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Rolling release è una locuzione che identifica una modalità di aggiornamento software di un sistema operativo. Le distribuzioni Gnu/Linux "rolling-release" o anche "a rilascio continuo" sono chiamate in questo modo quando l'aggiornamento è continuo e non richiede l'installazione periodica di versioni più recenti del sistema operativo. Nella pratica, tali sistemi vengono installati una sola volta e continuamente aggiornati a tempo indeterminato. L'espressione viene utilizzata in relazione ad alcune distribuzioni GNU/Linux come Kali Linux, Arch Linux, Parabola GNU/Linux-libre, Gentoo Linux, Debian (relativamente al ramo di sviluppo Sid), PCLinuxOS, Chakra, Sabayon Linux, Linux Mint Debian Edition, openSUSE, Rosa Desktop, Manjaro Linux, Semplice Linux, Voidlinux, SparkyLinux.

Fonte: https://it.wikipedia.org



Il mondo Linux è bello perché è vario e, soprattutto in questo ecosistema, non è assolutamente scontata la modalità di sviluppo, progettazione e rilascio delle nuove versioni dei sistemi operativi: c’è chi sceglie di integrare nuove funzionalità ed aggiornamenti in una release del tutto nuova, chi ha deciso di offrire rilasci ed aggiornamenti continui per il proprio sistema… e chi ha deciso di unire le due cose! In gergo, questi tre modelli di sviluppo prendono il nome di fixed release, rolling release e half-rolling release, e sempre più spesso si sente dire che questa o quella distribuzione è rolling, semi-rolling o a cadenza fissa. Siete curiosi di sapere con che criterio le varie distribuzioni vengono classificate? Bene, allora andiamo insieme a scoprire nel dettaglio cosa significa rolling release, cosa significa semi-rolling release e, ancora, cosa significa fixed release!

Cosa significa fixed release.
Il modello Fixed Release (a sviluppo fisso) è solitamente quello a cui chi non mastica Linux è abituato: in parole povere i repository vengono aggiornati (quando possibile) con bugfix e risoluzioni a problemi di sicurezza, sia per le componenti di sistema sia per i programmi inclusi, a patto che ciò non riguardi un aggiornamento “maggiore” che possa minare la stabilità del sistema. E’ molto difficile che i software inclusi nei repository (ma di terze parti) ricevano aggiornamenti “maggiori” in questo modello di sviluppo ed è estremamente raro che a riceverli siano le componenti di sistema (sia core che secondarie), aggiornate solitamente con una versione successiva dell’intero sistema operativo. I supporti di installazione relativi a questo tipo di distribuzione generalmente vengono aggiornati seguendo intervalli di tempo piuttosto ampi, seppur con cadenza di solito regolare, ed hanno una scadenza (che per lo più ricade poco tempo dopo il rilascio della versione successiva). Appartengono al modello di sviluppo Fixed sistemi operativi quali Slackware, Debian Stable e le versioni LTS di Ubuntu.
PRO.
- Stabilità del sistema operativo nel tempo;
- possibilità di ricevere comunque gli aggiornamenti di sicurezza e le risoluzioni alle vulnerabilità gravi.
CONTRO.
- Aggiornamenti poco frequenti, in genere cumulativi;
- impossibilità (spesso causa incompatibilità con le componenti core del sistema) di usufruire delle versioni più aggiornate dei software di terza parte.

