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Un articolo getta luce su come l'ignoranza degli italiani aiuta in modo gigantesco il crollo economico del paese. In questo caso la colpa non e' delle banche, dei "poteri forti" o della fuga di cervelli ed aziende all'estero. Il diffuso vizio del gioco d'azzardo contribuisce massicciamente a frenare l'indispensabile circolazione monetaria, senza cui e' impossibile risollevarsi, un articolo spiega bene questi meccanismi. Sono quasi tutti presi a coccolare i cittadini per ottenere i loro voti oppure che comprino dei prodotti, e quindi si evita spesso di mostrare i comportamenti sbagliati e controproducenti. Se non lo si e' ancora capito gli unici che vincono con il gioco d'azzardo sono soprattutto quelli che lo attivano, se si diventasse facilmente ricchi con le macchinette tutta l'umanita' avrebbe gia' smesso di faticare da un pezzo. Quasi nessuno diventa ricco con il gioco d'azzardo, le probabilita' di fallire sono troppo alte per essere un investimento credibile e quindi tanto varrebbe buttare i soldi dalle finestre... Se si vuole diventare ricchi la prima cosa che serve e' studiare, pensare ed individuare strategie efficaci, ma serve fatica, e serve cambiare. Ecco il testo scomodo...

 

 

95 miliardi di euro sono più o meno il 4,4% del Pil italiano. Più del doppio di quanto le famiglie italiane spendano ogni anno tra tasse, rette, lezioni private trasporto scolastico. Più di quanto - il 4,1% del prodotto interno lordo - lo Stato spenda ogni anno per l’istruzione. Poco meno del crollo degli investimenti in Italia tra il 2007 e il 2015, pari a 109 miliardi di euro. Non molto di più dei 129 miliardi all’anno che spendiamo, noi tutti 60 milioni di italiani, per mangiare.

95 miliardi è quanto gli italiani hanno speso in un anno nel gioco d’azzardo. Macchinette, scommesse online, gratta e vinci, lotterie varie. Numeri da record, che surclassano gli 88 miliardi del 2015 (+7%, nemmeno il Pil cinese cresce a questa velocità) e doppiano i 47,5 miliardi del 2008. Alla faccia della recessione, della disoccupazione da record, delle fabbriche che chiudono, dei consumi al palo, della rabbia anti-governativa, contro tutte le élite e tutti gli establishment.

95 miliardi che alimentano le casse dello Stato con un gettito anch’esso da record. 18,5 miliardi, per la precisione. 5 miliardi in più di quanto la Apple si dice abbia eluso al fisco irlandese. Un extragettito sontuoso, alimentato soprattutto da giovani adulti con prole e con stipendi bassi, in quello che risulta essere un clamoroso caso di imposizione fiscale regressiva che ha pochi eguali nella storia dell’umanità. Prenda nota, chi parla di disuguaglianze.

95 miliardi vogliono dire 260 milioni al giorno, 3.012 euro al secondo. Soprattutto, sono 1583 euro a testa, per ogni italiano. Una cifra che ha pochi eguali al mondo. La metà delle quali finiscono in una delle 414mila slot machine - una ogni 143 abitanti - disseminate su tutto il territorio nazionale, molte delle quali in mano alla criminalità organizzata che le usa per riciclare il denaro sporco. Per dare un’idea, in tutti gli Stati Uniti ce ne sono circa 800mila.

95 miliardi sono la misura della disperazione, della superstizione, del pensiero magico, della clamorosa ignoranza di un Paese che si auto-celebra ogni giorno come la culla della cultura globale. 95 miliardi sono i motivi per prendercela con noi stessi, senza scomodare nessun potere occulto. La prova regina del fatto che potremmo salvarci da soli, senza particolari problemi, se non fossimo così cocciutamente impegnati ad autodistruggerci.

Fonte: http://www.linkiesta.it

 


 

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