Un nuovo satellite militare completerà la formazione del gruppo di satelliti per telecomunicazioni della Russia, entrando in orbita come previsto nell’aprile 2019. Secondo una fonte dell’industria spaziale russa, si tratta del sistema satellitare per comunicazioni Blagovest. “Il trasferimento del satellite al cosmodromo di Bajkonur (Kazakistan) è previsto per la fine di febbraio. Il lancio, per mezzo di un missile Proton-M è previsto per la prima metà di aprile”, aveva detto la fonte. Il lancio in orbita dei satelliti del sistema Blagovest iniziò nel 2017. Da allora ne furono lanciati tre. Il processo iniziò col lancio il 17 agosto 2017 del primo satellite della serie, il Kosmos 2520. Il secondo satellite, Kosmos 2526, fu messo in orbita il 19 aprile 2018. Il lancio del 21 dicembre fu il terzo del sistema di comunicazioni militari. I satelliti pesanti Blagovest sono stati progettati dalla società Satellites Information Systems (ISS) su commissione del Ministero della Difesa della Russia. Il sistema orbitale includerà quattro satelliti e garantirà la copertura militare del Paese e la trasmissione di dati ad alta velocità, programmi televisivi, internet, telefonia e ad altri tipi di comunicazione. I satelliti dovrebbero operare per 15 anni. Nel frattempo, il satellite per comunicazioni statunitense Orbcomm FM16, lanciato nell’agosto 1998, su guastava a fine dicembre 2018, uscendo di orbita e creando 34 frammenti. L’informazione fu rilasciata dal 18th Space Control Squadron (18 SPCS) della US Air Force. La disintegrazione del satellite non fu causata da una collisione con un altro oggetto. L’esercito statunitense non specificava se i detriti possano minacciare altri satelliti. Secondo il portale n2yo, prima di disintegrarsi, il satellite Orbcomm FM16, lanciato nell’agosto 1998, era su orbita con inclinazione di 45 gradi a quota di 790 km. Il 18th SPCS della base aerea di Vanderberg, California, si occupa del riconoscimento ed identificazione di tutti gli oggetti con orbita bassa.
Traduzione di Alessandro Lattanzio.
Fonte estera: https://www.fort-russ.com
Fonte italiana: http://aurorasito.altervista.org