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DESERTEC è un progetto globale di energie rinnovabili basato sulla raccolta di energia sostenibile dai siti in cui le fonti rinnovabili sono, ciascuna per la propria natura, maggiormente disponibili. Tali siti possono essere utilizzati grazie alla trasmissione di corrente attraverso linee elettriche a bassa dispersione HVDC (High Voltage Direct Current: linee ad alta tensione in corrente continua). Il progetto DESERTEC prevede l’utilizzo di tutti i tipi di fonti rinnovabili, ma i deserti mondiali più fortemente assolati giocheranno un ruolo primario. [1] Prendendo in considerazione anche l’utilizzo di terreno e risorse idriche, DESERTEC offre una soluzione integrata alle carenze di cibo ed acqua previste per i prossimi decenni. [2][3][4]

 

 

DESERTEC venne sviluppato dalla Trans-Mediterranean Renewable Energy Cooperation (TREC) – una organizzazione volontaria fondata nel 2003 dal Club di Roma e dal National Energy Research Center Jordan, costituito da scienziati ed esperti provenienti da Europa, Medio Oriente e Nord Africa (EUMENA).[5] Da questa rete di contatti emerse successivamente la DESERTEC Foundation come un’associazione no-profit intesa a promuovere il progetto DESERTEC in tutto il mondo. I membri fondatori della DESERTEC Foundation sono l’associazione tedesca del Club di Roma, membri della rete di scienziati del TREC, sostenitori privati interessati al progetto e promotori del progetto DESERTEC “della prima ora”. Nel 2009, la Fondazione no-profit DESERTEC ha fondato l’iniziativa industriale con sede a Monaco di Baviera “Dii Gmbh” insieme a partner dal mondo industriale e finanziario. Il suo compito è quello di accelerare l’implementazione del progetto DESERTEC nella regione EU-MENA.[5]

Gli studi scientifici elaborati dall’ Agenzia Spaziale Tedesca (DLR) tra il 2004 ed il 2007 hanno dimostrato che il sole del deserto potrebbe sopperire alla crescente domanda di energia nella regione MENA, aiutando nel contempo a fornire energia all’Europa, riducendo le emissioni di ossidi di Carbonio nella regione EUMENA e fornendo energia agli impianti di desalinizzazione che garantiscono acqua potabile nella regione MENA.[6][7] Dii GmbH ha poi pubblicato nel giugno 2012 un ulteriore studio chiamato “Desert Power 2050” (“L’Energia del deserto nel 2050”, ndr.). Da tale studio è emerso che la regione MENA sarebbe in grado di coprire i propri fabbisogni energetici con fonti rinnovabili, esportando la sovrapproduzione così da creare una vera industria dell’energia con un giro di affari superiore ai 60 miliardi di Euro. Nel contempo, importando “energia del deserto”, l’Europa potrebbe risparmiare qualcosa come € 30/MWh. [8]



Descrizione.
Il progetto verrà portato avanti dal consorzio DII GmbH/Desertec Industrial Initiative (composto da un gruppo di imprese europee e dalla Fondazione Desertec. Desertec è nato sotto gli auspici del Club di Roma e della tedesca Trans-Mediterranean Renewable Energy Cooperation (TREC)).

Il 22 marzo 2010 è stato annunciato che anche Enel Green Power, insieme ad altre aziende di Spagna, Francia e Marocco, è entrata nella joint venture[9][10].

Il 30 settembre 2010 Terna come gestore nazionale della rete di trasmissione elettrica nazionale entra a far parte in quota paritetica del Desertec Industrial Initiative.[11][12][13].

Il progetto si propone alcuni obiettivi politici particolarmente ambiziosi e strategici:
* ) contribuire al controllo del riscaldamento globale, poiché le centrali termiche sahariane assorbirebbero una percentuale dell'irradiazione solare planetaria
* ) espandere l'economia dei paesi del nord Africa
* ) attirare flussi migratori verso le nuove zone in espansione economica nel nord dell'Africa e fornire in questo modo un cuscinetto tra i paesi del terzo mondo e l'Europa
* ) svincolare l'Europa dalla necessità di forniture di energia fossile (dal Medio Oriente in particolare) e far convergere gli interessi economici ed energetici dei paesi coinvolti contribuendo a creare una maggiore integrazione a livello continentale.
* ) sviluppare tecnologia e know how in modo da conquistare un ruolo guida per le energie rinnovabili.



Note.

1. ^ DESERTEC Foundation: Concept. URL consultato in data 26 September 2012.

2. ^ DESERTEC: Solar on Sahara Sand. Solar Novus Today, 16 June 2010. URL consultato in data 24 September 2012.

3. ^ MED-CSP in Deutsches Zentrum für Luft- und Raumfahrt. 18 June 2012. URL consultato in data 24 November 2012.

4. ^ DESERTEC WhiteBook. Revised version 2008. URL consultato in data 26 September 2012.

5. ^ a b DESERTEC Foundation: Milestones. URL consultato in data 24 September 2012.

6. ^ DESERTEC – Clean Power from Deserts. Hani El-Nokraschy, Presentation at MENAREC conference 15–16 May 2012. URL consultato in data 24 September 2012.

7. ^ First steps to bring Saharan solar to Europe. EurActiv, 22 July 2009. URL consultato in data 24 December 2010.

8. ^ Study: Europe could save €30/MWh on DESERTEC power. Renewable Energy Focus, 26 June 2012. URL consultato in data 24 September 2012.

9. ^ ANSA - Enel Green Power entra in Desertec

10. ^ Il Sole 24 Ore - Enel entra in Desertec, il maxi progetto per il sole del Sahara

11. ^ ANSA - Terna: entra in Desertec, energia solare dal deserto

12. ^ Milano Finanza - Terna: entra nel Desertec Industrial Initiative

13. ^ La Repubblica - Terna: entra nel Desertec Industrial Initiative



Fonte: http://it.wikipedia.org

 

 

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