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Edda Mussolini, vedova Ciano, contessa di Cortellazzo e Buccari (Forlì, 1º settembre 1910 – Roma, 8 aprile 1995), è stata la prima dei cinque figli di Benito Mussolini e sua moglie Rachele Guidi.

Durante il regime Fascista fu insignita della medaglia di bronzo al valor militare per l'opera di assistenza svolta durante la prima fase della seconda guerra mondiale, come crocerossina, conseguente alla dichiarazione di guerra del Regno d'Italia all'Unione Sovietica sul fronte russo sia nell'occupazione militare dell'esercito del Regno d'Italia dei balcani in Albania, dove nel 1941 una nave-ospedale su cui svolgeva servizio fu affondata dagli inglesi ed Edda rimase in acqua per alcune ore.

Edda nasce a Forlì ed è la primogenita di Benito Mussolini e Rachele Guidi. La coppia in quel tempo non è sposata, in ossequio alle idee anarco-socialiste di Mussolini, quindi Edda viene registrata nell'atto di nascita come figlia illegittima dal padre Benito, con l'indicazione "N. N." al posto del nome materno. Ciò farà poi nascere la leggenda (sfruttata talvolta a scopi politici) secondo cui sua madre sarebbe stata Angelica Balabanoff, una militante socialista israelita di origine russa, che ebbe una relazione con Mussolini all'epoca in cui entrambi erano esuli in Svizzera.

Il 24 aprile 1930, presso la Chiesa di San Giuseppe a via Nomentana a Roma, Edda sposa Gian Galeazzo Ciano, da cui avrà tre figli: Fabrizio (detto Ciccino) nato nel 1931, morto nel 2008 in Costa Rica, dove viveva da oltre 30 anni, Raimonda (detta Dindina) nata nel 1933 e morta nel 1998, e Marzio (detto Mowgli) nato nel 1937 e morto nel 1974. Le nozze, avvenute a Roma, segnano l'avvio dell'inarrestabile ascesa politica del marito come 'delfino' di Mussolini.

Dopo una parentesi in diplomazia, Ciano diventa prima sottosegretario alla stampa e propaganda e poi ministro degli esteri. Nel 1939, con l'occupazione italiana dell'Albania, la città di Saranda prende il nome di Porto Edda, che conserva fino al 1944. Filotedesca, Edda appoggerà sempre le posizioni del padre sulla guerra, più tentennante sarà il marito Galeazzo.

Di personalità intraprendente e irrequieta, presenta comportamenti da lei stessa in seguito definiti "da maschiaccio", che la porteranno non di rado a scontrarsi col potente padre che, pare, ebbe a dire: "Sono riuscito a sottomettere l'Italia, ma non riuscirò mai a sottomettere mia figlia". Il suo carattere indomito si manifesta sia da bambina (portata a studiare nel collegio delle signorine "bene" di Poggio Imperiale, si fa ritirare dopo poco), sia da ragazza (è una delle prime donne a portare i pantaloni e il bikini), sia da adulta (tradisce - ricambiata - il marito, fuma, gioca d'azzardo).

Fonte: https://it.wikipedia.org

 

 

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