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“Dio benedica i russi!“, frase del Segretario della Marina degli USA Gideon Welles, commentando l’aiuto navale russo.

 

L’alleanza poco nota tra Stati Uniti e Russia zarista portò la flotta russa a una dimostrazione di forza a New York e San Francisco. Avvenne in un momento cruciale, nel 1863, quando Gran Bretagna e Francia erano sul punto d’intervenire nella guerra civile dalla parte della Confederazione. Una guerra mondiale era all’orizzonte “avvolgendo il mondo nelle fiamme”, come disse il segretario di Stato William Seward. La possente presenza russa scoraggiò dall’invasione gli anglo-francesi e l’Unione fu salva.

Nell’estate 1863, l’anno delle battaglie di Gettysburg e Vicksburg, ci fu l’ultima crisi che afflisse il rapporto tra Stati Uniti e Gran Bretagna durante la guerra civile americana. Due potenti corazzate, chiamate gli "Arieti di Laird", destinate alla Confederazione e in grado di spezzare il blocco dell’Unione dei porti meridionali, erano in costruzione in Gran Bretagna. L’ambasciatore statunitense Charles Francis Adams avvertì il ministro degli Esteri inglese Lord Russell che se le navi da guerra venivano consegnate ai ribelli, “Sarebbe superfluo sottolineare a Vostra Signoria che sarebbe la guerra“. La diplomazia contorta tra Stati Uniti e Gran Bretagna ebbe già un sussulto verso la guerra. Nel 1861-1862, due violatori confederati, Mason e Slidell, furono sequestrati sulla nave inglese "Trent" dall’US Navy mentre si recavano a Londra e Parigi per chiedere l’intervento europeo. L’isteria bellica travolse la Gran Bretagna, ed il primo ministro Lord Palmerston ordinò il spiegamento di truppe in Canada in previsione del conflitto. In ogni caso, la strategia inglese s’incernierava sulla sua schiacciante forza navale. Fu anche discussa la secessione del Maine, come di bombardare e incendiare Boston e New York. Quest’ultima era considerata dall’Ammiragliato “il cuore commerciale degli Stati Uniti… Colpirlo paralizzerebbe le fabbriche“. Le tensioni si attenuarono, ma non scomparvero, quando Mason e Slidell furono rilasciati. Il segretario dell’ambasciatore Adams, il figlio Henry, ebbe l’impressione che Lord Russell fosse deciso a distruggere l’Unione. La classe dirigente inglese simpatizzava con l’intenzione del Nord di liberare gli schiavi. Ma il presidente Abraham Lincoln inizialmente accantonò l’idea per trattenere gli Stati nell’Unione, così perdendo il sostegno della nobiltà. Nel frattempo, la Gran Bretagna riteneva che dividere gli Stati Uniti fosse nell’interesse inglese, rendendo i possedimenti in Nord America più sicuri. Era ufficialmente neutrale, ma di una neutralità che mascherava un’ostilità inconfondibile. Nell’ottobre 1862 un ultimatum fu emesso contro Nord e Sud affinché ponessero fine alla guerra o affrontassero “un’azione più decisa” inglese. Che significasse l’azione militare non è chiaro, ma l’implicazione finale era la sopravvivenza della Confederazione come nazione sovrana. La Francia, nel frattempo, rispecchiava la neutralità ostile della Gran Bretagna. Napoleone III aveva dei piani sul Messico, e la debolezza degli Stati Uniti gli avrebbe dato mano libera in America. Il morale nell’Unione era quindi al minimo nel 1863, nonostante le vittorie di Gettysburg e Vicksburg. Nel pieno della "crisi degli Arieti di Laird" la salvezza venne da una fonte insospettabile, la Russia zarista. In quel momento, la Russia affrontava l’insurrezione polacca, supportata da Gran Bretagna e Francia. Di fronte alla stessa coalizione ostile, i governi di Lincoln e dello zar Alessandro II si avvicinarono. Alessandro aveva liberato i servi russi e quindi solidarizzò con la causa dell’Unione. Nel settembre 1863 la Flotta del Baltico russa arrivò a New York e la Flotta dell’Estremo Oriente a San Francisco. La vera ragione per cui la Russia inviò la flotta negli Stati Uniti era per proteggersi: non voleva che venisse imbottigliata nel caso la guerra con la Gran Bretagna, minacciata per la Polonia, scoppiasse. Ma la sua presenza comunque salvò l’Unione nell’ora della disperazione. “Dio benedica i russi!” esultò il segretario della Marina Gideon Welles. Dopo la guerra, Oliver Wendell Holmes salutò lo zar Alessandro “nostro amico quando il mondo era nostro nemico“. I russi si mostrarono disposti a combattere per gli Stati Uniti. Quando l’incrociatore confederato Shenandoah si preparò ad attaccare San Francisco l’ammiraglio russo diede l’ordine di difendere la città, in assenza delle navi da guerra dell’Unione. Gli inglesi capirono che con la Russia al fianco degli Stati Uniti il costo dell’intervento militare sarebbe stato troppo alto. Inoltre le vittorie dell’Unione del 1863 indicarono che la Confederazione era una causa persa. Se gli inglesi avessero attaccato ci sarebbe stata la guerra mondiale contro Stati Uniti e Russia, alleate forse con Prussia e Italia, contro Gran Bretagna e Francia sostenute da Spagna e Austria. La prima guerra mondiale nel 1860 fu una possibilità concreta. Fortunatamente, Gran Bretagna e Francia fecero marcia indietro davanti la presenza russa. Gli "Arieti di Laird" non andarono mai alla Confederazione, e l’Unione fu salva.

