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Credete sia impossibile costruire una tuta come quella di Iron Man? Non proprio. Parte della tecnologia necessaria per realizzarla esiste già nei laboratori di ricerca di tutto il mondo, occorrerebbe soltanto metterla assieme nel modo corretto.

 

 

Elmetto con display incorporato.
Tony Stark guida la sua tuta da Iron Man attraverso un display incorporato nell'elmetto, che mostra bersagli, armamenti, stato dell'equipaggiamento e tutti i parametri da controllare per pilotare la tuta. L'elmetto può essere paragonato a quello in corso di sviluppo per i piloti di F-35, che vedrà un display incorporato nel casco che fornirà tutti i dati sull'aereo. Lo scorso anno, le compagnie che sviluppano l'elmetto F-35 HMD hanno annunciato che svilupperanno questa tecnologia con un budget di sviluppo di circa 54 milioni di dollari. Il problema però è che la tuta di Iron Man basa la sua efficacia anche su un'evoluta intelligenza artificiale. Tony Stark infatti è assistito da un cervello sintetico pensante e capace di intercettare tutti i suoi comandi vocali e tramutarli in azioni in tempo reale. Purtroppo la tecnologia per fare questo non esiste ancora, o meglio, esiste una tecnologia di controllo vocale, ma non sufficientemente evoluta da poter eseguire tutti i comandi che Stark utilizza per controllare al meglio la sua tuta ultra-tecnologica.



Esoscheletro.
La tuta da Iron Man di Tony Stark è essenzialmente un esoscheletro estremamente avanzato, che dona invulnerabilità e super-forza al suo utilizzatore. Diverse aziende legate al mondo della Difesa stanno realizzando un esoscheletro per aumentare la forza dei loro operatori, o una corazza per proteggere soldati da proiettili mortali. Uno di questi è il XOS exoskeleton, realizzato dalla Raytheon, che permette di sollevare 100 kg con uno sforzo minimo. Il costo di questo esoscheletro? 10 milioni di dollari. Anche se nutro i miei dubbi che con quella cifra si possa ottenere qualcosa di lontanamente simile alla tuta di Iron Man. Iron Man infatti ha la capacità di cadere da centinaia di metri di altezza, colpito da un proiettile d'artiglieria, senza riportare danni, e senza nemmeno ferire a morte il suo utilizzatore. E' in grado di schivare proiettili di un carro armato, di resistere ad un AK-47 a breve distanza, e di volare. Se la tecnologia anti-proiettile sta avanzando rapidamente (vedere armature Dragon e simili), di certo niente può proteggere un soldato da una proiettile anticarro perforante. Ma il bello della fantascienza è che si può mettere in scena ciò che non è umanamente ottenibile. Per ora. Forse, però, una possibilità c'è con la prima, rozza versione della tuta da Iron Man che Stark ha realizzato con materiale di scarto all'interno di una grotta. Di certo nessuno è in grado di costruirla mentre è prigioniero dei talebani, in pochi giorni, e facendo credere che si stia costruendo un missile. Ma probabilmente nei prossimi 15-30 anni sarà possibile vedere il primo prototipo di un esoscheletro simile, sempre che le forze armate giudichino l'aggeggio di una qualche utilità sul campo di battaglia.



Reattore nucleare portatile.
Quello che ha reso così potente Tony Stark è anche la sua tuta indistruttibile e piena di gadget. Ma senza un reattore Stark ad alimentarla, non sarebbe stato possibile costruire Iron Man. Possiamo sostituire il reattore Stark con un reattore nucleare portatile come quello del rover Curiosity, chiamato Multi-Mission Radioisotope Thermoelectric Generator. Cinque chilogrammi di plutonio sono più grandi del reattore Stark, ma è l'unica soluzione attualmente possibile. Quanto costa? Circa 36 milioni di dollari. Ma il reattore Stark ha la capacità di non emettere isotopi radioattivi; quello visibile in Iron Man 2 inoltre è stato costruito attraverso un nuovo elemento della tavola periodica, ottenuto con un acceleratore di particelle casalingo. Non che sia impossibile costruire in casa un acceleratore di particelle: Michio Kaku lo fece in gioventù, per "giocare con l'antimateria". Ma ottenere un nuovo elemento stabile...quella si che è una vera sfida. Senza contare che occorre rimpiazzare il proprio cuore con una pompa artificiale, e connetterlo ad un reattore energetico posizionato al centro del proprio petto. Forse sarà realizzabile in futuro, ma abbiamo già problemi ad alimentare cuori artificiali con le batterie di ultima generazione, figuriamoci alimentare con lo stesso impianto una tuta che consuma energia come una corazzata.



