Il mondo è sempre meno umano e la socialità sta divenendo un optional, lo possiamo verificare quotidianamente perché le persone sono sempre più isolate tra di loro, tutte intente a consultare di tutto meno il loro cuore. Socializzare sta divenendo sempre più doloroso, e le persone hanno sempre più bisogno del loro spazio nel quale rifugiarsi percependosi al sicuro, senza che vengano intaccate e sospinte a migliorarsi attraverso il rapportarsi con i propri simili.

 

 

Questo mondo è sempre più pieno di alieni, e secondo me la notizia degli hotel–capsula lo conferma ampiamente, e come riportato da Repubblica, prima erano considerati piccoli e angusti, mentre ora vengono percepiti come funzionali e affascinanti. Non mi piace questa cosa, perché significa che ci stiamo abituando a condizioni che di umano hanno ben poco se non nulla, ci stiamo riducendo in cellette come in un alveare, quasi degli insetti che devono vivere ammassati con l’illusione di avere ognuno la sua privacy.

I promotori sono gli ingegneri di Podtime e, come spiega il co-fondatore Paul Grindrod, questo progetto è in fase di lancio all’interno dell’aeroporto londinese di Gatwick, mentre sono ormai di casa in aziende aliene a questa umanità come Facebook e Nestlé. Queste “camere”, che misurano 1,5 metri, avranno anche lo spazio per i bagagli, prese elettriche per essere continuamente connessi con ogni diavoleria, e altro ancora per farci sentire nostalgia di casa.

Non c’è che dire, l’incedere di modalità aliene su questo pianeta non conosce soste, egli desidera che ci isoliamo, in modo particolare dal nostro cuore e dalle nostre emozioni. Egli teme la natura umana e la sua vitalità, quindi tenta di spegnere il tutto anestetizzandoci, e qualora venissimo in contatto con una maggiore umanità potremmo anche sentire fastidio percependo il bisogno di allontanarci.

Si sa, chi crea la malattia poi è il primo a giungere in soccorso, quindi, prima ci inducono ad isolarci attraverso comportamenti compulsivi che sfarinano la nostra coscienza così da diventare tutt’uno con schermi di varie fogge e dimensioni, poi ci danno sempre più la possibilità di farlo collocandoci in piccole cellette dovremo avremo tutto ciò di cui abbiamo bisogno per preservarci e nello stesso tempo essere connessi con il mondo.

Ma ci rendiamo conto di come l’essere umano sia sempre meno tollerante verso i propri simili, sempre meno disposto a condividere gli spazi nella bellezza della diversità, dandosi la possibilità di apprendere vicendevolmente? Non ti preoccupare ciccio, ci dice l’alieno amichevolmente, questa cosa ti procura emozioni e ti fa la bua, non ti preoccupare il mondo è cattivo e non ti merita.

Signori ci stanno distaccando dalla nostra anima raffreddando la nostra coscienza, in modo tale che, se incroceremo un po’ di calore sentiremo dolore e il desiderio di ritrarci, ma quel calore è solo vita da vivere, che malgrado le sue apparenti contraddizioni desidera semplicemente orientarci verso la capacità di amare, caratteristica che ci nobilita come esseri umani.

Fonte: http://www.primapaginadiyvs.it

 


 

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