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Hardkernel ha lanciato la nuova ODROID-XU4 che, come l'ultima scheda di sviluppo dell'azienda, è una versione modificata di ODROID-XU3 e basata appunto sullo stesso processore Samsung Exynos 5422 octa-core, con quattro core Cortex-A15 da 2GHz e quattro core Cortex-A7 da 1.4GHz. Ci saremmo aspettati una dev-board con un SoC Exynos 7, ma evidentemente un simile equipaggiamento toccherà alla ODROID-XU5. Forse.

Essendo molto simile alla terza generazione, sono poche (anche se importanti) le novità introdotte con la nuova ODROID-XU4, che possiamo riassumere qui sotto (le differenze sono in grassetto e, quando assenti, cancellate):

SoC: Samsung Exynos 5422 Octa, quattro core  ARM Cortex-A15 @ 2.0GHz e quattro core ARM Cortex-A7 @ 1,4 GHz;
GPU: Mali-T628 MP6 con supporto OpenGL ES 3.0 / 2.0 / 1.1 e OpenCL 1.1;
RAM: 2GB LPDDR3 (750 MHz, banda 12GB/s, bus 2x32bit)
Storage: slot per schede Micro SD (fino a 64GB) + eMMC 5.0 (espandibile con moduli da 16GB, 32GB, 64GB);
Interfacce: micro HDMI (fino a 1080p), DisplayPort (fino a 2160p), HDMI, jack audio da 3,5 mm e S/PDIF (opzionale) tramite USB, 2 USB 3.0 Host, USB 2.0;
Connettività: Gigabit Ethernet 10/100/1000 e dongle WiFi USB con antenna opzionale;
Espansioni: header 30-pin per l'accesso a GPIO, IRQ, SPI e ADC + headers 12-pin per GPIO, I2S e I2C;
Varie: sensori per la misurazione di energia, tensione, potenza e LED RGB, raffreddamento attivo con ventolina, pulsante di accensione e RTC;
Dimensioni: 82 x 58 x 22 mm (ODROID-XU3: 94 x 70 x 18mm);
Peso: 60 grammi con ventola.

Uno dei cambiamenti più interessanti è la sostituzione della porta micro HDMI, integrata in quasi tutte le vecchie ODROID anche se ha causato alcuni problemi agli utenti, con un connettore HDMI standard. La porta Ethernet adesso è una Gigabit Ethernet ed affianca due porte USB full-size. Vengono meno alcune interfacce, tra cui una USB OTG, DisplayPort, jack audio e sensori per il monitoraggio dell'alimentazione. La memoria RAM ha ora una frequenza a 750MHz (e non più a 933MHz come in ODROID-XU3 e ODROID-XU3 Lite). Date uno sguardo al video introduttivo, per una rapida panoramica sulla nuova board.

 

 

ODROID-XU4 sarà compatibile con i software e i sistemi operativi già noti con ODROID-XU3, quindi non ci sono novità; la dev-board supporta Ubuntu 15.04 (con OpenGL ES + OpenCL), Android 4.4 KitKat e Android 5.0 Lollipop. ODROID-XU4 è già in vendita a soli 74 dollari con un alimentatore da 5V/4A, dissipatore e ventola già montata. Se siete interessati, potete acquistarlo sul sito ufficiale di Hardkernel o presso uno dei suoi distributori.

Fonte estera: CNX-Software

Fonte italiana: http://notebookitalia.it

 

 

Una comunita' italiana dedicata ad Odroid la trovate premendo qui . E' possibile comprare per questa board una scheda di memoria con Linux Ubuntu gia' installato, potete variarne il numero di gigabyte disponibili.

Per accedere al sistema operativo ricordate che, come utente, sia l'username che la password sono la parola odroid . Per cambiare la password di root (amministratore) aprite un terminale e digitate il comando sudo passwd root , inserite prima la password utente e poi la nuova password che avete scelto come root, ripetendola due volte.

 

 

 

 

 

Un paio di settimane fa che abbiamo incontrato ODROID C2 per confrontarlo con Raspberry PI 3. Oggi vedremo le caratteristiche tecniche più rilevanti di un nuovo dispositivo all'altezza di piccoli desktop.

