. . .

Il controverso problema della sicurezza e dei microchip da impiantare nelle persone e gli animali è un tema scottante, ancora sotto esame da vari istituti internazionali. Ma cosa ancor più importante è al vaglio dell'opinione pubblica, vero ed unico giudice di tutto.

Le campagne di Think Tank e pubblicità varie, atte alla vendita di questi loschi aggeggi, stanno facendo capolino da decenni, ma fortunatamente non hanno ancora fato breccia nell'opinione della massa, che li guarda con sospetto.. del tutto giustificato.
Oggi vi propongo la storia di Lèon un cane che, sfortunatamente, ha pagato con la vita, l'ignoranza di una società basata su politiche del terrore e strategie della tensione.



LA STORIA DI LEON.
Un giorno, l'anonima padroncina di Lèon, la quale desidera farsi chiamare genericamente Jeanne, si accorse di una strana protuberanza situata tra il collo e la regione scapolare del suo bellissimo cagnolino. Dopo un controllo medico ricevette la conferma che Lèon aveva un tumore, per la cronaca un fibrosarcoma, una forma molto aggressiva di cancro.
Il cuore di Jeanne si fermò per un attimo, prima di notare che il tumore si era formato, proprio dove, a Lèon, era stato impiantato un microchip otto mesi prima.
Dopo altre conferme date da varie biopsie, si scelse di rimuovere chirurgicamente la massa cancerosa ed il microchip sotto cutaneo.
Per capire come poter curare Léon e capire le cause del suo cancro, Jeanne, consultò altri veterinari, i quali, le confermarono che i gatti erano soliti sviluppare lo stesso tipo di crescita anomala a causa di vaccini, quindi, il sospettato numero uno, fu proprio qualche vaccino. Tuttavia, dato che la massa tumorale, era stata riscontrata esattamente dove era collocato il microchip, Jeanne volle capire se quell'aggeggio non avesse contribuito alla nascita del problema ed iniziò, quindi, una ricerca sulle possibili relazioni tra impianti di microchip sotto pelle e cancro.

 

 

Purtroppo, scoprì ben presto vari casi clinici che provavano un'intima relazione tra gli innesti di microchip e l'insorgenza di tumori negli animali studiati. Jeanne venne a conoscenza, inoltre, che v'erano una vasta gamma di gravi rischi per la salute, connessi agli impianti di microchip.
L'attenzione era così concentrata sulla cura di Léon, che ci si accorse solo dopo che vi fossero gravi problematiche anche relate alla privacy, la legge, l'etica, persino l'agricoltura e la religione oltre che svariati danni ambientali, associati a questi impianti.
Ma non era ancora tutto.

Dopo aver trascorso innumerevoli ore a leggere di impianti, microchip e le frequenza dei dispositivi di identificazione a radiofrequenza (RFID), qualcosa di molto più insidioso divenne evidente: l'obiettivo finale di questi apparecchi, era quello di monitorare costantemente, tutto tutti e in ogni dove, ovviamente in tempo reale.

Jeanne, pensò subito che se la massa non si fosse subito risvegliata, dal torpore psichico in cui era immersa, e non avesse fatto nulla per rifiutare questa tecnologia invasiva, avremmo vissuto in un regime di controllo totalitario, globale e sempiterno.

Come per ogni prodotto, vi sono dei promotori ma anche se alcuni di costoro, sono inconsapevoli della miriade di problemi, associati a questi dispositivi apparentemente innocui, altri sanno la verità, ma stanno facendo di tutto per tenere il pubblico all'oscuro dei rischi e dei pericoli annessi con questa tecnologia invasiva e potenzialmente letale.
Gli innesti dei microchip vengono pubblicizzati come sicuri ed utili in casi di emergenza o per il monitoraggio di animali domestici, bestiame, e fauna selvatica. L'elenco comprende animali domestici, selvatici e adatti alla pastorizia. Diverse nazioni, in tutto il mondo, hanno già reso obbligatorio l'innesto di microchip in alcuni animali.

