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Capita spesso che nella vita non si possa avere subito ciò che si vuole; mentre alcuni lo vedono come un peso, altri usano la loro capacità di posticipare la gratificazione per cambiare la loro vita. Gli Americani chiamano conscientiousness, questo ingrediente segreto che differenzia le persone normali da quelle di successo. Questa coscienziosità, se possiamo tradurla così, è stata oggetto di studi per più di 35 anni e sarebbe costituita da due fattori imprescindibili per riuscire nella vita: autocontrollo e capacità di posticipare le gratificazioni.Ed ecco perché rappresenta per i ricercatori dell’Università del Michigan uno dei migliori indicatori di successo nella vita.

Le persone coscienziose...
→ Tendono ad avere titoli di studio più alti rispetto gli altri, a prescindere dall’estrazione sociale e dalle condizioni finanziarie di partenza.
→ Raggiungono maggiormente i loro obiettivi.
→ Hanno maggiore successo nel lavoro: sono più pagati e più promossi rispetto agli altri.
→ Sono affidabili sia sul lavoro che nelle relazioni.
→ Sono resilienti: finiscono ciò che cominciano, costi quel che costi.
→ Hanno delle relazioni più soddisfacenti e sono più felici sul lavoro.
→ Godono di uno stato di salute migliore e vivono più a lungo perché sono consci che la loro salute è una loro responsabilità

Inoltre hanno scoperto che le persone con un alto livello di coscienziosità sono molto più motivate, disciplinate e organizzate, mantengono un senso di lealtà ed integrità anche nelle condizioni più stressanti e amano lavorare. In poche parole, le persone coscienziose ci danno dentro pur di raggiungere ciò che vogliono. Proprio per l’impatto positivo che questa caratteristica può aver nel mondo lavorativo ed imprenditoriale, i ricercatori hanno provato di capire come ci si può allenare alla coscienziosità e quali sono gli errori che ne compromettono lo sviluppo. E guarda a caso, questa qualità si sviluppa nell’infanzia.

Come incentivare l’auto-controllo e gli errori da evitare.
Negli anni 60 e primi anni 70, il ricercatore Walter Mischel ha condotto un esperimento per capire come incentivare l’autocontrollo e il rimando delle gratificazioni ‒ e di conseguenza la coscienziosità‒ nei bambini così da capire come funziona e quali errori evitare.



The Marshwallow  Experiments: quanto riesci ad aspettare?
Il primo esperimento fu il famoso “The Marshmallow Experiments” durante il quale 600 bimbi furono invitati ad aspettare 15 minuti con un dolcetto di fronte a loro senza poterlo mangiare, con la promessa (mantenuta) che ne avrebbero avuto 2 al posto di 1 nel caso fossero riusciti ad aspettare. Dopo l’esperimento, Walter Mischel seguì alcuni dei bambini che avevano concluso il test con successo e si accorse che la maggioranza dei bimbi che erano riusciti a posticipare la gratificazione, avevano migliori risultati a scuola e successo all’università. Questo esperimento diede spunto al vero esperimento che mostra quali errori compromettono lo sviluppo della consapevolezza e dell’auto-controllo.

È possibile rimanere coscienzioso in situazioni avverse?
Celeste Kidd e il suo team dell’università di Rochester decise di aggiornare il Marshmallow Experiment, considerando che nella vita le cose non vanno sempre per il verso giusto e che le promesse non vengono sempre mantenute, per capire quanto l’ambiente esterno poteva influire sulle capacità dei bambini. 28 bambini tra i 3 e i 5 anni furono portati in una stanza dove avrebbero dovuto disegnare e colorare. Di fronte a loro c’era una trousse con delle vecchie matite. Potevano scegliere se usare quelle matite o aspettare per riceverne di nuove. La maggioranza decise di aspettare. Passò quasi un quarto d’ora prima che l’assistente tornasse con le matite. Nel primo gruppo, tornò con tantissime matite nuove che fecero brillare gli occhi dei bimbi, nel secondo gruppo invece tornò con delle vecchie matite dicendo che purtroppo si era sbagliata e che non c’erano matite nuove. È inutile dire come si sentirono i bambini a questa notizia… Dopo qualche tempo, gli stessi bambini seguirono il Marshmallow Experiment. Quelli del primo gruppo furono tutti ben disposti ad aspettare, quelli del secondo gruppo invece, dopo la brutta esperienza che avevano avuto la prima volta con le matite, non vollero saperne di aspettare e piombarono sul dolcetto senza esitazioni, come per dire: “Piuttosto di niente, meglio piuttosto!”. Questo esperimento prova quanto un bambino ingannato, e che perde fiducia nella persona che rappresenta l’autorità, tenderà poi ad accontentarsi pur di non perdere ciò che ha, con grandissime difficoltà a posticipare le gratificazioni e diminuendo così le sue possibilità di successo in età adulta.

Il successo si basa sulla fiducia.
Nel riuscire ad aspettare per ciò che vorremo, viene quindi coinvolta la pazienza, l’auto-controllo ma sopratutto la fiducia che la ricompensa comunque giungerà. Purtroppo una persona ingannata con finte promesse già da piccola difficilmente avrà  fiducia nelle autorità e nelle persone che la circonderanno, aumentando di conseguenza i suoi livelli di ansia e la probabilità di comportamenti disfunzionali.

Perché:
1) il mondo è ingiusto e bisogna lottare per mantenere ciò che si ha.
2) Non ci si può fidare di nessuno e quindi bisogna riuscire a fare tutto da solo/a.

Queste convinzioni hanno pesanti ripercussioni sopratutto nella vita professionale e relazionale delle persone che vivono in uno stato di ansia perenne. Hanno poca fiducia negli altri e quindi non riescono a delegare, si caricano di lavoro oltre misura, ma sopratutto non riescono ad avere la fiducia necessaria nel domani da poter posticipare una gratificazione, con tutti i danni che questo può causare. Ma ciò avrà validità solo fino a quando continueremo a considerare la fonte di autorità come esterna a noi. Se invece consideriamo noi stessi come l’autorità da rispettare ‒  preferendo un locus of control interno al locus of control esterno‒ , allora saremo più inclini all’autocontrollo, alla coscienziosità e alla consapevolezza, aumentando di conseguenza le nostre probabilità di successo nella vita. In definitiva la coscienziosità, l’autocontrollo e la pazienza ‒tutti gli ingredienti indispensabili per vivere una vita appagante‒, sono in realtà dei “muscoli” che possiamo allenare già dalla più giovane età.

Sandra “Eshewa” Saporito
Autrice & shamanic storyteller

Fonte: https://www.risorsedellanima.it
 


 

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