP nelle zone collinari. Ogni battaglione schiera 36 carri, 10 carri per compagnia.



Vista laterale di un Type 96A.



Varianti.

Type 96
Versione domestica del Type 85II-AP, denominato anche Type 88C

Type 96A / Type 96G.
Il Type 96A o 96G è una versione migliorata di terza generazione, dotata di corazzatura modulare a freccia sulla parte frontale della torretta, simile a quella del Type 99, e di corazzatura reattiva sul piastrone frontale. Anche l'elettronica è portata allo standard Type 99. Questa versione può essere distinta dal Type 99 per la posizione del conduttore, sul lato sinistro dello scafo. e comprende anche una termocamera, un sistema di allarme laser simile allo Shtora, un jammer elettro ottico capace di ingannare i missili guidati nemici, un telemetro laser ed un designatore. Il motore è potenziato a 800 hp.

VT-2.
Variante export del Type 96A, presentato alla Defence Services Asia Exhibition del 2012.



Utilizzatori attuali.

Cina.
    Esercito Popolare di Liberazione – 36 battaglioni di Type 96A (1116 mezzi), 31 battaglioni di Type 96 (961 mezzi) al dicembre 2015.

Sudan.
    Esercito sudanese.

Fonte: https://it.wikipedia.org



Mappa degli utilizzatori del Type 96.



 

 

SCHIERAMENTO.
Le divisioni corazzate di prima linea in servizio attivo all’ interno dell’ esercito popolare cinese sono equipaggiate con 2500 Type 96: il Type 96 è in gran parte un carro di transizione di seconda / terza generazione, risultato di un’ evoluzione lunga, pragmatica e propriamente cinese: il Type 96G del 2006 ha stabilito un nuovo standard per gli aggiornamenti futuri, l’ importanza di questo carro per numero e capacità non deve essere sottovalutata; questo carro ha sostituito completamente le versioni precedenti ed è l’ unico MBT asiatico prodotto in grandi numeri. Il Type 96 è entrato in servizio nel 1997 sostituendo gradualmente tutte le versioni precedenti: con l’aggiunta di questi carri armati ancora utilizzabili dai coscritti Type 80, Type 79 e Type 59 si stima che il l’ esercito cinese possa mobilitare fino a 5000 carri.

MOBILITA’.
Il Type 96 si basa sulla stessa trasmissione modernizzata dei precedenti Type 80/85/88; composto da sei ruote da strada ultraleggere, ognuna con il proprio braccio di torsione indipendente, gli ammortizzatori sono posizionati in aggiunta sulle due sospensioni anteriori e uno sulle ruote posteriori. Come i modelli precedenti, l’ intera trasmissione è protetta da gomme di gomma (a sei pannelli) per sconfiggere i missili anticarro. Il Type 96 fa affidamento sul motore turbocharged diesel raffreddato ad acqua con cilindri V-12 12150ZL, valutato per 537 kilowatt (730 CV) a 2200 giri/min: questa unità di alimentazione è derivata da progetti occidentali (tedeschi) della fine degli anni ’80, ma nessun miglioramento tecnico è stato disponibile dopo il bando del 1989 per i trasferimenti di tecnologia. Secondo i dati ufficiali, lo sviluppo del diesel turbo 12150ZL è stato avviato nel 1973 e il primo prototipo è stato testato nel 1974, e da allora ha attraversato 13 anni di continui miglioramenti; dai rapporti del 1987 dopo quasi 17 anni di carriera con il Type 80 il motore è descritto come “robusto, affidabile, duraturo e di facile manutenzione”, la facile manutenzione è stata il principale fattore di fiducia secondo il punto di vista della dottrina del esercito cinese. Le prestazioni sul campo erano le seguenti: velocità massima di 65 km/h, capacità di arrampicata: pendenza del 60%, pendenza laterale del 40%, pendenza verticale 0,8 m, attraversamento di trincea larga 2,7 m.