Jet pack.
I jet che consentono ad IronMan di volare sono una delle cose più cool di tutta la tuta metallica. Il problema è che attualmente non disponiamo di niente di neanche lontanamente simile, dato che non possiamo evitare di portare serbatoi ingombranti di carburante per alimentare questi motori a razzo. Potremmo però utilizzare un'ala a reazione come quella utilizzata da Yves Rossy per attraversare la Manica, ma non avremo l'autonomia e la potenza dei razzi della tuta da IronMan di Tony Stark. Costo dell'ala a reazione: 400.000 dollari. Ma anche in questo caso, i problemi che nascono per avvicinarsi alle prestazioni di Iron Man sono notevoli. Primo: Iron Man ha la capacità di superare la barriera del suono. Cosa non impossibile per un caccia militare; ma un caccia è pressurizzato, è studiato per resistere a terribili sollecitazioni, ha una riserva di carburante decisamente ingombrante rispetto al semplice reattore Stark, ed è frutto di anni e anni di ricerca e sviluppo da parte di team che non hanno niente da invidiare al genio di Stark. Secondo: Iron Man ha una capacità di manovra in aria simile a quella di un UFO, compiendo evoluzioni che, se considerassimo la sola forza G coinvolta, spappolerebbero un qualunque essere vivente. Provate ad azionare gli aerofreni della tuta di Iron Man per frenare all'istante mentre si vola a velocità supersonica, e vi accorgerete che bella marmellata siete destinati a diventare. Terzo: Iron Man vola dagli Stati Uniti all'Afganistan (e ritorno) senza preoccuparsi di fare rifornimento. E' una distanza impossibile da percorrere anche per un jumbo a pieno carico, figuriamoci per una tuta poco più grossa di un uomo. Ma anche in questo caso il reattore Stark risolve il problema: tutta quell'energia servirà pure a qualcosa, no?



Armi.
Stark è un genio nella creazione di armi, e letteralmente si sbizzarrisce con la tuta di Iron Man: lanciarazzi microscopici sulle spalle, quei fantastici stabilizzatori di volo utilizzati anche come brevi e letali impulsi di energia, il reattore pettorale che funge da cannone. C'è anche la machine gun di War Machine, ma non è stata realizzata da Tony: troppo dozzinale e primitiva per i suoi gusti. Possiamo far scoppiare un carro armato con un razzetto delle dimensioni di una freccetta da bar? No, per ora non possiamo. Possiamo distruggere una fabbrica di armi illegale con un impulso di energia di un'arma portatile come gli stabilizzatori di volo? No, non possiamo. Possiamo montare una machine gun sulla spalla di un esoscheletro? Certo, ma con tutti i proiettili che spara Wat Machine al secondo, ci vorrebbe uno zaino pieno di munizioni pesanti per mantenere quel volume di fuoco anche solo per un paio di minuti. Costo della machine gun? Difficile dirlo. Probabilmente qualche decina di migliaia di dollari, se consideriamo che dovrà essere direzionata ed azionata attraverso comandi vocali dell'utilizzatore della tuta. Il problema economico verrebbe dai proiettili, vista la cadenza di fuoco che l'arma mantiene.



Concludendo: di sicuro Iron Man è "the ultimate weapon". Con una tuta ultra-tecnologica come quella è possibile sistemare i cattivoni impiegando un solo uomo e qualche milione di dollari di munizioni. Per realizzare una tuta che abbia il 10-15% delle capacità di Iron Man, escludendo i costi di ricerca e sviluppo, sarebbero necessari almeno 100-150 milioni di dollari, bene o male il prezzo di un F-35.



Fonte: http://www.ditadifulmine.com

 


 

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