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Riceviamo e pubblichiamo. Prendo spunto da questa ennesima notizia di “liberta’” di invasione nella vita e in particolar modo nella privacy delle persone (cioe’ persone senza precedenti giudiziari) per fare un punto sulla situazione dello stato dell’arte.

 

 

La Vodafone ci informa con apposito comunicato che “Alcuni governi hanno accesso diretto alle comunicazioni dei nostri utenti”, senza chiedere l’autorizzazione. Mi chiedo a questo punto: e’ ancora la magistratura che autorizza l’ascolto delle telefonate? Questa e’ l’ennesima conferma che siamo tutti controllati e consapevoli a questo punto che ci ascoltano le nostre telefonate private, e non solo. Moltissime persone non hanno nulla da nascondere nel conversare per telefono con altri utenti. Spesso sono normali telefonate il cui contenuto e’ di cose semplici e spicciole, Pero’ non tutte le telefonate sono dello stesso tenore. Ci sono confidenze, critiche, segreti piccoli o grandi oppure di cose privatissime che non sempre ci fa piacere dire in pubblico, e parlo di malattie di cui soffriamo, che abbiamo magari l’amante, o una conversazione hard, o che sei di un partito politico anziche’ di un altro. Questo tipo di raccolta dati si chiama schedatura dell’individuo. L’accesso ormai alle notre comunicazioni e alla nostra vita di tutti i giorni avviene in modo diretto o indiretto.

IL TELEFONO.
Oltre all’ascolto del contenuto delle telefonate, rimangono registrati presso le societa’ di telefonia tutti i numeri di telefono che transitano sul nostro apparecchio, con indicata l’ora, la durata, il numero, il numero seriale dell’apparecchio telefonico utilizzato e il ponte o i ponti radio agganciati al momento della telefonata stessa, rilevando dove ci trovavamo. Possono entrare all’interno del telefono e prelevare tutto cio’ che ci si e’ registrato: rubrica telefonica, sms, e-mail, foto, appuntamenti, note, ecc. ecc. .

SMS.
I contenuti di ogni singolo messaggio, ricevuto o inviato, rimangono registrati presso le societa’ di telefonia. Di messaggi ormai se ne fanno a migliaia all’anno.

E-MAIL.
Stessa cosa degli SMS, con la differenza che a tenerli registrati sono i vari provider internet che concedono l’email gratuita, o a pagamento se si ha un dominio. La stessa e-mail puo’ essere archiaviata anche nei vari provider di transito, tra un operatore e l’altro.

INTERNET E PERSONAL COMPUTER.
Tutto quello che facciamo su internet e’ tracciato, tramite l’indirizzo IP, il numero seriale (del PC o smartphone o tablet) ed il numero di telefono di collegamento. Viene registrata ogni singola ricerca e le preferenze personali. Se ci facciamo caso i motori di ricerca gia’ sanno dove abitiamo e cosa ci piace, suggerendoci, gia’ prima che noi effettuiamo una ricerca, molti elementi che avevamo in precedenza cercato, suggerendoci anche i paesi vicino a noi.

TELECAMERE NEI LUOGHI PUBBLICI.
Anche il servizio di video sorveglianza, le classiche telecamere che ormai compaiono anche nei parchi, sono interconnesse tramite server e consultabili da remoto da qualsiasi autorità e da qualsiasi luogo.

TELECAMERE INTELLIGENTI PER IL RILEVAMENTO DELLE TARGHE AUTO.
Sono dislocate nei centri storici a traffico limitato, sulle autostrade e sulle strade. Rilevano il numero di targa e li conservano nel database.

POSTI DI BLOCCO.
Molti magari non lo sanno e non lo immaginano, ma anche quando veniamo fermati da una pattuglia di Carabinieri o Polizia, e che vediamo che scrivono i nostri dati personali su un brogliaccio, questi dati vengono inseriti in una banca dati nazionale e li' rimane. Verranno consultati per controlli, e risulterà il giorno, l’ora, il posto, con quale auto e con chi eravamo. E se per caso sei fermo in un parcheggio o una piazzola e c’è’ un’altra auto vicina alla tua con delle persone dentro, ti chiedono pure se stai insieme a loro. Cosi in banca dati ci accoppiano anche a loro. Tutto può tornare utile.

ALBERGHI.
Quando ci spostiamo a volte dormiamo in albergo. Una cosa normale. Ci si va per vari motivi, anche per stare con l’amante o cose del genere. La sera l’albergatore deve comunicare i dati alle forze di polizia. Rimarra’ registrato in banca dati che abbiamo dormito in tal comune, in tale giorno e insieme a chi.

ACCESSI IN AUTOSTRADA.
Il piu’ semplice controllo puo’ avvenire se si possiede un Telepass, altrimenti ci pensano le telecamere, sia all’ingresso che durante il tratto autostradale.

CARTE DI CREDITO E BANCOMAT.
Oltre a sapere quanto spendiamo, registrano il negozio, il giorno, l’orario e la localita’, oltre al bene acquistato. Se tutto il nostro denaro passasse sulla moneta elettronica, saprebbero perfettamente cosa compriamo, cioe’ tutto il nostro fabbisogno giornaliero, dal caffe’ alle sigarette, alla colazione, ai gusti alimentari, e alle cose piu’ intime e personali che evito di citare.

P. IVA E CODICE FISCALE.
Qualsiasi acquisto effettuato, anche in contanti, con partita iva o codice fiscale viene acquistito e registrato dallo Stato.

CONTI CORRENTI.
Vengono trasmessi allo Stato tutte le transazioni del proprio conto corrente.

