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Se scoppiasse una crisi tra l’Europa e la Russia, Mosca potrebbe instaurare una no-fly zone che si estenderebbe da Kaliningrad fino a coprire un terzo dello spazio aereo polacco. Il sistema difensivo che i russi hanno predisposto a Kaliningrad, è progettato in risposta all’espansione della NATO ed all’imminente entrata in servizio dello scudo di difesa missilistica degli Stati Uniti in Europa. L’Air Force teme le difese aeree integrate che Mosca ha schierato a Kaliningrad, enclave russa tra Polonia e Lituania, con accesso diretto al mar Baltico.

l dispiegamento è iniziato nel 2012, ma soltanto nelle ultime settimane l’esercito americano ha intuito la reale portata del dispiegamento in atto a Kaliningrad, tanto da spingere il comandante delle forze aeree degli Stati Uniti in Europa, il generale Frank Gorenc, a parlare di una “situazione estremamente grave”. I russi hanno schierato a Kaliningrad probabilmente il meglio della loro attuale tecnologia militare: dagli S-400 Triumph ai missili balistici Iskander-M. Sistemi integrati quindi, per un asset A2 / AD (anti-accesso/area di diniego). Hanno tutto il diritto di schierare qualsiasi sistema nel loro territorio – ha aggiunto Gorenc al Times – ma tutte quelle piattaforme sono pensate per rendere inaccessibile un ambiente in un contesto che abbiamo iniziato a prendere seriamente in considerazione. Per il Pentagono, i russi hanno implementato a Kaliningrad un sistema stratificato ed integrato di difesa aerea e missilistica. Secondo le stime del Pentagono, i russi hanno schierato radar di allarme precoce e battaglioni armati con sistemi S-300/S400. Quest’ultimo, se entrasse in servizio attivo, potrebbe imporre una no-fly zone tale da coprire un terzo dello spazio aereo polacco. Il Cremlino ha schierato a Kaliningrad tre brigate d’élite completamente equipaggiate. Forze meccanizzate supportate da una brigata di artiglieria, basata come potenza primaria su 54 sistemi di grosso calibro. La 7054 Air Base ospita quasi cinquanta velivoli tra elicotteri pesanti e caccia. A Kaliningrad, Mosca ha schierato anche la 152a brigata missilistica del Distretto Occidentale equipaggiata con i missili balistici Iskander-M. Il sistema missilistico Iskander–M, prodotto dalla Kolomna KBM, è stato ufficialmente adottato dall'esercito russo nel 2006. La versione interna o ‘M’ ha una gittata massima dichiarata di 480 km (in fase di test la possibilità di estendere il raggio ben oltre i 500 km) con una CEP o probabilità di errore circolare di 10 metri. L'Iskander è stato progettato per eludere i più avanzati sistemi di difesa aerea, compreso lo scudo spaziale americano. Capace di una velocità massima di 7mila km/h, l’Iskander nella fase terminale del volo si affida ad una guida optoelettronica, compiendo brusche manovre per eludere le difese aeree e rilasciando esche per ingannare i radar nemici. E’ corretto definire il sistema missilistico Iskander come una delle armi più letali dell'arsenale russo: progettato come un sistema balistico ad alta precisione, ma ottimizzato per l'utilizzo a distanza ravvicinata, sotto le 500 miglia. I missili possono essere lanciati in 16 minuti ed in quattro minuti in caso di prontezza operativa. Il secondo missile (solo per la versione interna) può essere lanciato in meno di 50 secondi. Se scoppiasse una guerra, Kaliningrad sarebbe estremamente vulnerabile agli attacchi. Isolata dalla Russia se non per via mare (in caso di conflitto i collegamenti ferroviari sarebbero inaffidabili), è considerata sacrificabile nella nuova strategia russa, ma è stata fortificata per arrecare il massimo delle perdite ad un attacco della NATO. La “nuova” Kaliningrad, non è stata progettata per resistere ad un’ipotetica invasione (i rinforzi russi dovrebbero attraversare la Bielorussia e la Lituania), ma per proteggere il lancio dei missili nucleari contro le strutture di comando in Europa. La risposta dell’Air Force nell’affrontare tali minacce nel brevissimo tempo esiste: testate nucleari con potenza scalare trasportate dagli F-35.

di Franco Iacch - 14/01/16

Fonte: http://www.difesaonline.it

 

 

