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Una piccola comunità di persone è riuscita a realizzare un sogno che molti conservano dall' infanzia: andare a vivere sugli alberi!

 

 

Sorge fra i boschi dei Monti Pelati, in Piemonte, quello che possiamo definire il primo villaggio "arboricolo" d'Italia:
http://www.arboricoli.it
abitato da 12 adulti ed una bimba di 1 anno, che ha avuto la fortuna di nascere e crescere in questo stupendo bosco.

Le case, realizzate con le più innovative tecniche di bioedilizia, sono perfettamente integrate nella natura, costruite utilizzando quanto più possibile materiali del bosco o riciclati.
Tutte le abitazioni sorgono abbarbicate sui castagni ad un'altezza di 6/7 metri, aiutate da un supporto di grosse travi di legno stile palafitta, e sono interconnesse da ponti e passerelle di legno sospese, permettendo di non scendere mai a terra per spostarsi da un punto all'altro del villaggio.

 

 

I loro abitanti non rinnegano comodità e tecnologia, sempre nel rispetto dell'ambiente e senza sprechi: non mancano cucine, elettricità, telefono, internet, bagni e docce.

l villaggio comincia ad essere costruito nel 2002 ed è in continuo sviluppo: attualmente è in costruzione la casa di Elisabeth che, con i suoi tre piani, è la più grande del villaggio e include anche un piccolo osservatorio che lambisce la cima degli alberi.

Gli abitanti di questo villaggio da sogno si occupano di tener pulito e curato il bosco e producono dei particolari apparecchi elettronici per trasformare i segnali vitali delle piante e degli alberi in musica.

Se qualcuno è interessato a provare l'esperienza della vita sugli alberi gli arboricoli sono disponibili ad ospitare, magari in cambio di un aiuto nelle attività del villaggio.

Per maggiori informazioni ed eventuali contatti non resta che visitare il sito degli arboricoli:
http://www.arboricoli.it , a cui appartengono tutte le immagini di questo articolo e leggere l'interessante reportage di Antonio Gregolin scritto per xl.repubblica.it:
http://xl.repubblica.it

Fonte: http://www.actionmutant.net

 

 

C’è una piccola comunità che ha deciso di trasferirsi a vivere sugli alberi. No, non si tratta della tribù dei Korowai in Nuova Guinea, ma di persone comuni, come tutti noi, che in Piemonte hanno deciso di lasciare il caos della città e di adottare uno stile di vita più vicino alla natura.

 

 

La bella addormentata, tra i castagni.

Dario, Alessandra e la piccola Galatea sono alcuni dei protagonisti di quella che a prima vista sembrerebbe una fiaba ottocentesca a metà tra “Robin Hood” e “Tarzan”… Ma senza le scimmie! Ciò che loro e altre persone sono riuscite a fare è stato costruire un vero e proprio villaggio sospeso a sette metri di altezza sulla montagna piemontese chiamata Bella Addormentata, tra i Monti Pelati.

Dal 2002 il villaggio sugli alberi nel Canavese si è ingrandito e sempre più persone si sono costruite la loro casa sugli alberi, issando travi con funi e carrucole e cercando di limitare il proprio impatto sull’ambiente del bosco.

 

 

Vivere sugli alberi, rispettando la natura ma con tutti i confort.

È giusto però dire che non si sono alienati completamente dalla vita “terrestre” e moderna come faceva Cosimo ne “Il Barone rampante” ma hanno semplicemente preferito recuperare un po’ di libertà che nelle loro vite da normali cittadini non riuscivano a godersi pienamente. La tecnologia e i comfort non sono stati abbandonati, sono infatti presenti in tutti gli edifici sparsi tra le fronde e vengono utilizzati per lavoro, svago e altre cose ma ovviamente in maniera meno intensa di quanta se ne farebbe a terra.

E se pensate che vivere in una casa tra gli alberi sia facile quanto costruirla chiedetelo a Dario e vi ricrederete. Servono travi non troppo lunghe e spesse per sopportare il peso della struttura, braccia robuste e ovviamente un grande amore per l’ecosistema.

In principio la montagna su cui sorge ora il villaggio era una zona impoverita dall’eccessivo sfruttamento forestale, in seguito, con la costruzione del villaggio nato soprattutto per ridare equilibrio all’ecosistema, la natura è piano piano tornata a fare il suo decorso.

I lavori quotidiani vengono svolti in completa serenità e c’è sempre qualcuno disposto a dare una mano, vengono rievocati gli aspetti più semplici della vita di comunità e nessuno tenta di prevaricare sull’altro. I problemi che ovviamente possono sorgere nel vivere in una zona montuosa sono la neve, le tempeste e le castagne che cadono continuamente dagli alberi ma gli abitanti sono ormai abituati hanno imparato ad apprezzare le bellezze della natura senza la qual sarebbe difficile vivere.

Se giù in paese si chiede dove trovare il fiabesco popolo che vive tra i castagni la risposta più comune è: «Là sulla montagna» senza nessuna particolare spiegazione, forse anche per mantenere quell’alone di mistero che aleggia sulla montagna Bella Addormentata. I paesani sembrano quasi voler spingere i curiosi ad avventurarsi in quel luogo magico quasi sospeso alla scoperta di uno stile di vita un po’ fuori dalle righe ma molto efficiente.

Sono come una grande famiglia, ciascuno svolge un mestiere diverso e tutti alla sera dopo una lunga giornata di lavoro si ritrovano per cenare e raccontarsi i fatti della giornata in un’invidiabile atmosfera di pace e serenità.

Per coloro che sono interessati a vivere un’esperienza tra i rami è possibile unirsi a Dario e ai suoi vicini di pianta osservando da vicino come lavorano e aiutarli nelle loro faccende quotidiane, come in vacanza solo non dispendiosa e all’insegna dell’eco sostenibilità.

Negli ultimi quattro anni molti enti turistici e strutture ricettive hanno adottato l’idea della vita tra gli alberi per sensibilizzare il tema della sostenibilità in maniera leggera e spensierata senza la mediazione di particolari mezzi che potrebbero distogliere o far calare l’attenzione da parte dei turisti.

Le persone possono così respirare aria fresca e fare passeggiate a piedi o i bici e provare per una volta nella vita un’esperienza unica di dormire in una vera casa sull’albero.

Addirittura negli Stati uniti c’è chi ha inventato un “ascensore ecologico” per arrivare in cima agli alberi senza l’uso di carrucole o scale e risparmiando tempo!

Insomma, si possono utilizzare mille modi per avvicinare gli esseri umani alla natura, sicuramente una casa sull’albero è uno di questi.

E voi, avete mai sognato di lasciare la città per vivere sugli alberi?

Fonte: http://ecobnb.it

 

 

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