Un missile ipersonico antiaereo dalla portata di oltre 300 km farà parte dell’arsenale del Su-57, l’aereo da caccia multiruolo più avanzato della Russia. L’arma ha lo scopo di eliminare gli obiettivi alla massima distanza senza temere risposte. Il Su-57 è il primo velivolo do 5.ta generazione in Russia, progettato come formidabile minaccia per la principali potenza aerea, gli Stati Uniti. Normalmente ci si aspetta che trasporti le armi nei vani interni, per ridurre la traccia radar ed evitare di compromettere le capacità stealth. Ma missili più grandi possono essere trasportati esternamente, e uno di questi sarà l’R-37M, un missile dalla gittata maggiore di qualsiasi altro missili a disposizione dei velivoli statunitensi. L’R-37M è la versione aggiornata del missile entrato in servizio nel 1985. La versione più vecchia era tra i più grandi missili aria-aria, di 4,2 metri di lunghezza e 600 kg di peso, adatta solo per gli aerei più grandi come il MiG-31BM. La caratteristica principale del missile aggiornato è la sua gittata, indicata in 300 km, anche se alcune fonti dicono che potrebbe raggiungere i 400 km, a seconda del profilo di volo. Il missile costoso è destinato a colpire obiettivi ugualmente importanti come gli aerei AWACS, ma con una velocità di Mach 6 e un sistema di puntamento attivo che si attiva nella fase terminale del volo, rappresentando una minaccia per bersagli più agili come gli aviogetti da combattimento. La versione R-37M, sarebbe nelle fasi finali di sviluppo ed è dotata di un nuovo sistema di guida, riducendo peso e lunghezza per adattarsi a piattaforme più piccole. Boris Obnosov, direttore della Tactical Missiles Corporation (KTRV), ha confermato che il Su-57 sarà tra gli aerei in grado di sparare il nuovo missile. KRTV è la società madre di NPO Vympel, lo sviluppatore dell’R-37. Lo sviluppo dell’R-37M mette in discussione il futuro di un altro missile aria-aria a lungo raggio considerato per il Su-57. Chiamato KS-172 e sviluppato da NPO Novator, parte del complesso tecnico-militare concorrente Almaz-Antej, questo missile ha una gittata ancora maggiore di oltre 400 km. Ciò è possibile grazie all’uso di due stadi, con un primo stadio potente più grande che spinge rapidamente il secondo stadio più piccolo. L’arma ha avuto alcuni test di successo, ma si ritiene che sia lontano dal servizio. È interessante notare che la Cina sviluppa un missile a lungo raggio simile al bistadio per i suoi caccia stealth J-20. Coi rivali strategici entrambi dotati di questo tipo di arma, gli Stati Uniti potrebbero dover ripensare la loro strategia per la superiorità aerea. L’US Air Force era solita schierare missili aria-aria a lungo raggio come l’AIM-54 Phoenix, che aveva una portata operativa di 190 km, ma fu ritirato nel 2004 insieme alla sua piattaforma, l’F-14 Tomcat. Alcuni missili di questo tipo sono ancora in servizio in Iran, reliquia dei legami pre-rivoluzionari del Paese cogli Stati Uniti. L’AIM-120 AMRAAM, il missile aria-aria oltre-orizzonte dell’USAF, ha una portata ancora più corta rispetto al Phoenix, con la versiane avanzata AIM-120D limitata a 160 km. È ancora un’arma formidabile adatta a molte piattaforme e i militari nordamericani si aspettano che i nemici possano essere abbattuti dai missili da distanza di sicurezza, con aviogetti da combattimento moderni come F-22 e F-35 che forniscono informazioni di puntamento extra ai velivoli più vecchi. Dispiegando missili con una portata ancora maggiore, Russia e Cina potranno soverchiare tale strategia, minacciando le risorse statunitensi da distanza di sicurezza. Ciò apre potenzialmente un gap di vulnerabilità fino a quando la NATO non sviluppi un contrappeso come il missile Meteor della MBDA.
Traduzione di Alessandro Lattanzio.
Fonte: http://aurorasito.altervista.org