ARMAMENTO.
Rispetto alle versioni precedenti il Type 96 ha un nuovo cannone ad anima liscia da 125 mm, abbinato a un caricatore automatico. L’ armamento secondario consiste di una mitragliatrice coassiale da 7,62 mm con una portata di 1.800 m a 250 giri/min e una pesante mitragliatrice antiaerea da 12,7 mm montata attorno alla cupola di comando con una portata di 2000 m. Il caricatore automatico è stato sviluppato dall’ originale T-72 russo e testato su Type 88 e Type 85, e perfezionato nel tempo; il caricatore è in grado di selezionare il tipo proiettile con cariche separate per il cannone principale da 125 mm. La velocità massima di fuoco è di sei colpi al minuto, il nuovo calibro offre al Type 96 una vasta gamma di munizioni compatibili con gli armamenti russi, HEAT, HE, APFSDS, ma anche ATGM (missili anti-carro di fabbricazione russa).

PROTEZIONE.
Il Type 96 è il primo carro in Cina ad utilizzare un’ armatura modulare: sulla parte anteriore della torretta sono montati tre moduli di armatura composita di tipo 683 collegati da bulloni che possono essere rapidamente aggiornati o sostituiti quando danneggiati, i lati posteriori della torretta reggono un grande cestello portaoggetti che raddoppia come un’ armatura a stecca in stile bar per sconfiggere i missili anticarro. I moduli di armatura utilizzano una struttura a sandwich “materiale speciale + metallo + compositi”, in grado di sconfiggere proiettili stabilizzati alle estremità e tutti i tipi di testate a carica sagomata. Si stima che a 2000 metri di distanza il livello di protezione contro l’ APFSDS sia equivalente ai carri armati russi T-90 ma non al Abrams M1A2, la protezione attiva è fornita dalle granate fumogene alimentate elettricamente su entrambi i lati della torretta.

TYPE 96, SCHEDA TECNICA.
Lunghezza: 6.83 m
Larghezza: 3.45 m
Altezza: 2.30 m
Peso totale: 43 tonnerllate
Equipaggio: 3
Propulsione: Norinco Turbodiesel 780 hp (582 kW) P/w 18 hp/t
Velocità su strada: 65 Km/h
Autonomia: 400 Km
Cannone: SB Type 90 da 125 mm
Mitragliatrice coassiale al cannone da 7,62 mm
Mitragliatrice anitaerea su torretta da 12,7 mm
Corazza: ERA, composita modulare.
Produzione totale: 300

Fonte: https://carriarmati.altervista.org



Type 96 (ZTZ-96) di prima serie, ora esposta al museo del carro armato di Pechino. Questo primo modello mostra un roadwheels cerchiato dipinto di bianco e probabilmente è stato esposto durante la parata annuale per la rivoluzione. Almeno 1.500 di questa prima serie sono state costruite fino al 2006.



Type 96G (1996) in esercitazioni congiunte per l’antiterrorismo nell’ agosto 2014.



 

Un Type 99 esposto al Museo militare della rivoluzione popolare cinese, Pechino, 2007.



Il Type 99 (cinese:99式 Jiǔjiǔshì) o ZTZ-99 è un carro armato da combattimento cinese di terza generazione. Il carro è entrato in servizio nelle Forze Terrestri dell'Esercito Popolare di Liberazione nel 2001.



Carri Type 98.



Storia.
Nei primi anni novanta la Cina sviluppò il primo dei suoi carri di seconda generazione della serie Type 90/Type 90-II. Il Type 90-II, ispirato al T-72 russo, era caratterizzato da un cannone ad anima liscia da 125 mm con sistema di caricamento automatico, corazzatura composita e posto di pilotaggio in posizione centrale nello scafo. La serie 90-II alla fine non entrò in servizio nell'EPL, ma ebbe successo sul mercato di esportazione e venne costruito su licenza in Pakistan come Al-Khalid. Il Type 98 o WZ-123 era un derivato del Type 90-II progettato per le esigenze domestiche cinesi[4]. Venne mostrato in prova nella parata nazionale del 1999 e venne presentato ufficialmente nell'ottobre dello stesso anno. Si distingueva per l'aspetto caratteristico che univa scafo e disposizione dell'equipaggio simile a quelli del T-72 russo con una torretta saldata e squadrata simile a quelle dei progetti occidentali. Quando il carro entrò in servizio venne ridenominato Type 99. Nella parata militare del 2015 venne presentata ufficialmente una nuova variante migliorata, denominata Type 99A, già usata dalle truppe cinesi durante le esercitazioni congiunte dell'Organizzazione di Shanghai per la cooperazione del 2014; nonostante l'EPL non distingua altre versioni, questi ultimi carri sono stati identificati da alcune fonti come Type 99A2.



