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Si chiama OSVehicle Tabby ed è il piccolo veicolo open source "da montare". Tecnici indipendenti possono contribuire allo sviluppo dei componenti della piccola vettura, configurabile a due o quattro posti, che può essere motorizzata con unità a benzina, elettriche o ibride. Il costo si aggira intorno ai 4.600 euro.

 

 

Traendo ispirazione dalle kit car inglesi nasce OSVehicle Tabby, il primo veicolo open source che oltre a consentire di poter assemblare i vari “pezzi” di serie secondo i propri gusti, offre la possibilità di sviluppare e creare nuovi componenti. Come accade nel mondo software, il concetto di open source sta alla base di questa piccola vettura da montare, creata da un team di ricerca della provincia di Varese. Tecnici indipendenti possono dunque liberamente contribuire allo sviluppo dell’OSVehicle Tabby che resta così come una creatura in continua evoluzione.

Mettendo insieme traverse e longheroni si riesce a realizzare in meno di un’ora una piattaforma che può assumere la configurazione a due o quattro posti. A spingere questo piccolo veicolo “fai da te” ci sono propulsori di piccola cubatura. Tuttavia si può scegliere se motorizzare la propria vettura con motore benzina, elettrico oppure ibrido. Se si opta per il benzina le cilindrate previste sono 50, 125 e 250 cc con potenza tra 4 e 20 CV. Tre anche gli step di potenza del motore elettrico: 5, 11 e 20 CV. Il sistema ibrido invece si affida a un motore elettrico abbinato a un propulsore monocilindrico quattro tempi di 125 cc offrendo una potenza di 14, 16 o 20 CV, dotato di recupero dell’energia in frenata e Start&Stop. Al di là del tipo di alimentazione l’OSVehicle Tabby garantisce una velocità massima inferiore agli 80 km/h.

Se per quel che riguarda l’alimentazione ci si deve affidare ai propulsori già pronti, sulla carrozzeria ci si può sbizzarrire anche disegnando e condividendo il proprio progetto per i componenti del veicolo. Fermo restando che il veicolo non dispone di sistemi di sicurezza quali airbag, ABS ed ESP, realizzarlo ha dei costi piuttosto contenuti. Il telaio costa 1.990 euro, ai quali aggiungere i sedili (80 euro), il propulsore elettrico da 11 CV (l’unico al momento disponibile) con 100 km d’autonomia e che costa 1.520 euro ed il parco batterie al prezzo di 698 euro. Complessivamente l’OSVehicle Tabby viene a costare poco più di 4.600 euro.

Fonte: http://www.motorionline.com

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La costruisci tu, con le tue mani e nel tuo garage: è questa la rivoluzione portata da OSVehicle, nome che affonda le radici un po’ in Oriente ed un po’ in Italia. Già, perché se la pragmaticità cinese incontra la creatività italiana, il risultato non può che essere dirompente.

Per comprendere la natura di TABBY è necessario sforzarsi di cancellare per un attimo anni di abitudine nel considerare le automobili come un qualcosa che si compra, fatto e finito, ed immaginare un’alternativa più libera e auto coscienziosa nella quale l’auto ce la si costruisce.

Premessa: siamo ormai da tempo nell’epoca della condivisione, di conoscenze come di emozioni. Le seconde spesso ci fanno dimenticare che, grazie al sapere messo a disposizione da persone di tutto il mondo, oggi possiamo realizzare molte più cose che in passato.

Seconda premessa: la mobilità sta cambiando e, volenti o nolenti, il mezzo di trasporto andrà sempre meno inteso come feticcio da difendere con le unghie e con i denti quanto più come strumento. Funzionale ma non sovradimensionato.

Allora, ecco che l’idea di un’auto open source, costruibile e migliorabile da tutti, utilizzabile tranquillamente perché legale su strada e a basso impatto ambientale, acquisisce molto senso.

TABBY è la piattaforma di base sulla quale ognuno può montare il telaio, optando per due posti o quattro, e montare il motore che preferisce, scegliendo fra le tre opzioni della combustione interna, dell’ibrido e dell’elettrico. TABBY non nasce per la circolazione stradale ma è idoneo nella versione Urban TABBY, dotata di impianto luci e quant’altro serva per l’omologazione.

L’aspetto più rivoluzionario è che OSVehicle mantiene realmente fede al suo nome (parziale acronimo per Open Source Vehicle) mettendo a disposizione di tutti i disegni tecnici, downloadabili dal sito internet e soggetti a critica e revisione anche da parte degli utenti.

OSVehicle offre l’opportunità così di vivere un esperimento personale, quello di costruirsi un mezzo affidabile e pratico, realizzabile, con un minimo di maestria, certo, addirittura in una sola ora di lavoro come dimostrato nel video visibile sul loro sito.

Quella dei due fondatori, l’originario di Macao Francisco Liu (fortemente legato all’Italia) e dell’italiano Ampelio Macchi è soprattutto una scommessa ambiziosa: cambiare il modo di vivere e considerare la mobilità.

Andrea Lombardo

Sito del progetto: http://www.osvehicle.com

Fonte: http://www.veicolielettricinews.it

 

 

 

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