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Non è un elicottero, e nemmeno un aereo. Il D-Dalus, velivolo progettato dall'azienda austriaca IAT21 e presentato all'Air Show di Parigi, è il prototipo di una nuova classe di aeromobili che non sfrutta ali o rotori tradizionali. Il D-Dalus, infatti, viene spinto in aria da quattro blocchi di dischi rotanti, alimentati da tradizionali motori a reazione per aerei. I dischi di ogni unità ruotano alla stessa velocità, e sono dotati di pale regolabili nel loro angolo di incidenza sull'aria.

 

 

Ad ogni gruppo di pale può essere data una differente inclinazione, consentendo al velivolo di poter manovrare per 360° attorno ai suoi assi e di decollare verticalmente, di mantenere una posizione fissa in aria, di ruotare e muoversi in ogni direzione.

Il velivolo è stato temporaneamente classificato come VTOL (Vertical Take-Off and Landing), una classe di velivoli a decollo e atterraggio verticale che comprende diversi aerei ad ala rotante come il Boeing V-22 Osprey.

Il problema è che non si può di certo dire che D-Dalus sia un VTOL tradizionale. E' particolarmente adatto a volare in condizioni di maltempo e di instabilità della piattaforma di decollo/atterraggio, contrariamente agli altri VTOL, potendo addirittura atterrare su piattaforme in movimento come barche o veicoli in corsa.

D-Dalus è anche estremamente silenzioso, e ha una manovrabilità tale da poter entrare negli edifici e muoversi senza far danni, cosa che un tradizionale elicottero o un VTOL non sarebbero in grado di fare per ovvi motivi.

 

 

l fatto di non possedere parti meccaniche esterne in movimento, come le pale di un elicottero, riduce il numero di guasti possibili e le ore di manutenzione del velivolo, e consente di poter avvicinarsi a rocce, albero e pareti come nessun altro VTOL o elicottero tradizionale possono fare fare.

Se infatti l'utilità di un elicottero viene limitata dalla presenza di alberi, dalla vicinanza con pareti e ostacoli naturali o artificiali, e dalla presenza di condizioni climatiche avverse, D-Dalus può relativamente ignorare tutti questi elementi e raggiungere località impraticabili per un velivolo a pale o ad ala fissa.

D-Dalus sembra quindi essere particolarmente adatto per le operazioni di ricerca e soccorso, o come drone di sorveglianza per i punti più "caldi" del pianeta. Potrebbe entrare in un edificio senza quasi essere notato, rimuovere i feriti sollevandoli da terra e portarli nel più vicino punto di soccorso.

L'attuale prototipo di D-Dalus consente di sollevare un carico di circa 70 Kg, ma la IAT21 è già al lavoro al fianco della Cranfield University per la creazione di un velivolo più grande, dotato di motori più potenti e di un sistema di guida più avanzato di quello attuale, che consente di pilotare D-Dalus tramite un joystick e di evitare gli ostacoli in modo quasi automatico.

Naturalmente il prototipo di D-Dalus ha attirato l'attenzione di diversi eserciti e agenzie di tutto il mondo, prima tra tutti la DARPA. Un velivolo silenzioso che combina l'autonomia di un aereo ad ala fissa con le prestazioni (migliorate) di VTOL e elicotteri; fa gola a me, figuriamoci all'esercito statunitense, che apprezza particolarmente aggeggi volanti simili a questo.

Fonte: http://www.ditadifulmine.com

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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