Tra le tante notizie che difficilmente respirate dai mass media c'e' anche la storia del Sukhoi T-50 "invisibile", ovvero del rischio di un sorpasso tecnologico della Russia nel settore degli aerei da combattimento, che arriverebbe in contemporanea al vantaggio di Mosca in altri tipi di armamenti come i missili antinave. Il nuovo Sukhoi T-50 vanterebbe capacita' uniche al mondo che i nuovi aerei Usa F-22 ed F-35 faticherebbero a tenere a bada... I militari nel mondo sono seriamente preoccupati da questa "retrocessione", che pero' aiuta a vendere i caccia occidentali per tentare di stare al passo con la concorrenza (astuta strategia di marketing?). Usando Mosca per fargli fare la parte del diavolo, concedendogli un po' di vantaggio tecnico per creare un pericolo da compensare comprando sistemi aggiornati, le multinazionali degli armamenti spingono in realta' le vendite fregandosene delle conseguente politiche? Visto che la Russia non e' certo ricca come gli Usa e' chiaro che lungaggini burocratiche, strani giri di valzer delle imprese di costruzione degli armamenti e soprattutto il buco economico dovuto alla guerre in Medio Oriente hanno permesso a Russia e Cina di investire in tecnologia bellica in modo efficace. E' bizzarro che gli Stati Uniti facciano pressioni sull'Italia ed altri paesi per piazzare gli F-35 che sarebbero gia' vecchi... Qui sotto trovare un articolo e qualche informazione utile.

 

 

Primo volo del Sukhoi T-50 (PAK FA).

Il T-50 PAK FA, il primo prototipo di caccia stealth di quinta generazione sviluppato dalla Russia, destinato a competere con gli americani F-22 ed F-35, ha compiuto il primo volo presso l’aeroporto estremo orientale di Dzemgi presso Komsomolsk-on-Amur, di proprietà della KnAAPO (Komsomolsk-on-Amur Aviation Production Association), controllata da Sukhoi. Il volo, della durata di 47 minuti, ha visto in prima fila il pilota collaudatore Sergey Bogdan, che ha commentato: “Nel corso del volo abbiamo condotto una prima valutazione della controllabilità, delle prestazioni dei motori e dei sistemi principali, l’aereo ha retratto ed estratto il carrello di atterraggio. Il velivolo si è comportato ottimamente in tutti i punti di prova in programma per oggi. È facile e comodo da pilotare”.

Rispetto alla precedente generazione di caccia russi il PAK FA possiede un certo numero di caratteristiche uniche che combinano le funzionalità di un velivolo d’attacco con uno convenzionale da superiorità aerea. Il T-50 sarà dotato di una nuova suite avionica che integrerà la funzionalità “pilota elettronico”, una sorta di intelligenza artificiale, così come un avanzato radar AESA sviluppato dall’ufficio di progettazione Tikhomorov NIIP. Questo ridurrà in modo significativo il carico di lavoro del pilota e gli permetterà di concentrarsi sul completamento delle missioni tattiche. I sistemi di bordo permetteranno uno scambio di dati in tempo reale non solo con i sistemi di controllo basati a terra, ma anche all’interno del gruppo di volo. L’applicazione di strutture in composito e tecnologie innovative, l’aerodinamica del velivolo, le misure applicate per diminuire la firma del motore, contribuiscono alla riduzione della RCS (radar cross section), dell’impronta ottica e infrarossi. Questo migliora notevolmente l’efficacia contro bersagli aerei e di terra, in qualsiasi momento della giornata e in ogni condizione meteorologica.

