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La cattura in circostanze ancora tutte da chiarire, il segreto militare è d’obbligo in questo caso, qualche giorno fa da parte delle forze armate di Teheran del sofisticato drone UAV Sentinel RQ-170 penetrato per 250 Km in territorio iraniano, sta creando non pochi problemi al Pentagono e ai servizi di sicurezza di Washington.

 

 

Iran: la perdita del drone Sentinel RQ-170 UAV pari a quella dell’U2 di Powers per gli Usa.
Federico Dal Cortivo

Una delle ipotesi in circolazione è che si sia trattato di un attacco cibernetico, forse con supporto cinese, in grado di mettere un malware all’interno dell’avionica del RQ-170, partendo magari dal territorio stesso statunitense, mentre il Generale di Brigata iraniano Amir –Ali Hajizadeh afferma che il Sentinel è caduto nella trappola della Guardie Rivoluzionarie iraniane e della loro unità di guerra elettronica.

Che gli Usa stessero da qualche tempo monitorando il territorio iraniano e in particolare le zone dove sono collocati i siti di ricerca nucleare civile era cosa nota agli addetti ai lavori, sia a mezzo satelliti spia, sia con i vari modelli di velivoli senza pilota che dovrebbero permettere ricognizioni in condizioni di pressoché totale sicurezza, il condizionale è d’obbligo perché proprio la cattura del sofistico Sentinel ha dimostrato che l’Iran è in grado ora di difendere il suo spazio aereo, e che poi vi sia un aiuto cino-russo alle spalle fa parte del gioco.

Teheran ha rivelato che è dal 2005 che voli spia sono condotti sul suo territorio tanto che proprio di recente sono stati acquisiti dalla Russia sistemi radar passivi Avtobaza 222IL, non soggetti ad embargo e in grado di scoprire senza essere scoperti, anche velivoli dotati di capacità Stealt. Il riserbo dietro cui si trincera l’amministrazione Usa è un chiaro indicatore di come la cosa a Washington sia considerata uno scacco non indifferente, tanto più subito da quell’Iran primo nella lista dei cosiddetti “Stati canaglia” e che mette forse in discussione l’invulnerabilità di cui erano circondati i droni.

Tra gli analisti Dan Goure, dell’Istituto Lexington di Arlington in Virginia, parla di “disastro paragonabile a quello che comportò la perdita del velivolo da ricognizione strategica U2 sul territorio sovietico nel 1960 e la cattura del pilota Gary Powers. Quello che è accaduto mette in discussione il concetto stesso di aereo senza pilota, tanto più che all’interno del RQ-170 vi sono custoditi segreti di una sofisticata tecnologia sia per quel che concernono i motori, i sistemi di guida e controllo, il rivestimento stealt e i sistemi d’intelligence”.

Per Richard Aboulafia del “Teal Group Corporation Aerospace & Defense Consulting”, “la cattura del RQ-170 non è un dramma perché è tutto da dimostrare che da esso si possano carpire segreti tali da avvantaggiare un avversario come l’Iran, in passato sono rari gli episodi in cui la cattura di una piattaforma ha dato risultati pratici se non si possiede poi la tecnologia adatta per sfruttarla”.

Il Capo di Stato Maggiore dell’Us Air Force Gen. Norton A. Schwartz afferma non senza preoccupazione, che “dati segreti potrebbero essere riversati all’esterno dal velivolo catturato”.

Che l’Iran non abbia la capacità ora per sfruttare il successo ottenuto è tutto da dimostrare, anche perché dietro vi sarà sicuramente l’appoggio di Mosca e Pechino desiderose di mettere le mani sul giocattolo statunitense, come rivela il Teheran Times, “il governo iraniano può mettere a disposizione il RQ-170 a cinesi e russi”. Sempre il quotidiano in lingua inglese parla di piani che sarebbero potuti scattare per evitare la cattura del drone, come raid di truppe speciali, bombardamenti con missili da crociera o bombardieri B2. Sta di fatto che tutte le opzioni sono state alla fine scartate; forse il rischio di scatenare una reazione a catena nell’intera regione ha indotto gli Stati Uniti a considerare perso il velivolo.