9910



Spiegamento.
A partire dal 2008, 200 carri Type 98 e 99 sono stati schierati nella Regione militare di Pechino ed in quella di Shenyang. Il carro è in servizio in numeri ridotti per gli standard cinesi a causa di problemi di costo.



Armamento.
L'armamento primario del carro è un cannone ad anima liscia in calibro 125 mm, stabilizzato su due assi, con sistema di caricamento automatico a giostrina ma il cannone può sparare sia in modalità automatica che in manuale. Il mezzo trasporta 42 colpi, dei quali 22 nel sistema di caricamento. Il rateo di fuoco è di 8 colpi al minuto in modalità automatica e 2 colpi al minuto in caricamento manuale. La versione Type 99A2 monta un cannone da 125 mm migliorato. Il cannone da 125 mm del Type 99 può sparare una grande varietà di proietti APFSDS-T, HEAT, HE-frammentazione e missili anticarro, di produzione cinese, russa e dell'ex-Patto di Varsavia; tra le munizioni anche missili anticarro con testata a carica cava in tandem, simili al russo Invar, con gittata di oltre 5 km. Nel 1998 la Russia concesse ai cinesi al licenza di produzione del missile 9M119 per esigenze domestiche; dal 2001 al 2013 oltre 1.300 di questi ordigni sono stati prodotti per i carri Type 98 e 99. L'armamento secondario è costituito da una mitragliatrice pesante W85 in calibro 12,7 mm nella cupola del capocarro e da una mitragliatrice media Type 59da 7,62 mm coassiale.



Vista frontale destra di un Type 99. Notare, rispetto al 98, i moduli di corazza aggiuntiva a forma di cuneo sulla torretta ed i pannelli di corazza sui lati della stessa.



Condotta del tiro.
Il Type 99 possiede capacità hunter-killer: il sistema di puntamento ISFCS-212, con sistema di inseguimento automatico a infrarossi, è capace di sparare in movimento grazie alla camera termica stabilizzata per il cannoniere ed il telemetro laser. La capacità di ingaggio per il cannoniere è di 5 km.



Type 99A.



Mobilità.
Il carro è motorizzato con un diesel da 1.500 hp, con un rapporto potenza-peso di 27,7 hp/t, azionante una trasmissione semi-automatica con sei marce avanti ed una indietro. La velocità massima su strada è di 80 km/h, quella fuori strada di 60 km/h, mentre l'autonomia è di 500 km.



Postazione del conduttore sul Type 99.



Protezione passiva.
La torretta è realizzata in piastre saldate angolate, con corazzatura spaziata modulare e pannelli in compositi. La protezione frontale è paragonabile a quella del russo T-90A e dei carri occidentali; a questa si aggiungono moduli di corazzatura aggiuntiva sulle superfici superiori dello scafo e sulle gonne paracingoli. Il Type 99A2 può montare piastre di corazza reattiva di terza generazione (tipo Kontakt-5).




ZTZ-99A.



Protezione attiva.
Il carro è equipaggiato con 12 lanciagranate fumogene da 81 mm, di un laser warning receiver ed un sistema di difesa laser. I sistemi di guida laser dei missili anticarro possono così essere rilevati ed ingannati accecando temporaneamente i puntatori nemici fino a 5 km.







Varianti.

Type 98.
Il carro è conosciuto anche come WZ-123 o Type 90-III[2] ed è la prima versione di pre-serie. Caratterizzato da pannelli di corazzatura composita e da un motore diesel da 1.200 hp, può essere dotato di una corazzatura reattiva di prima generazione. Secondo l'agenzia Global Security, l'impostazione della corazzatura è simile a quella dei carri ucraini T-80U e T-80UK.

Type 99.
Designato anche Type 98G o Type 99G. Il motore da 1.200 hp è rimpiazzato con uno più prestante da 1.500. È equipaggiato con corazza reattiva di terza generazione e camera termica di seconda generazione.