SOCIAL NETWORK E CHAT.
Oltre ai dati che raccolgono a nostra insaputa, noi ci mettiamo anche del nostro tramite i social network. Tutte le conversazioni via chat vengono archiviate dai social network stessi. Inutile cancellare le conversazioni. I dati sono gia’ acquisiti e rimangono nei loro server. Ai social network (chi piu’ e chi meno) gli confidiamo tutto ed in modo aperto per un pubblico mondiale. Gli consegniamo le nostre foto, le foto dei nostri figli piccolissimi e meno piccoli, gli diciamo come ci chiamiamo, spesso gli diciamo dove abitiamo, gli diamo il nostro numero di telefono, la nostra e-mail privata, gli diciamo anche se siamo etero e gay, se siamo single oppure no, cosa ci piace, di che orientamento politico siamo, di che religione siamo, che lavoro facciamo (se si lavora), gli diciamo chi sono i nostri amici, magari anche gli amici piu’ stretti, gli diamo le foto dell’interno della casa, ci lamentiamo dei debiti che abbiamo, ecc.ecc. In sostanza una vera schedatura pubblica. Cioe’ tutti sanno tutto di noi. Tutte queste cose che gli confidiamo (sfido chiunque, sul fatto che non le sa neanche il nostro amico migliore, ma in questo caso li diamo noi i dati, ci fidiamo di lui, e’ il nostro confessore), Le nostre cose personali, le facciamo conoscere a qualsiasi persona di qualsiasi angolo del mondo! Inoltre una foto messa su internet lo e’ per sempre. Chi mi dice che il viso di mio figlio viene messo in un corpo di un altro e in situazioni imbarazzanti? Non vorrei che questo figlio, da grande, dovra’ perdere giorni o mesi per cercare di cancellare questo suo “non passato” creato virtualmente da persone senza scrupoli, in provider dislocati in giro per il mondo. Molti di noi scrivono sui social network durante l’orario di lavoro, usando il proprio vero profilo, con tanto di nome e cognome. Siamo sicuri che il datore di lavoro non ci controlla? Prima o poi potrebbe prensentarci il conto. Per ogni post pubblicato risulta la perfetta ora e il giorno, corredato da cognome e nome e dalla propria foto.

NUOVI TELEVISORI DIGITALI, COSIDETTI SMART.
Non sono altro che televisori di ultimissima generazione ed hanno in piu’ alcune funzioni tipo PC, cioe’ che si collegano in internet via rete telefonica, ci si naviga, ci si vede in web cam, ci si parla con amici,ecc ... Siamo sicuri che nessuno ci si puo’ collegare e spiarci quindi mentre stiamo in salotto, come gli hacker gia’ fanno con i pc, attivando la webcam ed il microfono? Io starei attento ad accendere un televisore cosi, collegato ad internet, in camera da letto. Non si sa mai…

IMPRONTE DIGITALI.
Da qualche anno vengono raccolte le proprie impronte digitali per il rilascio di vari documenti di riconoscimento in formato elettronico. Dati che vengono inserite in banca dati. Nei nuovi smartphone... Molti apparecchi recentissimi prevedono la registrazione delle proprie impronte digitali per sbloccare il telefono, anziche’ utilizzare il classico codice pin. Chi ci dice che questi dati raccolti rimangono solo all’interno del proprio telefono? Oppure che sia un programma vasto di schedatura internazionale?

GPS MONTATI SULLE AUTOVETTURE PER SCOPI ASSICURATIVI.
Registrano tutti i nostri spostamenti in auto ed i dati rimangono in banca dati.

SMARTPHONE.
Sono delle vere microspie portate consapevolmente in tasca. Oltre a quanto detto per i telefoni, sms, e-mail ecc, registrano tutti i nostri spostamenti. Una nota marca ti chiede anche se vuoi essere monitorizzato, onde migliorare i tracciati stradali. Almeno te lo chiedono. E sai te poi se non dai il consenso se lo fanno lo stesso?



Come possiamo sentirci uomini liberi?
Credo sia piu’ facile a non pensare alle cose dette qui sopra. Ormai siamo pervasi dalla tecnologia ed e’ difficile farne a meno. Ogni tanto ci inventano qualcosa e ce la danno in pasto. E loro ci controllano sempre meglio e con il minore sforzo. Una volta esisteva quello che ti pedinava. Ora sanno tutto di te stando dietro a una scrivania, con aria condizionata e comodita’. Ormai, come possiamo vedere, il controllo informativo e di libertà di movimento che lo Stato esercita sui cittadini e’ totale e senza limiti. Anzi, tutti questi dati possono essere raccolti contemporaneamente da piu stati stranieri, dato che la telefonia e internet sono interconnessi con le altre società telefoniche e provider. Possiamo ridurre un po’ il controllo, ma azzerarlo e’ impossibile. Il “potere” ti vuole controllare per condizionare la tua vita e renderti vulnerabile, mettendoti a nudo… Non so se succedera’ un giorno lontano, ma se elimineranno il denaro contante, passando tutto sulla moneta elettronica, quando serve, ti disattivano la tua vita con un semplice clik (e tutti righeranno dritti e felici, come i robot). Come giustifica lo Stato tutto questo? Per via del terrorismo, per via della mafia, per via dell’evasione fiscale, per via della delinquenza, per la corruzione nella pubblica amministrazione, ecc.. Tutte cose reali ed esistenti in Italia, ma se uno non fa nulla di tutto questo, perche’ deve essere “monitorato” cosi?

c.c.

Fonte: http://www.forzearmate.org

 


 

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