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Secondo fonti dell’Independent, la Russia ha accettato di tornare alla guerra in Afghanistan, su richiesta degli stati occidentali che hanno aiutato i mujaheddin a guidare le forze del paese 21 anni fa. Il quotidiano inglese è venuto a conoscenza del fatto che Mosca è impegnata nella formazione dell’esercito afgano e delle truppe impegnate nella lotta alla droga e che ha accettato in linea di principio di rifornire la NATO di elicotteri per l’uso in Afghanistan.

 

 

ACCORDO SENZA PRECEDENTI - Un certo numero di aeromobili sono già stati venduti in Polonia, membro della coalizione a guida Usa, da utilizzare nel conflitto. Ora la Nato è in trattativa con i russi per l’approvvigionamento diretto di più elicotteri, la formazione dei piloti e per l’assenso a trasportare armi e munizioni attraverso il territorio russo, come alternativa ad un percorso pakistano che è stato oggetto di ripetuti attacchi dei talebani. Un accordo senza precedenti con la Russia sulla questione sarà probabilmente annunciato al vertice NATO del prossimo mese a Lisbona, che vedrà la partecipazione del presidente Dmitry Medvedev.

COMPROMESSO SULLA GEORGIA? - In cambio degli aiuti in Afghanistan, Mosca è alla ricerca di ciò che essa definisce come “più cooperazione da parte della Nato“. Il presidente Barack Obama ha già demolito gli scudi di difesa missilistica in Polonia e nella Repubblica Ceca, proposte che avevano portato a proteste prolungate da parte di Mosca, e la NATO ha accettato che la Russia sarà consultata sul sistema di sostituzione. Mosca vorrebbe anche che la NATO accettasse come un fatto compiuto la situazione della Georgia, dove le truppe russe rimarranno in Ossezia del Sud e nell’Abkhazia dopo la guerra di due anni fa. I funzionari americani e europei sostengono però che l’occupazione del territorio sovrano di uno Stato membro non è una questione di compromesso.

L’AFGHANISTAN E’ UN BRUTTO RICORDO PER MOSCA - Gli elicotteri sono necessari per l’uso delle forze afghane che l’Isaf (International Security Assistance Force) sta addestrando per assumere la sicurezza come parte della strategia di uscita dell’Occidente dalla guerra. Fu la fornitura di missili Stinger americani da parte degli Stati Uniti e dell’Intelligence britannica ai ribelli afghani, a permettere loro di abbattere gli elicotteri russi, che cambiò il corso della guerra sovietica in Afghanistan e contribuì ad accelerare il collasso del governo comunista a Mosca. Quella guerra, con i suoi atti di brutalità commessi da entrambe le parti, ha lasciato amari ricordi nel paese, e la notizia che l’esercito russo stà giocando un ruolo nella guerra rischia di essere sfruttata dai talebani. Mosca è inoltre preoccupata per il flusso di eroina che attraversa l’Asia centrale e che arriva nelle sue città dall’Afghanistan. E si augura vivamente di riaffermare la sua influenza nella regione. Il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, aveva già chiesto gli elicotteri, durante una visita a Mosca lo scorso anno. “La Russia ha riflettuto su questo e ora ci sono colloqui bilaterali tra la Russia e gli Stati Uniti su questi elicotteri“, ha detto Rasmussen lunedi a Bruxelles. E ha aggiunto: ”Non escluderei che si possa agevolare tale processo nell’ambito del Consiglio NATO-Russia“, un organismo che funge da forum di discussione con Mosca.

 

 

PRONTI GLI MI-17 - Fonti della Difesa russa e occidentale hanno riferito all’ Independent che Mosca ha fornito cinque elicotteri militari Mi-17 alla Polonia per l’Afghanistan, con i primi due da consegnare entro la fine dell’anno, inoltre, ufficiali delle forze armate afghane sono già stati addestrati in un certo numero di istituti di Difesa russi, secondo il vice ministro degli Esteri russo Aleksander Grushko. Grushko ha sottolineato che Mosca voleva un accordo vincolante con la Nato e ha aggiunto: “Siamo pronti a cooperare con la Nato, perché pensiamo che stiamo facendo un lavoro comune“. Anatoly Serdyukov, che è diventato il primo ministro della Difesa russo a visitare il Pentagono, dove ha incontrato il segretario alla Difesa statunitense, Robert Gates, il mese scorso, ha detto che la Russia è disposta a vendere o affittare Mi-17 per l’utilizzo da parte delle forze afghane. “Si tratta di diverse decine di Mi-17 che la NATO acquisterà da noi“, ha detto Serdyukov. “Spero che le truppe di pace occidentali non si ritireranno prima che abbiano compiuto la loro missione. Stiamo guardando le cose in Afghanistan molto da vicino e stiamo scambiando la nostra esperienza con gli americani. La Russia è pronta a trasferire in America l’esperienza acquisita dai nostri veterani durante la guerra in Afghanistan. Un ritiro della truppe occidentali andrebbe naturalmente ad influire sulla situazione in Asia centrale e attualmente non è nemmeno immaginabile. Per questo motivo vogliamo aiutare l’Occidente, tra le altre cose, con gli elicotteri, la cui consegna stiamo discutendo“.

IL PAKISTAN NON E’ PIU’ SICURO - Le nuove vie di approvvigionamento per la protezione delle forze NATO in Afghanistan – che ora sono più numerose delle truppe russe durante la loro guerra - sono diventate urgenti per i continui attacchi ai convogli occidentali in Pakistan da parte dei ribelli, alcuni dei quali, sostengono i funzionari occidentali, sono istigati dai membri dell’esercito pakistano e dai servizi di intelligence. La Russia permette alcuni movimenti delle forniture lungo il suo territorio, ma limita i tipi di armi del movimento. La Nato vorrebbe rimuovere questo blocco. Secondo fonti della Difesa, Mosca ha indicato che potrebbe rendersi disponibile dopo aver effettuato i controlli di sicurezza lungo il percorso, che inizia al porto lettone di Riga e arriva in Afghanistan attraverso la Russia, nonché nei territori dell’ex Unione Sovietica del Kazakistan e dell’Uzbekistan.

Fonte: http://www.giornalettismo.com

 

 

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