Un certo numero di bambini compie violenze gratuite contro gli animali, spesso come conseguenza di disagi interiori che non vengono risolti, e spesso nella tolleranza scellerata dei parenti e degli educatori.
Per esempio può accadere che in un cortile ci sia almeno un bambino che lancia una "guerra" contro un formicaio indifeso, spesso senza nessun motivo. Se si lascia continuare il "conflitto" (in realtà è solo una vigliacca persecuzione di chi non può difendersi) è probabile che prima o poi il piccolo attenderà che i grandi non lo controllano per utilizzare a modo suo prodotti chimici oppure benzina, rischiando di rimanere ustionato, magari avvelenato oppure di uccidersi (è già successo molte volte). Occorre prevenire questi pericoli insegnando al piccolo la bellezza della natura ed il rispetto della vita, è inutile aspettarsi che la "guerra" non riprenderà non appena gli adulti non vedono se non si è riuscito ad inculcare un vero rispetto per le formiche o altri possibili "bersagli".
Perchè il bambino o la bambina possano crescendo sviluppare rapporti normali serve che siano empatici, mentre la violenza sulle varie forme di vita in tenera età rende piu' probabile che un giorno diventino serial killer, che abbiano un giorno una vita difficile oppure che siano insensatamente crudeli contro gli esseri umani (generando rappresaglie o carcerazione). Non tutti i genitori possono affrontare bene questo problema, ma se vedete un bambino che compie violenze contro esseri viventi è preferibile consultare degli esperti subito piuttosto che rischiare che crescendo le dinamiche più negative debba peggiorare. Una corretta empatia con tutti è fonte di benessere psicofisico ed anche di successo nella vita.
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