“Oggi abbiamo avviato un intenso programma di prove. Questo è un grande successo sia della scienza russa che delle scuole di progettazione. Questo risultato poggia su una squadra composta da più di un centinaio di nostri fornitori e partner strategici. Il PAK FA porterà ad un avanzamento dell’aeronautica russa e delle industrie collegate, verso un livello tecnologico completamente nuovo. Questi apparecchi, insieme con l’aggiornamento dei caccia di quarta generazione, definirà il potenziale delle forze aeree russe per i prossimi decenni. Sukhoi prevede di sviluppare ulteriormente il programma PAK FA, che coinvolgerà i nostri partner indiani. Sono fermamente convinto che questo nostro progetto comune supererà i rivali occidentali in termini di costo-efficacia e non solo rafforzerà le difese russe e indiane, ma conquisterà anche una quota significativa del mercato mondiale”, ha detto Mikhail Pogosyan, Direttore Generale di Sukhoi. Fino ad oggi il velivolo è stato mantenuto segreto al riparo da occhi indiscreti, presentato dal personale tecnico di Sukhoi e dell’aeronautica russa solo ai collaboratori indiani, partner del programma. Il prototipo presenta elementi di continuità con il Su-35, che fungerà da gap filler in attesa dell’entrata in servizio del T-50, prevista non prima di cinque/sette anni, con tutta probabilità verso il 2020; fra essi i nuovi motori NPO Saturn sviluppati sul modello dei “117S”, dotati di ugelli indipendenti a controllo vettoriale della spinta e capaci di 14.5 tonnellate di spinta ciascuno, i quali verranno rimpiazzati sul modello finale da una loro ulteriore evoluzione capace di 17.5 tonnellate di spinta ciascuno.

Il PAK FA fungerà da base per lo sviluppo del caccia FGFA (Fifth-Generation Fighter Aircraft), che sostituirà i MiG-29 Fulcrum e i Su-27 Flanker nell’aeronautica russa, e da cui verrà derivata una seconda versione biposto (quella russa è single-seat) destinata all’aeronautica indiana. Nel 2007 a Mosca è stato firmato un accordo tra Russia e India che prevede una partecipazione delle due nazioni nello sviluppo congiunto dell’avionica, della cellula, del motore e dell’armamento del FGFA. Specialisti del Sukhoi Design Bureau e del centro di produzione Komsomolsk-on-Amur, che costruirà gli aerei russi, sono stati in visita in India per valutare le capacità industriali locali, mentre rappresentanti indiani del Ministero della Difesa e della Hindustan Aeronautics Limited (HAL, che eseguirà il 25% delle attività di progettazione e sviluppo) hanno discusso in Russia problematiche organizzative e operazionali. I termini del contratto verranno siglati a breve. Si prevede un ordine per ciascuna forza aerea di 250 velivoli.

Fonte: http://www.difesanews.it

 

Ecco qui sopra un video della Sukhoi sul nuovo Stealth Fighter T-50 PAK/FA, durante alcuni test in Siberia. Il video mostra che il nuovo caccia russo ha i motori con la spinta vettoriale.

 

 

Dopo il nuovo carro armato, ora anche un caccia di ultima generazione. Il riarmo della Russia, ma soprattutto l'avanzamento tecnologico del suo potenziale bellico, non si fermerà con la produzione del potente tank T-14.

Per il 2017 Putin ha ordinato l'avvio della produzione di un nuovo aereo da combattimento, il caccia T-50. "Sarà il più avanzato al mondo, ben superiore all’F-35 ed all’F-22 degli americani", ha detto il generale Viktor Bondarev, comandante dell'aviazione militare russa. Un prototipo Sukhoi T-50, del programma Pak-Fa, si è alzato in volo per la prima volta il 29 gennaio del 2010, ma la Russia aveva rallentato le operazioni di perfezionamento del caccia a causa delle "cattive condizioni economiche", causate soprattutto dalle sanzioni della comunità internazionale dopo le vicende ucraine. Ma ora dal Cremlino è arrivato un segnale di apertura: "La capacità di mettere in linea il caccia – ha detto Bondarev – dipenderà esclusivamente dal ritmo di produzione delle nostre aziende". Nessun ostacolo, dunque al riarmo. Il piano iniziale, infatti, prevedeva l'acquisizione di 10 caccia da inviare alle forze armate per il test e poi la successiva acquisizione di altri 60 T-50: "Il velivolo entrerà in produzione di serie nel 2017. Noi ordineremo tutti i caccia che l'industria in grado di fornirci".

Le caratteristiche tecniche sono ancora da verficare, ed è ciò che stanno facendo i piloti russi. Dal Cremlino, però, si dicono già soddisfatti delle "prestazioni eccellenti" che ha dimostrato in questi primi tempi di prova. In particolare, quello che più di tutto avrebbe sorpreso gli addetti ai lavori è il suo sistema di armamento. Non solo. Perché il vero punto forte del caccia russo è il radar: "Il sistema di radar attivo e passivo è integrato nel corpo dell'aereo e funziona come una pelle intelligente", ha detto Vladimir Mikheev un consigliere tecnico dell'azienda di tecnologie militari russe, una "pelle" che lo rende praticamente invisibile alle attuali tecnologie degli aerei nemici. Inoltre, esso è più stabile e maggiormente manovrabile dei suoi competitor, soprattutto in situazioni di fuoco in aria.