Mentre molte persone pensano che questi impianti sono destinati al solo uso di animali, intere categorie di esseri umani, sono già state dotate di microchip. Nel mese di Ottobre del 2004, la United States Food and Drug Administration (FDA) ha approvato l'uso di impianti di microchip, negli esseri umani, per scopi medici. Ma anche i vigili del fuoco americani, i funzionari del Messico, i malati di Alzheimer, i diabetici, mecenati bar, i dipendenti statali, ed altre categorie, sono state "chippate". Ad oggi vi sono molte aziende che dispongono di brevetti per tracciare gli esseri umani. Non c'è da stupirsi, quindi, che il libro di George Orwell, 1984, è spesso citato da coloro che sono contro la natura intrusiva e sinistra di questi impianti, che rischiano di causare danni irreversibili alla la nostra salute e porre fine al nostro diritto di vivere e di farlo in una società libera.
Jeanne, dichiara ancora oggi, che l'intero sistema associato agli impianti di microchip è viziato dalla A alla Z. Inoltre è fermamente convinta, come molti tra i più savi e svegli, che invece di risolvere problemi, questi impianti, ne creeranno solo di peggiori, pertanto, le leggi che obbligano gli impianti di microchip, devono essere immediatamente abrogate, per lasciare spazio ad altre che ne vietino l'obbligo di innesto.

A chi fosse sfuggita la cosa, ATTENZIONE RIPETO: GLI IMPIANTI DI MICROCHIP CAUSANO IL CANCRO !!!!

Jeanne era ancora sbalordita perchè Lèon aveva uno stile di vita sano e non si poteva spiegare altrimenti la formazione di un tumore così aggressivo, per cui infittì la sua capillare ricerca di relazioni tra i Microchip e l'insorgenza di tumori.
In breve tempo, Jeanne, trovò pubblicazioni scientifiche relate a studi sui topi, in cui si dimostravano le chiare relazioni tra la formazione di tumori e l'utilizzo dei microchip sotto pelle. In realtà, nel documento "Tumors in Long-Term Rat Studies Associated with Microchip Animal Identification Devices" di Laura E. Elcock e colleghi, si parla di "inutili stragi annunciate, della maggior parte degli animali colpiti, a causa delle dimensioni del tumore e le possibili metastasi". Jeannè fece visionare questo documento ad uno dei veterinari di Lèon, al quale chiese cosa significasse "inutili stragi annunciate". Il veterinario le disse: "Significa che il tumore era così grande che gli animali dovevano essere eliminati e che si aspettavano sin dall'inizio questi risultati." inoltre aggiunse "A volte i tumori, si diffondevano addirittura anche in altre parti del corpo lontane dai Microchip". Jeanne ancora una volta rimase SENZA PAROLE.

Dopo ulteriori ricerche, nel 2004, Jeanne contattò uno degli autori del documento di cui sopra, il quale rivelò che i loro dati indicavano chiaramente, che gli innesti di microchip potevano causare il cancro ed aggiunse che non si poteva escludere la possibilità che il Microchip avesse causato la crescita cancerosa di Lèon.
Venne il tempo di contattare uno dei veterinari della Merial, la società farmaceutica che ha approvato il microchip innestato in Léon, nel settembre 2003. Questo signore disse che non era a conoscenza di eventuali reazioni avverse associate agli impianti di Microchip della Merial. Non molto tempo dopo, Jeanne lesse il documento scientifico "Liposarcoma at the Site of an Implanted Microchip in a Dog", che trattava di un cane che aveva contratto la stessa patologia di Lèon. Da notare che la Merial® / Indexel®, è connessa alla Digital Angel Corporation.
Successivamente, Jeanne, contattò anche un rappresentante ufficiale della Merial e gli mostrò le informazioni che aveva trovato, parallelamente inviò anche una lettera, invitando la Merial ad agire in modo responsabile e ad aggiornare la loro letteratura in materia di microchip e rischi di cancro.
Che si sappia, ad oggi la Merial, non ha ancora risposto o fatto nulla a rigaurdo e nel suo materiale promozionale, non compare alcun avviso, inerente al rischio di tumori per chi innesta questi apparecchi.

