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l V3 Hochdruckpumpe (ovvero la pompa ad alta pressione) fu un prototipo di super-cannone realizzato dalla Germania durante le ultime fasi della seconda guerra mondiale. La sigla V3 sta per Vergeltungswaffe 3 (arma di rappresaglia 3 in tedesco, un'idea di Joseph Goebbels) per fini propagandistici. L'arma era stata progettata per poter sparare granate da 60 chilogrammi, da Mimoyecques sulle coste francesi, fino a Londra.

 

Una parte del cannone.



Costruttore: Krupp
Anno di commissione: 1943-1944
Lunghezza bocca da fuoco: 130 m
Calibro: 150 mm
Peso proietto: 140 kg
Gittata: 165 km
Velocità iniziale proietto: 1500 m/s
Paesi utilizzatori: Germania nazista

Progetto.
L'idea principale era quella di utilizzare la polvere da sparo per fornire la spinta necessaria affinché il proietto riuscisse ad uscire dalla canna del cannone con la velocità necessaria per raggiungere l'obiettivo. La spinta avveniva gradualmente, facendo esplodere le granate al fianco della canna. Si trattava quindi di una soluzione abbastanza economica.
Uno dei primi esperimenti, notare le camere di scoppio laterali ancora poste a 90°.
Il programma originale prevedeva venticinque di queste armi, a Marquise-Mimoyecques tra Calais e Boulogne, che, una volta ultimata la fase di progettazione, dovevano lanciare 200 granate all'ora (ma dopo aver effettuato dei test a Hillersleben nell'autunno 1943 e a Miedzyzdroje nel gennaio 1944 si decise che si poteva aumentare la cadenza di fuoco del 50%). Secondo il rapporto Sanders in origine erano stati selezionati come postazioni per il cannone due siti distanziati, collegati da un tunnel di 100 metri, ottenendo quindi 50 bocche da fuoco.
Fu quindi scavato nella roccia un tunnel profondo trenta metri e protetto da una cupola dallo spessore minimo di 5,2 m. Fin dall'inizio i tedeschi si accorsero che il meccanismo aveva degli svantaggi, come il cedimento in alcuni punti della canna, e l'instabilità del proietto quando superava la velocità di 1100 m/s. Il ministro degli armamenti Albert Speer si era tuttavia convinto che una migliore sagoma del proiettile potesse ovviare a ciò. In realtà secondo il museo di Lussemburgo, andando a modificare l'angolo tra i giunti, il volume delle camere secondarie, la distanza che intercorreva tra esse, la quantità di polvere da sparo e la velocità iniziale del proietto, si poteva arrivare a cedimenti molto più dilatati nel tempo, ovvero da un valore di dopo 10 lanci a 10 000 circa.
L'arma fu progettata dalla ditta Röchling Eisen - und Stahlwerke di Lipsia, che presentarono l'idea a Speer che, incuriosito, ne ordinò uno studio di fattibilità alla ditta Saar Roechling. Il cannone aveva una lunghezza della canna di 130 metri, e una capacità di sparare granate di 140 kg anche a 165 km di distanza (in realtà nei test non si raggiunse mai una tale distanza). L'idea del tipo di cannone può essere fatta risalire al barone Guido Von Pirquet[1], che studiò il sistema di alloggiamenti laterali che se attivati in giusta sequenza riescono a dare al proiettile la giusta velocità, oltre i 1500 m/s. La velocità massima di uscita teorica doveva raggiungere i 1.700 m/s con angolazione del cannone a 39°, durante i test però non superò mai i 1.170 m/s (con la bocca da fuoco del 15 cm F.H.18 non si andò oltre i 935 m/s). A queste velocità i proietti erano poco stabili, per cui si decise di dotarli di piccole alette di 2,5 cm a raggiera sull'affusto per la stabilità (solo vent'anni dopo i canadesi ripresero l'idea nella serie di Martlet).
Fu inizialmente sviluppato un piccolo prototipo nell'isola polacca Wolin nei pressi di Miedzyzdroje, dimostrandone le capacità nel aprile-maggio 1943. Subito si iniziarono quindi gli scavi delle gallerie, necessarie per la costruzione dell'imponente cannone nel litorale nord della Francia, andando a costituire quindi la terza arma di terrore dopo la V-1 e la V-2.
Il sito francese in costruzione prevedeva delle camere di combustione laterali inclinate di un certo angolo e poste ad una distanza di 3,65 metri l'una dall'altra. Alla sua costruzione si dedicarono molti operai slavi,[2] ma la resistenza francese, visti gli iniziali sforzi della costruzione, avvisò subito gli alleati, che puntualmente (solo due mesi dopo) iniziarono i bombardamenti; l'imponente cupola protettiva tuttavia svolse un eccellente compito, resistette persino alle bombe Tallboy da 5,4 tonnellate. Alla fine, il 6 luglio 1944, la cupola però cedette, sfondata da tre bombe che riuscirono a percorre fino in fondo il tunnel. Nonostante il successo alleato, gli americani con il progetto Aphrodite continuarono fino al mese di agosto '44 a bombardare i bunker costieri utilizzando dei B-17 radioguidati, ma poi sospesero l'operazione per i pochi risultati ottenuti e per i molti incidenti avvenuti.
Il D-day era oramai alle porte e i tedeschi, dopo aver già in precedenza abbandonato il progetto, si videro costretti ad arretrare. Non si conoscono, quindi, le effettive potenzialità di quest'arma, considerando anche che furono sparati ben pochi colpi.

