In Italia esistono delle comunità più o meno isolate, tra frazioni, paesini, cascine, ecovillaggi, isolette, campagne, boschetti, baite ed altro. Per queste realtà le comunicazioni possono essere più difficili, soprattutto in caso di emergenza. Consideriamo l'eventualità di un blocco di Internet e delle reti telefoniche, con o senza un blackout elettrico...
Impossibilitati alle normali comunicazioni, intraprendenti cittadini potrebbero aver già predisposto una rete locale di emergenza, avendo comprato da tempo alcuni walkie talkie (per esempio quelle di libera vendita della categoria PMR446). Esiste però anche un'altra strategia.
Incentivando preventivamente alcuni abitanti a comprarsi dei telefonini che possono pure diventare ricetrasmettitori radio UHF, ecco che il blocco delle comunicazioni può venire attenuato in una località isolata. Questi cellulari sono anti-urto (in stile "da sopravvivenza"), costano poche decine di euro, possono disporre di una batteria di lunga durata, possono illuminare l'ambiente con una forte torcia elettrica ed altro ancora. Se essi sembrano "spartani" e NON hanno le tipiche applicazioni di Android, le persone anziane che non desiderano i moderni smartphone potrebbero ricevere in dono questi economici "cellulari walkie talkie", in vista del giorno in cui potessero servire alla comunità.
Queste comunicazioni radio sono utili anche in caso qualcuno debba lavorare lontano dai ripetitori delle reti cellulari oppure fare delle escursioni, anche senza una vera emergenza. Informazioni utili su come impostare correttamente i canali radio si possono trovare in questa pagina web. Garantirsi di poter comunicare può permettere di chiamare dei soccorsi, di coordinare attività, di passarsi degli allarmi, di concentrare delle risorse, di eseguire degli ordini o di sapere come superare dei problemi.
Occorre prestare attenzione a cosa si compra, per esempio il cellulare Alps F40 (qui sopra) NON è un ricetrasmettitore radio ma si serve dell'applicazione Zello per diventare una sorta di walkie talkie web, però siccome questa si basa su Internet ecco che in caso del blocco della rete dati esso diventerebbe inutilizzabile. Servono semmai dei veri "telefonini ricetrasmettitori" UHF, capaci di inviare e ricevere da soli delle vere comunicazioni radio, senza le reti telefoniche in funzione.
Un primo tipo può essere lo "Ioutdoor T2 IP68". Totalmente impermeabile, ben difeso dagli urti, con una potente batteria, può però tenere in memoria un solo canale UHF già impostato. La sua massima potenza di trasmissione radio è di un Watt.
Un modello valutabile è il "UNIWA W009". Abbastanza anti-urto, NON è impermeabile, ha una batteria meno potente ma può conservare in memoria le impostazioni di 16 canale UHF. Può trasmettere al vostra voce con la potenza di 2 Watt.
Anche lo smartphone-ricetrasmittente "UNIWA F80S" , basato su Android, può essere considerato. Ha un certo livello di robustezza e di impermeabilità, può essere usato come un walkie-talkie solo se si connette ad Internet.
Notevole e più costoso è lo smartphone-ricetrasmittente UHF "UNIWA P5", basato su Android, un poco impermeabile ed anti-urto.
Se le batterie di questi "telefonini da sopravvivenza" possono durare molto più del normale, predisporre per tempo delle ricariche mediante energia solare potrebbe essere utile.
Interessante notare che esistono delle ricetrasmittenti PMR446 con già un caricabatterie solare inserito nella loro struttura.
Le normative attuali possono anche essere contro l'uso dei "telefonini ricetrasmittenti" (leggere in questa pagina web), e qualcuno suggerisce di disporre della patente di radioamatori.
Anche gli smartphone possono essere potenzialmente adibiti a poche comunicazioni scritte in chat, a patto di aver già installato in massa delle apposite app che permettono di "fare rete" utilizzando le trasmissioni radio dei bluetooth, anche in questo caso serve essere previdenti ed installare tutto prima dell'eventuale blocco.
Il Webmaster del portale Ogigia.