Type 99A.
Versione migliorata del Type 99. I testi sul prototipo iniziarono nell'agosto del 2007 e si crede che sia questa la variante standard schierata dall'EPL a partire dal 2011. La versione è prevista anche come pacchetto di upgrade per i precedenti Type 99. I miglioramenti riguardano la capacità di lanciare attraverso il cannone i missili anticarro del tipo Invar, la corazza reattiva di terza generazione Kontakt-5, il sistema di protezione attiva ed il sistema di propulsione integrato con trasmissione semi-automatica. La modifica più importante riguarda una nuova torretta più grande, con moduli di corazzatura a forma a cuneo ed un periscopio per il capocarro.

Type 99A2.
Ultima variante del carro, designata anche Type 99 Da-Gay (Modifica Maggiore). Il volume dello scudo frontale della torretta è aumentato, con moduli di corazza reattiva riprogettati. È probabile che si tratti di Type 99 di precedente produzione portati a questo nuovo standard. Il modello è dotato di sistema di navigazione inerziale/GPS e di un sistema di gestione del campo di battaglia.







Utilizzatori.
Cina: Esercito Popolare di Liberazione, 16 battaglioni di Type 99 (496 mezzi) e 4 battaglioni di Type 99A (124 mezzi) al dicembre 2015.

Fonte: https://it.wikipedia.org


 

 


 

 

Il carro armato leggero Type 15 è stato ripreso alle prove della parata militare in occasione del settantesimo anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese. Tale cerimonia si svolgerà il 1° ottobre 2019 a Pechino capitale della Cina. Il Tipo 15, denominato anche VT5 o ZTQ-15 nell’esercito cinese, è un carro armato leggero progettato e prodotto dalla società di difesa cinese NORINCO (China North Industries Corporation). Il VT5 è stato presentato per la prima volta al pubblico durante lo Zhuhai AirShow China nel novembre 2016. Secondo gli ingegneri NORINCO, il VT5 era stato sviluppato per l’esportazione ma ha trovato impiego anche presso l’esercito cinese.

 





Caratteristiche tecniche.
Il Type 15 ha un peso compreso tra le 33 a 36 tonnellate a seconda della corazzatura montata, con questo peso offre lo stesso livello di potenza di fuoco di un MBT. Il rapporto hp/p è compreso tra 27 e 30 a seconda del pacchetto di corazzature adottato. Il Type 15 può essere impiegato nelle aree montane ed operare in terreni inaccessibili ai carri armati che hanno un peso di circa 50 tonnellate. L’armamento principale è costituito da un cannone rigato da 105 mm completamente stabilizzato con manicotto termico ed estrattore di fumi. La gittata massima utile è pari a 3.000 metri. L’armamento principale include anche un sistema di caricamento automatico. Il cannone può impiegare tutto il munizionamento da 105 mm standard NATO. L’armamento secondiario del VT5 include una stazione d’arma comandata a distanza montata sul tetto della torretta che è armata con una mitragliatrice da 12,7 mm e un lanciagranate automatico da 40 mm. Completano le dotazioni due sistemi di tre lancia granate fumogene ad azionamento elettrico montati su ciascun lato nella parte posteriore della torretta e accoppiati a un rivelatore laser.

 




Equipaggio e protezione.
Il layout del Type 15 è standard con un equipaggio di tre persone. Il pilota siede nella parte anteriore centrale dello scafo con il cannoniere ed il comandante nella torretta. Il Type 15 può essere dotato di due diverse configurazioni di corazzatura. Lo scafo e la torretta sono realizzati con corazzature in acciaio interamente saldate. Peraltro, tali corazzature forniscono protezione solo contro il fuoco di armi leggere e schegge di granate di artiglieria. Per aumentare la protezione il carro può essere equipaggiato con una corazzatura composita avanzata e/o reattiva esplosiva (ERA). Tali elementi possono essere installati sui lati della torretta e su entrambi i lati dello scafo. Tutto ciò è pensato per aumentare la protezione contro le granate a propulsione a razzo (RPG) e missili guidati anticarro. Il Type 15 ha una velocità max di di 70 km / h, da 35 a 40 km/h in condizioni di fuoristrada con una autonomia di crociera di 450 km. Del carro Type 15 è prevista la distribuzione alle unità di montagna, paracadutiste e della fanteria di marina.

