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Il senatore USA Rogers ha esortato a schierare il sistema di difesa anti-missile nello spazio per prevenire la minaccia cinese contro i satelliti americani. Lo ha affermato mercoledì a Washington. Gli analisti russi ritengono che si tratti di pura propaganda e di pressioni sulla Cina.

La Cina e la Russia sono in grado di abbattere i satelliti degli Stati Uniti, pertanto la Casa Bianca deve risolvere la questione della dislocazione della difesa missilistica nello spazio. Lo ha dichiarato ieri Michael Rogers, membro della commissione sulle armi della Camera dei Rappresentanti del Congresso USA. Ha esortato a prepararsi a "guerre stellari" sullo sfondo della creazione da parte del Pentagono entro la fine dell'anno di un centro speciale per assicurarsi il dominio nello spazio nei conflitti con la Cina.

La Cina ha testato un'arma nello spazio, che ha distrutto un proprio satellite, ha ricordato il deputato, pertanto può abbattere anche un satellite americano. Serve disporre un sistema di difesa anti-missile nello spazio per scongiurare la minaccia cinese. Gli esperti non hanno nulla da ridire, ma sono profondamente scettici su queste affermazioni. Soprattutto sull'invito a creare un sistema di difesa missilistica nello spazio.

Partendo dal presupposto che gli Stati Uniti abbiano 100 satelliti militari, avranno bisogno di almeno altri 100 satelliti con elementi adatti a difendersi dagli attacchi cinesi. Si tratta di un raddoppio del gruppo spaziale. Parallelamente serve creare un sistema per rilevare il lancio di missili cinesi. Possono essere di varie forme e strutture, contro ciascuno dei quali serve utilizzare una protezione diversa. L'esperto militare Vladimir Yevseyev dice:
"La decisione di creare un intero sistema di difesa missilistico non può essere presa perché è troppo costosa. Quello che dice il senatore statunitense sembra più una sciocchezza. Penso che i politici americani prima di fare dichiarazioni debbano capire la natura del problema. Poi, forse, avranno altre idee per contrastare la cosiddetta minaccia cinese."

Ipoteticamente possono portare armi nello spazio la Russia e la Cina ed altri Paesi. Gli Stati Uniti non hanno il diritto esclusivo. Allo stesso tempo il gruppo spaziale statunitense è più vulnerabile in quanto è il più grande.

Inoltre ogni decisione sull'invio di armi statunitensi nello spazio potrebbe spingere la Russia e la Cina alla creazione di un vero e proprio sistema antisatellitare. Al momento è in fase di sviluppo, ma né la Russia né la Cina hanno intenzione di disporre questi sistemi. Inoltre invitano gli Stati Uniti a rinunciare a questa idea. Mosca e Pechino stanno cercando di accordarsi su un codice di condotta nello spazio, in modo che nessuno porti armi nello spazio. A Washington ne sono consapevoli, ma si rifiutano di negoziare con Mosca e Pechino. Gli Stati Uniti, a quanto pare hanno scelto un'altra via: la militarizzazione dello spazio e la preparazione alle "guerre stellari".

Se il meccanismo delle "guerre stellari" sarà lanciato, accordarsi sarà difficile se non troppo tardi. Mentre sul codice di condotta nello spazio si può negoziare.

Fonte: http://it.sputniknews.com

 

 

“La Cina sta investendo nella sua componente ‘counterspace’, per una capacità anti-satellite ritenuta in grado di oscurare la rete orbitale degli Stati Uniti”. E’ quanto emerge da una breve sintesi della relazione annuale a cura della Commissione “US-China Economic and Security Review”. Il documento dovrebbe essere reso noto entro il prossimo mese.

"La Cina possiede 'armi spaziali' e ne sta sviluppando altre. L’intero arsenale prevede missili ASAT, sistemi anti-satellite co-orbitali, disturbatori terrestri ed armi ad energia cinetica diretta”. Secondo quanto elaborato dal Pentagono, il primo obiettivo dei cinesi in un ipotetico conflitto, sarebbe quello di oscurare la rete di spionaggio ed intelligence messa in orbita dagli USA. Gli Stati Uniti prevedono di subire diversi tipi di attacchi cinetici, elettronici ed informatici oltre a raid convenzionali contro le strutture di supporto a terra. I cinesi stanno attualmente sviluppando due nuovi missili ASAT in grado di colpire i satelliti in orbita inferiore e superiore così come sistemi co-orbitali armati. "Se eseguiti con successo, tali attacchi potrebbero minacciare in modo significativo l’intera rete orbitale degli Stati Uniti, specialmente se molteplici vettori venissero lanciati contro i satelliti militari e di intelligence. In questo modo si ridurrebbe esponenzialmente la capacità degli USA di utilizzare armi di precisione". Secondo la Commissione “parrebbe certo” che dietro i numerosi attacchi informatici contro i dispositivi spaziali degli Stati Uniti, avvenuti lo scorso anno, ci sono proprio i cinesi. “Non è escluso l’impiego di testate nucleari. Un’esplosione nucleare nella bassa orbita terrestre creerebbe un impulso elettromagnetico che potrebbe mettere fuori uso anche i satelliti schermati”. Esattamente un anno fa, la Cina mise in orbita 16 piccoli vettori spaziali con capacità SATCOM ed ISR ed alcuni moduli sperimentali. Dovrebbero essere stati testati in contesti operativi anche armi ad energia diretta e jammers satellitari. Di particolare interesse per l'esercito statunitense è stata la distruzione di un satellite metereologico cinese in orbita, ormai fuori servizio da tempo, avvenuto il 23 luglio dello scorso anno. In un'altra missione, nel maggio del 2013, i cinesi hanno lanciato un vettore che ha raggiunto l'orbita geostazionaria dei satelliti di comunicazione. La Cina nega lo sviluppo di tecnologie anti-satellite. La Aerospace Defense Force (VKO) ha identificato 100.000 oggetti nell’orbita terrestre. 20.000 sono monitorati dal Comando Spaziale russo. Il Cremlino ha comunicato di gestire 140 satelliti attualmente operativi. La missione dello Space Intelligence Center, con sede a Mosca, è quella di individuare i satelliti operativi ed aggiornare il catalogo degli oggetti spaziali nell’orbita terrestre.

Nulla è fuori dalla nostra portata.
Il National Reconnaissance Office degli Stati Uniti, nel dicembre del 2013 ha lanciato un nuovo satellite spia. La missione NROL-39 è stata classificata, come tutte le operazioni ed i satelliti lanciati dal segreto NRO. Il decollo del razzo United Launch Alliance è avvenuto dalla Air Force Base di Vandenberg, in California. Insieme al suo carico segreto, il razzo ha trasportato anche 12 "nanosatelliti", per una serie di missioni scientifiche. La missione NRO è progettare, costruire, lanciare e mantenere in servizio i satelliti dell’intelligence americana. Queste sono le uniche informazioni disponibili, il resto è classificato.

Fonti: http://www.difesaonline.it

 

 

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