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La provincia di Guizhou, situata nel sud-ovest del territorio nazionale cinese, è caratterizzata da un'accentuata azione erosiva dell'acqua sulla roccia: di conseguenza sono innumerevoli le grotte e le caverne scavate nelle profondità delle montagne. La provincia è anche una delle più ricche di minoranze etniche. Come risultato si hanno centinaia di piccole tribù che vivono ancora allo stato cavernicolo.

 

 

Tra queste c'è la comunità di Zhongdong, un villaggio abitato da membri dell'etnia Miao, che ha scelto una grotta a 1.800 metri sul livello del mare in cui vivere. La grotta è accessibile esclusivamente dopo un'escursione di un'ora nella fitta foresta di bambù. Il villaggio non dispone di collegamenti diretti con il mondo esterno.

 

 

Qui vivono circa 70 membri della minoranza etnica Miao, da sempre osteggiata dai poteri centrali. Sono lontani dalla modernità del resto della Cina, ma all'interno c'è tutto il necessario per vivere. Gli abitanti hanno costruito anche una scuola ed un campo da basket per far divertire i bambini. La grotta è profonda 230 metri, larga 115 e alta 50. Le case costruite al suo interno non hanno tetti, protette dall'enorme cupola rocciosa. Recinzioni di bambù delimitano il terreno di proprietà degli abitanti.

 

 

Le persone che ci abitano bevono l'acqua che sgorga dalla roccia, coltivano il grano sulle colline circostanti e allevano animali da cortile. La presenza di una scuola all'interno della caverna ha recentemente sollevato un aspro dibattito tra la tribù e il governo cinese.

 

 

L'amministrazione centrale cinese ha chiesto la chiusura immediata della scuola nei primi mesi del 2011, affermando che "la Cina non è un paese di cavernicoli". I bambini sono ora costretti a percorrere decine di chilometri due volte al giorno per raggiungere il più vicino istituto. Prima che venisse chiusa la scuola accoglieva i giovani della comunità, specialmente quelli più piccoli. Molti degli adolescenti infatti hanno deciso di abbandonare il villaggio e trasferirsi nelle grandi città. Per fare in modo che le persone non si trovino costrette e lasciare la caverna, gli abitanti hanno più volte chiesto in maniera ufficiale la costruzione di strade che permettessero di raggiungere servizi e strutture più facilmente.

 

 

Tuttavia il governo cinese, interessato a scoraggiare l'esistenza di tale villaggi indipendenti, non ha mai risposto alle loro richieste. Soltanto recentemente, grazie all'importanza mediatica che ha avuto la diffusione della notizia sulla chiusura della scuola, il governo ha concesso al villaggio un passaggio che raggiunge un paese vicino.

 

 

Il governo della provincia di Guizhou ha anche provveduto alla costruzione di alcune case distanti dalla grotta, per ospitare gli abitanti del villaggio. I cavernicoli sono però tornati ad abitare nella montagna affermando che le fattezze delle dimore erano molto precarie. Non si conosce l'affidabilità di questa affermazione: volendo lo si può scoprire con i propri occhi preparando lo zaino ed inoltrandosi nella foresta per raggiungere il piccolo villaggio Zhongdong...

Fonte: http://www.curioctopus.it

 


 

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