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È comune convinzione che il primario compito di autorità, politici, apparati dello Stato e organi da esso costituiti, sia di venire incontro alle reali necessità della cittadinanza e pertanto, che il Sistema si affanni per armonizzare le esigenze della comunità, al fine di farla stare idealmente bene. La funzione di tale complesso invece, è esattamente opposta. L'attività dell'intero meccanismo che dirige la società è in pugno a una casta di potere, che ha come fondamentale scopo quello di SOFFOCARE, quindi rendere INVIVIBILE l'esistenza alla grande maggioranza degli esseri umani, e di conseguenza è impegnata ad architettare astuzie, per rendere inavvertibile il malevolo e pianificato disegno.

È però probabile che molti lettori, siano propensi a giudicare una simile osservazione come
conseguenza di concezioni alterate e pessimistiche, sorte sull'onda di ideologie complottiste di recente diffusione. Ma davvero una concetto di questo genere è frutto di visuali distorte, o siamo indotti a crederlo? E se il "GIOCHINO" fosse invece condotto con tale magistrale abilità, così che da pochi possa essere avvertibile?

Disse Sir William Pitt (alto politico inglese del 1700): "C'è qualcosa dietro il trono, più grande del Re stesso". Ma anche Nicolò Machiavelli volle sensibilizzarci verso il funzionamento delle cose ad alto livello: "Governare è far credere".

Forse, se fossimo più attenti alle parole dettate dalla saggezza, potremmo accorgerci che certe "assurdità" sono tutt'altro che assurde. Giordano Bruno: “Verrà un giorno che l’uomo si sveglierà dall'oblio e finalmente comprenderà chi è veramente, e a chi ha ceduto le redini della sua esistenza: a una mente fallace, menzognera, che lo rende e lo tiene schiavo … L’uomo non ha limiti e quando un giorno se ne renderà conto, sarà libero anche qui in questo mondo”. Una esposizione tutt'altro che enigmatica direi, soprattutto se letta con mente libera da preconcetti ma che l'uomo medio sembra non voler cogliere; tergiversa sul significato profondo di quelle parole, perdendosi infine in considerazioni irreali. Eppure, ci parlò di OBLIO, di una MENTE che CI TIENE SCHIAVI … A cosa ci mise di fronte, insomma, se non a un grande inganno ai danni del genere umano e quindi, a una COSPIRAZIONE?

Lo scopo di questo libro, è in parte dimostrare che quanto da molti potrebbe essere considerato inverosimile, ha invece profondi fondamenti di verità; che una cospirazione si estende a tutta la superficie del globo, e ogni male e ingiustizia della Terra, l'impoverimento delle masse, le abissali differenze sociali, l'esistenza di mafie e guerre, l'imperversare di una violenza senza fine, come dell'odio e delle malattie, sono il frutto di UNA REGIA e dunque, del PROGRAMMA di un POTERE OCCULTO che si confonde dietro ai poteri visibili. Vuole altresì provare, che il genere umano è inconsapevolmente educato a osservare il mondo come conviene a chi lo manovra, e giace, per tale ragione, in un profondo stato di stordimento. Infine, dimostrare che l'uomo se lo vuole, da questo stato di cose può uscirne; dimostrare che l'uomo, ha tutti i mezzi per fare quel passo che potrà renderlo LIBERO.

Ma ancora, qualcuno forse penserà che stia facendo discorsi insensati. Ebbene, quel pensiero è il primo riflesso di uno stato confusionale indotto, così profondamente radicato, che troppi uomini non capiscono la reale situazione, nemmeno quando personaggi autorevoli gliela strofinano sul naso.