Per questo e per tanti altri motivi, il T-50 si presenta come un aereo che rinnoverà del tutto il parco-caccia dell'aviazione russa. Il confronto con gli F22 americani, l'unico esemplare al momento considerato "di quinta generazione", sarebbe implacabile: ad esempio, se quelli americani possono contare su una visibilità di 0.3-0.4 metri quadrati, nel T-50 i piloti russi avranno a disposizione da 0.1 fino a 1 metro quadrato.

Anche alcuni ufficiali americani hanno confermato il gap tra i nuovi caccia di Putin e quelli agli ordini di Obama. L'ex comandante dell'U.S. Air Force Dave Deptula ha detto a Fox News che "dalle analisi che ho potuto osservare, il T-50 ha un design sofisticato che è simile se non superiore ai caccia di ultima generazione degli Stati Uniti". Ma c'è dell'altro. A spaventare l'amministrazione americana sarebbe ora il pericolo che la Russia arrivi ad eguagliare le capacità tecniche e tecnologiche di cui fino ad oggi si erano sempre fregiati gli Usa.

Secondo quanto riporta il sito Difesaonline.it , la Russia prevede un ciclo operativo di quarant'anni, con un costo stimato di 100 milioni di dollari a caccia. Vorrebbe produrne almeno 800, alcuni dei quali indirizzati all'esportazione verso l'India. Sono cinque, ad oggi, i prototipi completati e testati per più di 400 ore di volo.

Quel che è certo, al momento, è che 450 esemplari di T-50 saranno consegnati ai piloti russi: il tank T-14 ha adesso chi può proteggerlo dall'alto.

Fonte: http://www.ilgiornale.it

 

 

In Russia e’ stato creato un nuovo rivestimento per il caccia di quinta generazione T-50 per proteggere la carlinga dalle onde radio e dalla radiazione solare. I raggi radar della difesa antiaerea del nemico non si riflettono nella cabina di pilotaggio, e l’attrezzatura installata dentro e’ invisibile per i sistemi di sorveglianza elettronica.

Il segreto del rivestimento elaborato da esperti dell’azienda “Tekhnologia” che si trova nella citta’ scientifica di Obninsk (regione di Kaluga, nel centro della Russia) consiste nel fatto che la polverizzazione viene effettuata con diversi metalli – oro, indio e stagno. Lo spessore di uno strato non supera i 20 nanometri, e quello del rivestimento completo non supera i 90 nanometri. Il nanometro corrisponde ad un miliardesimo di un metro perciò il rivestimento non si vede ad occhio nudo. E’ polverizzato tramite un impianto speciale che consente di rendere lo spessore uguale per tutta la superficie del vetro della cabina. Per ricoprire un aereo ci vogliono circa 2 grammi d'oro. Magomed Tolboev, il pilota collaudatore, sottolinea, che del problema di elaborazione del rivestimento per ridurre la visibilita’ di aerei e navi si occupano gia’ da tempo diversi paesi del mondo.

Il problema è stato affrontato dagli americani, e anche da noi negli anni ’80. Io stesso ho collaudato i caccia MiG-23 con un rivestimento per assorbire le radioonde. L’idea principale è che la radiazione riflessa sia più piccola dell’aereo. Questo si raggiunge tramite i cambiamenti nella costruzione dell’aereo, cioè il cambiamento degli angoli dei riflettori, oppure tramite la vernice chimica. Ambedue le soluzioni contribuiscono a rendere invisibile ai radar l'aereo.