RQ-170: si tratta di un velivolo senza equipaggio per missioni di ricognizione a largo raggio e lunga durata. Prodotto da una divisione della Lockheed Martin per l’Usaf. Capace di analizzare il campo di battaglia e il terreno sorvolato in tempo reale e inviare i dati alle stazioni di terra GCS che lo piloteranno a distanza, come la Creech Air Force Base nel Nevada e il Reconnaissance Squadron 30 a Tonopah Test Range nel Nevada. Utilizza un sistema semi autonomo di navigazione e controllo, molto simile a quello installato sul RQ-4 Global Hawk. Il drone è dotato di tutta la tecnologia ora disponibile per ridurre le proprie emissioni, e si suppone in grado di reagire a eventuali minacce radar e cambiare anche la rotta in caso di necessità o interrompere la missione. Non vi è certezza circa l’esistenza di un sistema di autodistruzione.

-Global Military Review
-Globasecurity.org
-Defense News
-Aviationintel

Fonte: http://europeanphoenix.com

 

 

Sembra che l’Iran sia riuscito a ottenere uno drone stealth statunitense che stava volando illegalmente nel suo spazio aereo.


Un drone segreto statunitense che è stato smarrito la scorsa settimana nell’Afghanistan occidentale sembra essersi schiantato in Iran, in quello che sembra essere il primo caso di un simile velivolo che finisce nelle mani dell’avversario. Le agenzie di stampa iraniane hanno asserito che le forze militari della nazione hanno abbattuto il drone che, in base ai resoconti iraniani, è un aereo stealth RQ-170. È progettato per penetrare le difese aeree nemiche che riescono a vedere e anche ad abbattere i meno sofisticati Predator e Reaper. Gli ufficiali degli Stati Uniti riconoscono di aver perso un drone questa domenica vicino al confine iraniano, ma non hanno indicato il tipo di velivolo smarrito. I primi ragguagli dell’incidente del drone sono giunti dall’agenzia di stampa iraniana semiufficiale Fars. “L’esercito dell’Iran ha tirato giù un drone statunitense RQ-170 che si era intruso nell’Iran orientale”, la rete televisiva di stato in lingua araba al-Alam ha citato una fonte anonima che afferma: “Il drone spia abbattuto, che ha subito pochi danni, è stato prelevato dalle forze armate.”