 

Uno dei primi esperimenti, notare le camere di scoppio laterali ancora poste a 90°.



Bombardamento del Lussemburgo.
Una versione ridotta del cannone fu utilizzata contro la città di Lussemburgo (che era stata liberata nel settembre del '44). I primi colpi furono sparati il 30 dicembre 1944 per un totale di 183 colpi, fino al 22 febbraio 1945, con 44 centri confermati nell'area urbana. L'arma non si dimostrò molto efficace: i colpi giunti a segno causarono 10 morti e 35 feriti.

 

Una porzione del cannone.



Musei.
Esistono due musei sul V3: uno sull'isola polacca Usedom dove fu costruito il prototipo e l'altro a Mimoyecques.

 

Alcune installazioni del cannone V3 a Wolin, in Polonia.


Note.
1. ^ Secondo David Irving il sistema dei V3 deriva dagli studi di Lyman e Haskell sull'incremento di gittata per i cannoni di difesa costieri tramite "una seconda camera di scoppio con innesco a pressione". A confermare questa tesi il fatto che i primi esperimenti sul V3 a Hillersleben si basavano su camere di scoppio laterali a T (90°) e non a Y (45°) come invece vennero montate a Marquise-Mimoyecques.
2. ^ secondo altre fonti erano degli operai francesi del servizio obbligatorio raggruppati per dieci sotto la guida di minatori di Colonia e Dusserldorf

Fonte: http://it.wikipedia.org

 

 

 

 

 

Il progetto V3.
Argomento di oggi è un semi-sconosciuto progetto tedesco sviluppato alla fine della Seconda Guerra Mondiale; Hitler e Goebbels avevano infatti deciso di dare il via alla costruzione delle cosiddette Vergeltungswaffen, ovvero "armi di rappresaglia", identificate ognuna dalla sigla "V" seguita da un numero. Chiunque conosce i primi due progetti, V1 e V2, specialmente il secondo, che di fatto diede vita al primo missile balistico della storia; quasi nessuno è invece a conoscenza dell'esistenza di un terzo progetto mai completato, V3, di tipo completamente diverso.

 

 

Nel video qui sopra un bunker destinato al cannone V3 situato in Francia.