Sempre nel 2004, Jeanne prese contatto con la Schering-Plough ( noto che nel sito compare la Merck, quelli del VIOXX), i promotori degli impianti prodotti dalla Home Again® ( Anche questi impianti portaro alla Digital Angel Corporation ), durante il colloquio i due rappresentanti dichiararono di essere a conoscenza di ascessi e di escrescenze che si erano verificati a causa di impianti di microchip. "Escrescenze? Che tipo di escrescenze?" chiese Jeanne, ma i due, si rifiutarono di fornire ulteriori dettagli, in quanto non tenuti a farlo, ma il loro silenzio disse tutto.



La micro piramide dei Microchip, presi in esame da Jeanne, è la seguente:
La Schering-Plough:
- La Schering-Plough vende microchips sotto la prodotti HomeAgain™.
- La Schering-Plough Animal Health Corporation amministra il suo HomeAgain® Microchip database ed il servizio per il recupero di animali smarriti.
- I Microchips e relativi lettori, sono assemblati dalla Digital Angel Corporation ( un tempo Destron Fearing).


Nota: I nomi sono indicativi, e la loro citazione non è a scopo denigrativo ma unicamente a titolo informativo.
La stessa tecnologia genera gli stessi problemi sotto qualsiasi marchio o croporazione che sia.



Ovviamente Jeanne, non è l'unica persona sul pianeta ad aver relato l'installazione di micrchip e l'insorgenza di tumori; Jane Williams, ad esempio, ha lanciato l'allarme con l'articolo "Implanted Microchips Cause Cancer" ( I Microchips impiantati causano il cancro ) nel quale ha scritto:
"Al National ID Expo di Kansas Cit, Il presidente dell'associazione di produttori di animali dell'Arkansas, Michael Steenbergen, ha chiesto, 'Che studi sono stati condotti sulla sicurezza dei chip che vengono inseriti in animali?' La risposta alla sua domanda è stato il silenzio totale. I produttori dei Microchip sono all'oscuro, o riluttanti ad ammettere che la ricerca ha confermato che l'innesto di microchip provoca il cancro?"
Altro grosso silenzio..

Jane Williams continua:
Melvin T. Massey, DVM di Brownsboro, Texas, ha attratto l'attenzione del American Horse Council, quando scrisse: "Io sono un ex Veterinario equino ed allevo ancora alcuni cavalli di razza. A causa dell'aumentato rischio di sarcomi, a fronte di infezioni dovute alla migrazione di questi impianti in zone diverse da quelle dell'installazione, non impianterò microchip nei miei cavalli."

La Williams sono anni che avvisa la gente di diffidare di questa tecnologia e di chi la studia e/o promuove.

Comunque, già nel 1999, il West Lancaster Animal Hospital (WLAH) in Pennsylvania nei suoi bollettini, pubblicò avvisi riguardanti la formazione di sarcomi. Nell'avviso si leggeva: "Ci aspettiamo che anche i microchip impiantati saranno coinvolti. La reazione intorno alla capsula di vetro inerte, è una infiammazione cronica, che è la causa alla base di questi tumori." queste, secondo voi erano le parole di un profeta, o semplicemente quelle di qualcuno che ha del buon senso?

Nonostante gli avertimenti e la documentazione scientifica comprovante i rischi associati a questi microchip, nessuno o pochi si preoccupano del problema.
Ma qualcuno dimostra ancora di essere uno scienziato e non uno schiavo al soldo di lugubri personaggi spietati come gangster, celati dietro brillanti giacche e cravattoni da buffoni medievali...

Un esempio di brave persone e scienziati competenti ?
Una buona notizia, sono Italiani !!

Dopo aver faticato a trovare un ricercatore credibile, per fare ulteriori test su campioni di tessuto di Leon, Jeanne ha avuto la fortuna di contattare la Dottoressa Marta Vascellari dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie in Italia. Lei e i suoi colleghi hanno studiato la relazione della biopsia di Léon, la relazione patologica, ed i campioni prelevati dal fibrosarcoma di Leon. Il lavoro del team italiano ha portato alla pubblicazione del documento scientifico "Fibrosarcoma with Typical Features of Postinjection Sarcoma at Site of Microchip Implant in a Dog: Histologic and Immunohistochemical Study.” Pubblicato nell'edizione luglio 2006 del Veterinary Pathology

Altri enti che ebbero a cuore la storia di Jeanne e Lèon furono il Canine Health Concern (CHC) ed il sito DogsAdverseReactions.com i quali riservarono uno spazio, all'interno dei loro siti, dedicato interamente a Lèon e le problematiche di questi Microchip.

