In rete si legge molto odio ed indignazione per chi crede che Maometto fosse un pedofilo, per questo diventa importante capire se lo fosse veramente, oppure se in tanti sperano e "premono" per imporre questa credenza. La base giuridica per le "spose bambine" nel mondo islamico parte dal ripetere i comportamenti che sono attribuiti (a torto oppure a ragione) al Profeta dell'Islam, demolire la credenza che Maometto avesse avuto una "sposa bambina" vorrebbe dire arrestrare questa pratica solo tra i mussulmani. Non dimentichiamo infatti che la pedofilia tocca tutti i popoli del pianeta, talvolta con un matrimonio in una chiesa o in un tempio, piu' spesso con viaggi esotici, finte adozioni a distanza oppure tra le mura di ville lussuose dove non arriva la legge locale.

 

 

Esiste una convergenza di interessi. I mussulmani che vogliono poter avere accesso alle bambine difenderanno con ogni mezzo possibile il mito del "Maometto pedofilo" altrimenti per loro e' finita, e bastano poche statistiche per rendersi conto che di solito negli stati islamici lo sposo maschio e' ricco (oppure ha una posizione di potere), mentre la famiglia che "cede" la bambina e' quasi sempre povera. Questa "desiderosi di bambine", spesso in posizione di potere nelle societa' islamiche, si trovano degli alleati inconfessabili. C'e' il sacerdote o il credente di altre religioni che vuole rallentare le conversioni all'Islam, e quindi difende con tutto se' stesso il mito del "Maometto pedofilo" per poter avere un'arma per buttare fango sul mondo islamico. C'e' chi odia oppure teme i mussulmani, e l'uso del mito del "Maometto pedofilo" e' uno strumento per fomentare odio oppure allarme, per questo leggiamo anche informazioni senza nessun fondamento storico, tipo che la "sposa bambina" del Profeta avesse addirittura 6 anni all'atto della "consumazione"... E' importante non perdere di vista che esiste un'alleanza involontaria di persone eterogenee, a cui serve un "Maometto pedofilo", ed alcuni di essi sono islamici. Quei cristiani che aiutano a diffondere la tradizione del "Maometto pedofilo" fanno un grande, insperato regalo a tutti i pedofili del mondo islamico, aiutando a tenere in piedi l'usanza delle "spose bambine".

Consultiamo la classica Wikipedia per comprendere la questione freddamente, lontani dall'odio e dagli interessi delle propagande di parte proviamo ad analizzare per esempio questa frase:
"Secondo attestazioni di diversi ḥadīth ʿĀʾisha aveva 6 anni in occasione del suo matrimonio formale e 9 anni al momento della prima consumazione e fu con lui fino alla sua morte nel 632, mentre secondo qualche altro hadith ʿAʾisha aveva 7 anni quando contrasse il matrimonio e 10 quando lo consumò."
Ci credete? Voi credete davvero che un uomo adulto, e gia' ampiamente abituato a fare sesso con altre mogli, possa andare con una bambina senza che questa muoia dissanguata? Ecco cosa c'e' da aspettarsi in questi casi, per esempio il recente caso di Rawen oppure quello della dodicenne Alham Mahdi Shoai , leggete del loro dissanguamento... Un'altra ovvia domanda da fare ai sostenitori del mito del "Maometto pedofilo" e' come mai Aisha non ha avuto figli, eppure sarebbe stata sposata (in un'eta' potenzialmente fertile) per almeno 10 o 12 anni. Davvero nessuno di voi ha dei dubbi sul fatto che potrebbero esserci state invenzioni propagandistiche? Poiche' non esistevano contraccettivi di sorta semmai qualcuno un giorno insinuera' il dubbio che Aisha non abbia mai fatto sesso con Maometto?

Torniamo a Wikipedia per leggere quanti sono i testimoni della presunta "sposa bambina" attribuita a Maometto, per scoprire che "le tradizioni sull'età di 9 anni di ʿĀʾisha provengono tutte da Hisham ibn 'Urwa, sulla cui affidabilità molto si discute tra gli stessi studiosi di ḥadīth"... Non ho capito, cosa c'e' scritto mai? Usa sola fonte, rappresentata da una sola persona, peraltro non affidabile per tutti??? Voi che leggete, vi piacerebbe se vi accusassero di pedofilia su basi cosi' deboli?

Una donna ha sfidato l'alleanza involontaria dei sostenitori del mito del "Maometto pedofilo", come si legge sempre su Wikipedia:
"la studiosa Ruqaiyyah Waris Maqsood, incrociando diverse fonti autorevoli, giunge alla conclusione che ʿĀʾisha avesse un'età compresa tra i 14 e i 24 anni, probabilmente 19, al momento del matrimonio. Questa ipotesi è congruente col fatto che, secondo il più antico e più autorevole biografo del profeta Maometto, Ibn Ishaq, ʿĀʾisha era "nata nella Jāhiliyya", vale a dire prima del 610."

