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Il “codice a barre per esseri umani” potrebbe rendere la società più organizzata, ma invade la privacy e viola i diritti civili.

 

 

By Meghan Neal / NEW YORK DAILY NEWS
Vorresti un codice a barre per il tuo bambino?

L’impianto di microchip sta diventando una pratica ordinaria per i nostri animali domestici, ma piacciono meno quando si propone di applicarli alle persone.
In un’intervista in un programma radiofonico della BBC la scrittrice di fantascienza Elizabeth Moon ha riacceso il dibattito affermando che mettere il “codice a barre” ai neonati al momento della nascita è una buona idea: “Ciascuno dovrebbe avere un sistema di identificazione permanentemente collegato – un codice a barre se si vuole – un chip impiantato che assicuri un modo semplice, rapido ed economico per identificare gli individui“, ha detto a Forum, uno show settimanale…Moon ritiene che gli strumenti più comunemente utilizzati per la sorveglianza e l’identificazione – come videocamere e test DNA – sono lenti, costosi e spesso inefficaci.

A suo parere, dei codici a barre per umani permetterebbe di risparmiare un sacco di tempo e denaro.

La proposta non è troppo inverosimile – è già tecnicamente possibile mettere un codice a barre ad un uomo – ma non si viola il nostro diritto alla privacy?
Gli oppositori sostengono che rinunciare a coltivare l’anonimato ci porterebbe ad una società “orwelliana” in cui tutti i cittadini possono essere rintracciati.
Ci sono già, e sono sempre più numerosi, molti modi per monitorare elettronicamente la gente. Dal 2006, i nuovi passaporti statunitensi includono radio tag di identificazione di frequenza (RFID), che memorizzano tutte le informazioni sul passaporto, oltre ad una foto digitale del proprietario.
Nel 2002, un chip impiantabile chiamato ID VeriChip è stato approvato dalla US Food and Drug Administration. Il chip potrebbe essere impiantato nel braccio di una persona.

Il progetto è stato sospeso nel 2010 a causa delle polemiche riguardanti la privacy e la sicurezza.

Eppure gli scienziati e gli ingegneri non hanno rinunciato all’idea.

Altre aziende si sono inserite nel vuoto lasciato da VeriChip e stanno sviluppando modi per integrare la tecnologia e l’uomo.

La società biotech MicroCHIPS ha sviluppato un chip impiantabile per somministrare periodicamente le medicine ai malati senza iniezione. E BIOPTid ha brevettato un metodo non invasivo di identificazione chiamato “il codice a barre umano”.

I sostenitori dicono che la verifica elettronica potrebbe aiutare i genitori o badanti a non perdere di vista bambini ed anziani. I chip potrebbero essere utilizzati per accedere facilmente alle informazioni mediche ed agevolerebbero il passaggio ai posti di sorveglianza.

Ma ci sono anche preoccupazioni circa le violazioni della sicurezza da parte di hacker. Se i computer e le reti sociali sono già vulnerabili alla pirateria informatica ed al furto di identità, immaginate cosa succederebbe se qualcuno potrebbe ottenere l’accesso al vostro chip ID personale.

Ma un tale Stanley, analista dell’American Civil Liberties Union (!!!!), spiega al Daily News:

“Possiamo avere la sicurezza, possiamo avere la convenienza, e possiamo avere privacy”, ha detto “Possiamo avere la botte piena e la moglie ubriaca”
[e pensare che il suo compito dovrebbe essere quello di tutelare i diritti civili dei suoi concittadini!]

Fonte estera: http://www.nydailynews.com

Fonte italiana: http://terrarealtime.blogspot.it

 


 

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