La suite Webcollab consente di lavorare insieme ad un progetto, unendo piu' persone in uno spazio web dedicato. Occupa pochissimi megabyte, e' molto leggera e facilmente modificabile da un programmatore, eppure puo' tenere i contatti operativi tra diverse persone che usino vari account. Questa suite e' open source, ma quello che non molti non sanno e' che puo' essere caricata in una cartella di un sito gratuito dentro il server http://www.altervista.org , cioe' uno dei piu' noti server usati da webmaster italiani.
Le prime immagini qui sotto vengono dal sito del progetto:
http://webcollab.sourceforge.net
e per questo sono in una lingua straniera. Al portale sopraindicato potete provare le risorse anche con una demo online. Se siete interessati cominciate scaricando il pacchetto "zippato" nel vostro computer.
Andate quindi nel vostro spazio web dentro Altervista, e ricavate (con un ftp o dal file manager) una cartella nella posizione che preferite che ospitera' tutto, nell'esempio in questione useremo la sottocartella ipotetica /Servizi_extra/Webcollab , ma puo' essere anche un altro indirizzo. Il vostro sito d'esempio avra' l'ipotetico indirizzo http://xxxxx.altervista.org, ovviamente voi avete altri parametri. Ricordatevi che prima di questa operazione dovete avere un database Mysql attivo dentro il vostro account di Altervista.
De-zippate nel vostro computer il file scaricato dal sito dentro una nuova cartella chiamata Webcollab e caricatela con un ftp nella posizione che preferite del vostro sito, si tratta di pochi megabyte e non ci metterete molto. A questo punto andate dentro la cartella caricata nel server remoto, e nella sottocartella /config cambiate i permessi del file config.php come e' indicato in questa pagina web:
http://webcollab.sourceforge.net/install.html
Nel vostro programma di navigazione nei siti web (browser) dovrete richiamare il file setup.php , quindi nell'esempio mostrato in questo articolo si usera' l'indirizzo url:
http://xxxxx.altervista.org/Servizi_extra/Webcollab/setup.php
Se avete fatto tutto giusto vi apparira' la finestrella che vedete qui sotto, e' consigliato di scegliere la lingua inglese per l'installazione del sistema.
Nella finestrella successiva accettate di attivare un nuovo database, vi apparira' una importante sezione, per inserire le opzioni corrette guardate qui sotto. Sostituite allo pseudo xxxxx (usato per l'esempio) con il vostro username dell'account di Altervista, inserite la password del database di Altervista (spesso per molti e' quella con cui si entra nell'account) quindi premete il comando Submit .
Nella finestrella successiva premete per continuare la configurazione, vi appariranno molte opzioni. Presso Site name: potete scrivere il nome della vostra "agenda virtuale" (magari identifica il vostro gruppo di persone), la funzione dopo consente di inserire un secondo nome breve per lo stesso motivo. Indicate la lingua italiana, toccate le altre opportunita' solo se siete esperti, quindi premete Submit. Se nella nuova pagina vedete degli Ok! verdi allora e' tutto a posto, potete proseguire premendo l'icona che dice Write Data to Config File . La nuova finestrella vi dira' l'esito dell'operazione, se dice che e' un successo proseguite.
Inserite i dati dell'account amministratore, da cui si gestira' l'intero sistema, quindi premete il tasto Submit . Ancora pochissimo e l'installazione e' terminata.
Nel vostro sito inserite un collegamento verso l'indirizzo url necessario, nel nostro esempio e':
http://xxxxx.altervista.org/Servizi_extra/Webcollab
Gli utenti che eventualmente utilizzeranno il sistema dovranno sottostare alle vostre regole di amministratori. Ogni utente potra' accedere leggendo i comandi in un linguaggio differente, raccomandategli di adeguare la lingua secondo le sue preferenze.
Per un eventuale utilizzo professionale leggete tutte le condizioni nel sito del progetto, ricordando che Altervista potrebbe non supportare molti account che agiscono contemporaneamente nella suite.
Rimarrete meravigliati di quante utilita' sono state rese possibili in pochi megabyte, la genialita' esiste ancora.
Articolo del Webmaster del portale Ogigia.