Il progetto V3 riguardava la realizzazione di un supercannone di nuova concezione, denominato Hochdruckpumpe ("pompa ad alta pressione"), in grado di bombardare Londra dall'area di Calais. L'idea iniziale venne dall'ingegner August Cönders, che propose la realizzazione di un cannone al cui interno venivano fatte detonare successivamente più cariche, in modo da imprimere al proiettile una velocità iniziale estremamente elevata e conseguire così gittate altrimenti impensabili. Il progetto prevedeva che lungo la canna dell'arma, estremamente lunga, fossero poste in successione, ad entrambi i lati, varie cariche di propellente solido per razzi, ognuna posta in una appendice laterale della canna stessa (l'aspetto risultante valse all'arma il nome in codice "Tausendfüßler", millepiedi); non essendo la canna rigata, il proiettile sarebbe stato mantenuto stabile da alettoni. Essendo la canna molto lunga, l'arma sarebbe stata alloggiata in siti sotterranei con la canna sostenuta dal terreno stesso.
I primi prototipi dell'arma diedero risultati alquanto deludenti: oltre al fatto che la velocità iniziale prevista del proiettile risultava molto minore alle aspettative, le prove condotte a Misdroy, nell'isola baltica di Wolin, rivelarono l'esistenza di seri problemi con il sistema di otturazione e con la concezione dei proiettili. Con l'impegno di aziende come la Krupp e la Skoda tali difetti vennero in parte risolti e nel Maggio del 1944 vennero effettuati alcuni test con una canna lunga 150 m circa, durante i quali furono raggiunte gittate di 80-90 Km; il cannone però esplose, mettendo fine ai tentativi.
Nel frattempo si era cominciata la costruzione di un nuovo sito a Mimoyecques, presso Calais, che nelle intenzioni originali avrebbe dovuto comprendere 50 armi divise in due complessi composti da 5 alloggiamenti per 5 cannoni ciascuno, connessi da complessi sotterranei; in realtà le ristrettezze dovute all'andamento del conflitto costrinsero a ridimensionare drasticamente il progetto iniziale.
La costruzione fu iniziata nel settembre del 1944 dall'Organizzazione Todt, che stava costruendo nei pressi anche siti di lancio per V1 e V2; le ricognizioni aeree alleate rivelarono però i lavori e vari attacchi aerei cominciarono a bersagliare il sito. Questi bombardamenti ebbero scarso effetto, perché gli alloggiamenti erano stati protetti da una cupola in cemento spessa 5,5 m, con un portello di acciaio all'apertura; ma il 6 luglio 1944 venne condotto un nuovo bombardamento con l'utilizzo di bombe ad alta penetrazione, le cosiddette "Tallboy", che provocarono la distruzione di un alloggiamento e gravi danni al tunnel sotterraneo del sito, portando all'abbandono della costruzione.
In realtà la storia del progetto V3 non era finita: il Generale delle SS Hans Kammler prese il controllo del progetto ed ordinò la costruzione di due armi più piccole, con canna da 50 m, da posizionare a Lampaden, vicino a Treviri, per bombardare Lussemburgo e le Ardenne; con il fallimento dell'offensiva delle Ardenne (vedi il post apposito) i due cannoni furono abbandonati, dopo avere sparato alcuni colpi con scarso effetto. Un altro tentativo fu compiuto in Alsazia in concomitanza con l'Operazione Nordwind per la riconquista dell'Alsazia-Lorena, ma l'offensiva fallì prima che le armi fossero pronte.
Finiva così la breve e sfortunata storia del progetto V3, un progetto fallimentare che non diede mai i risultati sperati; e lo si vede anche dalla sorte che ebbero i suoi resti: mentre gli alleati tentarono di accaparrare quanti più esemplari possibili di V2, con relativi tecnici, i prototipi V3 furono esaminati e scartati, giudicati nulla più che inutile ferraglia.

Pubblicato da Gianandre.

Fonte: http://lapiccolaaccademia.blogspot.com

 

 

 

 

 

Il super cannone V-3.
Prima e durante la seconda guerra mondiale i Tedeschi idearono molte armi assolutamente innovative: alcune di esse raggiunsero lo stadio di sviluppo finale grazie agli ingenti sforzi tecnologici e finanziari profusi dal III° Reich, ma la maggior parte rimase allo stadio progettuale o divenne solamente un modello in scala. Alcune di queste realizzazioni in scala che vorrei citare sono: un sistema che cercava di generare un ciclone artificiale con l'obbiettivo di distruggere i bombardieri nemici, e un enorme amplificatore in grado di generare onde sonore a bassissima frequenza che potevano essere indirizzate verso il nemico uccidendolo o danneggiando il suo senso dell'equilibrio, e mettendolo quindi fuori combattimento. Queste armi non furono mai utilizzate sul campo, ma furono costruiti e testati dei prototipi che non vennero mai prodotti in serie solo perché la guerra era ormai prossima alla fine.

 

La sezione principale del V3.


Ma uno dei progetti in cui la Germania Nazista impiegò molte risorse, e riponeva grandi aspettative, era V-3, il Hochdruckpumpe (pompa ad alta pressione). Questo cannone, situato vicino a Mimoyecques sul litorale francese, fu costruito per lanciare su Londra granate da 60 Kg ognuna. La peculiarità di questa arma era data dalla polvere da sparo, che collocata in vari tubi doveva fornire la spinta necessaria. Quando la granata veniva sparata dal suo alloggiamento, innescava la granata a fianco, facendo aumentare sostanzialmente la velocità di uscita del proiettile. Ciò era non soltanto una soluzione economica in termini di polvere da sparo utilizzata, ma diminuiva sensibilmente l'usura a cui la struttura era sottoposta.

Secondo il programma originale circa 25 di questi cannoni dovevano essere posizionati lungo il litorale francese, e avrebbero dovuto lanciare una granata ogni 12 secondi con obbiettivo la capitale inglese. A Mimoyecques si concentrarono la maggioranza degli sforzi tedeschi. A trenta metri di profondità, scavato nella roccia si trovava un labirinto di gallerie interamente collegate e percorse da binari: era il sito iniziale dove fu costruito il V-3. Durante le prime prove i tedeschi scoprirono che il meccanismo tendeva a cedere in determinati punti. In seguito si notò che le granate divenivano instabili quando superavano una velocità di 1100 chilometri all'ora. Il Ministro degli Armamenti Albert Speer era convinto che con un miglior design e ulteriori prove nella "galleria del vento", si sarebbe potuto trovare facilmente una nuova forma per la granata rendendola adatta allo scopo. Secondo altri esperti d'artiglieria dell'esercito tedesco questa arma sarebbe risultata completamente inutile.