 

Specifiche tecniche del Odroid XUA.

 

Nello schema precedente, e nel diagramma seguente, e nella tabella ancora dopo si possono vedere le differenze più significative di ODROID C2 e Raspberry PI 3 . Il nuovo Odroid XU4, tra i quali possiamo evidenziare i suoi due processori quad-core, ha un più alto consumo di potenza e due porte USB 3.0.

 

Diagramma a blocchi ODROID XU4.

 

Questi dispositivi sono utili, soprattutto per coloro che portano avanti dei progetti commerciali, così come per implementare soluzioni professionali. L'unico aspetto negativo che posso trovare è la difficoltà al momento dell'acquisto, leggete per capire meglio l'articolo "l'odissea per fare un'importazione dalla Corea", che ho già descritto nella recensione di Odroid C2, tra cui i costi aggiuntivi di spedizione, il tariffe, dogane ed IVA.

 

  XU4 Odroid
CPU
Samsung Exynos544 Cortex-A15 + Corteccia A7 2 GHz (Octacore 64 po ')
GPU
BRACCIO Mali T628-MP6 Octa Core 600MHz
RTC
Se
RAM
2LPDDR3 GB SDRAM
Deposito microSD – eMMC 5.0
Comunicazioni
Ethernet 10/100/1000 – Ricevitore a infrarossi (VAI)
Potenza miniJack 5V 4A
USB
1 1x USB 2.0 2 1x USB 3.0
HDMI/Codec
HDMI 2.0 H264/H265 4K
GPIO 30 + 12 GPIO
Sistemi operativi
Ubuntu, Android, Fedora, ARCHLinux, Debian, OpenELEC
P.V.P consigliato
74$ + Spedizione gratuita + Doganale

 

  ODROID C2
CPU
Amlogic S905 ARMv8 corteccia-A53 2GHz (QuadCore 64 po ')
GPU
BRACCIO Mali 450-MP Octa Core 750MHz
RTC
Se
RAM
2GB DDR3 SDRAM
Deposito microSD – eMMC 5.0
Comunicazioni
Ethernet 10/100/1000 – Ricevitore a infrarossi (VAI)
Potenza microUSB/microJack 5V 2A
USB
4 1x USB 2.0
HDMI/Codec
HDMI 2.0 H264/H265 4K
GPIO 40 + 7 GPIO
Sistemi operativi
Ubuntu, Android, Fedora, ARCHLinux, Debian, OpenELEC
P.V.P consigliato
40$ + Spedizione gratuita + Doganale

 

  Raspberry PI 3
CPU
BCM 2837 ARMv8 corteccia-A53 1.2 GHz (Quad core a 64 bit)
GPU
Broadcom VideoCore IV Dual Core 400MHz
RTC
Non
RAM
1GB RAM LPDDR2
Deposito microSD
Comunicazioni
Ethernet 10/100 – Wi-Fi 802.11 b/g/n
Potenza microUSB 5.1 v 2.5
USB
4 1x USB 2.0
HDMI/Codec
HDMI 1.4 1080p H264
GPIO 40 GPIO
Sistemi operativi
Raspbian, Ubuntu Mate/scattanti, Windows 10 IOT, OSMC, OpenElec, PiNET, Scogliere
P.V.P consigliato

 

Quando si installa un sistema operativo nel nostro Odroid XU4 possiamo scegliere tra quelli disponibili nella precedente tabella, o sulla scheda microSD come descritto qui oppure nella memoria eMMC; Questa seconda opzione aumenterà del 60-70% la velocita' di lettura/scrittura, e quindi migliorare la fluidità del sistema.

 

 

 Velocità di lettura/scrittura della microSD e della porta eMMC.

 

Se abbiamo optato l'opzione più efficiente allora avremo bisogno di un convertitore di eMMC per microSD, cosi' da eseguire il dump del sistema operativo nella memoria principale, nonché di svolgere il backup del sistema operativo periodicamente. Nel mio caso è stato incluso insieme con la memoria e senza costi aggiuntivi, cosa che mi ha reso felice.

 

Modulo di memoria 32GB eMMC.

