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I farmaci al cortisone vengono non di rado utilizzati per curare diversi tipi di patologie, in particolare allergie, infiammazioni, problemi articolari, ecc. Il cortisone non è affatto un farmaco da demonizzare, in alcuni casi è davvero un “salva vita”, nelle situazioni meno gravi però si può spesso sostituire con alcune alternative naturali.

 

 

Quando possibile, meglio evitare il cortisone che se da una parte dà una risposta molto rapida al problema per cui lo stiamo assumendo, dall’altra non è esente da effetti collaterali (soprattutto se preso per lunghi periodi) come gonfiori, aumento della pressione e della glicemia, irritabilità, variazioni nel peso, abbassamento delle difese immunitarie e altro. Con cosa possiamo sostituirlo (sempre dopo averne parlato con il proprio medico)?


Ecco 5 alternative naturali al cortisone:



RIBES NIGRUM.
Il rimedio cortison-like certamente più conosciuto e apprezzato è il ribes nigrum, ovvero il ribes nero particolarmente efficace sotto forma di gemmoterapico (cioè quello estratto dalle gemme della pianta). Esistono diversi studi che hanno comprovato la sua azione simile a quella del cortisone anche se certamente più lenta. Questa pianta è in grado di ridurre l’infiammazione e modulare la risposta immunitaria, soprattutto in caso di allergie. A seconda del disturbo che si vuole fronteggiare è necessario intraprendere trattamenti diversi, se si vogliono ottenere dei buoni risultati è sempre meglio affidarsi al parere di un esperto che magari integrerà la terapia a base di ribes nigrum anche con qualche altro rimedio naturale.

 

 

CURCUMINA.
La curcumina è il principio attivo più importante presente nella curcuma, una spezia di cui abbiamo già molte volte parlato per via delle sue straordinarie proprietà. Gli studi su questo principio attivo sono sempre più numerosi giorno dopo giorno e confermano tutte le caratteristiche che già si conoscono: potenti effetti antinfiammatori e addiritutta possibili benefici nella lotta contro il cancro. L’efficacia antinfiammatoria di questa sostanza si è rivelata molto simile a quella di farmaci come il cortisone e il fenilbutazone, soprattutto nelle fasi acute delle malattie e ovviamente senza effetti collaterali. Per avere dei benefici, però, la dose da assumere è alta, non basta dunque la normale assunzione alimentare. Perciò, anche in questo caso, è sempre meglio chiedere aiuto ad un esperto.

 

 

CARDIOSPERMUM HALICACABUM.
Questa pianta rampicante, della famiglia delle saponifere, è generalmente poco conosciuta ma è già dagli anni ’70 che ha dimostrato effetti cortison-like. Sono stati effettuati numerosi studi per valutare le sue potenzialità antinfiammatorie e antiallergiche e i risultati sono stati sempre molto incoraggianti. Ad avere queste proprietà sono in particolare i fitosteroli contenuti nelle sommità fiorite della pianta, che vengono utilizzati soprattutto per realizzare creme ad uso topico perfette per chi soffre di pelle sensibile ad allergie e infiammazioni di vario genere come gli eczemi. A differenza del cortisone, il Cardiospermum Halicacabum si può usare anche per lunghi periodi dato che è molto ben tollerato.



REISHI.
Il Ganoderma lucidum, o Reishi, è un fungo tipico di Cina e Giappone che da qualche anno è stato al centro di diverse ricerche scientifiche che ne hanno evidenziato le potenzialità antinfiammatorie e antiallergiche tanto che adesso può essere inserito a tutti gli effetti tra le alternative naturali al cortisone. In particolare la sua efficacia simile al farmaco è stata provata già negli anni ’90 dal professor Stavinoha, farmacologo dell’Università del Texas, che mise a confronto gli effetti del fungo con quelli del diclofenac. Per ottenere buoni risultati con il Reishi è necessario assumerlo sotto forma di compresse, facendo attenzione ad acquistare un prodotto di qualità. E’ molto importante però sapere anche quanto assumerne, le dosi variano a seconda della patologia che si vuole curare. Dato anche il costo non proprio per tutte le tasche di questo prodotto, si rende necessario l’aiuto di un esperto che possa consigliare tempi e modi della terapia.



ZENZERO.
Diverse ricerche hanno mostrato anche le svariate proprietà benefiche dello zenzero, tra cui anche quella di essere un efficace antinfiammatorio. In particolare uno studio effettuato all’Università di Copenhagen ha voluto mettere a confronto la sua efficacia contro l’artrite (sia reumatoide che osteoartrite) confrontandola con quella di farmaci come ibuprofene e cortisone. I risultati hanno evidenziato come l’ibuprofene non sia utile in questi casi mentre invece ottimi benefici sono stati ottenuti sia con il cortisone che con l’estratto di zenzero. Sembra dunque che anche i principi attivi contenuti in questa spezia andrebbero tenuti maggiormente in considerazione come rimedi naturali per le infiammazioni, vista anche l’assenza di effetti collaterali.

 

Fonte: http://www.greenme.it

 

 

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