 

Schizzo del sito francese.



Il V-3 era un super-arma progettata dalla Saar Roechling durante la seconda guerra mondiale. Il cannone che misurava in lunghezza 140 metri, era capace di sparare delle granate fino a 140 chilogrammi con una portata di 165 chilometri circa. Il V-3 si basava sul concetto del barone Von Pirquet degli alloggiamenti laterali ad angolo, elettricamente attivati in sequenza per fornire una accelerazione supplementare alla granata durante il suo passaggio all'interno dell'arma. Ciò permise una velocità d'uscita di oltre di 1500 m/s. I proiettili erano muniti di alette per aumentarne la stabilità e tale idea fu ripresa nella serie dei Martlet canadesi 25 anni più tardi. Un prototipo di 20mm fu sviluppato in un sito di prova a Misdroy (Miedzyzdroje, isoletta a nord della Polonia), e il successo fu dimostrato nell'aprile-maggio del 1943. La costruzione iniziò con la realizzazione di un bunker per i cannoni nel mese di settembre del 1943 a Mimoyecques, Francia. Hitler si persuase che questa poteva essere una terza arma di terrore per completare la V-1 e la V-2 e come suo solito, scavalcando lo Stato Maggiore della Wermacht, ordinò che fossero piazzati cinquanta V-3 all'interno di bunker nella Francia occupata, per bombardare Londra.

 

Granata per V3.


La prima installazione di V-3 doveva essere costruita a 165 chilometri da Londra a Mimoyecques, nei pressi di Calais, sotto il comando di Wiese. La superarma avrebbe dovuto essere installata, con una collocazione ad angolo fisso, all'interno di una collina a 30 m di profondità, ed era coperta da una cupola protettiva dallo spessore minimo di 5,2 m. Ogni cannone era capace di sparare proiettili da 150 millimetri su Londra. Le camere di combustione laterali ad angolo erano distanti 3,65 m. l'una dall'altra. L'arma, concepita in modo modulare, aveva sezioni laterali nell'alloggiamento per aumentarne il potenziale distruttivo. Centinaia di operai slavi cominciarono la costruzione del sito nel mese di settembre del 1943 scavando un tunnel iniziale di 30 m. sotto la superficie della collina. La resistenza francese informò quasi immediatamente gli alleati del nuovo sforzo bellico tedesco, e le incursioni di bombardamento per distruggere il sito incominciarono due mesi più tardi. Tuttavia il bunker si dimostrò impenetrabile alle bombe alleate, persino a quelle a penetrazione da 5400 chilogrammi: le Tallboy. I V-3 erano in via di completamento quando, il 6 luglio 1944, tre Tallboys riuscirono a sfondare il bunker danneggiando gravemente alcune sezioni principali dell'arma. Penetrarono per 30 m. al primo livello del complesso ed esplosero, uccidendo dozzine di operai. A questo punto i lavori al complesso furono sospesi. Gli alleati, ignari di questo successo, continuarono il loro bombardamenti per distruggere il sito dei V-3 e le altre installazione nemiche sulla costa. Nel quadro del progetto Aphrodite (USAAF) per la distruzione dei bunker germanici furono usati sistemi radio-controllati, B-17 con telecamere o bombardieri PB4Y (B-24) con dieci tonnellate di esplosivi. Questi metodi furono abbandonati nel mese di agosto del 1944 a causa degli scarsi risultati ottenuti e di parecchi infortuni mortali occorsi alla squadra impiegata nelle operazioni (in cui fu coinvolto anche P. Kennedy, Jr, il fratello più anziano del futuro presidente americano).

Verso la fine di agosto i tedeschi abbandonarono completamente il complesso di fronte all'avanzata delle forze britanniche sbarcate dopo il D-Day.
Il sito danneggiato dai bombardamenti alleati prima di diventare operativo, fu occupato dai Britannici alla fine dell'agosto 1944.
Due corti tratti (lunghi 45 m.) del V-3 furono sviluppati ad Anversa in Lussemburgo, per appoggiare l'offensiva delle Ardenne nel dicembre del 1944. Gli effetti sul nemico restano comunque sconosciuti poiché soltanto alcuni proiettili furono effettivamente lanciati.
Questa micidiale arma non entrò in funzione solo a causa dei tempi troppo ristretti in cui la si volle realizzare, però bisogna ricordare che, per nostra fortuna, gli eventi sarebbero potuti andare in modo molto diverso se i Tedeschi si fossero impegnati sin dal primo giorno di guerra con tutta la potenza industriale di cui disponevano, e se Hitler non si fosse intromesso nelle operazioni militari.

 

Schema di un proiettile per V3.



Autore: PzKpfW
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Fonte: http://www.netwargamingitalia.net



Per vedere uno schema in lingua inglese del progetto del cannone V3 premere qui .

 


 

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