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E' il terzo caso documentato al mondo in cui uno squalo da alla luce un cucciolo tramite partenogenesi. Il primo caso si verificà in Nebraska nel 2001 con una femmina di squalo martello, che partorì un cucciolo senza essere stata fecondata da un maschio. Il secondo a Detroit, nel settembre 2002, al Belle Isle Aquarium, con uno squalo del bambù.

 

 

La partenogenesi è un meccanismo già noto in natura in alcune piante e animali, che prevede lo sviluppo di un "figlio" senza fecondazione. Si tratta di una riproduzione asessuata, che può essere anche indotta artificialmente, che avviene tramite l'auto-attivazione della cellula uovo, senza la presenza di materiale genetico attivatore derivante da un esemplare maschio.

In questo caso, uno squalo femmina di nome Tidbit, della specie Carcharhinus limbatus, durante un test di routine al Virginia Aquarium a Virginia Beach, è stata scoperta incinta, senza tuttavia aver avuto contatti con esemplari del sesso opposto. Purtroppo non è vissuta tanto per poter dare alla luce il piccolo: dopo otto anni di cattività nell' acquario, Tidbit è morta, per cause ancora sconosciute, probabilmente derivanti dallo stress di un parto di questa natura.

All' interno del suo utero, infatti, è stato ritrovato un feto di 30 centimetri, scoprendo che Tidbit era prossima al parto. Lo squalo non aveva mai avuto contatti con maschi nel corso dei suoi 8 anni di cattività, e l'analisi del feto ha riscontrato come il suo patrimonio genetico era interamente riconducibile alla madre, senza alcun marcatore che potesse far risalire ad un eventuale maschio venuto in contatto con Tidbit.

Tutti gli animali non-mammiferi possono essere, in via teorica, capaci di generare prole per partenogenesi, con una percentuale probabilistica calcolata attorno allo 0.1%. I casi documentati sono diversi, come per le tartarughe, alcuni serpenti, tacchini e draghi di komodo. Nel 2006, allo Chester Zoo in Inghilterra ci fu il primo parto documentato, avvenuto per partenogenesi, di un drago di komodo, Flora, avvenuto curiosamente intorno al periodo di Natale.

Si cerca ora di indagare sulle cause di questa fecondazione spontanea. Robert Hueter, direttore del Centro di Ricerca sugli Squali del Mote Marine Laboratory, in Florida, sostiene che non sia il primo caso di partenogenesi per i pesci in cattività, e che la necessità di doversi riprodurre senza un partner possa scatenare un' auto-fecondazione delle femmine.

Per quanto possa essere un evento straordinario nella sua rarità, vorrei fermare all' istante chiunque volesse addurre questo precedente come prova della possibilità di "fecondazione virginale" negli esseri umani: nell'uomo questo non è possibile, perchè è necessario che siano presenti entrambi i patrimoni genetici dei genitori. L'assenza di uno dei duo corredi genetici, infatti, rende inattivi alcuni geni, rendendo impossibile lo sviluppo dell' embrione.

Fonte: http://www.ditadifulmine.com

 


 

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