Reuters ha scritto che un’ufficiale statunitense ha detto di non aver segnali del fatto che l’Iran abbia tirato giù un drone:
http://www.reuters.com
Naturalmente l’Iran non ha mai dichiarato di averlo abbattuto, quindi si tratta di una non–smentita. L’Iran ha solo "tirato giù" il drone grazie a qualche sistema di guerra elettronica:
http://www.presstv.ir/detail/213765.html
La domanda ora è "Come ci sono riusciti?" Ora vi parlo delle mie ipotesi. Intanto, visto che si tratta di un drone stealth, il primo problema è rintracciarlo. Un normale radar monostatico, dove l’emittente del raggio radar e il ricevitore che rileva l’eco proveniente dall’aereo sono nello stesso luogo, non è in grado di scoprire il drone. La sua forma e il rivestimento che riduce l’eco disperde troppo il segnale. Ma usando un radar bistatico, dove il trasmettitore è separato dal ricevitore(i) da una distanza che è comparabile a quella che intercorre con l’obbiettivo, anche gli oggetti stealth possono venire rilevati:
http://en.wikipedia.org
L’individuazione con i sistemi elettronici è anche possibile se il drone sta ricevendo e inviando informazioni col suo collegamento via satellite, nel caso in cui non stia seguendo in silenzio un piano di volo pre-programmato. Quando il segnale dal drone al satellite viene inviato con un raggio molto direzionale, un velivolo equipaggiato con il sistema radio adeguato e che stia volando sul drone e vicino alla linea visuale tra il satellite e il drone, può riuscire a localizzarlo. Se il drone ha utilizzato il proprio radar per "dare un’occhiata" all’Iran, il sistema “anti-stealth” russo Avtobaza:
http://www.ausairpower.net
appena consegnato potrebbe essere riuscito a rilevarlo:
http://rt.com/news
Gli iraniani hanno asserito di non aver abbattuto il drone, ma di averlo "tirato giù" con pochi danni. Credo che siano riusciti a farlo atterrare. Questo drone RQ-170:
http://en.wikipedia.org
è diventato famoso come la "Bestia di Kandahar" dove è stato per la prima volta osservato quattro anni fa. Il volo dei drone stealth statunitensi in Afghanistan era ovviamente necessario per sfuggire ai radar dei Talebani. Il drone è abbastanza grande con una larghezza alare da circa 20 a 27 metri e un peso al decollo di circa 10.000 libbre. Quando il drone è in volo, viene controllato in remoto grazie a un collegamento satellitare da una stazione operativa. Ma durante la partenza e l’atterraggio, viene pilotato a vista con un segnale radio da un operatore nei pressi della pista di decollo. Ciò è necessario perché il collegamento satellitare da remoto ha un ritardo di alcune centinaia di millisecondi, che sono una latenza troppo lunga per correggere le deviazioni causate dal vento e altri problemi nel corso del decollo e dell’atterraggio. Sembra quindi che gli iraniani siano riusciti a prendere il controllo a vista del drone. Questo dopo aver interrotto il collegamento satellitare. Fare questo non sarebbe comunque sufficiente, dato che il drone avrebbe comunque seguito qualche azione preprogrammata, come un semplice ritorno dal luogo di partenza. Con il controllo a vista ancora attivo, l’interruzione del collegamento via satellite non porterebbe a un aborto preprogrammato. Possiamo ragionevolmente ritenere che gli iraniani abbiamo qualche stazione nei pressi dell’aeroporto di Kandahar in ascolto di tutto il traffico militare presente in zona. Hanno avuto quattro anni per analizzare i segnali radio tra l’operatore sul terreno e questi droni. Anche se questi segnali sono criptati, la ricognizione di questi modelli nel corso dei tanti voli effettuati in quattro anni potrebbero avergli fornito informazioni sufficienti per violare il codice. L’Iran farà in modo di ben nascondere il drone mentre gli Stati Uniti cercheranno probabilmente di distruggerlo se venissero a conoscere la sua ubicazione. Quanto i cinesi raccolsero parti di un velivolo stealth F-117 che era stato tirato giù in Yugoslavia, gli Stati Uniti bombardarono la loro ambasciata a Belgrado. Essendo riusciti a ottenere un drone stealth all’avanguardia appena lievemente danneggiato, l’Iran sarà in grado di copiare gran parte della sua tecnologia e di trovare nuovi sistemi contro questi velivoli. Questa tecnologia scatenerà sicuramente interesse anche in altri ambiti. Possiamo scommettere che i contatti militari presenti nelle ambasciate di Russia, Cina, India, Pakistan e altre ancora stiano facendo la fila al Ministero della Difesa iraniano pronti a fare qualche offerta sostanziosa.

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE
Fonte italiana: http://www.comedonchisciotte.org
Fonte originale estera: http://www.informationclearinghouse.info

 

 

Usa confermano: il drone Sentinel abbattuto in Iran era in missione per la Cia.

TEHERAN - Le autorità statunitensi hanno ammesso che il drone Usa abbattuto dall'esercito iraniano nella parte orientale del paese era in missione per la CIA. Il 4 dicembre le forze specializzate nella guerra elettronica iraniane hanno «abbattuto con successo un drone americano», un RQ-170 Sentinel «mentre attraversava lo spazio aereo iraniano al confine con l’Afghanistan». Due funzionari Usa, parlando in condizione di anonimato, hanno confermato che il velivolo senza pilota americano era usato in missioni segrete della Cia sull’Afghanistan, lo riferiscono stamane la CNN ed il Huffington Post. L'RQ-170, è un aereo stealth senza pilota progettato e sviluppato dalla Lockheed Martin Company. Questo drone invisibile ai radar è frutto delle più avanzate tecnologie nel settore dello spionaggio. Gli aerei da ricognizione della Cia - spiegano alcuni analisti - partono sì dalle basi in Afghanistan, ma in genere sono impegnati in missioni di sorveglianza nei paesi vicini tra cui l'Iran.

