La Russia inserirà nel suo catalogo dei near-Earth objects (NEO) anche le informazioni dei satelliti militari statunitensi. Lo ha rivelato il capo della delegazione russa alla 59esima sessione del Comitato dell’ONU per l’uso pacifico dello spazio (COPUOS), Viktor Shilin, in un’intervista al quotidiano di San Pietroburgo Izvestia.
Il catalogo russo, in sostanza, oltre a contenere le posizioni e i dati dei satelliti commerciali e dei detriti spaziali, metterà a disposizione pubblica anche i dettagli sugli spacecraft mantenuti segreti dagli Stati Uniti e dai loro alleati.
Il medesimo registro americano, infatti, oltre ad non includere i dati sulle costellazioni militari del Pentagono, non contempla neanche le informazioni dei satelliti militari di Francia, Germania, Israele e Giappone. Nell’elenco periodicamente stilato dal NORAD (North American Aerospace Defense Command) sono invece già da tempo presenti i dati orbitali degli spacecraft “segreti” russi.
Secondo Shilin, la decisione russa arriva dopo il rifiuto degli Stati Uniti di unire le informazioni dei diversi registri, così da evitare situazioni pericolose nello spazio (sia per i satelliti che per i vettori), come proposto da Mosca da diversi anni e ribadito nell’ultima sessione del COPUOS.
In ogni caso, le parole del capo delegazione di Mosca fanno con molta probabilità parte di uno scambio d’accuse ormai decennale sulla gestione degli affari spaziali internazionali.
Gli Stati Uniti incolpano da tempo la Cina e la Russia di voler militarizzare lo spazio attraverso specifiche armi antisatellite (ASAT). La Russia, al contrario, incolpa l’America di non voler negoziare nessun trattato sulla demilitarizzazione dello spazio e di violare sistematicamente gli accordi internazionali che regolano la presenza di armi in orbita.
Fonte: http://www.flyorbitnews.com