Preferiscono la totale cecità; preferiscono sguazzare in un delirio collettivo indotto e in quell'assurda NORMALITÀ che ne deriva. Reagiscono di conseguenza, come ci raccontò Winston Churchill: "Per puro caso l'uomo inciamperà nella verità ma il più delle volte s'alzerà e continuerà per la sua strada". La frase ci informa che l'uomo medio rifiuta d'essere risvegliato, e ha pure inibito l'attitudine a tirare i fili di causa ed effetto. Conclusione spicciola? Ma pure Bertrand Russell ci avvisò di ciò che caratterizza le masse: “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa, non è per nulla una prova che non sia completamente assurda. Anzi, considerata la stupidità della maggioranza degli uomini, è più probabile che un'opinione diffusa sia cretina anziché sensata”. Russell citò la stupidità come causa di opinioni errate; si presti attenzione a quell'osservazione, perché quella "specialità", che a ognuno sembra "dote" di altri, ci rappresenta praticamente tutti e in modo vistoso, tant'è che su questa nostra inclinazione spese parole degne di nota anche Albert Einstein: “Conosco due cose infinite: l’universo e la stupidità umana, ma della prima non sono certo”.

Eh già, è grazie a quel difettuccio così vivacemente espresso, che la maggioranza delle persone ha accettato le più becere assurdità credendole "verità e ragione". L'uomo medio difatti, vive percependo la REALTÀ CAPOVOLTA, al punto da credere amica quella struttura di Potere che esiste grazie ai suoi mali, e infliggendoglieli; al punto da incedere come raccontato da Morpheus nel film The Matrix: "[…] tanti di loro sono così assuefatti, così disperatamente dipendenti dal Sistema, che combatteranno per difenderlo". Proprio così: l'uomo medio, incastrato nella Matrice della Mente Fallace e Menzognera, crede con tanto fervore alle favole che a metterlo in guardia, ben che vada ti ride in faccia, o persino s'inferocisce.

Rifiuta il risveglio dal letargo e se inciampa nella verità, anziché iniziare a ragionare, s'aggiusta la benda sugli occhi che il Sistema gli ha fatto credere necessaria, per essere CITTADINO INTEGRATO E DEGNO DI STIMA. Riferendosi a tanta "ordinaria irragionevolezza" i matti, quelli che una volta stavano rinchiusi, dicevano che la scritta “manicomio” fosse posta all'esterno, per sottolineare dove realmente è manifestata la vera grande infermità mentale. Osservatori acuti i pazzi; avevano perfettamente ragione: quel Meccanismo occulto che silenziosamente ci incatena e tutto governa, ha pure tappezzato la nostra vita con miriadi di messaggi di schiavitù che nemmeno cogliamo come tali e nemmeno vediamo.

Purtroppo, solo chi ha gettato lo sguardo oltre alle apparenze, può rendersi conto della portata dell'inganno; comprendere che se le masse non avranno un moto di risveglio, saranno destinate ad assaporarsi tutte le più sottili sensazioni offerte da un MATTATOIO CHE ESSE STESSE, CONFORMANDOSI AL SISTEMA, CONTRIBUISCONO A COSTRUIRE E ATTREZZARE. Che infine, il risultato di tanta stoltezza, cecità, sprezzanti azioni e soprattutto inazioni, sarà la ricaduta di un salatissimo conto sulle teste dei propri figli.

Ho inizialmente osservato con sconforto questo scenario, del quale è primaria protagonista la moltitudine di gente addormentata, per incosciente scelta o perché morta nell'anima. Se però è vero che il mondo è solcato in maggioranza da queste persone, lo è altrettanto che esistano esseri umani sensibili, ai quali risulta intollerabile il velo della Maya. Se dunque quanto segue vorrei fosse per tutti, indistintamente, inevitabilmente si rivolge a quelle anime ancora VIVE DENTRO, che ancora hanno cuore, orecchie per ascoltare e mente per capire.

Il viaggio nel quale condurrò chi vorrà concedermi il tempo di seguirmi, se da un lato rivelerà un mondo più simile a un inferno dantesco, per contro costituisce quella porta che ritengo necessario oltrepassare, per compiere un CONCRETO RISVEGLIO INTERIORE. Necessario, perché nessun male è guaribile finché rimane sconosciuto; e conoscerlo, oltre a mettere nelle condizioni di praticare le cure adatte, serve anche per evitare di aggravarlo con rimedi improvvisati e ancor più dannosi del male stesso. Come disse Gesù Cristo (Giovanni 8, 32): "… LA VERITÀ VI RENDERÀ LIBERI".

