. . .

Sì, e la storia recente ce lo ha dimostrato. Durante le proteste egiziane del gennaio 2011 il governo del Cairo ha bloccato le connessioni per evitare ai dissidenti di riuscire a scambiare informazioni con il resto del mondo. Per 5 giorni l’Egitto è stato di fatto completamente isolato. Dal punto di vista pratico vengono fisicamente spente le infrastrutture informatiche degli internet provider che gestiscono il traffico internet. Più il numero dei provider è elevato più è difficile far osservare il provvedimento.

 

 

Solitamente, soprattutto nei paesi autoritari, viene semplicemente bloccato l’accesso ai siti ritenuti pericolosi dal governo: i primi a farne le spese sono di solito i social netowork. Ma anche nella culla della libertà, gli Stati Uniti, il Presidente ha il potere di spegnere Internet per salvaguardare la sicurezza nazionale. Lo scorso mese di ottobre il Congresso ha approvato il Protecting Cyberspace as a National Asset Act che, tra le altre cose, conferisce al Presidente questa autorità. Ma se gli USA dovessero premere il super interruttore di Internet, ne pagherebbe le conseguenze anche tutto il resto del mondo. Negli States ci sono infatti una trentina di server DNS il cui compito è quello di gestire la risoluzione dei nomi di dominio, cioè l’indirizzamento del traffico verso il sito giusto (sono quelli che permettono di atterrare proprio sul sito di Focus quando sul browser si digita www.focus.it ). Se questi dovessero cadere tutti e contemporaneamente, di fatto il traffico Internet sarebbe bloccato a livello mondiale. Questa configurazione "monopolistica" di Internet è vista da molti come un segno di miopia della comunità internazionale che, non occupandosi del problema per decenni, ha di fatto messo nelle mani di un solo uomo il potere di bloccare la Rete.



La situazione italiana.
Non tutti lo sanno, ma anche il Governo Italiano può decidere di bloccare l’accesso ad alcune parti della Rete. Nel nostro paese, ad oggi, è inibita la navigazione verso i siti che contengono materiale pedo-pornografico e verso quelli per il gioco d’azzardo non approvati dall’Amministrazione dei Monopoli di Stato. Il blocco viene effettuato mediante filtri software che bloccano la navigazione verso i siti proibiti: una versione più potente e sofisticata dei programmi di filtraggio domestico per la protezione dei bambini.

21 Giugno 2011 Franco Severo

Fonte: http://www.focus.it

 

 

Segnala questa pagina web in rete.

 

Disclaimer: questo sito ("Ogigia, l'isola incantata dei navigatori del web") NON rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità su vari argomenti, tra cui Linux, geopolitica, metodi di auto-costruzione di risorse, elettronica, segreti, informatica ed altri campi. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07/03/2001. Il Webmaster inoltre dichiara di NON essere responsabile per i commenti inseriti nei post. Ogni informazione circa la salute o l'alimentazione sono solo a carattere informativo, e NON siamo responsabili di qualsiasi conseguenza negativa se qualcuno vuole improvvisarsi medico oppure dietologo; si consiglia sempre di rivolgersi a medici ed esperti qualificati. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze NON sono da attribuirsi al Webmaster, che provvederà alla loro cancellazione una volta venuto a conoscenza di un ipotetico problema. Eventuali ritardi nella cancellazione di quanto sgradito non sono imputabili a nessuno. Si declina ogni responsabilità sull'utilizzo da parte di terzi delle informazioni qui riportate. Le immagini pubblicate su questo sito, salvo diversa indicazione, sono state reperite su Internet, principalmente tramite ricerca libera con vari motori. In ogni caso si precisa che se qualcuno (potendo vantare diritti su immagini qui pubblicate, oppure su contenuti ed articoli, o per violazioni involontarie di copyright) avesse qualcosa da rimproverare o lamentare può scriverci attraverso la sezione per i contatti .