Letteratura scientifica ed informazioni sulla relazione Microchip-Cancro e referti medici inerenti a Lèon

La storia di Lèon è e la documentazione a corredo è così vasta che lascio a voi la lettura completa dalla storia di Jeanne e Lèon.

Di questi documenti potrei citarne a migliaia, ma una cosa sola è certa, se ti impianti un microchip nel corpo, prima o poi, sarai esposto ad un'alta probabilità di contrarre un tumore.

Ma perchè tutto questo ?
Perchè un Microchip può nuocere così gravemente alla salute di animali e uomini ?

Lasciando ai più curiosi i dettagli delle ricerche, mostro solo le principali possibili cause:
1 - Corpi estranei e Genesi di tumori: La presenza del microchip, un corpo estraneo sotto cutaneo, può causare cambiamenti nelle cellule, che possono portare al cancro.
2 - Sarcoma da post iniezione: Varie tipologie di infiammazione dovute alla pratica di iniezione del Microchip, possono creare cambiamenti cellulari che portano al cancro..
3 - Possibili proprietà Genotossiche degli impianti: La capsula di vetro che funge da rivestimento per il Microchip o la guaina in polipropilene che lo avvolge può avere proprietà cancerogene e genotossiche, o la sua presenza nell'ospite può far insorgere di sottoprodotti genotossici.


Oltre all'insorgenza di tumori, alcuni ricercatori hanno trovato ulteriori incidenti che potrebbero capitare agli utenti di microchip, come ad esempio, la migrazione dell'impianto verso altre zone del corpo, inserimenti errato, fuoriuscita dal corpo, o guasto elettrico e/o malfunzionamento.

Probabilmente funziona meglio Winzozz della Mikrostolt, che sti cosi...

Allora ragazzi, vi basta tutto ciò ?

Noooooo ?!?

Bene, qui potete trovare, un documento da non perdere dove viene documentato tutto in maniera chiara ed ordinata:
http://www.antichips.com

Lo so lo so, da me arrivano solo brutte notizie, ma come dico sempre, per le altre e i "VA TUTTO BENEEE!!!" c'è sempre la TV... se vi turbo, cambiate canale, chiudete gli occhi e spegnete il cervello.

Ciao.
Ux.

Fonte: http://www.vocidallastrada.com

 


 

Il WorldNetDaily ha pubblicato diverse storie interessanti sulla pericolosità dei microchip, le proteste contro il loro impianto forzato:
http://www.wnd.com
le strategie messe in atto dal potere per convincere la cittadinanza a considerarlo utile e ad accettarlo.

 

 

Una storia (pubblicata il 3 febbraio 2009) é quella del cane morto dissanguato in seguito all'impianto di un microchip identificativo la cui installazione nel corpo dell'animale é stata eseguita in ottemperanza ad una legge assurda ed immorale:
http://www.wnd.com

"Questa tecnologia si suppone che sia così utile fin quando non é il tuo animale a morire" ha affermato Lori Ginsberg, la padrona del chihuahua Charlie Brown cui ha dovuto impiantare a malincuore il microchip in ottemperanza ad una costrizione legale.

L'ordinanza in questione obbliga i cani al di sopra dei 4 mesi ad esseri microchippati, altrimenti i padroni rischiano una prima multa di 250 dollari, e se dopo la prima multa non provvedono all'installazione del microchip sono passibili di una pena che prevede sino a sei mesi di carcere e 1.000 dollari di multa!

I microchip per gli animali vengono fatti amare ai propri padroni raccontando la pietosa storiella che tramite il microchip gli animali possono essere rintracciati immediatamente nel caso che si dovessero smarrire, ma il cagnolino Charlie ha iniziato a perdere sangue dalla zona in cui gli é stato impiantato il microchip e a niente sono valsi i tentativi di fermare l'emorragia che lo ha portato rapidamente alla morte.

La procedura é (almeno in apparenza) semplice e standardizzata, ma non é il primo caso questo di animali che soffrono a causa del microchip. La dottoressa Dr. Katherine Albrecht, un avvocato che ha ascoltato alla radio la notizia della morte di Charlie Brown si é offerta spontaneamente di offrire consulenza legale ai padroni del cagnolino.