Fonte: https://www.aresdifesa.it

 

Introduzione.
Durante gli anni '50 e '60, la Cina iniziò a sviluppare i propri carri armati, con l'aiuto tecnico dell'Unione Sovietica. Questo segnò l'inizio della storia dei carri armati cinesi. Nel corso degli anni, la Cina ha continuato a sviluppare e migliorare i propri carri armati, dimostrando una grande capacità tecnologica e militare.

La nascita dei carri armati cinesi.
Il primo carro armato sviluppato in Cina era il Type 59, basato sul carro armato sovietico T-54. Il Type 59 fu prodotto in grandi quantità e divenne il carro armato principale delle forze armate cinesi. Fu utilizzato per la prima volta durante la Guerra di Corea, dove dimostrò la sua efficacia contro le forze delle Nazioni Unite.

La Guerra di Corea e l'impiego dei carri armati cinesi.
Durante la Guerra di Corea, i carri armati cinesi furono impiegati con successo contro le forze delle Nazioni Unite, dando alla Cina un'importante vittoria strategica. I carri armati cinesi dimostrarono una notevole capacità di manovra e di combattimento. L'esperienza della Guerra di Corea aiutò la Cina a sviluppare e migliorare i propri carri armati.

La Rivoluzione Culturale e l'uso dei carri armati per reprimere le proteste.
Durante la Rivoluzione Culturale i carri armati cinesi vennero utilizzati per reprimere le proteste studentesche e politiche. Anche successivamente, con il massacro di piazza Tienanmen del 1989, si vide l'impiego dei carri armati per reprimere le proteste. L'uso dei carri armati in questo contesto fu ampiamente criticato dalla comunità internazionale.

Lo sviluppo dei carri armati di terza e quarta generazione.
Negli anni '80, la Cina iniziò a sviluppare il proprio carro armato di terza generazione, il Type 96. Il Type 96 era un carro armato moderno, con un'armatura migliore e un cannone più potente rispetto al Type 59. Nel 1999, la Cina introdusse il Type 99, un carro armato di quarta generazione, che era ancora più avanzato del Type 96. Il Type 99 aveva un cannone ad alta precisione, un sistema di protezione attiva e un sistema di controllo del fuoco avanzato.

L'impiego dei carri armati cinesi in conflitti internazionali.
I carri armati cinesi sono stati impiegati in vari conflitti internazionali, come la Guerra di Corea, la Guerra del Vietnam e la Guerra del Golfo. In questi conflitti, i carri armati cinesi dimostrarono una notevole capacità di manovra e di combattimento. In particolare, durante la Guerra del Golfo, la Cina inviò un distaccamento di carri armati per partecipare alla coalizione contro l'Iraq.

Il futuro dei carri armati cinesi.
Attualmente, la Cina ha uno dei più grandi arsenali di carri armati al mondo, con il Type 99 e il Type 96 come carri armati principali. Inoltre, la Cina ha sviluppato un carro armato leggero, il Type 15, che è stato progettato per la guerra in montagna e per le operazioni di difesa. Il futuro dei carri armati cinesi sembra brillante, e la Cina sembra pronta a continuare a investire nella propria forza militare. La Cina sta attualmente lavorando allo sviluppo di un nuovo carro armato di quinta generazione, il Type 99A2. Il Type 99A2 dovrebbe avere un sistema di protezione avanzato, un sistema di controllo del fuoco migliore e un motore più potente. Inoltre, la Cina sta lavorando allo sviluppo di un carro armato senza equipaggio, che potrebbe rivoluzionare il modo in cui i carri armati sono utilizzati in battaglia. La Cina sta anche lavorando alla modernizzazione dei carri armati esistenti. Ad esempio, sta aggiornando i suoi Type 96 e Type 99 con miglioramenti tecnologici, come nuovi sistemi di controllo del fuoco, nuove armature e nuovi motori. Tuttavia, la Cina deve affrontare alcune sfide nel settore dei carri armati. Ad esempio, la Cina deve affrontare la concorrenza di altri paesi che stanno sviluppando nuovi carri armati avanzati, come la Russia e gli Stati Uniti. Inoltre la Cina deve affrontare la necessità di bilanciare la modernizzazione militare con altre priorità, come lo sviluppo economico e sociale. In conclusione, la Cina ha una lunga storia di sviluppo di carri armati e ha dimostrato una notevole capacità tecnologica e militare in questo settore.

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