 

Odroid XUA ha a disposizione anche un orologio in tempo reale, così possiamo scegliere tra il mantenimento della nostra Odroid sempre collegato alla rete elettrica per evitare di perdere tempo (come si farebbe con qualsiasi dispositivo simile senza RTC), oppure in sua mancanza collegando una batteria da 3.7 volt con il connettore fornito per questo scopo.

 

 

Come abbiamo visto in la recensione precedente, i dispositivi di pin GPIO di Odroid operano a 1,8 volt. Quando e' configurato come ingresso, così non supporta in modo nativo più accessori e sensori di mercato. Nel caso di Odroid XU4 possiamo risolvere il problema in modo semplice, grazie alla XU4 Shifter Shield con cui possiamo adattarli sia 3.3 volt e 5 volt, ad un prezzo di 18$ per la maggior parte delle spese doganali.

 

ODROID XU4 Shifter Shield.

 

Questo accessorio ha una tabella di riferimento stampata sopra, per individuare facilmente i collegamento utili, e' necessario sottolineare che il pinout dello scudo Shifter è lo stesso come dell'originale Odroid XU4.

 

 

Per impostare il pin GPIO possiamo collegarci loro direttamente attraverso la bash (come nell'esempio riportato di seguito) ma va notato che usando WiringPI v2 l'Odroid ha la possibilità di sviluppare progetti in Python e C/C + +, basati sui dispositivi di questa marca.

 

#Iniciamos sesión como root
odroid@odroid:~$ sudo su
[sudo] password for odroid:

#Exportamos el pin GPX1.2 (18)
root@odroid:/home/odroid# echo 18 > /sys/class/gpio/export

#Lo configuramos como salida
root@odroid:/home/odroid# echo out > /sys/class/gpio/gpio18/direction

#Le asignamos un valor lógico alto
root@odroid:/home/odroid# echo 1 > /sys/class/gpio/gpio18/value

 

Per rilasciare il perno noi dovremmo eseguire l'operazione inversa, cioè dare un valore logico basso, ed esportarlo.

 

#Le asignamos un valor lógico bajo
root@odroid:/home/odroid# echo 1 > /sys/class/gpio/gpio18/value

#Liberamos el pin GPX1.2 (18)
root@odroid:/home/odroid# echo 18 > /sys/class/gpio/unexport

 

Fonte estera: http://www.peatonet.com

Adattato in italiano dal webmaster del portale Ogigia.

 

 

 

 

Simo è uno degli utenti più attivi della community di HardKernel, l’azienda dietro le schede Odroid. E’ anche uno dei primi utenti a possedere l’ultima Odroid XU con Exynos Octa 5410 e 2 GB di RAM, una delle più potenti dev board sul mercato. Gli ho chiesto di farne un breve resoconto, dirci cosa funziona e cosa richiede ancora lavoro, ma anche spiegarci se i 4+4 core Samsung sono adatti a dispositivi di questo genere. Ne è venuto fuori un buon articolo. Lo trovate a seguire.




Ciao a tutti i lettori di eeevolution.it! Possiedo da circa un mese la nuova ARM board della casa sud-coreana HardKernel, nome in codice Odroid-XU. La mia versione è un “engineering sample” che l’azienda mi ha inviato per premiare i miei sforzi come beta-tester e utente attivo nella community. I modelli disponibili sono 2: XU e la XU-E. Io posseggo la versione E, diversa dalla XU per l’aggiunta di sensori di tipo POP (package on package) per la lettura di volts, watts, ampere, temperatura e velocità della ventola. Per i dettagli prendete come riferimento il sito HardKernel – e più nello specifico la sua Wiki . Odroid XU-E è perfetto per ottimizzare le applicazioni scritte in Android/Java destinate all’uso mobile; riduce notevolmente i tempi di debug in quel che riguarda consumi e prestazioni. Quella che segue è una panoramica su hardware e software, con l’aggiunta di un confronto con le “vecchie” Odroid U2 (Exynos 4412 Prime) e qualche considerazione personale. Iniziamo.



Odroid XU: hardware.