Con tutti questi elementi presentati e' chiaro che il concetto del "Maometto pedofilo" e' solo un mito utile al prete cattolico, all'islamico che desidera bambine ed a chi cerca di fomentare odio contro i mussulmani. Basta pero' prendere degli aerei per scoprire un numero enorme di "spose bambine" (e perfino prostituzione minorile) anche in realta' geopolitiche che contano centinaia di milioni di persone senza adesioni all'Islam, come l'Africa cristiano-animista, la popolazione induista asiatica, una grossa fascia del Sud America cattolico ed addirittua il Sud Est asiatico buddista (che comprende anche la Thailandia, che un tempo era considerata nell'immaginario collettivo il paradiso dei pedofili). Difficilmente i media presentano queste realta', per ora non ci spingono ad odiarle. Dovremmo per caso concludere che cristiani, induisti e buddisti sono complici della pedofilia e del sistema delle "spose bambine", se si saltasse facilmente alle conclusioni? Chissa' poi cosa fanno cosi' tanti europei nei loro viaggi esotici, forse potreste scoprire un diluvio di occidentali che hanno pratiche inconfessabili? Esistono magari per caso anche delle adozioni a distanza di minorenni che sono in realta' forme nascoste di prostituzione, siete davvero sicuri che magari un italiano vostro vicino di casa non si faccia compensare in modi indicibili i continui invii di denaro quando "va' sul posto a controllare i suoi bambini"? Non e' assolutamente una giustificazione il dire che certe usanze non solo appannaggio del mondo islamico, ma solo una questione di correttezza fuori dalla propaganda e dall'incitamento all'odio.

Un antropologo che ha letto in anticipo questo articolo in fase di preparazione afferma che in parte e' disinformazione, perche e' comodo sparare sentenze stando in comodi salotti e nel benessere, con una vita media di 70 anni. Secondo lui io semplicemente non mi posso immaginare la vita di chi ha l'equivalente di 2 dollari al giorno, perde i denti per la denutrizione, conosce disagi enormi ed ha un ciclo di vita che va' da 30 o 50 anni... Eppure forse vive meglio degli abitanti dell'Arabia del tempo di Maometto. Mi scuso di non poter capire un mondo di poverta' estrema, in cui "spose bambine" e pedofilia dilagante sono solo una conseguenza, sono sicuramente fortunato. Chi mi scrive sostiene che se si ha un orizzonte di vita di soli 30 o 40 anni diventa ovvio fare figli prestissimo, altrimenti non si riesce ad accompagnarli nella crescita, in fondo denuncia un mondo crudele e spaventoso che tocca miliardi di persone.

E' chiaro che se si facesse chiarezza, eliminando la disinformazione circa il "Maometto pedofilo", si potrebbe limitare o diminuire la tradizione delle "spose bambine" almeno nei territori a maggioranza mussulmana. Chi ripete il mantra del "Maometto pedofilo" aiuta indirettamente a consolidare e giustificare a livello legale, nei paesi islamici, l'uso delle "spose bambine". Per far finire tutto questo (sia pure solo negli stati mussulmani) occorre fermare la disinformazione ed affermare la verita', Maometto non era pedofilo almeno per i motivi di cui sopra. Se si impugnano i dati storici, e le contraddizioni di questo mito negativo, si toglie infatti il terreno legale ai mussulmani che desiderano le bambine.

Poiche' la convergenza di interessi a favore del mito del "Maometto pedofilo" e' molto forte, e nel sostenerlo si impegnano continuamente sacerdoti di varie religioni, aizzatori di odio anti-Islam e mussulmani influenti (sia pure per motivi diversi), e' bene fotografare la pagina di Wikipedia relativa prima che sia modificata. Chi sostiene che Maometto era un pedofilo aiuta il mantenimento dell'usanza delle "spose bambine", chi nega che fosse un pedofilo toglie il terreno legale di sotto i piedi ai mussulmani che desiderano bambine... E' utile un cambio di paradigma riaffermando la realta' al di la' della propaganda di parte, per indurre il mondo islamico ad abbandonare l'usanza delle "spose bambine", se Maometto non era pedofilo allora nessun mussulmano potra' legalmente sposare una bambina. Ma quando si fara' qualcosa di decisivo anche per fermare i preti cristiani pedofili, per i vostri concittadini nei viaggi esotici, per la miseria che induce intere popolazioni (che assommano a centinaia di milioni di persone) ad accettare la pratica delle "spose bambine" o della prostituzione minorile?

