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Stati Uniti e Russia costruiranno insieme una nuova Stazione Spaziale Internazionale dopo che, nel 2024, l'attuale base orbitale andrà in pensione. E, forse, andranno su Marte insieme. Ad annunciarlo è stato il direttore generale dell'agenzia spaziale Russa, Igor Komarov, durante una conferenza stampa al cosmodromo di Baikonur successiva al decollo della capsula Soyuz alla volta della Iss. All'incontro era presente anche il direttore della Nasa Charles Bolden.

L'agenzia di stampa russa Interfax, ripresa dalla testata online Vesti di Russia 24 , riporta le parole di Komarov sull'intesa raggiunta con gli americani: "Abbiamo concordato che il Roscosmos e la Nasa lavoreranno insieme nel programma di una futura stazione spaziale", aprendo 'i portelloni' anche ad altri paesi che finora non hanno partecipato al programma.

L'accordo tra i due paesi, principali finanziatori della ricerca spaziale, potrebbe segnare un punto di svolta per i prossimi passi nell'esplorazione dello spazio. A fine febbraio, infatti, sempre il Roscosmos aveva comunicato che la Russia avrebbe usato la Iss proprio fino al 2024, e di aver intenzione di costruire una propria base in orbita staccando alcuni moduli russi proprio dalla attuale Stazione spaziale.

Poteva essere un divorzio, anche alla luce delle tensioni tra i due colossi a causa della situazione in Ucraina, con conseguenze deleterie per gli investimenti nelle missioni, non solo per quanto riguarda le attività nella orbita bassa, ma soprattutto per i progetti di esplorazione nello spazio profondo, fino a Marte. L'annuncio dell'accordo invece fa sperare in una cooperazione ancora lunga che potrebbe portare i primi astronauti a sbarcare sul pianeta rosso con una missione congiunta.

"Il nostro settore di cooperazione sarà Marte. Stiamo discutendo su come usare al meglio le risorse e le finanze", ha detto Bolden, "stiamo organizzando i tempi e distribuendo le energie per evitare di duplicare gli sforzi". La cooperazione però dovrà, secondo lo stesso Bolden, fare affidamento anche sugli investimenti privati per la ricerca.

Il direttore della Nasa aveva annunciato, a gennaio 2014, che le attività sulla Iss sarebbero continuate fino al 2024. Inizialmente il progetto della Stazione spaziale prevedeva infatti una durata di 15 anni, che quindi sarebbe dovuta terminare nel 2013. L'estensione della missione è stata confermata da uno 'studio di fattibilità' realizzato dalla stessa Nasa e prevede un aumento del budget destinato al progetto da tre a quattro miliardi di dollari all'anno dal 2014 al 2020.

 

 

Niente più corsa allo spazio, quindi. Ma la decisione definitiva deve ancora arrivare. All'annuncio di Komarov infatti è seguito un tweet del vice primo ministro russo Dmitry Rogozin che ha smorzato parzialmente gli entusiasmi: "Roscosmos e Nasa creeranno una nuova stazione orbitale. La decisione sarà presa dopo che il governo russo esaminerà gli esiti del confronto tra Roscosmos e Nasa". Mentre ancora la stessa Nasa non ha ancora confermato la notizia con una nota ufficiale.

Fonte: http://www.repubblica.it

 


 

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