La scheda esce con processore Exynos 5410 e 2 GB di RAM LPDDR3 a 1600 Mhz. La memoria è di tipo PoP come su Odroid-U2 ma dual channel e molto più veloce con un bandwidth medio di 12.8 Gb/sec. La GPU SGX 544 ha ormai qualche mese sulle spalle, ma riesce a stare al passo delle nuove in quanto a elaborazione grafica e rendering. E’ inferiore ad Adreno 330, Tegra 4 e al suo successore SGX 554, ma personalmente la ritengo superiore ad una Adreno 320 e, in molti aspetti, anche alla Mali T604 di Nexus 10. Non supporta OpenGL 3.0 ma l’azienda produttrice ha ovviato con l’introduzione di API proprietarie che portano il 60/70% delle caratteristiche tipiche del supporto nativo. Per approfondire, leggete questo articolo . HardKernel ha cercato di inserire nel PCB di Odroid-XU ogni tipo di periferica presente su Exynos 5410: 2 porte USB 3.0 (una host e una OTG), GPIO (connettore 30 pin), MIPI LCD, MIPI Camera, 4 porte USB 2.0, connettore Ethernet 10/100, micro HDMI di tipo “D” e un lettore microSD o eMMC. E’ possibile interfacciare le USB 3.0 con adattatore Gigabit LAN o periferiche SATA e SSD. Exynos non supporta connessioni SATA dirette ma tramite USB 3.0 si ha un sistema molto veloce e affidabile – un must se si vuole usare la board come NAS o server. HardKernel vende eMMC prodotte da Toshiba e inserite in un piccolo PCB compatibile anche con le vecchie Odroid; sono assolutamente consigliate se si vuole acquistare una board Odroid. Tra gli accessori disponibili, consiglio il modulo Gigabit LAN, la dock HDD/SDD per USB 3.0, l’estensione per poter usare la seconda porta USB 3.0 e lo Smart Power, un accessorio a mio avviso splendido che completa la versione -E dotata di sensori. Smart Power è completamente hackabile (vedi wiki ), è dotato di Pic al suo interno, uscita USB per collegare/caricare telefoni, tablet e possibilita di alimentare e tenere monitorate fino a 2/3 Odroid. Lo trovate in vendita per 69 dollari su hardkernel.com .



Odroid XU: Android.

Si possono utilizzare diverse distro Linux – oltre ad Android, proprio come le precedenti ARM boards della casa sud-coreana. Ecco un resoconto delle principali. Iniziamo con Google Android. Finalmente un aggiornamento alla 4.2.2. Nonostante ancora sia tutto in pre-beta, si può gia contare su accelerazione HW, ottimizzazioni varie a Dalvik, Cortex-A15 e gli altri componenti hardware della scheda. Android 4.2.2 introduce una modifica alla USB Audio Class che favorisce l’uso di schede audio esterne con una ricompilazione del kernel; in precedenza questo non era possibile se non andando a modificare pesantemente il framework audio – cosa che nessuno finora ha neanche cercato di fare. Questa modifica rende possibile usare il microfono delle webcam USB, a differenza di prima dove si doveva usare per forza quello sulla board (e infatti ora XU ne è sprovvista). Uso Skype con una Logitech C270 senza problemi, ma se volete fare le cose in regolare si può prendere il modulo webcam direttamente da HardKernel. Costa 15 dollari. Sotto qualche schermata al benchmark Antutu. Notate quanto gli ottimi punteggi ottenuti. Il segreto è usare eMMC o al massimo Micro SD UHS-I. Su Android, io mi trovo benissimo con una Samsung Plus UHS-I mentre preferisco eMMC per Debian e Ubuntu. Senza questi accorgimenti o con schede tradizionali (come possono essere le microSD non UHS-I) si rischiano errori e problemi di input/output (soprattutto legato a rallentamenti e force close degli apk).



Odroid XU: Linux.

