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Negli anni della Guerra Fredda la Svezia realizzo' quella che e' stata considerata da alcuni analisti come la miglior organizzazione militare al mondo di quel tempo, per di piu' realizzata senza pesare troppo sul bilancio nazionale. Non si puo' non essere ammirati dalla capacita' di questo popolo, ed ecco perche' questo portale ha un indice di una serie articoli relativi alle forze armate svedesi ed alla Svezia durante la Guerra Fredda. In polemica con il governo italiano si vuole infatti esprimere il concetto che spesso ragionando, innovando, pensando ed organizzando si puo' mettere in crisi anche un nemico piu' avanzato tecnicamente, senza grandi sprechi di denaro. E' noto che i militari russi detestavano l'ipotesi di essere mandati ad invadere la Svezia, come e' ovvio che se le strutture militari fisse possono resistere ad un attacco atomico ecco che l'uso delle armi nucleari diventa poco vantaggioso (nel caso di un attacco di questo tipo sul suolo svedese, i venti baltici avrebbero mandato l'eventuale polvere radioattiva su Leningrado).

 

 

 



Questo articolo e' sulle basi aeree svedesi, tante e piccole, sempre pronte ad essere riparate (o abbandonate se un nemico avanzava da terra), strutturate per trasformare in piste anche un diluvio di strade rettilinee, ed in molti casi ricavate dentro grotte naturali per poter resistere ad eventuali esplosioni atomiche ravvicinate.

 

 

 



Ecco dei dettagli sull'organizzazione delle forze armate , che mette in evidenza dettagli poco noti in Italia. Gli svedesi ci insegnano che delle volte l'organizzazione militare puo' compensare l'inferiorita' tecnologica. Falsi bersagli, aerei civetta, uomini a terra che controllavano il cielo con i binocoli per supportare la rete di avvistamento radar, possibilita' di decollo aereo da piste ghiacciate... Sembra un film, ma era la realta'!

 

 

 

Il caccia svedese Lansen era molto versatile, adatto a molti ruoli.

 

 

 

Il caccia svedese Draken era un ottimo progetto rispetto a quelli analoghi di altri paesi, innovativo e perfino adatto per l'attacco al suolo.

 

 

 

L'ottimo caccia Viggen aveva prestazioni simili a quelle del Tornado, ma con un anticipo di un decennio. Nella sua versatilita' poteva operare nelle condizioni piu' difficili.

 

 

 

Il cacciabombardiere Gripen riesce a svolgere ruoli diversi tra loro ed ha avuto un po' di successo di vendite internazionale.

 

 

 



Stupefacente il "carro armato ceccino" che avrebbe valorizzato il terreno difficile ed accidentato della Svezia, anfibio, in grado di scavarsi da solo trincee protettive. Una volta sparato poteva fuggire via a tutta velocita' grazie ad un pilota per guidare in retromarcia.

 

 

 



Meno noto e' l'uso svedese di igloo militari , costruibili ovunque se c'e' la neve. Queste facili costruzioni sono capaci di rendere invisibili ai raggi infrarossi ed agli aerei nemici le forze militari, garantendo alloggiamento e difesa dal freddo.

 

 

 

La Svezia ha contemplato l'ipotesi di dotarsi di proprie armi nucleari per difendere la propria neutralita' ed il proprio territorio.

 

 

 

 



La Svezia era piu' vicina alla Nato che all'Urss durante la Guerra Fredda.

 

 

 

L'affermazione del modello militare svedese nel '600 e' stato un momento storico importante per le forze armate di questo paese.

 

 

 

Le autorita' svedesi intendono espandere la rete di bunker antiatomici per la protezione della loro popolazione.

 

 

 

Nel 1981 un sottomarino sovietico' si incaglio' dentro le acque territoriali svedesi, tradendo cosi' l'esistenza di missioni subacquee segrete dell'Urss. Il ritrovamento del relitto di un vecchio sottomarino sovietico nel mar Baltico lancia il sospetto che le forze armate svedesi avessero affondato un battello dell'Urss che eseguiva uno sconfinamento segreto, negli anni della Guerra Fredda.

 

 

 

 

I forti preparativi militari della Svezia sono evidenti, accompagnati da una precisa strategia geopolitica che segue da vicino il ritorno della potenza russa sulla scena internazionale.

 


 

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