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Nei media russi viene attivamente discussa un’altra novità militare. Stando ai giornali, il Ministero della Difesa sta per approvare definitivamente il progetto di sistema di ricognizione e informazione multiposizione (SRIM). Questo nuovo sistema si fonda sui principi della ricognizione passiva ed è chiamato a rilevare oggetti in base alle emissioni delle loro apparecchiature, dai radar ai sistemi di collegamento e di navigazione.

 

 

Punto di partenza.

Un’informazione dettagliata sul sistema non è ancora disponibile. Si può dire con certezza solo che tali sistemi non sono una novità. Stazioni di ricognizione radiotecnica passiva (RRT) sono stati studiati in tutti i maggiori paesi del mondo. La più nota è la stazione RRT “Kolčuga” prodotta in Ucraina, che è stata sviluppata già ai tempi sovietici. Anche la Russia possiede tali stazioni, come ad esempio “Vega” e “Valeria”. Tuttavia, secondo l’informazione disponibile sul nuovo sistema, l’SRIP annunciato è una versione aggiornata di questi sistemi con una maggiore distanza di rivelamento.

Le possibilità di tale sistema possono essere allargate mediante la lettura dei dati provenienti da altre fonti, oltre ai propri posti con antenne. L’esperienza straniera dimostra che nel sistema possono essere introdotti dati ricevuti dalle più svariate fonti, a partire dalle torri di telefonia mobile e dai punti di accesso alla rete Wi-Fi e per finire con le antenne radio e televisive. Tutto dipende dall’accesso alle relative reti. È ovviamente possibile creare un apparecchio volante completamente “silenzioso”. Ma il suo impiego militare non sarebbe molto largo, mentre qualsiasi segnale in entrata, tra cui persino i segnali dei radioaltimetri, rappresenta un indizio smascherante che può essere intercettato da una stazione RRT.

Un altro vantaggio è la possibilità dell’impiego civile dell’SRIP. Tale stazione può essere usata per ottenere informazione più dettagliata sulla situazione aerea, il che è molto importante per i servizi di controllo del traffico aereo. Gli aerei civili che si presentano “luminosi” nell’etere possono essere rilevati a grandissime distanze e con molta precisione.

Nella sfera militare le stazioni RRT sono preziose per la loro capacità di avvistare l’avversario, rimanendo non notate. Lavorando solo in entrata le antenne di queste stazioni possono rilevare oggetti in base alle loro emissiomi con un alto grado di precisione. Nondimeno non possono essere considerate una panacea. Possono solo completare il sistema integrale di ricognizione e di avvistamento, anziché sostituirlo.

Nello stesso tempo le possibilita della RRT crescono. Grazie all’aumento del numero dei canali cresce sia la probabilità di rilevamento dell’oggetto che la precisione. In futuro i dati della RRT potranno essere usati per fornire in tempo reale indicazioni sui bersagli ai sistemi d’assalto.

D’altronde, è ancora presto per parlare del sistema di ricognizione ed informazione multiposizione (SRIM) in quanto deve superare prima i test pratici.

Fonte: http://italian.ruvr.ru

 


 

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