Lato Linux le cose sono ancora parecchio indietro. Serve tempo perché HardKernel possa ottenere driver da Imagination Tecnology per la GPU PowerVR, Fimc e tutto quello che riguarda accelerazione HW (che non è data dalla GPU, ma da un chip esterno, come tutti i SoC Exynos). Questo rende difficile far girare su buoni livelli software come XBMC. Il resto è funzionante, almeno nella parti più importanti (come la USB 3.0 e i lettori di schede) anche se restano da sistemare dettagli sulla connettività HDMI, e i clock di parecchie periferiche interne. E gia possibile farsi build personali del kernel (per ora in uso è la versione 3.4.5, a differenza delle altre Odroid già alla versione 3.8), di U-Boot ed altro. HardKernel rilascia in via ufficiale Ubuntu (Canonical build, non Linaro per fortuna), Debian Wheezy aggiornabile a Jessie e promette di occuparsi anche di OpenSUSE e Fedora. Dalla community, come per successo per X2/U2, arriveranno distribuzioni come Gentoo, ArchLinux, Sabayon e via dicendo. Samsung Exynos 5410 soffre del bug inerente a CCI-400 e al flushing della cache nello switching tra i 4 core A15 e i 4 core A7 impedendo l’uso effettivo di 8 core simultaneamente. Nei dispositivi mobile, ovvero a batteria, si tramuta anche in cali in termini di efficienza e performances, cosa che invece non succede in questo tipo di boards poiché alimentate a corrente.  E’ una cosa non da poco per fortuna; anche se non si potranno mai avere 8 core accesi, non ci saranno ripercussioni sulle prestazioni. Di recente Samsung ha annunciato la possibilità di rimediare al bug del CCI-400 tramite aggiornamento software; arriverà una patch per il kernel nel Q4 2013. Personalmente ho grossi dubbi poiché il bud è legato ad un problema hardware, non software. A mio avviso sarà possibile solo nei nuovi Exynos 5420, ma vedremo come si svilupperà la vicenda. Io credo che i 4 Cortex-A15 Exynos siano molti potenti e performanti da soli (nulla da invidiare ai Qualcomm Krait 300/400 come potenza pura e calcolo). Preferisco avere 4 core A15 alla massima potenza piuttosto che altri 4 core A7 poco performanti poiché ottimizzati solo per la riduzione dei consumi. Spero vivamente che più avanti si trovi un modo di disattivare a livello kernel/scheduling i 4 core A7, così da rendere Odroid-XU una board Quad Core anziché una 2x quad core; in questo modo si riuscirebbero a sfruttare solo i core che garantiscono potenza e prestazioni. La scheda è alimentata a corrente, quindi gli A7 sono quasi inutili.



Considerazioni finali.

Ho Odroid-XU da 40 giorni e sono pienamente soddisfatto dei risultati ottenuti nonostante moltissimi aspetti richiedano ancora la correzione di bug o uno sviluppo vero e proprio. Il prezzo è molto ragionevole a mio avviso. 149 dollari per XU e 199 dollari per XU-E sono listini contenuti. Il bug a Exynos 5410 ha permesso a Samsung di vendere i SoC a prezzi più bassi del previsto; una scheda Arndale dello scorso anno con Exynos 5250 arriva 250 dollari più spedizioni – senza molte delle funzionalità delle Odroid! E inclusi nel prezzo delle XU si trovano il PSU (5v/4A), il case in PVC con heatsink, la pasta termica e la ventola di raffreddamento già montata. Ritengo un ottima mossa quella di offrire diversi extra, in modo che ogni utente possa ordinare solo quello di cui effettivamente necessita. Odroid-XU è un bell’acquisto per ogni developers o semplice appassionato come me di piattaforme ARM indirizzate alla programmazione, all’uso come media center e anche come sostituzione di un laptop o PC. Sono sempre stato titubante su questo ultimo aspetto; ho sempre creduto che fossero poco potenti ma ormai ho dovuto ricredermi. Con le mie Odroid-U2 e XU l’utilizzo del laptop Intel Core-i7 è limitato a quei software che girano su Linux ma non sono disponibili su architettura ARM. Spero di aver chiarito tutti gli aspetti di questa magnifica schede e fatto un po’ di chiarezza a chi è in procinto di acquistarne una. E’ tutto. Alla prossima!

Riccardo Palombo

 

Fonte: https://www.ridble.com

 

 

 

 

 

 

 

 

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