Il problema principale nella progettazione di caccia di quinta generazione è nascondere dai radar l’attrezzatura della cabina. Se le ali e la fusoliera sono rivestiti da panelli di materiali compositi che le “nascondono”, la cabina invece è senza veli di fronte ai moderni mezzi di difesa antiaerea. La combinazione di oro, stagno e indio nel nuovo rivestimento è stata selezionata dopo un lungo processo di comparazione tra gli spettri di materiali diversi. Secondo Roman Gusarov, l’amministratore del sito avia.ru , l’ultima scoperta degli scienziati russi aumenterà la potenza combattiva del T-50:

E’ molto difficile creare un rivestimento per gli elementi trasparenti della struttura senza perdere le caratteristiche traslucide. Percio’ e’ un passo molto importante per lo sviluppo tecnologico e l’aumento dell’invisibilita’ di aerei. I T-50 saranno coperti del nuovo rivestimento dopo le prove di volo. La produzione di serie del T-50 è programmata nel 2015.

Fonte: http://italian.ruvr.ru

 

 

Gli esperti del settore e i mass media stanno discutendo intensamente sulla possibilità di elaborare ancora un altro progetto per un aereo di quinta generazione per le forze dell’aeronautica. I pro sono rappresentati dalla necessità di essere competitivi, ma una duplicazione non è sempre possibile e giustificata.

Competizione o integrazione?

L’iniziativa di elaborare un secondo progetto per un caccia di quinta generazione appartiene al vice-premier russo Dmitrij Rogozin. Da tempo egli si occupa dell’industria per la difesa militare. L’idea è stata lanciata nel febbraio 2012 e ha fatto in tempo ad arricchirsi di alcuni dettagli prima ancora di ottenere l’approvazione formale. Alcuni specialisti suppongono che l’elaborazione del progetto potrà essere commissionata all’ufficio di progettazione Mikoyan. Oltre al design bureau di Suchoi che si sta già occupando del progetto T-50 sul PAK FA (complesso aeronautico di prima linea), il design bureau Mikoyan è l’unico ufficio di progettazione russo teoricamente in grado di progettare il nuovo caccia.

Rogosin ha supportato la sua richiesta con la necessità di essere competitivi. Presentandosi al Consiglio della Federazione, la camera più alta del Parlamento russo, ha detto che l’aeronautica russa deve avere non solo uno, ma due complessi aeronautici di prima linea. Ci si aspetta che il PAK FA faccia parte degli armamenti dal 2016.

Storicamente l’aeronautica sovietica e poi russa disponeva contemporaneamente di non meno di due tipi di caccia di prima linea. Nella maggior parte dei casi essi non erano in competizione, ma erano di supporto uno all’altro. Questo si vede chiaramente nelle coppie di oggi dei MiG-29/Su-27. Il modello Su-27 ha un grande raggio di volo, dispone di armamenti più potenti e di apparecchiature radio-elettroniche. Il MiG-29 è più leggero, meno dispendioso nell’avviamento e più adatto ad avere base negli aerodromi.

Nella situazione di deficit finanziario cronico degli anni ’90, l’aeronautica russa è stata costretta a scegliere uno dei due tipi di caccia. La scelta è ricaduta sul Su-27 perché aveva maggiori possibilità e migliori caratteristiche aeree in confronto al MiG-29. Questa considerazione si è conservata per lungo tempo: il T-50 oggi sottoposto ai test, fa parte della categoria dei caccia pesanti.



Il modello dell’aereo caccia del futuro.

La potenziale nicchia per il “secondo progetto dei quinta generazione” è stata definita: dovrà essere una macchina leggera, più economica e più semplice rispetto all’”avanzato” T-50. “ Una macchina leggera avrebbe senso solo dopo una seria unificazione con l’aereo pesante T-50. La cosa riguarda in primo luogo i motori” – ha riferito nell’intervista a “La Voce della Russia” l’esperto militare Konstantin Bogdanov. “Se si riuscirà a costruire una macchina in un unico “articolo 117” oppure un solo motore a due stadi per il T-50, allora l’aereo potrà essere utilizzato non solo dall’aeronautica russa. Comunque si scontrerebbe con il concorrente F-35, che al momento dell’ingresso sul mercato del nostro mezzo leggero, attirerà gli interessi della stesse nicchie”.

Secondo Bogdanov, il nuovo mezzo leggero potrà essere interessante per l’aeronautica russa: “Finchè l’aeronautica non mostrerà un interesse particolare a comprare il MiG-35, la sostituzione dei vecchi MiG-29 con il nuovo caccia leggero sarebbe potenzialmente utile.”

