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Una scoperta effettuata presso l’Università di Tel Aviv contribuirà a rivoluzionare l’agricoltura e a rafforzare la sicurezza alimentare globale. Il gruppo di ricerca, guidato dal Prof. Nir Ohad del Dipartimento di Biologia Molecolare e Ecologia delle Piante, Direttore del Centro Manna per la sicurezza alimentare presso l’Università di Tel Aviv, in collaborazione con il team del Prof. Ralf Reski, Capo del Dipartimento di Biotecnologie delle Piante presso l’Università di Friburgo, in Germania, ha isolato un gene che attiva il meccanismo di propagazione asessuata delle piante. Questa scoperta, che mette in luce il passaggio evolutivo delle specie marine a terrestri è anche probabile che possa rivoluzionare l’agricoltura e la sicurezza alimentare in modo significativo.

 

 

I risultati dello studio, che ha avuto inizio già 10 anni fa, sono stati pubblicati sulla rivista Nature Plants.

Spiega il Prof. Ohad:
"In generale, distinguiamo la riproduzione in sessuata e asessuata, chiamata anche vegetativa per le piante. Nel caso di riproduzione sessuata, due gameti si uniscono per creare la prossima generazione. La logica di evoluzione ha portato alla formazione di discendenti differenziati, ciascuno adattato in maniera differente al proprio ambiente. Questa variabilità garantisce la sopravvivenza. Se fossimo tutti uguali, il verificarsi di una qualsiasi nuova situazione potrebbe porre fine all’intera specie. D’altra parte, non è sempre possibile trovare un partner per la riproduzione. Ma la natura ha trovato questo escamotage: una pianta che cresce dove l’impollinazione è difficile, per esempio, può ancora produrre prole identica se possiede un meccanismo primario di riproduzione asessuata."

I ricercatori sono riusciti a isolare un gene particolare:
"Abbiamo aggirato la necessità del processo di riproduzione e del sistema produttivo e abbiamo fatto sì che la piante creasse la sua prossima generazione in modo indipendente e senza fecondazione. Il gene che abbiamo trovato è parte del sistema epigenetico della pianta, meccanismo responsabile per l’espressione dei geni in base alla loro posizione e all’ambiente circostante."

I ricercatori sperano che questo nuovo studio possa fornire un importante passo in avanti per comprendere la formazione di embrioni senza fecondazione. Secondo il Prof. Ohad, abbiamo ancora molto da imparare circa il processo attraverso il quale durante lo sviluppo di embrioni vi sia il meccanismo di divisione di una singola cellula e che caratterizza tutte le piante terrestri di oggi.

Scientificamente sappiamo ancora poco della riproduzione asessuata.

L’obiettivo è quello di ottenere una rapida riproduzione delle piante, nonché il loro immagazzinamento e distribuzione attraverso mezzi a basso costo.

Sottolinea il Prof. Ohad:
"Questo è il sogno dei produttori di sementi. La duplicazione genetica naturale della pianta stessa. Aziende produttrici di sementi investono tempo e denaro per creare e migliorare i modelli che possiedono le caratteristiche e i parametri nutrizionali desiderati, resistenza alle malattie, frutti gustosi ecc. Queste sono le specie che vogliamo duplicare senza l’utilizzo di cellule sessuali. Il potenziale nutrizionale e economico è enorme. La creazione di semi identici consentirà di conservarli a lungo termine, di distribuirli agli agricoltori facilmente e economicamente, rafforzando in modo significativo la sicurezza alimentare nel mondo."

Allo studio hanno partecipato anche Avica Katz e Il Dott. Idan Pereman della Facoltà di Scienze della Vita dell’Università di Tel Aviv, la Dott.ssa Eva Decker, dell’Università di Friburgo ed il suo studente di dottorato Nelly Horst.

Fonte: http://siliconwadi.it

 


 

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