Fonte: http://italian.irib.ir

 

 

Cattura RQ-170 Sentinel, storica operazione dell’Iran e scacco agli Stati Uniti.

TEHERAN - Chi gioca a calcio sa che quando si inizia una partita importante, contro una squadra sconosciuta, un tecnico saggio indica ai suoi giocatori di cercare di valutare, nei primi minuti, le capacità del rivale. È lo stesso anche nelle guerre; e' successo persino in quelle combattute negli ultimi anni dagli Usa, “a colpo sicuro”, contro paesi come Afghanistan, Iraq e Libia; le operazioni occidentali sono state precedute da piccole prove, anche se c'era la piena e precisa consapevolezza delle capacità del nemico ed una sicurezza del fatto che non c’era paragone tra le forze e le capacità militari degli aggrediti e degli aggressori. Uno dei motivi che ha impedito finora a Usa e alleati di aggredire l’Iran, certamente, è il “vuoto” di informazioni precise sulle capacità militari degli iraniani; capacità che nonostante le dichiarazioni ufficiali, non vengono sottostimate, dato che gli americani sanno meglio di chiunque altro, che a Teheran, quando si parla di difendere il paese, non si scherza affatto. Un fatto di qualche giorno fà, ha provocato il terrore e lo smarrimento totale a Washington; gli americani, come avveniva nella partita di calcio, hanno forse voluto sperimentare la forza dell’Iran e si sono ritrovati dinanzi ad una amara ed incredibile sorpresa. Al confine tra l’Iran e l’Afghanistan, un drone ultra-avanzato Usa, un RQ-170 Sentinel, è stato “catturato” dalle unità di guerra elettronica dell’esercito dell’Iran. Il fatto è che il drone non è stato attaccato fisicamente, come dice il comunicato dell’esercito iraniano, ma le unità di guerra elettronica ne hanno preso il controllo facendolo atterrare con il minimo danno.
Ecco cosa significa tutto ciò:

1) Che gli iraniani si sono infiltrati nel sistema informatico dei droni Usa, per giunta quelli della Cia.
2) Gli iraniani sono venuti in possesso di una tecnologia elettronica inimmaginabile persino per paesi avanzati e gli stessi alleati di Washington.
3) Gli iraniani, con un simile livello di tecnologia, riusciranno a scoprire facilmente molte altre tecnologie impiegate nel RQ-170, un gioiello che gli Stati Uniti non hanno dato a nessun paese al mondo di cui negavano a lungo persino l’esistenza.

Il resoconto di alcuni media americani sullo “smarrimento” del Sentinel, conferma la versione dei fatti fornita dagli iraniani. La Cia dice che aveva “perso le traccie” del velivolo e che era “fuori controllo”. Certi media hanno cercato di creare nebbia intorno alla questione dicendo che è stata una avaria, un guasto, che il drone si è sfracellato ecc… Chi ha un minimo di conoscenza di questioni militari sa benissimo che gli Usa non sono tanto sprovveduta da lasciar svolazzare quà e là un drone del genere e per giunta con informazioni riservate senza il dovuto riguardo. Per capire meglio la questione basta pensare che il Sentinel non è stato venduto dagli Usa a nessuno dei suoi alleati, nemmeno Israele, e che non si sa per certo nemmeno quanto sia grande. La sua apertura alare è tra i 20 ed i 23 metri. È questa l’informazione più precisa che si ha sulle sue misure. Non si sa nemmeno per certo se possa portare o meno armi. Ora si può credere che un aereo così venga lasciato cadere lì, senza alcun problema? (Per chi voglia vedere quanto sia ‘segreto’ questo aereo ecco quì sotto il link della sua presentazione su Wikipedia.)
http://en.wikipedia.org
Al di là del fiasco “sul campo” che porterà all’ulteriore rafforzamento delle forze iraniane, la questione ha forti conseguenze politiche. Un significativo silenzio sulla vicenda e sull’Iran in generale domina Washington. Alcuni “falchi” che fino a ieri dicevano che per l’Iran “tutte le opzioni sono sul tavolo” e che “un attacco all’Iran sembra inevitabile”, hanno fatto silenzio, comprendendo che le loro armi ultra-progredite potrebbero essere come “pistole ad acqua” a confronto con Teheran. Quando un drone, invisibile ai radar in teoria, viene identificato ed addirittura catturato “elettronicamente”, chi può garantire che i caccia che dovrebbero bombardare le infrastrutture nucleari iraniane, anch’essi invisibili ai radar in teoria, non verranno abbattuti come mosche?