Il direttore della rivista militare “Vzlet” Andrej Fomin nutre dubbi sulle prospettive interne di questo nuovo mezzo: “Per quanto è possibile giudicare, il programma statale sugli armamenti già confermato e approvato non prevede l’elaborazione di un secondo progetto per un caccia di quinta generazione, oltre al T-50. Quando il Ministro della Difesa dovrà stanziare larghe somme di denaro per l’avviamento e lo sviluppo della serie T-50 e la produzione seriale di molti altri mezzi, l’eventualità di tale elaborazione risulterà alquanto incerta. Può darsi che si riesca a realizzare il progetto nell’ambito di una collaborazione internazionale, se ci saranno uno o più partner con risorse finanziarie disponibili e interessati alla costruzione di tale mezzo”.

Si può dunque giungere a queste conclusioni: il progetto di un mezzo leggero risulta più sensato in vista di una sua unificazione col T-50, ma questo richiede un nuovo progetto da parte dell’equipe di Sukhoi e l’ufficio di progettazione di Mayakan rimarrebbe in disparte. Quale sarà la conclusione tra le opinioni correnti, lo vedremo col tempo.

Fonte: http://italian.ruvr.ru

 

Il prototipo del caccia stealth russo T-50, il primo aereo da guerra furtivo al di fuori degli Stati Uniti, che ha debuttato nel gennaio 2010, è un po’ meno furtivo dello statunitense F-22 e uguale al più piccolo F-35. Ma in molti altri casi, il nuovo aereo da guerra della russa Sukhoj Design Bureau è in realtà superiore ai modelli statunitensi. Questa è la conclusione sorprendente della prima analisi scientifica pubblica sul Radar Cross-Section (RCS – apparenza del velivolo sugli schermi radar) del T-50, completato dal Dr. Carl Kopp, analista del think tank indipendente Air Power Australia.

“La forma del T-50 è meno rilevante di quella del F-22 Raptor“, scrive Kopp nel suo denso e pesante report. ma F-35 e T-50, aggiunge, hanno un “simile comportamento … RCS.” Ma la valutazione di Kopp del T-50 invia degli avvertimenti. Non pochi, in effetti. Per far raggiungere la stealthiness del Lockheed Martin F-35, per non parlare dell’F-22, gli ingegneri della Sukhoj dovranno, tra l’altro, modificare la disposizione dei motori del T-50 con un raccordo meno invadente e aggiungere uno strato di materiale radar-assorbente sulla superficie dell’aereo. Con le gondole motori e la superficie riviste, le “performance riflettenti del RCS del T-50 soddisfaranno il Very Low Observable (VLO), dato che forti rendimenti riflettenti sono assenti nel campo del settore angolare di prua“, scrive Kopp. Tradotto in parole povere, Kopp sta dicendo che una versione ottimizzata del jet russo potrebbe essere molto, molto difficile da individuare per la maggior parte dei radar, mentre piomba su di loro. Vale la pena notare che grandi perfezionamenti sono delle procedure standard, quando i prototipi stealth vengono sviluppati. L’F-22 e l’F-35 hanno subito grandi modifiche di progettazione essendo stati ideati più di 15 anni fa. Il T-50, di cui solo quattro esemplari sono stati costruiti, vola da tre anni e non è programmato per entrare in servizio prima del 2016, al più presto. C’è tempo per i russi per perfezionare il progetto, così come i cinesi fanno con i loro aerei invisibili. Certo, entro il 2016 gli statunitensi potranno possedere centinaia di F-35 pronti al combattimento, più i circa 180 F-22 già in servizio. Il T-50 potrebbe sfruttare il ritardo per avere prestazioni impressionanti che, in qualche modo, supereranno anche le vantate capacità dell’F-22. Un vantaggio dei russi è ciò che Kopp chiama “estrema super-agilità. Conseguenza dell’avanzato design aerodinamico, dell’eccezionale rapporto spinta/peso e delle prestazioni nella vettorizzazione della spinta dimensionale, integrati con un avanzato sistema di controllo digitale del volo“. Il secondo vantaggio: “eccezionale persistenza al combattimento, frutto di un insolitamente grande carico di carburante interno, pari a 25.000 chili” scrive Kopp. Il T-50 potrebbe continuare a volare e combattere a lungo, dopo che F-22 e F-35 restano a corto di carburante. Inoltre, il T-50 schiva alcuni radar meglio di altri velivoli, secondo Kopp, e i sensori degli Stati Uniti sono tra i peggiori nel rilevare la forma unica del T-50, sostiene. L’apprezzamento di Kopp sulla tipologia RCS del T-50 da parte dei “radar contro-VLO” cinesi, appositamente progettati per individuare gli aerei invisibili statunitensi, mostra che rilevano meglio il T-50. Il migliore sensore impiegabile contro il caccia russo è il radar UHF imbarcato sugli aerei E-2 di allerta precoce della marina statunitense. I radar dei caccia statunitensi, tra cui quelli a bordo di F-22 e F-35, sono di efficacia mediocre contro il T-50, afferma Kopp. “Non esistono ostacoli fondamentali nella progettazione del prototipo del T-50 che possano precludere il suo sviluppo in un vero e proprio velivolo Very Low Observable“, conclude Kopp.
In altre parole: Attenzione, America! Ora sei solo uno dei tre Paesi cha fa volare un aereo da guerra furtivo ai radar.