Mi auguro con questo mio umile sforzo, di poter contribuire a riavvicinare i lettori volenterosi, a quella natura SENZA LIMITI annunciata da Giordano Bruno. Quella natura che in una proiezione tutt'altro che illusoria e lontana, potrà mettere ogni essere umano sensibile, nella condizione di trasformare la propria esistenza in una LUMINOSA E GIOIOSA ESPERIENZA.

Link all'ebook gratuito che spiega tutto questo nei dettagli:
http://s000.tinyupload.com

Fonte: http://www.anticorpi.info

 

 

Vi è mai capitato di vedere un film come “Shindler’s list” dove i prigionieri venivano sterminati a sangue freddo? Perchè la gente non reagiva? Vi siete mai chiesti perchè non tentavano di strappare la pistola dalle mani del loro assassino? Perchè anche davanti alla morte, la rassegnazione era talmente alta da non tentare nemmeno un ultima e disperata fuga? Perchè a volte l’uomo davanti alle ingiustizie si sente totalmente impotente e si rassegna? Come siamo arrivati a questa rassegnazione generale e a questa apatia, che consente ai poteri corporativi di manovrare la politica e l’economia in maniera così disumana?

Il termine “impotenza appresa” venne usato per la prima volta dallo psicologo Martin Seligman , che negli anni 70 studiando i fenomeni che causano la depressione, fece un esperimento (alquanto crudele) con due cani. Con delle scariche elettriche induceva l’impotenza appresa su uno dei due cani, fino al punto che, nonostante il cane avesse il modo di fermare le scariche, non lo faceva e le sopportava passivamente.

 

 

Un caso famoso di impotenza appresa è quello dell’esperimento carcerario di Stanford fatto da Philip Zimbardo . In questo esperimento, un gruppo di volontari venne diviso in due gruppi ai quali venne chiesto di immedesimarsi nelle parti rispettive di guardie e di prigionieri. Questo esperimento è stato fermato al 6º giorno a causa dei cambi eccessivi che si registrarono nelle personalità dei volontari. Le guardie si erano trasformate in sadici aguzzini, mentre i prigionieri si erano rassegnati a sopportare qualsiasi sopruso. Uno stato di rassegnazione e di impotenza era stato indotto.

Un’altro interessante esperimento che aiuta a capire meglio come la rassegnazione può essere indotta, viene mostrato in questo video, nel quale si vede come una psicologa (Charisse Nixon) riesce a provocare nella sua classe, attraverso l’angoscia e la frustazione, uno stato di rassegnazione e di impotenza, in meno di 5 minuti. Da questi esperimenti ne risulta che in una condizione di frustrazione o di angoscia costante, l’essere umano tende a rassegnarsi e a vedere insormontabili anche le difficoltà più lievi.

 

 

Praticamente il ripetersi di un fallimento porta a pensare in maniera pessimistica di non essere in grado di risolvere il problema, quindi ci si arrende e si aprono le porte ad un fallimento certo.

Se pensiamo solo per un secondo al bombardamento mediatico al quale siamo sottoposti costantemente, non è così difficile comprendere in che maniera vengono utilizzati questi studi ed in che maniera chi li usa ne trae vantaggi… Sottoponendo una persona ad un senso di angoscia e frustazione costante, si può indurla a pensare che non può fare niente per cambiare la propria condizione e quindi la si conduce verso uno stato di apatia e di sopportazione di qualsiasi malefatta. Comprendere come funzionano questi meccanismi può aiutare a capire come reagire positivamente alle avversità. Una volta si diceva che leggere una rivista di moda per 15 minuti abbassava l’autostima del 30%, oggi, la guerra all’autostima è stata estesa su tutti i fronti: radio, tv, giornali, pubblicità per le strade, internet e social network, che ti seguono ovunque. Immagina quindi quello che può provocare una vita intera sentendosi ripetere costantemente che qualcosa non va bene nella tua vita. Che la tua macchina è vecchia, che il tuo guardaroba è fuori moda, che i tuoi denti non sono bianco scintillante, che hai la cellulite etc… In parole povere attraverso la frustrazione, l’autostima scende sotto terra e in questa maniera la strada è stata spianata per accettare con rassegnazione e apatia qualsiasi soluzione che generalmente viene offerta da chi ha causato il problema.