"Sentiamo sempre parlare di persone che ritrovano il proprio cagnolino grazie all'impianto del microchip" ha riferito la Albrecht al WorldNetDaily "ma non sentiamo parlare di chi ha perso il proprio cane o il cui gatto é stato paralizzato dall'impianto del microchip".

Katherine Albrecht ha messo on line sul sito AntiChips.com
http://www.antichips.com
una FAQ di 85 domande sull'impianto dei microchip tanto negli uomini quanto negli animali, per mettere in guardia la gente sui pericoli dei chip che non sono poi così sicuri come viene detto che siano (immediato viene alla mente il parallelo coi vaccini); la Albrecht riferisce storie di gatti paralizzati, di chip che migrano attraverso il corpo degli animali e di cani affetti da tumore in seguito all'impianto.

 

 

Due anni fa una notizia diramata dall'agenzia Associated Press riportò uno studio del 1996 condotto sui topi dal tossicologo Keith Johnson (che aveva compiuto tale studio presso la Dow Chemical Co.) che imputava all'impianto di microchip l'insorgenza di tumori maligni a rapida crescita sui roditori.

Molto interessante é anche quanto si legge nell'articolo Radio frequency energy shown to harm DNA (l'energia delle radiofrequenze danneggia il DNA):
http://www.spychips.com
tratto da una notizia diramata dall'agenzia Reuters (adesso non più presente al link originale sul sito della Reuters, ma ugualmente riportata un po' ovunque sul web, come si può controllare eseguendo una ricerca):
http://www.google.it

Ricercatori europei hanno confermato che la radiazione elettromagnetica emessa dai cellulari e dai lettori RFID (nota come energia EMF) causa danni al DNA umano. Lo studio "REFLEX" durato 4 anni, finanziato dall'Unione Europea, ha scoperto che le cellule esposte alle EMF hanno mostrato un significativo aumento delle rotture del DNA sia al singolo che al duplice filamento ."

"Il danneggiamento restava in eredità alla generazione successiva di cellule" ha affermato Franz Adlkofer, responsabile del progetto (...) Le cellule che hanno subito mutazioni sono considerate una possibile causa del cancro . "Non vogliamo creare panico, ma è bene prendere precauzioni," ha aggiunto "consigliando alle persone di usare un telefono fisso piuttosto che un cellulare ogni volta che sia possibile."


E l'associazione Caspian:
http://www.nocards.org
(consumers against supermarket privacy invasion and numbering, un'associazione di consumatori che si batte contro questa invasione di strumenti di identificazione e controllo da Grande Fratello Orwelliano ) giustamente commenta:
Sebbene la gente possa decidere di non utilizzare i cellulari, può essere più difficile evitare i lettori di RFID (...) l'industria del RFID sogna di installare tali lettori nei pavimenti, nei vani delle porte, nei muri, nelle scaffalature, nei soffitti, e persino negli armadietti delle medicine e nei frigoriferi della nostra casa. E già adesso i lettori di RFID utilizzati nella catena di rifornimento dei supermercati Wal-Mart di Dallas/Fort Worth bombardano gli impiegati con radiazioni EMF ad altissima frequenza, e i commercianti al dettaglio hanno lettori di RFID nascosti negli scaffali del negozio che emettono simili energie.

Ovviamente (ma figuriamoci!) l'azienda VeriChip, forse la più importante produttrice di tale discutibile tecnologia, afferma che i risultati ottenuti sui topi (con la crescita di tumori maligni a rapida crescita) non sono estensibili al caso in cui l'impianto di chip viene effettuati sugli esseri umani o sugli altri animali. In linea di principio l'affermazione potrebbe essere esatta, dal momento che le pratiche vivisezioniste:
http://scienzamarcia.altervista.org
non sono mai affidabili proprio per le diversità biologiche rilevabili fra le differenti specie animali, però la VeriChip, se volesse essere coerente, dovrebbe denunciare ad alta voce tutte le pratiche di esecuzione di test su farmaci, prodotti di cosmesi e prodotti chimici come inutili assurde ed immorali, cosa che ovviamente si guarda bene dal fare.