Fonte: http://aurorasito.wordpress.com

 

 

Il brevetto del PAK-FA pubblicato dal Servizio federale russo per la Proprietà Intellettuale dimostra che il design dell’aereo stealth di quinta generazione è fortemente influenzato dall’esigenza della scarsa visibilità ai radar. Allo stesso tempo, i russi sono pronti a sacrificare un po’ di furtività nella ricerca di un’eccellente manovrabilità ed eccellenti caratteristiche di volo. Lo scopo dell’invenzione, dicono i documenti del brevetto, è avere un velivolo a bassa visibilità radar, super manovrabilità ad alti angoli d’attacco (sorprendentemente vicino a 90 gradi), conservando contemporaneamente un’elevata efficienza aerodinamica a velocità subsoniche. La creazione di un aereo in grado di eseguire ampi compiti ad elevate altitudini e velocità di volo con una bassa firma radar, è una sfida tecnica, ammettono i russi. “Tutti questi requisiti sono contraddittori, e la creazione di un aeroplano che li soddisfi rappresenta un compromesso.”

Sugli schermi radar.
I documenti affermano che l’intenzione dei progettisti è ridurre la sezione radar (RCS) del velivolo a “mediamente 0,1-1 metro quadrato“. A tale distanza il velivolo appare come un uccello sul radar nemico e diventa difficile, se non impossibile, individuarlo. Il Sukhoj regge bene il confronto con lo Stealth Fighter F-22 statunitense che gli esperti ritengono avere una RCS di 0,1 metri quadrati. (Il dato reale è classificato), i caccia di quarta generazione come Sukhoj Su-27/30 e F-15E hanno una RCS di 10-15 metri quadrati. La riduzione della visibilità radar dell’aeromobile è ottenuta attraverso una combinazione di progettazione e tecnologia, in particolare modellando i contorni della cellula. Secondo Pjotr Butowski della Rassegna Internazionale della Difesa Jane’s, “Alcune aperture e intagli sulla superficie della cellula, come i separatori dello strato di superficie ai lati delle prese d’aria e le aperture superiori sulla fusoliera, Immediatamente a poppavia della cabina, sono coperti con una griglia sottile dalla maglia di meno di un quarto della lunghezza d’onda dei radar di ricerca, riducendo i riflessi da queste superfici irregolari. Gli spazi vuoti tra gli elementi della cellula sono riempiti con sigillanti di conduzione, mentre il vetro della cabina è metallizzato. Le superfici delle cinque antenne piane del radar del PAK-FA sono inclinate sul piano verticale, contribuendo a deviare i segnali radar nemici. La copertura delle antenne radar è selettiva, lasciando attraversare i propri segnali, ma bloccando le altre frequenze. Inoltre, i vani del radar sono contenuti entro ‘tende’ radar-ablative per ridurre eventuali fughe dei segnali amplificati.”