Fonte: http://italian.irib.ir

 

 

 

WSJ: Usa pensarono di attaccare Iran in un primo momento per recuperare drone RQ-170 Sentinel

WASHINGTON – Resoconto importante del Wall Street Journal: gli Usa si sono accorti benissimo del fatto che il controllo del drone RQ-170 Sentinel era stato sottratto loro dalle unità iraniane, ed in un primo momento avevano pure pensato di entrare in territorio iraniano per riprendersi il drone o bombardarlo per distruggerlo ed impedire che cadesse in mano iraniana. Secondo il Wall Street Journale che cita una fonta coperta da anonimato all’interno della Casabianca, i comandanti militari Usa però hanno concluso alla fine che l’intervento per salvare il drone avrebbe potuto innescare la reazione militare su larga scala dell’Iran, innescando una guerra e portando conseguenze molto più tragiche della perdita del drone. Per questo, spiega la fonte anonima al WSJ, alla fine i comandanti Usa si sono rassegnati al fatto che l’Iran entrasse in possesso del drone. Il resoconto smentisce precedenti dichiarazioni delle autorità Usa sul fatto che non si sa per certo se il drone sia in mani iraniane e che probabilmente si sarebbe schiantato. Anzi il WSJ conferma che il drone è in mani iraniane ed è sano e quindi è probabile che gli iraniani possano acquisire le tecnologie applicate nella realizzazione di questo.

Fonte: http://italian.irib.ir

 

 

TEHERAN - Stando a fonti militari iraniane, la Russia e la Cina hanno chiesto alle autorità iraniane di poter esaminare il drone americano usato per spionaggio che le forze di difesa iraniane sono riuscite a neutralizzare qualche giorno fa nella parte orientale del Paese. Il velivolo, un RQ170, era entrato nello spazio aereo iraniano proveniente dall'Afghanistan. La difesa iraniana è riuscita a penetrare nel sistema elettronico del drone, facendolo atterrare senza danni. L'apparecchio è ora allo studio delle competenti autorità iraniane.

Fonte: http://italian.irib.ir

 

 

Iran: Pasdaran, nuovi dettagli su drone spia Usa.

TEHERAN – Il comandante della forza aerospaziale dei Pasdaran iraniani ha rivelato nuovi dettagli sul drone spia Usa, aereo super-segreto sulla quale non si sapevano finora molte cose. Secondo l’IRIB, il generale Amir Alì Haji Zadè ha spiegato: “Recentemente grazie alle informazioni raccolte ed alla precisa sorveglianza, si è appreso che questo aereo ha l’intenzione di violare il nostro spazio aereo. Dopo il suo ingresso nel cielo dell’est del paese, questo aereo è caduto nella rete elettronica delle forze armate ed è stato fatto atterrare con il minimo danno”. Il generale ha poi fornito informazioni finora sconosciute sull’aereo: ha una apertura alare di 26 metri, ha una fusoliera lunga 4 metri e mezzo ed è alto 1,84 metri ed è provvisto di sistemi all’avanguardia per raccogliere informazioni. Il comandante Haji Zadè ha spiegato che il metodo di costruzione ed il materiale in esso usato lo rende invisibile e che la tecnologia stealth usata in esso è già stata usata in precedenza negli aerei B2 ed F35. Il comandante ha concluso: “Gli esperti militari sanno bene quali informazioni tecnologiche preziose ci potrà dare questo aereo”.

Fonte: http://italian.irib.ir

 

 

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