Cosa significa rolling release.
Il modello di sviluppo Rolling Release – o distribuzione a sviluppo continuo – ha per caratteristica principale quella di disporre di piccoli ed estremamente frequenti aggiornamenti per tutte le parti del sistema, sia quelle fondamentali (“core”) che quelle accessorie e nei cui repository sono solitamente contenute, oltre a quelle riguardanti le componenti di sistema, anche le versioni più aggiornate dei software disponibili. In parole povere, avere una distribuzione rolling significa abolire la necessità di passare alla “versione successiva” del sistema operativo per ottenere aggiornamenti, correzioni e nuove funzionalità in quanto queste vengono introdotte – con tutte le buone e le cattive conseguenze del caso – nel momento in cui sono rilasciate. Il supporto di installazione (solitamente immagine ISO) reso disponibile dal team di sviluppo può essere aggiornato con cadenza più o meno frequente, d’altra parte dopo aver eseguito un’installazione tramite esso sono di norma immediatamente disponibili aggiornamenti da effettuare. E’ semplice comprendere che, a differenza delle distribuzioni a modello “stabile”, una rolling release non ha una data di fine supporto. Appartengono al modello di sviluppo rolling distribuzioni quali Debian Unstable, Gentoo, Arch Linux, LFS e CRUX.
PRO.
- Aggiornamenti frequenti;
- sistema operativo generalmente molto sicuro;
- possibilità di ottenere le ultime versione dei software di terze parti anche tramite repository, con basso rischio di incompatibilità.
CONTRO.
- Moderato rischio di inconsistenze (specie se gli aggiornamenti non vengono eseguiti volta per volta);
- possibilità di malfunzionamenti nell’infrastruttura core del sistema (in genere recuperabili, sebbene non in maniera immediata e abbastanza complessa per i neofiti);
- alto rischio di installare software di terze parti in versione pre-release, poiché anch’esso contenuto nei repository.

Cosa significa half-rolling release.
Mi piace pensare che questo modello di sviluppo unisca i pregi dei due modelli descritti in precedenza: una distribuzione di questo tipo, infatti, generalmente prevede aggiornamenti continui, oltre che per parte dei software di terze parti contenuti nei suoi repository, soltanto per alcune parti del sistema operativo. Gli approcci al modello half-rolling (o semi-rolling) possono essere differenti, tuttavia le distribuzioni che seguono tale modello generalmente si basano su una parte “fissa” del sistema – generalmente la parte “core” – che riceve soltanto aggiornamenti di sicurezza e bugfix (come succede nel modello Fixed), affiancata alle componenti secondarie di sistema ed ai software di terze parti che ricevono aggiornamenti as-soon-as-released come nel modello Rolling, facendo però bene attenzione alla compatibilità. Il supporto di installazione reso disponibile dagli sviluppatori viene aggiornato in genere ogni qual volta la parte “core” del sistema operativo riceve aggiornamenti. E’ semplice intuire che questo modello sia abbastanza difficile da seguire specie per gli sviluppatori stessi e che necessita di un’infrastruttura di gestione aggiornamenti robusta quanto quella Rolling ma stabile quanto la fixed. Appartengono a questo modello di sviluppo distribuzioni come Chakra Linux e PCLinuxOS, tuttavia si possono considerare appartenenti al modello semi-rolling anche le distribuzioni “intermedie” (non-LTS) di Ubuntu a cui vengono abilitati gli aggiornamenti “proposed”.
PRO.
- Molto basso il rischio di incoerenze di sistema;
- sistema operativo generalmente molto sicuro;
- sistema operativo in genere stabile nel tempo;
- software dei repository aggiornato frequentemente.
CONTRO.
- Difficoltà di gestione lato sviluppo;
- rischio di installare software di terze parti in versione pre-release.
E voi a quale modello di sviluppo fate (o fareste) più affidamento?

Fonte: https://www.chimerarevo.com



Uno dei “problemi” dei sistemi operativi Linux è che alcune distribuzioni sono fixed release, in pratica ogni tot mesi occorre reinstallare tutto il sistema per averlo aggiornato e sicuro. E’ sinceramente una piccola scocciatura a cui hanno rimediato, da tempo, le “rolling release”. In pratica non si è obbligati a passare alla “versione successiva”, gli aggiornamenti sono piccoli e frequenti… Le “rolling release” sono sempre più apprezzate dagli utenti poiché i frequenti, piccoli aggiornamenti, consentono di avere sempre un sistema operativo stabile e sicuro con la massima compatibilità alle periferiche esterne. Vediamo allora quali distribuzioni “rolling release” che si sembrano interessanti.

