Fortuna o disastro? Nell'articolo che pubblichiamo qui sotto viene riferito che in Sardegna e' stato ritrovato un raro minerale che, oltre a costare piu' dei diamanti, influenza lo stoccaggio dei materiali radioattivi. Puo' quindi diventare utile per le bombe atomiche immagazzinate, per le scorie instabili e per i reattori nucleari mandati in spegnimento? Cosa potrebbero fare le multinazionali ed alcuni paesi importanti per "assicurarsi" l'estrazione di questi minerali? La situazione dei sardi e' destinata a diventare incandescente? Ecco il testo.
La notizia ha dell'incredibile, al confronto i diamanti sono spiccioli. La scoperta ha fatto il giro del mondo. Ritrovato minerale rarissimo in Sardegna. “Se avete l’intenzione di donare alla vostra amata un anello davvero raro dimenticate i diamanti, e regalatele una ichnusaite sarda”. Questo è l’annuncio scherzoso di Robert Hazen, un ricercatore americano, per l’uscita della sua nuova pubblicazione scientifica sui minerali più rari della Terra. L’Ichnusaite, infatti, come la Nuragheite, è uno dei circa 2.500 minerali più rari al mondo. I diamanti al confronto sono molto più comuni. Sono solo 5 i siti al mondo dove si possono trovare questo genere di minerali appartenenti ai molibdati attinidi, e uno di questi è in Sardegna. I due minerali sono stati ritrovati a Su Seinargiu (Sarroch) nel 2013. La loro fragilità, e il fatto che sono microscopici, li rende rari e preziosi. La loro scoperta porta nuova comprensione sulla cristallochimica e getta luce su come si formano durante l’alterazione del combustibile nucleare esaurito, e come possano influenzare il rilascio di radionucleidi in condizioni di stoccaggio. Scienziati da tutto il mondo stanno analizzando i due minerali, dei quali ad ora la densità e le proprietà ottiche non sono note. Robert Hazen è un mineralologo del Carnegie Institution for Science di Washington autore di uno studio sulle pietre più rare del pianeta. Insieme al collega Jesse Ausubek della Rockfeller University di New York studia le proprietà dei minerali più introvabili, delicati a tal punto che, quando estratti, molti di loro si dissolvono con le radiazioni solari. La Sardegna non smette mai di sorprenderci.
Fonte: http://www.ilfattaccio.org