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Un nuovo passo verso abiti multifunzionali a base di grafene è stato effettuato da un gruppo di ricercatori dell’Università di Manchester. I ricercatori Nazmul Karim e Kostya Novoselov hanno infatti sviluppato un nuovo metodo per produrre un filo scalabile a base di grafene. Il noto materiale le cui proprietà principali, conduttività e flessibilità, fa gola in tantissimi campi di produzione, soprattutto quello relativo alla realizzazione di sensori. Gli attuali processi di produzione per realizzare sensori basati su tessuti da inserire poi negli indumenti sono complessi e costosi, senza parlare del fatto che i materiali che vengono utilizzati non sono biodegradabili e utilizzano materiali conduttivi a base di metallo considerabili come instabili. Il nuovo processo si serve invece del grafene, e lo fa tramite un metodo che che utilizza macchinari tessili esistenti, cosa che di per sé abbassa i costi di produzione in quanto è possibile produrre filato in grandi quantità per la realizzazione di tessuti lavabili, flessibili, biodegradabili ed economici. Secondo Shaila Afroj, un altro autore impegnato nella ricerca, questo metodo supera quello che può essere considerato il problema principale per la vera introduzione del grafene dell’industria tessile, ossia la scalabilità della produzione. Questo metodo utilizza infatti processo di produzione rapida ed ultraveloce grazie al quale è possibile produrre migliaia di kilogrammi di filati a base di grafene in un’ora. In cosa consiste questo nuovo metodo? Secondo l’abstract (vedi il secondo link più sotto), i ricercatori hanno utilizzato “una tecnica di tintura del filo ad alta velocità per tingere (ricoprire) filati tessili con inchiostri a base di grafene. Tali fili basati su grafene vengono quindi integrati in una struttura a maglia come un sensore flessibile e possono inviare dati in modalità wireless a un dispositivo tramite un RFID autoalimentato o un bluetooth a bassa potenza”.

Fonte e link: https://notiziescientifiche.it

 


 

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