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Il settore dell’energia solare è giovane ma si sviluppa dinamicamente. Negli ultimi dieci anni il mondo si è impossessato delle tecnologie conosciute per la trasformazione dell’energia solare in energia termica ed elettrica.

 

 

E’ solamente per motivi economici che l’energia solare non entra nelle case di tutti: al momento è troppo costoso ottenere kilowatt-ora.

Le sperimentazioni per trasformare l’energia solare in energia elettrica a volumi industriali sono iniziate quasi trent’anni fa. Ma è in quest’ultimo decennio che si registra il picco nella costruzioni di centrali elettriche ad energia solare. La prima esperienza per la creazione di queste centrali venne fatta in Spagna, dove dal 2008 è attiva la più grande centrale elettrica fotovoltaica. Centinaia di centrali elettriche di tutto il mondo stanno trasformandosi in fotovoltaiche. La geografia di queste centrali e quanto mai estesa: non solo Europa e America del Nord, ma anche Giappone, Tailandia, India, Cina, Ucraina. Negli Stati Uniti, in Nevada, una struttura eliotermica provvede per il fabbisogno elettrico di quasi 20mila case. In breve, l’energia solare è già diventata realtà. Ancora troppo cara, a dire il vero. Non per nulla il leader mondiale in questo ambito è la ricca Germania, che si può permettere degli investimenti a lungo termine. Come racconta Boris Burčenko, direttore generale della azienda “Solar Motors”, alle spalle di Europa e Stati Uniti arriva anche la Cina:

L’industria cinese si è sviluppata grazie alle vendite nei mercati europei e americani. Questi mercati ora sono in crisi in relazione alla generale situazione economica e al crollo dei prezzi sulla componentistica solare, perché vendere un prodotto lì è difficile. Il lungimirante governo cinese ha deciso di sviluppare il proprio mercato e usare la propria produzione all’interno della Repubblica Popolare Cinese. Per fare questo hanno tutte le conoscenze necessarie, le risorse e le tecnologie.

Già ora la Cina è al primo posto nel mondo per volume di batterie solari fabbricate, e ci sono anche altri prodotti legati al settore. Pechino pianifica di costruire in qualche anno moltissime nuove centrali eliotermiche. Il celeste impero ha bisogno di queste risorse energetiche e i soldi per tali progetti non mancano. Inoltre nelle fasi iniziali di sviluppo tutti i tipi di produzione risultano costosi, ma con il tempo diventano inevitabilmente più economici, così difende le prospettive dell’energia solare Igor’ Bašmakov, il direttore esecutivo del centro per un utilizzo efficace dell’energia:

Sono in corso ricerche scientifiche su come renderla più economica ed accessibile. Questo avviene con ogni tipo di risorsa energetica. Osservate come iniziarono ad estrarre il petrolio, come hanno sviluppato l’energia nucleare, anche queste fonti erano molto care. Abbiamo un processo di accumulo dell’esperienza, studio, il cui risultato è la diminuzione delle spese specifiche e dei costi di produzione.

La quantità porta inevitabilmente alla qualità, gli specialisti ne sono certi. Con il sostegno delle strutture statali alcune aziende private hanno annunciato di aver molti progetti concreti, in tutto il mondo. Per esempio l’edificazione di “città del futuro” come Masdar city negli Emirati Arabi, in cui il fabbisogno energetico della città intera verrà garantito da “tecnologie verdi”. I pannelli solari verranno dislocati direttamente sul tetto degli edifici. Nel Sahara il massiccio progetto “Desertec” viene costruito a pieno regime. E’ stato pianificato che fra quarant’anni in quel luogo verrà prodotta una quantità di energia elettrica tale da soddisfare il 20% del fabbisogno europeo. L’opinione comune degli specialisti è che in futuro l’energia solare delineerà il sistema economico. Se riusciranno ad abbassare il prezzo dell’energia solare quanto basta per non spaventare i consumatori, il mondo verrà ricoperto di pannelli fotovoltaici. Se gli economisti riterranno che i consumatori non saranno in grado di pagare per l’energia pulita, allora l’umanità continuerà a usare il petrolio, il gas, il legno fino a quando non termineranno nell’intero pianeta. O fino a quando gli scienziati non penseranno ad una tecnologia ancora più costosa.

Fonte: http://italian.ruvr.ru

 


 

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