Lo Za’atar è una miscela di spezie originaria del Medio Oriente a base di erbe aromatiche come ad esempio timo, semi di sesamo e sumac (in italiano sommacco, una spezia rossa con un sapore asprigno che ricorda la scorza di limone). Come per molti misti di erbe orientali ne esistono di diverse varianti in cui possono essere aggiunte anche origano, cumino, semi di finocchio, santoreggia, maggiorana ed issopo. Questo mix estremamente aromatico, ma non piccante, si conserva sott’olio, sotto sale, o si lascia essiccare al sole.
Proprietà benefiche dello Za’atar.
Le proprietà benefiche di questo condimento derivano dai molteplici effetti terapeutici delle spezie, soprattutto della famiglia delle Labiatee, che lo compongono. In particolare:
- al timo vengono riconosciute proprietà antibatteriche, digestive e disinfettanti;
- la maggiorana è ricca di vitamina C ed è indicata nella cura dell’emicrania;
- il sesamo è considerato fonte preziosa di minerali come calcio, magnesio, fosforo, potassio e vitamine;
- il sommacco ha una spiccata azione antiossidante;
- la santoreggia è un ottimo disinfettante intestinale ed è indicata per le affezioni polmonari;
- il finocchio e il cumino sono digestivi e carminativi;
- l’issopo è diuretico, disinfettante ed espettorante, ottimo contro la cistite e le infezioni dell’apparato respiratorio.
Curiosità ed utilizzo in cucina.
Lo Za’atar ha radici molto antiche, infatti, ne fu trovata traccia già nella tomba del faraone Tutankamon.
Nella tradizione ebraica veniva utilizzato durante i rituali di purificazione, mentre in Libano ancora oggi si crede che questa miscela di spezie essiccate sia in grado di rinforzare la mente tanto che, prima degli esami, i ragazzi sono soliti consumare sandwich conditi con questo mix .
Lo Za’atar ha un uso estremamente versatile in cucina, comunemente mangiato con la pita, se miscelato insieme a dell’olio d’oliva può essere usato come condimento su carni bianche e rosse, uova, verdure e patate. Può essere spalmato su del pane o semplicemente messo nelle insalate. (..)
Fonte: http://gustopratici.it