Roma, 17 giu.- Più bassi, più grassi e persino schizofrenici, purché (almeno) diplomati: l'Esercito di Liberazione popolare cinese (PLA) abbassa gli standard fisici per il reclutamento dei soldati, ma insiste sull'istruzione, "di importanza estrema per costruire un apparato militare forte e competente".
Lo riporta il quotidiano di stato China Daily che cita l'Ufficio reclute del ministero della Difesa, secondo cui a Pechino, Shanghai, Chongqing e Tianjin chi ha interrotto gli studi deve già dire addio alla carriera militare, mentre in altre regioni il numero dei non diplomati si assottiglierà gradualmente. Secondo i nuovi criteri da quest'anno potranno entrare a far parte dell'apparato militare più grande al mondo – il PLA conta 2,3 milioni di uomini e donne in uniforme - anche coloro che soffrono di schizofrenia, depressione e disturbi bipolari.
Porte aperte a uomini alti 160 centimetri, contro i vecchi 162, e a donne dai 158 centimetri in poi. Nel peggiore dei casi, sottolinea il China Daily, il soldato cinese più basso svetterà di fronte a quello americano cui bastano 152 centimetri per entrare nelle forze armate. Tollerato anche un giro vita più largo. I nuovi standard, osserva l'agenzia Xinhua, sono lo specchio di una popolazione che cresce di pari passo alla sua economia. Che il suo esercito si stesse 'allargando', Pechino aveva già preso nota a febbraio quando uno studio pubblicato proprio sul giornale delle forze militari sosteneva che nei carri armati i soldati non entravano più. Soluzione: ricambio degli equipaggiamenti obsoleti: "Le dimensione medie dei soldati sono aumentate e pertanto c'è urgente bisogno di un equipaggiamento militare più grande" si leggeva nel documento. Ammessi da quest'anno anche i tatuati e i miopi.
Da tempo nel mirino degli Usa, che temono l'ammodernamento dell'apparato militare cinese, il PLA ha annunciato a marzo un incremento del 12% del budget per la difesa per un totale di 132 miliardi di dollari, in rialzo rispetto al +10% dell'anno precedente. Raddoppiano per il 2014 anche le spese destinate agli strumenti musicali, ai jukeboxe e altri diversivi per intrattenere i soldati.
di Sonia Montrella
Fonte: http://www.agichina24.it