1) Gentoo.
Gentoo è indubbiamente la più famosa distribuzione “rolling release”. Ogni riga del codice è compilata specificamente per il sistema operativo, non utilizza programmazione pre-costruita. In questo modo gli utenti riescono a personalizzare il software in fase di installazione nella migliore ottimizzazione possibile. Le distribuzioni basate su sorgenti sono un argomento delicato, ma se volete ottenere il meglio dal vostro sistema operativo, sarete accontentati. Come Arch Linux, Gentoo è stato assemblato interamente da zero e gli utenti possono creare e personalizzare qualsiasi cosa, dall’ambiente desktop al kernel stesso. Una delle principale caratteristiche del sistema operativo Gentoo è il gestore dei pacchetti di Portage e la loro implementazione di “eBuilds”. È incredibilmente versatile e consente agli utenti di nascondere i pacchetti che non desiderano e isolarli dal sistema. Inoltre, poiché tutto è stato creato senza alcuna impalcatura pre-costituita, Gentoo è molto stabile. Unico problema: una curva di apprendimento mediamente alta, ma se davvero volete imparare Linux, non c’è scelta migliore che usare Gentoo.

2) Arch Linux.
Questa distribuzione è considerata da tanti utenti la migliore per le “rolling-release”. Arch Linux ha nella implementazione una delle sue doti migliori. Offre dei pre-compilati per assicurarsi che i pacchetti si installino velocemente. Ciò significa che non perderai tempo a compilare il software a mano, uno per uno. Gli utenti possono scegliere praticamente tutto quando si tratta di desktop. Gli sviluppatori di Arch forniscono ai propri utenti i pacchetti più recenti e migliori il più rapidamente possibile. Spesso è uno dei primi ad aggiornarsi ad una nuova versione del kernel Linux, una nuova versione dell’ambiente desktop Gnome Shell, ecc. Questa distribuzione ha una una curva di apprendimento media, ma se stai cercando di ottenere una distribuzione rolling release che enfatizzi la velocità Arch è un’ottima scelta!

3) OpenSUSE Tumbleweed.
Tumbleweed (da non confondersi con la Leap) è la versione a rilascio continuo. Con questa distribuzione, gli utenti possono godere dei reali vantaggi che Suse Linux ha da offrire (ottimo desktop con un grande set di applicazioni predefinite, un potente strumento di amministrazione della GUI) senza dover rimanere sulle versioni obsolete del kernel Linux, ed eccetera. La ragione migliore per scegliere OpenSUSE Tumbleweed  è questa: il loro Open Build System. Con OBS, chiunque può facilmente trasferire software su più distribuzioni Linux con grande facilità. Questo fa sì che gran parte degli utenti del software vogliano assolutamente utilizzare Tumbleweed. Un altro motivo valido per considerare questa distribuzione è che hanno due tipi di distribuzione. Potete provare Tumbleweed in qualsiasi momento poichè è molto facile passare da un sistema stabile a Tumbleweed o tornare indietro e mantenere le cose che più vi interessano.

4) Solus.
Il sistema operativo Solus è adatto ai principianti, se cercate una cosa del genere eccolo qui. Invece di affannarsi ogni 6 mesi per aggiornare una distribuzione, Solus fornisce continuamente ai propri utenti aggiornamenti continui e stabili. Altra cosa fondamentale è che tra tutte le distribuzioni in questo articolo, Solus, ha il miglior supporto di terze parti, ed è una delle ragioni principali per cui chiunque dovrebbe prendere in considerazione le distribuzioni Linux rolling release. Solus è un nuovo sistema operativo, con una implementazione del rolling release efficiente e pratica. In poco tempo  ha scalato le gerarchie di interesse nella intera community Linux e può senz’altro dare soddisfazioni anche agli utenti avanzati.

5) Manjaro Linux.
Manjaro Linux è un derivato di Arch Linux con però una importante differenza: semplificare e migliorare un ambiente desktop “instabile” per aiutare principalmente i principianti. Installando Manjaro, si otterrà la tradizionale configurazione di Arch (meno alcune modifiche al tema) con l’eliminazione dei pacchetti meno stabili, per assicurarsi che crash e fastidiosi bug capitino più raramente. Manjaro Linux è stato creato appositamente: se ami la tecnologia di base di Arch in Linux, ma la trovi troppo difficile o instabile (per qualsiasi motivo), Manjaro è un’alternativa che potete prendere assolutamente in considerazione.

Fonte: http://www.anarchia.com

 

 

 

 

 

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