Ecco cosa succede nella Bombay induista:
http://www.internazionale.it
"A Bombay lavorano più di centomila prostitute. Nel novanta per cento dei casi sono schiave. Il venti per cento ha meno di diciotto anni. Oltre la metà sieropositiva. È il più grande bazar del sesso dell’Asia."
Nella Cambogia a maggioranza buddista:
http://www.repubblica.it
"una bambina su quaranta viene venduta ai bordelli, alcune di queste hanno appena 5 anni. Almeno un terzo delle prostitute cambogiane è minorenne."
Ci sarebbero dei link anche piu' spaventosi, ma e' sufficiente per far comprendere cosa succede al di fuori del mondo islamico, quello che spesso i media non vi fanno respirare perche' per ora non c'e' l'interesse di spingervi ad odiare certe popolazioni. State attenti alla propaganda da parte del potere.

G.T. (studioso)

 


 


Nel 2009 la Santanchè urlava in un Talk show “Maometto era un pedofilo”. Oggi, a distanza di anni, lo hanno affermato “velatamente” anche molte testate giornalistiche.

Come? Pubblicando l’ennesima bufala spacciata come notizia vera e attendibile. Diversi giornali hanno dato la notizia di una sposa bambina di 9 anni violentata a Padova dal marito musulmano di 35, fermato poi dai carabinieri, senza accertarsi se la vicenda fosse avvenuta realmente.

La notizia lanciata da numerose testate si è rivelata poi una fake news. Sono state proprio le forze dell’ordine ad aver negato di essersi occupate di un caso che non esisteva. Ma ecco che con le tre parole “musulmano”, “bambina” e “sposa”, l’informazione gira e tutti in coro iniziano a urlare che Maometto era un pedofilo.

Notizie di questo tipo vogliono alludere alla storia di Maometto e di sua moglie Aisha, nota al mondo occidentale come la sposa bambina del profeta dell’Islam.

Mettiamo una cosa in chiaro: Maometto non era un pedofilo e non ha sposato una bambina di 9 anni.

Aisha, la moglie di Maometto, non aveva 9 anni bensì 19.

Nel Corano non c’è alcun riferimento all’età di Aisha, che viene trattata negli hadith, i detti e i comportamenti del profeta tramandati oralmente e trascritti solo 200 anni dopo la sua morte. Gli hadith sono quindi fonti attendibile solo in parte, non paragonabili in nessun modo al Corano.

Alcuni di questi detti sono stati trascritti in modo errato, e sono quindi sono falsi, altri sono stati copiati in modo corretto ma interpretati in maniere discutibili se non palesemente erronee.

Nell’ultima categoria rientrano alcuni hadith riguardo proprio l’età di Aisha. In uno di questi, Aisha narra di essere stata promessa in sposa a Maometto all’età di 6 anni e di aver consumato il matrimonio all’età di 9 anni.

Ma nell’arabo parlato dell’epoca veniva nominata solo l’ultima cifra dell’età, e non le decine. Quindi Aisha dice 6 intendendo 16, e 9 intendendo 19.

Tuttora nella lingua italiana usiamo questo tipo di linguaggio, comune anche in altre lingue. Invece di dire 1800 (inteso come secolo) diciamo Ottocento, e invece di dire 1900 diciamo Novecento.

In altri hadith si narra che al profeta venne consigliato di sposare “la donna Aisha” e non “la bambina Aisha”, e che la stessa Aisha era una combattente. La sposa di Maometto prende infatti parte alle battaglie difensive dei musulmani perseguitati ai tempi dai pagani.

Il problema delle spose bambine affligge molti paesi a maggioranza islamica, e questo nessuno lo nega.

Ma va anche ricordato che il matrimonio nell’Islam non è un sacramento ma un contratto tra due parti: il marito e la moglie. La volontà di una sola parte di recedere annulla tale contratto e ogni sua validità. Queste sono le linee guida precisate nel Corano e in altri insegnamenti di Maometto.

Il mondo musulmano deve risolvere un problema dottrinale alla base del quale c’è la questione degli hadith falsi. Ai paesi a maggioranza musulmana spetta anche il dovere di applicare leggi più severe per chi commette tali atrocità.

In Italia però bisogna evitare di trattare temi come lo stupro facendo credere che riguardino un’unica religione e un’unica sfera di credenti.

Determinati temi dovrebbero essere trattati con maggiore obiettività e senso critico senza andare alla ricerca della notizia che fa scandalo, tirando fuori i peggiori istinti razzisti e islamofobi dei lettori.

Ma ad alcune testate piace riproporre ogni anno un caso di stupro su un minore commesso da un musulmano perché provoca scalpore e perché inevitabilmente ha maggiore diffusione rispetto ad altre notizie. In questo modo però si infanga un’intera religione, e cosa ancor più importante, si fa una pessima informazione.

Fonte: https://www.tpi.it
 

 

Categoria: Cospirazionismo
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