L’US Air Force è preoccupata per lo schieramento di Mosca delle difese aeree integrate avanzate a Kaliningrad, l’enclave russa tra Polonia e Lituania. Mosca ha iniziato a schierare il nuovo Almaz-Antey S-400 Trjumf nell’enclave del Mar Baltico già nel 2012, secondo i media russi. Mentre gli europei espressero remore sull’avvio dello schieramento, fu solo alla fine del 2015 che l’esercito statunitense espresse preoccupazione per il dispiegamento di questi sistemi d’arma avanzati. Armi come l’S-400, dopo tutto, sono abbastanza potenti da rendere enormi aree in Polonia e Lituania di fatto no-fly zone agli aerei convenzionali non furtivi, se un conflitto dovesse scoppiare. “E’ molto grave“, dice il Generale Frank Gorenc, comandante delle forze aeree degli Stati Uniti in Europa, al New York Times. “Ovviamente, continuiamo a monitorarli. Hanno tutto il diritto di mettere quella roba. Ma la proliferazione e la densità di quel tipo nell’ambiente A2/AD (area d’interdizione/area di negazione) dobbiamo prenderla in considerazione“. Secondo Gorenc, le forze russe hanno schierato un sistema di difesa aerea e missilistica stratificato integrato nell’enclave russa di Kaliningrad. Le armi, che Gorenc non ha specificamente indicato, sono “schierate in modo da rendere l’accesso nella zona difficile“. Gorenc probabilmente indicava i radar di allerta precoce Voronezh-DM operanti nella banda VHF, e i battaglioni di missili S-300, S-400 e altri sistemi di difesa aerea che Mosca posizionerebbe nell’Oblast. Con la gittata di 400 km dell’S-400, le forze russe potrebbero impegnare gli aerei che sorvolano un terzo dello spazio aereo polacco. La Russia ha anche dispiegato consistenti forze di terra a Kaliningrad, tra cui tre brigate da combattimento completamente equipaggiate: una brigata di fanteria di marina e due brigate di fucilieri motorizzati. Queste forze di fanteria meccanizzata sono supportate da una brigata di artiglieria con ben 54 grossi calibri. La potenza aerea è fornita dalla base aerea 7054 che ospita vari caccia, aerei d’attacco ed elicotteri da combattimento. In totale più di 10.000 truppe. Mosca avrebbe potuto anche schierare in modo permanente i missili balistici nucleari 9K720 Iskander-M dalla gittata di 150 km, presso la 152.ma Brigata missili di Kaliningrad. Le armi, altamente precise con una probabilità errore circolare inferiore ai 5 metri, rientrano appena nei limiti fissati dal trattato sulle Forze Nucleari Intermedie. Tuttavia, alcuni rapporti suggeriscono che tali armi abbiano una gittata di 200 km. Mentre le forze militari a Kaliningrad potrebbero intimidire i vicini della Russia, in tempo di pace, dal punto di vista di Mosca lo schieramento è probabilmente visto come difensivo. Con il crollo dell’Unione Sovietica, Kaliningrad è isolata dal resto del territorio della Russia. L’unico accesso diretto all’enclave è via mare o i potenzialmente vulnerabili collegamenti ferroviari attraverso Bielorussia e Lituania. Così durante la guerra, Kaliningrad sarebbe estremamente vulnerabile agli attacchi. È probabile, quindi, che la Russia effettivamente fortifichi l’enclave nella remota possibilità di un attacco della NATO. In tal caso, le forze militari schieratevi dovrebbero resistere finché le forze russe dal ‘continente’ possano collegarsi alle truppe attraversando la Bielorussia e travolgendo la Lituania. Paul Saunders, direttore esecutivo del Centro per l’interesse nazionale, un think-tank di politica estera che pubblica National Interest, ha detto che la fortificazione dell’enclave di Kaliningrad era prevedibile dopo l’espansione verso est della NATO. “I russi minacciano esplicitamente di schierare missili balistici Iskander a Kaliningrad dopo l’espansione verso est della NATO. Al momento, fu respinta come grossa spacconata“, ha detto Saunders. “Scoprendo, naturalmente, che non sono spacconate“. In risposta alle difese aeree russe a Kaliningrad, l’US Air Force lavora su tattiche, tecniche e procedure per affrontare tali sistemi nel breve termine. A più lungo termine, l’US Air Force probabilmente schiererà in modo permanente nella regione un numero considerevole di furtivi Lockheed Martin F-35 Joint Strike Fighter. Infatti, l’USAF già schiera periodicamente i caccia furtivi Lockheed F-22 Raptor in Europa, per contrastare qualsiasi minaccia futura.

Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora

Fonte: https://aurorasito.wordpress.com

 

 

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