Aeromobile versatile.
I due motori del PAK-FA sono ben distanziati in gondole isolate, creando lo spazio per un ampio vano bombe. Le prese d’aria sono più distanti rispetto ai piani verticali e orizzontali e ai motori, creando una curvatura che nasconde il compressore e riduce la firma radar anteriore del velivolo. I motori sono posizionati ad angolo acuto rispetto al piano verticale, consentendo la vettorizzazione della spinta, un’area in cui Sukhoj eccelle, nei canali longitudinali, trasversali e diretti. Gli ugelli del motore puntano verso l’esterno, trasferendogli una porzione significativa del controllo del velivolo anche a bassa quota. Ciò migliora notevolmente la sicurezza del volo. Il profilo alare mobile sopra e davanti le prese d’aria del motore è una caratteristica unica del PAK-FA, ed è tipico dell’ingegno russo nella progettazione delle cellule. I profili possono ruotare verso il basso attorno al bordo posteriore. Simili agli ipersostentatori, assistono il controllo dell’aeromobile ad alti angoli d’attacco. Le prese d’aria sono situate su ciascun lato della fusoliera e sono smussate su due piani al fine di mantenere il flusso anche ad alti angoli d’attacco.

Debolezze del PAK-FA.
Il documento elenca anche alcuni svantaggi del velivolo:
• L’incapacità del controllo dei canali di rollio e imbardata quando vola a bassa velocità perché i motori sono situati vicini.
• La forma curva del condotto d’aspirazione dell’aria richiede un aumento della loro lunghezza e, quindi, della massa del velivolo.
• L’incapacità di garantire la “scomparsa” dell’aeromobile durante supercritici angoli di attacco.
• L’uso di chiglie fisse per i timoni costringe ad aumentare l’area dello stabilizzatore verticale per fornire stabilità direzionale in condizioni di volo supersonico, portando ad un aumento di peso della coda e quindi dell’aeromobile in generale, e ad un aumento della resistenza.

Perché l’equilibrio è la chiave.
Confrontare il PAK-FA con F-22 Raptor e F-35 Lightning II è difficile perché la maggior parte delle caratteristiche di questi aeromobili all’avanguardia sono altamente classificate. Eppure, basandosi sui dati disponibili, l’aereo russo non sembra furtivo come l’F-22 da 420 milioni di dollari. Il vantaggio stealth del F-22 non sembra preoccupare i russi. Il PAK-FA abbraccia una filosofia di combattimento completamente diversa in cui una eccellente manovrabilità è considerata l’arma fondamentale. Al contrario, gli statunitensi hanno messo tutte le loro uova nel paniere stealth, basandosi sulla quasi invisibilità per colpire i bersagli. L’idea è di avere la “Prima vista/primo colpo/prima eliminazione” nel dominio aereo. L’obiettivo, in realtà la speranza, è vedere il nemico per primo evitando il rilevamento. Tuttavia, la speranza è uno scarso sostituto alla preparazione. Il punto di vista russo è che non è mai male avere capacità di dogfighting. Ad un certo punto gli aerei stealth dovranno avvicinarsi per combattere quando il duello è inevitabile. Questo è anche il momento in cui un’eccellente manovrabilità entra in gioco. Aerei stealth lenti, pesanti e male armati come l’F-35, probabilmente verranno abbattuti nello scontro con il PAK-FA. Inoltre, i nuovi radar potranno rilevare gli aerei stealth. E la furtività di qualsiasi grado in realtà non dona il mantello dell’invisibilità come i produttori e pianificatori bellici statunitensi credono. L’abbattimento nel 1999 del caccia stealth statunitense F-117 da parte di una batteria contraerea serba altamente motivata e ben addestrata, fu un enorme schiaffo all’industria della furtività statunitense. I serbi usarono un altamente avanzato, anche se degli anni ’60, missile superficie-aria russo S-125 Neva/Pechora congiuntamente a un radar metrico P18. Poterono abbattere l’F-117 dopo 18 secondi dal rilevamento, un esempio lampante della vulnerabilità degli aerei stealth. Ci vorranno delle guerre future per avere il verdetto sulla migliore filosofia, lo stealth totale o l’insistenza russa sulla super-manovrabilità. Nel frattempo, i piloti delle aviazioni russa e indiana non vedono l’ora di mettere le mani su ciò che promette di essere il sogno di un pilota da caccia. Dovranno aspettare un po’: secondo il Programma per l’armamento nazionale russo, 60 caccia PAK-FA saranno consegnati tra il 2016 e il 2020.

Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora

Fonte: http://aurorasito.wordpress.com

 

 

 

 

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