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Oltre alle basi lunari, vennero studiate e in alcuni casi costruite delle basi/stazioni orbitali militari.

Fra queste vogliamo ricordare:

 

La stazione militare Almaz 3.



- il programma Almaz, stazioni spaziali costruite per spionaggio militare, costruite dall’Unione Sovietica sotto la copertura del programma civile Salyut. Per la difesa delle stazioni, vennero installati dei cannoni Nudelman Rikhter-NR-23 da 23x115m e sono state fatte anche delle prove di sparo nello spazio (con successo) contro dei satelliti.

- KS, studio del 1988 per una stazione militare orbitante russa, sviluppata per coordinare le azioni di molte unita di combattimento spaziale, all’interno del progetto Energia. La particolarità di questa stazione era che il progetto prevedeva che diversi moduli militari si separassero dalla stazione e che si posizionassero per attaccare bersagli nemici con armi nucleari;

- FOBS, altresì conosciuto come Fractional Orbital Bombardmet System, era un sistema di bombardamento atomico orbitale sviluppato e costruito in Unione Sovietica negli anni 70. Pur essendo impreciso, questo sistema poteva colpire tramite un veicolo di rientro armato con una testata nucleare, qualunque obiettivo in qualunque direzione, rientrando nell’atmosfera prima di essere individuata dai radar d’allerta degli statunitensi;

- NPG, stazione spaziale russa cancellata nel 1986, progettata per esperimenti militari e per essere agganciata al Buran (lo Space Shuttle sovietico);

- Polyus, era un prototipo di piattaforma di armi orbitale, progettata per respingere attacchi di satelliti killer, tramite un cannone, oltre che ad essere equipaggiato con un laser in grado di rendere inefficaci i sensori delle armi in avvicinamento;

- OS, studio iniziato nel 1960, proposto dal Progettista Capo Korolev, che propose una stazione orbitale militare, in grado di ospitare 3 o 5 cosmonauti e di orbitare ad un’altitudine di 350 o 400 chilometri;

- TKS Heavy Space Station, studio del 1961, il TKS o altresì conosciuto come TOSZ era il primo progetto di Korolev di una stazione militare spaziale lanciata dal razzo N1. La stazione oltre alla ricerca scientifica si sarebbe occupata di operazioni militari, come sorveglianza, cartografia, intelligence elettronica, combattimento interorbitale, operazioni antisatellitari e bombardamento nucleare;

- OP, altro progetto di Korolev, anticipatore del progetto di Ronald Reagan (di cui parlerò dopo), consisteva in due o tre grandi stazioni militari lanciate da razzi N1, in grado di compire varie missioni di sorveglianza e di lotta antisatelliti;

- Von Braun Station, studio iniziato durante la Seconda Guerra Mondiale, dall’ingegnere Wernher Von Braun, che poi grazie all’operazione Paperclip, emigrerà negli Usa per aiutare gli statunitensi con le sue conoscenze sui razzi. La stazione spaziale, doveva avere una forma toroidale (a ciambella),in grado così di ricreare la gravità terreste, oltre che a fungere da osservatorio militare e la capacità di ospitare 80 persone;

- MODS, progetto statunitense di un piccolo laboratorio militare per missioni di sorveglianza, con una capsula Gemini modificata.

Fonte: http://internautadigitale.jimdo.com

 

Pistola TP-82s, faceva parte del kit di sopravvivenza delle missioni Soyuz.



Dopo aver visto le stazioni e le basi, veniamo alle astronavi. Le principali astronavi da combattimento progettate, furono le seguenti:

- Blue Gemini, versione militare della capsula statunitense americana, cancellata poi dalla NASA a favore di altri progetti;

- Soyuz P, versione militare della capsula sovietica, secondo il progetto avrebbe dovuto ispezionare satelliti nemici ed all’occorrenza distruggere, neutralizzare o “catturare” il bersaglio. Era stato studiato anche un sistema di autodistruzione, nel qual caso la capsula fosse finita nelle mani sbagliate.

- Soyuz PPK, altra versione militare della capsula sovietica, questa volta la capsula poteva tenere un equipaggio di due cosmonauti e secondo il progetto sarebbe stata armata da 8 piccoli razzi, in grado così di essere lanciati per distruggere satelliti nemici.

- Bomi, astronave americana con equipaggio umano, il cui studio è cominciato nel 1952, si proponeva di essere un bombardiere spaziale;

- Mx-2145, competitore del Bomi, era un progetto di astronave da combattimento statunitense, promosso dalla Boeing;

- Hywards, un progetto statunitense per la costruzione di un aereo spaziale ipersonico;

- Brass Bell, altro progetto americano di aereo spaziale ipersonico da ricognizione;

- Robo, uno studio americano per la costruzione di un bombardiere ipersonico;

- SAINT II, un’astronave da combattimento con equipaggio umano, che secondo lo studio sarebbe stato in grado di avvicinarsi/ispezionare/distruggere satelliti nemici;

 

 

- NAA Manned Bombardment and Control Vehicle, progetto americano per un bombardiere spaziale;

- Soyuz VI, altra variazione militare della capsula sovietica, sviluppata per ricerche militari, se il progetto non fosse stato cancellato;

- Apollo LM CSD, modulo lunare modificato per attaccare di sorpresa e in totale silenzio radio i satelliti nemici, era stato progettato con un singolo arto controllato da remoto;

- Space Cruiser, studio sviluppato dalla Marina degli Stati Uniti d’America, per costruire un’astronave in grado di distruggere i satelliti sovietici, usati per tracciare le posizioni delle navi statunitensi;

- Uragan Space Interceptor, studio russo per la costruzione di un aereo spaziale;

 

Ho elencato i vari progetti di basi orbitali e non, di astronavi da combattimento, ma manca qualcosa per difendere la Terra. Ed ecco la proposta del presidente degli Stati Uniti d’America Ronald Reagan, datato 1983. Il progetto conosciuto come Strategic Defense Initiative (SDI), o altresì conosciuto con il nome di Star Wars, prevedeva di utilizzare dei sistemi d’armi installati sulla Terra e nello spazio, per proteggere gli Stati Uniti da attacchi di missili balistici con testate nucleari. Lo SDI avrebbe dovuto servirsi di sistemi laser, oltre che di altri ritrovati tecnologici. Ma perché nonostante tutti questi progetti, non vi è mai stata una vera e propria “Star Wars atompunk”? A parte i motivi tecnici e i motivi economici, uno dei principali deterrenti fu il trattato Outer Space Teatry, o altresì conosciuto come Trattato Sullo Spazio Extra-Atmosferico, che vietava la costruzione di installazioni militari o il dispiegamento di armi di distruzione di massa nell’orbita terrestre, sulla Luna, su altri corpi celesti o nello spazio extra atmosferico. Oltre che ai vari accordi START, che ridussero e limitarono il numero e l’uso delle armi nucleari.

Fonte: http://internautadigitale.jimdo.com

 

 

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