Introduzione.
Usbmount è uno script che consente, tramite udev, di montare e smontare automaticamente le memorie USB in modo trasparente dall'ambiente grafico utilizzato e anche in sua assenza. È quindi l'alternativa più leggera per abilitare l'automount in un ambiente minimale, e perfino senza bisogno dell'interfaccia grafica.

Installazione.
L'installazione è facilissima. Con privilegi di amministrazione basta digitare su un terminale o una console:
apt-get install usbmount

Configurazione
Il pacchetto non necessita di riconfigurazione, in quanto i valori di default sono ottimali. Analizziamo comunque i file di configurazione e le opzioni: il file contenente la configurazione di usbmount è /etc/usbmount/usbmount.conf .
Le direttive sono:
- MOUNTPOINTS: indicano le directory in cui dovranno essere montate le periferiche. Viene sempre utilizzata la prima disponibile (cosa molto comoda) e, se non sono presenti, vengono create.
- FILESYSTEMS: contiene la lista dei filesystem da provare, quando si esegue il mount del device. Il mio consiglio è di avere prima vfat e poi msdos, per evitare problemi di 'storpiatura' dei nomi dei file.
- MOUNTOPTIONS: serve per indicare le opzioni da passare al mount del device. Se non è presente, consiglio l'aggiunta dell'opzione quiet che elimina i messaggi di errore relativi all'assenza di permessi nei filesystem di tipo fat. Le opzioni nodev e noexec sono misure di sicurezza, da non rimuovere. Se fosse necessario eseguire qualcosa dalle unità, si consiglia di sostituire almeno noexec con nosuid , in modo che per gli eseguibili sia ignorato l'eventuale bit setuid attivo. Si legga dopo per maggiori informazioni.

Guida sui permessi dei file.
FS_MOUNTOPTIONS: configurazioni specifiche per un determinato filesystem. La sintassi è del tipo:
-fstype=TYPE,OPTIONS
dove TYPE è la stringa identificativa del filesystem, e OPTIONS sono le opzioni da assegnare a quel determinato filesystem (man mount per i dettagli su tutte le opzioni disponibili).
VERBOSE: utile per il debug (e se qualche cosa non va come deve). In caso di dubbio, lasciare su 'no'.

Approfondimento.
L'opzione nodev come misura di sicurezza considera come file normali eventuali file dispositivo a blocchi o a caratteri presenti, che potrebbero essere usati per accedere indirettamente ad altri dispositivi, mentre noexec impedisce l'esecuzione diretta di eseguibili dal supporto rimovibile.

Utilizzo.
L'utilizzo è piuttosto semplice. È sufficiente inserire il dispositivo, aspettare un secondo, e recarsi nella directory /media/usb (o usb0, usb1, ...), dove verrà montata la periferica. Per quanto riguarda l'unmount, non bisogna preoccuparsi: le periferiche sono montate con la flag sync attiva, che comporta un accesso in scrittura in tempo reale. Per evitare perdite di dati basta aspettare il termine della copia dei dati, dopo di che è possibile rimuoverla direttamente (facendo attenzione a non aver aperte applicazioni che accedono al mountpoint del device).

Approfondimento.
Non esiste quasi nessuna documentazione oltre al readme ( /usr/share/doc/usbmount/README.gz ), a parte la possibilità di leggere i commenti nel file di configurazione ( /etc/usbmount/usbmount.conf ), lo script stesso ( /usr/share/usbmount/usbmount ) e le regole per udev che lo invocano ( /lib/udev/rules.d/usbmount.rules ).

Suggerimento.
Dato che le periferiche sono montate per default da root non abbiamo i permessi di scrittura come semplice utente. Un modo semplice per risolvere puo' essere quello di cambiare la variabile ( FS_MOUNTOPTIONS="" ), come suggerito a riga 47 di ( /etc/usbmount/usbmount.conf ) con ( FS_MOUNTOPTIONS="-fstype=vfat,gid=floppy,dmask=0007,fmask=0117" )con i privilegi di amministrazione basta digitare su un terminale o una console:
nano /etc/usbmount/usbmount.conf
A riga 49 trovate la variabile ( FS_MOUNTOPTIONS="" ) da riempire con quanto suggerito a riga 47.

Fonte: http://guide.debianizzati.org

 

 

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