Per altro (purtroppo) la risposta delle differenti specie animali all'impianto di un microchip a radiofrequenze sembra abbastanza similare in quanto dipende molto dagli effetti biologici delle radiazioni non ionizzanti sugli organismi cellulari a prescindere dal corredo enzimatico di cui sono dotati i vari tipi di organismi viventi. Vedi per approfondimento l'articolo "Le frequenze elettromagnetiche e la vita":
http://scienzamarcia.blogspot.com

Katherine Albrecht ha pure scritto un libro sull'argomento dei microchip assieme a Liz McIntyre; il titolo è Spychips ed il sottotitolo è "Come le grandi multinazionali ed il governo stanno pianificando di tracciare ogni tua mossa":
http://shop.wnd.com

 

 

Riferendosi all'obbligatorietà dell'impianto del microchip Lori Ginsberg, la padrona di Charlie Brown, ha affermato che "è orribile vivere in una nazione in cui ti viene tolta la possibilità di scegliere e tu non puoi più prendere decisioni sulla tua famiglia e la tua vita. I politici non possono espropriarmi del diritto di decidere ciò che ritengo sia meglio fare per il mio animale"

Parole sante queste, che andrebbero estese alle pretese dei vari governi di effettuare vaccinazioni di massa forzate:
http://scienzamarcia.blogspot.com
contro il falso spauracchio dell'influenza suina:
http://scienzamarcia.blogspot.com

E proprio di influenza suina tratta un altro articolo sempre sul WorldNetDaily nel quale si riferisce che la VeriChip (toh, guarda che coincidenza!) sta studiando adesso un nuovo chip capace di determinare la presenza nel sangue del virus dell'influenza suina o di altri virus:
http://www.wnd.com

La VeriChip Corporation si vanta di avere realizzato il primo ed unico (almeno per ora) microchip impiantabile negli esseri umani che sia stato approvato da un organismo federale. Al momento tale chip per identificazione a radio-frequenza (RFID) "umano" della VeriChip permette ai medici dotati di uno speciale lettore di accedere al numero identificativo del paziente che decide di essere impiantato; tale numero è collegato ad un file contenuto in una banca dati contenente la cartella clinica della persona, e permetterebbe così di ottenere quelle informazioni nel caso che la persone sia incosciente.

La VeryChip e l'altra azienda con cui sta collaborando per la realizzazione di questo "miracoloso" microchip che sarebbe in grado di determinare in tempo reale la presenza nel nostro corpo dei "terribili virus dell'influenza" e di altri minaccia "bio-terroristiche" hanno appena pubblicato un documento un documento denominato "un sistema sensorio integrato per il rilevamento di minacce biologiche dalla pandemia alle malattie emergenti al bio-terrorismo" (An Integrated Sensor System for the Detection of Bio-Threats from Pandemics to Emerging Diseases to Bio-Terrorism):
http://www.receptorsllc.com
Tralasciamo qui di descrivere quale strada sta prendendo tale ricerca per la messa a punto di un tale sistema, anche perché una volta messo a punto chi ci garantirà mai:

a) che funzioni per davvero;

b) che sia innocuo;

c) che possa essere di alcuna utilità visto che l'influenza non è certo un pericolo spaventoso e dal momento che gli attacchi bio-terroristici sono da sempre opera dei governi (per contrastare efficacemente i pericoli di bio-terrorismo andrebbero infatti chiusi i laboratori di ricerca chimico-biologica dell'apparato militare e smantellati tutti gli eserciti);

d) che la vera finalità per la quale vengono pubblicizzati e realizzati simili impianti sia quella di offrire un servizio all'umanità piuttosto che di realizzare un pericoloso sistema integrato di controllo delle persone impiantate e delle loro azioni o peggio di manipolazione del loro comportamento (possibilmente in sinergia con le emissioni di antenne per il controllo mentale ed i nanosensori diffusi tramite le scie chimiche); d'altronde i precedenti di Paolo Dorigo e delle altre vittime di armi elettroniche e mentali (sia in Italia che nel resto del Mondo) fanno presagire il peggio.