Larry Jimenez, "Knowledgenuts", 1 febbraio 2015.

Fonte estera: http://knowledgenuts.com

 

 

Il Contrammiraglio S. S. Lesovskij.

 

1863-1864: la flotta di spedizione russa in Nord America.

Questa spedizione fu una manifestazione militare dalla Russia durante la guerra civile degli Stati Uniti. Regno Unito e Francia sostenevano i ribelli del Sud. La Russia era amichevole verso il governo federale nel Nord, aumentando l’ostilità verso la Russia di Regno Unito e Francia, che si sforzavano di allentarne l’influenza internazionale. Il governo russo decise d’inviare due squadroni navali negli Stati Uniti per dimostrare sostegno ai nordisti, nonché creare una potenziale minaccia alle comunicazioni marittime di Regno Unito e Francia, per spingerle a rifiutare l’aiuto agli Stati del Sud. Gli squadroni russi pattugliarono le coste del Nord America nella seconda metà del 1863. Lo squadrone atlantico era comandato dal Contrammiraglio S. S. Lesovskij (fregate Aleksandr Nevskij, Peresvet, Osljabja, corvette Varjag, Vitjaz e clipper Almaz) e partì dal porto russo di Kronshtadt per New York. L’altro squadrone, del Pacifico, era comandato dal Contrammiraglio A. A. Popov (corvette Bogatyr, Kalevala, Rynda, Novik, clipper Abrek e Gajdamak), e partì dai porti dell’Estremo Oriente per San Francisco. Nel settembre 1863 la squadra di Lesovskii arrivò nel porto di New York, e quella di Popov nel porto di San Francisco. Gli squadroni russi rimasero in quei porti del Nord America, e navigarono lungo le coste occidentali e orientali fino all’agosto 1864. Singole navi della squadra dell’Atlantico, di stanza a New York visitarono Baltimora, Annapolis, Hampton, Caraibi, Golfo del Messico, Cuba, Honduras, L’Avana, Giamaica, Curaçao, Cartagena, Bermuda e Aspinwall. Le navi della squadra del Pacifico erano di stanza a San Francisco e navigarono per Honolulu, l’emisfero australe, Sitka e Vancouver. I marinai della Marina russa dimostrarono elevata abilità, disciplina e buona organizzazione in questi viaggi. Lo squadrone Atlantico ritornò in Russia alla fine di luglio. Lo squadrone del Pacifico ad agosto 1864. La presenza degli squadroni russi al largo delle coste d’America suscitò una grande reazione politica, e costrinse Regno Unito e Francia a cambiare posizione nei confronti di Russia e Stati del Nord d’America. Nel 1866, il governo degli Stati Uniti inviò in Russia un distaccamento navale con una deputazione speciale, per esprimere ufficialmente gratitudine al governo russo per l’aiuto ai nordisti nella lotta contro la schiavitù.

Fonte estera: http://civilwartalk.com

 

Le navi della squadra del Contrammiraglio A. A. Popov nella baia di San Francisco. Da sinistra le corvette Rynda, Bogatyr e Kalevala.



Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora

Fonte: https://aurorasito.wordpress.com

 

 

 

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