Ovviamente esiste la soluzione a questo pessimismo indotto ed è l’ottimismo indotto. Gli stessi studi di Martin Seligman lo portarono a formulare nuove teorie sulla psicologia positiva e su come vivere più felici. In effetti la psicologia, come dice Seligman, si è sempre occupata dell’aspetto patologico, tralasciando la prevenzione e la promozione. La psicologia positiva, invece, si occupa di studiare, con l’investigazione scientifica, quei processi che sono alla base delle emozioni e delle qualità positive dell’essere umano. Uno strumento in aiuto dei “pessimisti”, che se vengono aiutati a riprendere fiducia in se stessi, possono uscire dallo stato di rassegnazione e riappropriarsi della propria felicità. È un pò come quando nasce un bambino che, al momento della nascita è totalmente impotente ma, crescendo acquisisce sempre più fiducia in se stesso perdendo poco a poco l’impotenza.

Per approfondire il tema: Società italiana di psicologia positiva.

Quindi, il primo passo da fare per avvicinarsi ad una vita positiva è allontanarsi dalla sorgente primaria di angoscia e frustrazione, eliminando fisicamente quelle fonti che minano l’autostima. Per essere informati non c’è bisogno di possedere una televisione! Riavvicinarsi alla natura è il secondo passo. Alla fine del 1800 ci fù l’esodo dalle campagne verso le fabbriche delle città. Adesso è arrivato il momento di invertire la rotta e di rioccupare le campagne. L’essere umano è fondamentalmente ottimista e se non viene influenzato dall’esterno è capace di creare pace e benessere attorno a se. È capace di vivere in simbiosi con gli altri esseri viventi di questo pianeta e di produrre cibo in abbondanza per il benessere di tutti. C’è bisogno di rompere quelle logiche e quegli schemi sociali che ci sono stati propinati per farci vivere in uno stato di frustrazione perenne. Il capitalismo e le sue logiche non funzionano e i suicidi in costante aumento nella società occidentale ne sono la prova! Questo modello di sviluppo non soddisfa le necessità ma solo crea desideri. La necessità è un qualcosa che si soddisfa mentre il desiderio si rinnova di continuo. Nella società del consumo a tutti i costi, vengono creati costantemente nuovi desideri e false necessità, che portano a vivere in una condizione di insoddisfazione perenne. Per molti la vita sembra essere diventata solo una lunga corsa verso l’accaparramento di quelle “necessità” che poi in realtà non sono altro che “desideri indotti” dai milioni di messaggi pubblicitari che assorbiamo inconsapevolmente tutti i giorni. Una corsa frivola, futile e demenziale, che ha come traguardo un pianeta invivibile ed una società lobotomizzata. Il terzo passo, è cambiare il chip. Passare dalla competizione per il profitto personale, alla cooperazione per il benessere della comunità. La cooperativa integrale catalana è un valido esempio da seguire…. Ritengo che è impossibile contrastare quei poteri organizzati che hanno inventato la crisi economica, se prima non smettiamo di combatterci tra noi. Mentre si fa sempre più acceso il dibattito tra destra contro sinistra, tra sud contro nord o tra punk contro radical chic, l’unica cosa evidente è che le logiche capitaliste e il profitto economico sono contro l’umanità intera e che la globalizzazione, distrugge la vita, in tutte le sue forme, su tutto il pianeta. Abbiamo imboccato un cammino sbagliato, bisogna tornare al bivio precedente e prendere una nuova direzione. Informati, organizzati e cambia il chip, perchè nonostante tutte le bugie che ti raccontano, solo tre passi ti separano dal benessere e da una vita felice.

Fonte: https://byologik.wordpress.com

 


 

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