 


La compagnia VeryChip riferisce si avere venduto un sistema di tracciamento VeriTrace, inclusi 1.000 microchip RFID, al distretto sanitario di Green River (Kentucky') "per bisogni di gestione delle emergenze e preparazioni ad eventuali disastri".

Spiega l'azienda che il sistema VeriTrace è stato utilizzato per ottimizzare le operazioni di raccolta e catalogazione dei cadaveri in occasione dell'uragano Katrina; tale sistema include microchip, relativo lettore, ed un database informatico sul web per registrare informazioni ed immagini scattate durante le operazioni. Quanti bei soldi spesi non per salvare vite umane, ma per dare una corretta sepoltura ai resti mortali degli sfortunati ... Ma poi sarà stata una catastrofe naturale quella di Katrina?

Secondo il RFID Journal (il giornale del microchip RFID) tale sistema è stato acquistato anche dal Servizio Investigativo della Georgia, dal Distretto Sanitario delle Hawaii, dal Sistema di Operazioni per la Gestione delle Emergenze Mortuarie (Florida Emergency Mortuary Operations Response System) e dal Dipartimento di Patologia del Distretto Sanitario di Erie County (New York). La VeriChip ha annunciato vendite anche all'Ospedale Maryland's Calvert Memorial Hospital ed alle contee di Mercer ed Atlantic nel New Jersey.

Un dato curioso é che il WorldNetDaily ha contattato la VeriChip per chiedere informazioni sui suoi progressi nello sviluppo della tecnologia per la messa a punto dei microchip da impiantare per "il rilevamento di minacce biologiche dalla pandemia alle malattie emergenti al bio-terrorismo" ma non ha ricevuto nessuna risposta. E ciò fa riflettere anche in merito ai dubbi su espressi che tale microchip possa realmente essere efficace.

Il WorldNetDaily ha precedentemente scritto un articolo su tali microchip quando gli ospedali li hanno utilizzati per identificare i neonati:
http://www.worldnetdaily.com
e ricordiamo che la VeriChip desiderava di microchippare gli immigranti:
http://www.wnd.com
che i suoi microchip sono stati mostrati
http://www.wnd.com
durante una mostra collegata ad un summit del Sistema Sanitario Nazionale statuintense, e che i supermercati Wal-Mart hanno utilizzato microchip dentro i rossetti:
http://www.wnd.com
per spiare le abitudini dei consumatori.

Se trovassi il tempo vi tradurrei e commenterei alcuni estratti da queste altre storie presenti sullo sullo stesso sito, ma in mancanza di tempo vi metto a disposizione i link degli articoli in lingua inglese, in futuro ... chissà. Intanto in italiano trovate altri articoli sui microchip a questo link sul sito di freenfo:
http://freenfo.blogspot.com



Fonte: http://scienzamarcia.blogspot.com

 


 

Segnala questa pagina web in rete.

 

Disclaimer: questo sito ("Ogigia, l'isola incantata dei navigatori del web") NON rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità su vari argomenti, tra cui Linux, geopolitica, metodi di auto-costruzione di risorse, elettronica, segreti, informatica ed altri campi. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07/03/2001. Il Webmaster inoltre dichiara di NON essere responsabile per i commenti inseriti nei post. Ogni informazione circa la salute o l'alimentazione sono solo a carattere informativo, e NON siamo responsabili di qualsiasi conseguenza negativa se qualcuno vuole improvvisarsi medico oppure dietologo; si consiglia sempre di rivolgersi a medici ed esperti qualificati. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze NON sono da attribuirsi al Webmaster, che provvederà alla loro cancellazione una volta venuto a conoscenza di un ipotetico problema. Eventuali ritardi nella cancellazione di quanto sgradito non sono imputabili a nessuno. Si declina ogni responsabilità sull'utilizzo da parte di terzi delle informazioni qui riportate. Le immagini pubblicate su questo sito, salvo diversa indicazione, sono state reperite su Internet, principalmente tramite ricerca libera con vari motori. In ogni caso si precisa che se qualcuno (potendo vantare diritti su immagini qui pubblicate, oppure su contenuti ed articoli, o per violazioni involontarie di copyright) avesse qualcosa da rimproverare o lamentare può scriverci attraverso la sezione per i contatti .